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Re: Vacanze off-road in Namibia
Hai proprio ragione, siamo solo ahimè dei comuni vacanzieri
Dai Gigi quelle foto postale lo stesso, penso di parlare a nome di tutti se dico che SOLO per questa volta ti perdoneremo.
Ce la siamo vista brutta in un letto di fiume in secca con parecchia sabbia molle e profonda. Per fortuna non c'erano elefanti a pascolare nei dintorni.
se stai fermo e spegni i motori gli elefanti ti passano vicino e vanno per la loro strada, al massimo ti si siedono sul cofano
____________________ ogni viaggio inizia con una partenza, finisce con un ritorno, e.........
continua con un racconto
Ce la siamo vista brutta in un letto di fiume in secca con parecchia sabbia molle e profonda. Per fortuna non c'erano elefanti a pascolare nei dintorni.
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Re: Vacanze off-road in Namibia
Tornato dal viaggio in camper dell'estate, ho terminato il reportage o diario di viaggio in Namibia (2 - 18 giugno 2017).
come è possibile, e se lo è postarlo in PDF ???
sono, comprese le tracce/grafici e i vari dati giornalieri circa 50 pagine...
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Tornato dal viaggio in camper dell'estate, ho terminato il reportage o diario di viaggio in Namibia (2 - 18 giugno 2017).
(ultima pagina del reportage)
AL TERMINE….......
del viaggio abbiamo raccolto gli elementi per considerare la Namibia il Paese degli opposti. Vedi le otarie (animali del freddo) e una grandissima varietà di antilopi (animali del deserto). Vedi il profilo di una chiesa tedesca che par di essere in Europa ma attorno ci sono le dune del deserto. Ci sono insegne in caratteri gotici e ci sono i boscimani (Sam). Ti sembra di essere in un racconto di Salgari quando nella Skeleton Coast sei di fronte alle navi che giacciono sulla sabbia, che sta ingoiando i relitti. Vedi una marcata diseguaglianza sociale ma registri anche l’attenzione della giovane democrazia nei confronti dell’educazione scolastica e della sanità.
Il caldo e il freddo, l’aridità e l’umidità delle nebbie sono compresenti in una sola giornata.
La Namibia è un Paese che stupisce, prima di tutto per la natura e anche per la gente che, in una delle zone meno popolate del pianeta, siamo andati a cercare soprattutto nelle regioni del nord/ovest ai confini con l’Angola, dove ha conservato di più le sue tradizioni.
Un Paese che vale la pena di vedere, proteso verso un futuro dove il turismo, in via di sviluppo, avrà un ruolo preminente
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Tornato dal viaggio in camper dell'estate, ho terminato il reportage o diario di viaggio in Namibia (2 - 18 giugno 2017).
(ultima pagina del reportage)
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del viaggio abbiamo raccolto gli elementi per considerare la Namibia il Paese degli opposti. Vedi le otarie (animali del freddo) e una grandissima varietà di antilopi (animali del deserto). Vedi il profilo di una chiesa tedesca che par di essere in Europa ma attorno ci sono le dune del deserto. Ci sono insegne in caratteri gotici e ci sono i boscimani (Sam). Ti sembra di essere in un racconto di Salgari quando nella Skeleton Coast sei di fronte alle navi che giacciono sulla sabbia, che sta ingoiando i relitti. Vedi una marcata diseguaglianza sociale ma registri anche l’attenzione della giovane democrazia nei confronti dell’educazione scolastica e della sanità.
Il caldo e il freddo, l’aridità e l’umidità delle nebbie sono compresenti in una sola giornata.
La Namibia è un Paese che stupisce, prima di tutto per la natura e anche per la gente che, in una delle zone meno popolate del pianeta, siamo andati a cercare soprattutto nelle regioni del nord/ovest ai confini con l’Angola, dove ha conservato di più le sue tradizioni.
Un Paese che vale la pena di vedere, proteso verso un futuro dove il turismo, in via di sviluppo, avrà un ruolo preminente
Ottimo riassunto, ho avuto le stesse impressioni solo che tu le hai molto ben espresse. Mi ha colpito sopratutto la diseguaglianza sociale tra bianchi e neri, l'apartheid non c'è però la separazione è comunque abbastanza evidente. E' difficile vedere un bianco lavorare oppure un nero imprenditore, al massimo taxista. Con ciò ho avuto sempre ovunque la sensazione di un clima sereno...
Tornato dal viaggio in camper dell'estate, ho terminato il reportage o diario di viaggio in Namibia (2 - 18 giugno 2017).
(ultima pagina del reportage)
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del viaggio abbiamo raccolto gli elementi per considerare la Namibia il Paese degli opposti. Vedi le otarie (animali del freddo) e una grandissima varietà di antilopi (animali del deserto). Vedi il profilo di una chiesa tedesca che par di essere in Europa ma attorno ci sono le dune del deserto. Ci sono insegne in caratteri gotici e ci sono i boscimani (Sam). Ti sembra di essere in un racconto di Salgari quando nella Skeleton Coast sei di fronte alle navi che giacciono sulla sabbia, che sta ingoiando i relitti. Vedi una marcata diseguaglianza sociale ma registri anche l’attenzione della giovane democrazia nei confronti dell’educazione scolastica e della sanità.
Il caldo e il freddo, l’aridità e l’umidità delle nebbie sono compresenti in una sola giornata.
La Namibia è un Paese che stupisce, prima di tutto per la natura e anche per la gente che, in una delle zone meno popolate del pianeta, siamo andati a cercare soprattutto nelle regioni del nord/ovest ai confini con l’Angola, dove ha conservato di più le sue tradizioni.
Un Paese che vale la pena di vedere, proteso verso un futuro dove il turismo, in via di sviluppo, avrà un ruolo preminente
Ottimo riassunto, ho avuto le stesse impressioni solo che tu le hai molto ben espresse. Mi ha colpito sopratutto la diseguaglianza sociale tra bianchi e neri, l'apartheid non c'è però la separazione è comunque abbastanza evidente. E' difficile vedere un bianco lavorare oppure un nero imprenditore, al massimo taxista. Con ciò ho avuto sempre ovunque la sensazione di un clima sereno...
Vediamo le cose con una certa comunanza di sensazioni, mi fa piacere.
Se casomai metti giù un poco di righe (diario/reportage) del tuo viaggio, poi le leggo volentieri
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Vediamo le cose con una certa comunanza di sensazioni, mi fa piacere.
Se casomai metti giù un poco di righe (diario/reportage) del tuo viaggio, poi le leggo volentieri
Carissimo, non sono in grado di tenere un diario di viaggio o scrivere reportage. Attualmente la mia esistenza è troppo piena di impegni per poter scrivere a posteri. A dire il vero ho tentato più volte di prendere appunti durante i miei viaggi, ma sono sempre molto disconnessi ed incompleti, in genere sono troppo preso dal viaggio stesso per mettermi a scrivere. Invidio quelli, e spesso li osservo di sottecchi, che durante il viaggio si prendono il tempo per scrivere o meditare, io non ci riesco. Dopo due minuti son già con la testa altrove e mi viene in mente che devo controllare l'olio del motore oppure cercare legna per il bivacco... La sera, in tenda, generalmente crollo dal sonno e dai beveraggi assunti.
Beh, già questo era un reportage molto stringato di una mia giornata tipo durante un viaggio
La data di oggi è Martedì, 26 Novembre 2024, 21:05 • Tutti i fusi orari sono UTC + 1 Hour
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