Come accennato il volo del 2 gennaio ci è stato cancellato, siamo riusciti a partire soltanto il 3 pomeriggio, quindi ci salta la prima notte di relax a Muscat e arriviamo in Oman all'alba del 4 gennaio 2016.
Mentre passiamo la serata nei dintorni di malpensa veniamo a sapere del secondo inconveniente.
Una telefonata da Muscat ci avvisa che il 200 non sò per quale motivo non è più disponibile, telefonicamente ci avvisano che la scelta ricade tra un Prado automatico 6 cilindri o un Patrol manuale sempre 6 cilindi.
Optiamo per il Patrol manuale ma all'arrivo scopriamo che è automatico

Poco male... Si tratta comunque di un patrol 4.8 6 cilindri del 2012 dotato di gomme all terrain e doppio serbatoio.
Si parte!!!!
4 gennaio
Arriviamo all'areoporto e ritiriamo l'auto alla sixt.
Usciamo dall'areoporto che ancora non è sorto il sole, decidiamo di trovare un posticino appartato per dormire un paio di ore, ma poi, l'adrenalina sale e la voglia di provare il gran pistone benzina ci assale e partiamo!
Oltrepassiamo i monti Akhdar le cui cime arrivano a 3000 metri.
Tutto asfalto fino ai monti, poi l'asfalto diventa pista sterrata che si arrampica tra le montagne. Scenari incantevoli, tra capre, vette altissime da un lato e precipizzi dall'altro lato. Notevole.
La notte del 4 la passiamo in hotel nei pressi di Nizwa visto che abbiamo praticamente "saltato" una notte.
5 gennaio
Meritato riposo fino tarda mattina, poi direzione asfalto fino a Al Mintrib.
Da qui prendiamo una delle piste che attraversa il deserto Wahaiba sand in direzione sud Port Shanna.
A seconda di dove si entra e dove si esce sono sui 150-200 km di sabbia.
Qui ce n'è per tutti i gusti; o si segue una delle tracce battute o si punta a sud inventandosi la via tra le dune immense.
Noi essendo una sola auto, senza ne piastre ne compressore abbiamo optato per la pista, dove una volta sgonfiato le gomme se si presta un minimo di attenzione è difficile restare piantati. Per gruppi più numerosi e magari attrezzati questo è il paradiso! Un gruppo serio e organizzato qui può sbizzarrirsi alla grande secondo me, ma noi non abbiamo osato.
Devo comunque dire che guidare sulle piste sabbiose, cercandosi solo occasionalmente qualche variante poco più impegnativa è stata una libidine. La pista è sabbiosa e abbastanza liscia, si filava a velocitá che in un paio di tratti hanno raggiunto i 120! Il motore benzina è molto pronto, appena tocchi il gas reagisce e anche con l'assetto di serie spompo ti permette una guida molto "rallistica".
Goduria piena!
Notte tra le dune piacevolissima, anche se ti fermi vicino a qualche accampamento di pastori nessuno viene a curiosare e calato il sole si stá bene in pantaloncini corti, basta solo una felpina in cotone per pararsi un pò dal poco vento.
Io ho dormito in sacco a pelo direttamente sotto le stelle.
La mattina seguente si riparte e si esce dal deserto per entrare direttamente in spiaggia, le ultime dune sono immense e molto dolci, non c'è rischio di piantarsi o finire in catini se si fà attenzione, il 4.8 ti invita ad aggredire quelle super salite con il massimo del gas guidando sporchissimo e passando di prepotenza, ganzo!
6 gennaio
Giornata di relax sul mare arabico. Qui puoi entrare direttamente in auto in spiaggia, lo fanno tutti, è la norma!
Noi peschiamo granchi e conchiglie sulla spiaggia che poi bolliremo nell'acqua.
Le conchiglie non sono un gran chè, troppo sabbiose, ma i granchi sono una libidine! Armati di mestolo e scolapasta ne facciamo una strage.
Per la notte scendiamo più a sud, una sessantina di chilometri sotto port shanna.
Il territorio si trasforma, diventa meno piacevole, si guida su una pista in mezzo a un enorme chott e il mare non è per niente bello, sembra una palude, ma riusciamo a trovare un angolino carino per la notte.
Spiaggia bianchissima stile caraibico, coralli e conchiglie a farla da padrone, tracce di tartarughe.
Molto bello, altra scorpacciata di granchi che qui troviamo anche di un'altra razza, più tendenti al rosso, ancor più succolenti, peccato solo che la spiaggia è piena di boe rotte, sacchi, reti strappate e sporcizia oltre a una quantitá di mosche veramente eccessiva.
7 gennaio
Si parte via asfalto verso owest, direzione arabia saudita.
In autostrada e zona Muscat bisogna rispettare i limiti di 120. La quantitá di autovelox fissi è impressionante, meglio non scoprire se funzionano o nò. Le strade secondarie invece anche se a due corsie sono molto rettilinee, asfalto perfetto e pochissimo trafficate, nessun controllo.
Qualcuno magari mi accuserá ma noi le abbiamo preferite all'autostrada per spostarci in fretta. Si guida al massimo dell'auto che in strada si comporta inaspettatamente bene.
C'è un solo problema... La macchina lanciata ai 170-180 finisce 140 litri di benzina dati dai due serbatoi in poco più di due ore. I consumi sono veramente imbarazzanti.
La guida lungo la strada che poi diventa pista che si avvicina al confine con l'arabia (15 km da gps) e riporta a nord va condotta con il piede di fata. Se ci si fá prendere la mano dal 6 cilindri si rischia di arrivare "corti" e non sarebbe carino andare a elemosinare benzina in qualche accampamento adiacente ai numerosi pozzi petroliferi.
La prima parte di deserto è incantevole, le dune sono di un colore rosso meraviglioso e sono enormi. Anche qui ci sarebbe da sbizzarrirsi, ma bisognerebbe essere attrezzati e in compagnia. Sondiamo il terreno ma non è il caso, ci ripromettiamo di tornare in 2-3 auto "pronti per la guerra"!
La parte finale anche qui lascia spazio a un enorme chott, senza fine. Proseguiamo fino all'asfalto e ci accampiamo per l'ultima notte ai piedi di un altura che ci protegge dal poco vento che sale al tramonto.
8 gennaio
Smontiamo il campo e ripieghiamo sacchi a pelo e materassini per l'ultima volta, consci del fatto che l'ultima sera la passeremo a muscat per il meritato riposo e una doccia rimandata da troppo tempo.
Arrivo a muscat in tarda mattinata, sistemazione in un lussuoso hotel e giornata dedicata a relax, cartoline e acquisti vari.
L'ultima sera ci facciamo coccolare dalla cucina internazionale e dal bar rifornitissimo della struttura, che ci manderá a letto barcollanti e con la lacrimuccia per la bella esperienza.
Al mattino, dopo la batosta alla reception per pagare il conto del bar
