Alcuni di noi hanno già alle spalle migliaia di chilometri a bordo del proprio fuoristrada o facente parte di qualche equipaggio.
Altri ne hanno già provato "gioie & dolori".
Molti condizionano i programmi di tutto l'anno affinchè tutto coincida con le date fissate per i viaggi, i quali più sono e meglio è.
Altri invece non hanno mai pensato che il proprio veicolo, un fuoristrada nel nostro caso, sia un vero e proprio strumento ai nostri comandi per affrontare e vivere esperienze uniche, meravigliose ed indimenticabili.
Ma oltre al mezzo individuato e scelto per un viaggio anche il gruppo riveste un'importanza fondamentale: qualsiasi viaggio, un sogno sulla carta, si può trasformare in un incubo se i compagni d'avventura non sono quelli giusti.
Ma che fare con la propria famiglia?
E se uno ha dei figli, magari piccoli, come si deve comportare?
Quali sono le precauzioni, anche di massima, che vanno prese già pianificando un viaggio e, dopo, nell'affrontarlo?
Antonio, perchè non ci racconti del battesimo di sabbia della tua bimba?
Se non erro sei da poco tornato da un viaggio con la tua piccola al seguito e a bordo del Toy sulla sabbia per la prima volta...
Io ho una moglie molto restia a portare i figli con noi in viaggio in Africa e qualche tua dritta potrebbe essere molto utile.
Oggetto: In viaggio (fuoristrada) con famiglia (e figli)
Oggetto:
ciao
l'anno scorso al nostro rientro dalla Tunisia abbiamo incontrato al porto di La Goulette un gruppetto di Svizzeri (come noi... :lol: ) che rientrava da 3 settimane in Libia. Tutti con dei 95, due dei quali noleggiati appositamente per il viaggio, e con almeno 2 bambini in età scolastica sul sedile posteriore!
Durante il viaggio di rientro, sulla nave ormai non c'è molto da fare, ne abbiamo approfittato per scambiarci un po' di opinioni anche sul tema 'bimbi al seguito' e sia dai racconti delle mamme, sia dalle foto che ci hanno mostrato...sembra che quelli che si sono divertiti di più...fossero proprio loro!!! The Kids!
In sostanza mi diceva la mamma n.1 bisogna mettere i bambini in condizione di seguire un programma giornaliero che può si essere variabile a seconda delle esigenze e necessità del momento...ma che deve contenere alcuni punti assolutamente fissi...del tipo:
la colazione si fa in un certo modo, sempre e tutti assieme
i denti si lavano dopo ogni pasto
in auto il copilota si occupa dell'intrattenimento dei piccoli
dalle 5 alle 6 tutti seduti a fare i compiti
i compiti e le ev. lezioni da recuperare vengono sorvegliati a turno ma non sono mai spostati/rimandati
Per il resto basta avere un po' di fiducia nei propri figli e seguirli bene.
Parlo purtroppo per sentito dire e mi spiace non poter portare esperienze personali (i 'bambini' dell'ultimo viaggio avevano entrambi oltre 15 anni e il ragazzo è stato in Libia quando ne aveva 3...si muove nella sabbia come se fosse nato li). Per quanto mi riguarda la figlia della mia compagna, probabilmente non verrà mai assieme a noi perchè suo padre mi ha messo il veto...e non posso portarla in nessun paese musulmano. Visto che Noemi (la piccola peste) ora va per gli 11 anni, mi sento di rispettare lui e la sua volontà...ci organizzeremo diversamente (difatti quest'estate si va tutti in Corsica).
Scusa Lorenz se ci ho messo anche questa cosa ... ma la verità è sempre la cosa più giusta...
Magari un piccolissimo appunto finale: un amico che viaggia da sempre con i figli (quelli di cui parlo sopra) ha montato sul sedile post. due cinture a 4 punti, almeno per 'ancorarli' in caso di sbattimento maximo da pista africana (quelle tunisine sono mortali per assetti, ruote...e bambini leggeri che rimbalzano tutto il tempo!
ora attendo anch'io di sentire esperienze dirette...che sono sempre le più vere e utili. Chissà che un giorno il papà di Noemi cambi idea.
hope this help
ciao
l'anno scorso al nostro rientro dalla Tunisia abbiamo incontrato al porto di La Goulette un gruppetto di Svizzeri (come noi... :lol: ) che rientrava da 3 settimane in Libia. Tutti con dei 95, due dei quali noleggiati appositamente per il viaggio, e con almeno 2 bambini in età scolastica sul sedile posteriore!
Durante il viaggio di rientro, sulla nave ormai non c'è molto da fare, ne abbiamo approfittato per scambiarci un po' di opinioni anche sul tema 'bimbi al seguito' e sia dai racconti delle mamme, sia dalle foto che ci hanno mostrato...sembra che quelli che si sono divertiti di più...fossero proprio loro!!! The Kids!
In sostanza mi diceva la mamma n.1 bisogna mettere i bambini in condizione di seguire un programma giornaliero che può si essere variabile a seconda delle esigenze e necessità del momento...ma che deve contenere alcuni punti assolutamente fissi...del tipo:
la colazione si fa in un certo modo, sempre e tutti assieme
i denti si lavano dopo ogni pasto
in auto il copilota si occupa dell'intrattenimento dei piccoli
dalle 5 alle 6 tutti seduti a fare i compiti
i compiti e le ev. lezioni da recuperare vengono sorvegliati a turno ma non sono mai spostati/rimandati
Per il resto basta avere un po' di fiducia nei propri figli e seguirli bene.
Parlo purtroppo per sentito dire e mi spiace non poter portare esperienze personali (i 'bambini' dell'ultimo viaggio avevano entrambi oltre 15 anni e il ragazzo è stato in Libia quando ne aveva 3...si muove nella sabbia come se fosse nato li). Per quanto mi riguarda la figlia della mia compagna, probabilmente non verrà mai assieme a noi perchè suo padre mi ha messo il veto...e non posso portarla in nessun paese musulmano. Visto che Noemi (la piccola peste) ora va per gli 11 anni, mi sento di rispettare lui e la sua volontà...ci organizzeremo diversamente (difatti quest'estate si va tutti in Corsica).
Scusa Lorenz se ci ho messo anche questa cosa ... ma la verità è sempre la cosa più giusta...
Magari un piccolissimo appunto finale: un amico che viaggia da sempre con i figli (quelli di cui parlo sopra) ha montato sul sedile post. due cinture a 4 punti, almeno per 'ancorarli' in caso di sbattimento maximo da pista africana (quelle tunisine sono mortali per assetti, ruote...e bambini leggeri che rimbalzano tutto il tempo!
ora attendo anch'io di sentire esperienze dirette...che sono sempre le più vere e utili. Chissà che un giorno il papà di Noemi cambi idea.
hope this help
ciao
Oggetto:
Fare un viaggio in Tunisia con dei bambini non è diverso che farlo in Sicilia, in Trentino o in qualsiasi altra parte del mondo.
Questo è valido solo per i bambini non per i genitori, i primi hanno uno spirtito di adattamento altissimo i secondi meno.
In tutti i paesi del mondo che ho visitato, dal Madagascar al Borneo ho visto turisti con bambini piccoli al seguito, per la verità euoropei si ma raramente italiani.
Le mamme in modo particolare sono quelle che si fanno più problemi, sono convinte che i 40 gradi di Milano con il 60% di umidità siano più sopportabili dai pargoli dei 50 gradi di Tunisi e il 10% di umidità.
Le mamme sono convinte che all'estero si corrano teribili rischi alimentari, poi si finisce all'ospedale per intossicazione da ostriche durante una serata organizzata dalla Rolex in un noto golf club in provincia di Torino.
Per la tranquillità delle mamme bisogna cominciare per gradi, un viaggio soft organizzato da chi ha esperienze specifiche, purtroppo tutti sono bravi, tutti ex piloti della Dakar, quasi nessuno con il medico al seguito, quasi nessuno con il meccanico al seguito.
Torniamo al viaggio, soft dicevo, non troppo lungo in un periodo primaverile, non caldo di giorno non freddo di notte, ma soprattutto con altri bambini, non tanto per la compagnia dei pargoli, ma perchè così la mamma apprensiva, vedrà tante mamme con altrettanti cuccioli e si tranquillizzerà.
Un buon sistema è far incontrare la mamma apperensiva con una mamma che ha già vissuto, magari più volte questa (pazzesca) avventura.
Certo i bambini devono essere adeguatamente seduti e con le cinture in base all'età su seggioloni, o sedili, perchè in Italia no?
Le buche della Pipe line sono terrbili certo e i dossi dissuasori di traffico? o le frenate sulla tangenziale?
L'accrescimento culturale dei bambini e il loro processo formativo potrà solo giovare di queste nuove esperienze.
Questo è valido solo per i bambini non per i genitori, i primi hanno uno spirtito di adattamento altissimo i secondi meno.
In tutti i paesi del mondo che ho visitato, dal Madagascar al Borneo ho visto turisti con bambini piccoli al seguito, per la verità euoropei si ma raramente italiani.
Le mamme in modo particolare sono quelle che si fanno più problemi, sono convinte che i 40 gradi di Milano con il 60% di umidità siano più sopportabili dai pargoli dei 50 gradi di Tunisi e il 10% di umidità.
Le mamme sono convinte che all'estero si corrano teribili rischi alimentari, poi si finisce all'ospedale per intossicazione da ostriche durante una serata organizzata dalla Rolex in un noto golf club in provincia di Torino.
Per la tranquillità delle mamme bisogna cominciare per gradi, un viaggio soft organizzato da chi ha esperienze specifiche, purtroppo tutti sono bravi, tutti ex piloti della Dakar, quasi nessuno con il medico al seguito, quasi nessuno con il meccanico al seguito.
Torniamo al viaggio, soft dicevo, non troppo lungo in un periodo primaverile, non caldo di giorno non freddo di notte, ma soprattutto con altri bambini, non tanto per la compagnia dei pargoli, ma perchè così la mamma apprensiva, vedrà tante mamme con altrettanti cuccioli e si tranquillizzerà.
Un buon sistema è far incontrare la mamma apperensiva con una mamma che ha già vissuto, magari più volte questa (pazzesca) avventura.
Certo i bambini devono essere adeguatamente seduti e con le cinture in base all'età su seggioloni, o sedili, perchè in Italia no?
Le buche della Pipe line sono terrbili certo e i dossi dissuasori di traffico? o le frenate sulla tangenziale?
L'accrescimento culturale dei bambini e il loro processo formativo potrà solo giovare di queste nuove esperienze.
Oggetto:
sono alla prese con lo svuotamento della macchina dei bagagli e con il lavoro arretrato spero nel week end di mettere giu due righe per ora questa è la foto di cosa pensa la ceci del fuoristrada in africa
[img:009832be7d]http://img133.imageshack.us/img133/6754/img02804gd.th.jpg[/img:009832be7d]
mentre qui è con i compagni di viaggio umberto 2 anni (vero fanatico di jeppa )e chiara 2,5 anni
[img:009832be7d]http://img177.imageshack.us/img177/1702/img03054pi.th.jpg[/img:009832be7d]
la foto è stata scattata al pozzo coperto tra ksar ghilane e douz
[img:009832be7d]http://img133.imageshack.us/img133/6754/img02804gd.th.jpg[/img:009832be7d]
mentre qui è con i compagni di viaggio umberto 2 anni (vero fanatico di jeppa )e chiara 2,5 anni
[img:009832be7d]http://img177.imageshack.us/img177/1702/img03054pi.th.jpg[/img:009832be7d]
la foto è stata scattata al pozzo coperto tra ksar ghilane e douz
Oggetto:
Antonio, complimenti sinceri a te, la mamma e, soprattutto, alla piccola: un fenomeno da duna, mi pare.
Spero di aver presto la fortuna di condividere con voi un viaggio come quello che avete appena concluso.
Comunque, se me lo permetterai, ad "operazioni di sbarco terminate", dopo che avrai postato (o mi avrai inviato) scaricherò e stamperò qualche foto significativa da mostrare a mia moglie...
@Paulin: la verità è la virtù più apprezzabile che chiunque possa esternare. Perciò tranquillo: qui sei tra amici e sei libero di esprimere i tuoi sentimenti e le tue opinioni senza preoccupazioni.
Spero per te e per la tua compagna di possa presto accadere una "svolta" e che certi veti cadano per la gioia tua, della tua compagna e, soprattutto (credo), di sua figlia.
Spero di aver presto la fortuna di condividere con voi un viaggio come quello che avete appena concluso.
Comunque, se me lo permetterai, ad "operazioni di sbarco terminate", dopo che avrai postato (o mi avrai inviato) scaricherò e stamperò qualche foto significativa da mostrare a mia moglie...
@Paulin: la verità è la virtù più apprezzabile che chiunque possa esternare. Perciò tranquillo: qui sei tra amici e sei libero di esprimere i tuoi sentimenti e le tue opinioni senza preoccupazioni.
Spero per te e per la tua compagna di possa presto accadere una "svolta" e che certi veti cadano per la gioia tua, della tua compagna e, soprattutto (credo), di sua figlia.
Oggetto:
Io personalmente credo che la questione sia lievemente diversa.
E non fa differenza il fuoristrada nel deserto da altra vacanza.
Il problema secondo me, lo dico da padre, è l'assistenza sanitaria.
Se il bambino ha problemi un po' seri essere in Tunisia in mezzo al deserto o alle Maldive su un'isoletta cambia poco ma di fatto fa la differenza rispetto ad essere sul litorale toscano.
Per il resto l'ideale è che quando le macchine si fermano ci sia qualche altro bimbo e il gioco è fatto.
Roberto
E non fa differenza il fuoristrada nel deserto da altra vacanza.
Il problema secondo me, lo dico da padre, è l'assistenza sanitaria.
Se il bambino ha problemi un po' seri essere in Tunisia in mezzo al deserto o alle Maldive su un'isoletta cambia poco ma di fatto fa la differenza rispetto ad essere sul litorale toscano.
Per il resto l'ideale è che quando le macchine si fermano ci sia qualche altro bimbo e il gioco è fatto.
Roberto
Oggetto:
D'accordo con Tubaz anche se mi permetto di dire che, secondo questo principio, allora diventa poco raccomandabile girare in più di mezzo mondo. I rischi, siamo tutti d'accordo, vanno sempre ben ponderati e, nonostante ciò, sono sempre dietro l'angolo. Ma in questo caso l'esperienza e la prudenza di chi intraprende un viaggio fanno la differenza. E molta.
Detto ciò, lo ripeto, sono d'accordo che in caso di assistenza sanitaria d'urgenza e/o per motivi gravi essere a casa rende tutto più semplice anche se, mi permetto di far notare, in Italia si muore sulle ambulanze in attesa di un ospedale disposto ad accogliere un ricovero.
Ci sono stati casi in cui bambini sono morti per uno schock anafilattico (punture di insetti o attacchi allergici gravi) non diagnosticato in più di un pronto soccorso (sono un allergico e a certe cose sono particolarmente attento).
Non generalizzerei troppo, perciò, su questo tema: può darsi che un ospedale sul litorale toscano offra più garanzie ma farei attenzione e valuterei quanto queste garanzie siano di tipo psicologico e non pratico. Dico questo da padre e da NON amante del rischio quando in gioco c'è la salute dei miei figli e di bambini in genere.
Detto ciò, lo ripeto, sono d'accordo che in caso di assistenza sanitaria d'urgenza e/o per motivi gravi essere a casa rende tutto più semplice anche se, mi permetto di far notare, in Italia si muore sulle ambulanze in attesa di un ospedale disposto ad accogliere un ricovero.
Ci sono stati casi in cui bambini sono morti per uno schock anafilattico (punture di insetti o attacchi allergici gravi) non diagnosticato in più di un pronto soccorso (sono un allergico e a certe cose sono particolarmente attento).
Non generalizzerei troppo, perciò, su questo tema: può darsi che un ospedale sul litorale toscano offra più garanzie ma farei attenzione e valuterei quanto queste garanzie siano di tipo psicologico e non pratico. Dico questo da padre e da NON amante del rischio quando in gioco c'è la salute dei miei figli e di bambini in genere.
Oggetto:
Hachenzo ho letto il tuo messaggio insieme a mia moglie e ci troviamo allineati in pieno ai tuoi pensieri, la tranquillità è maggiore in Italia più per
effetto di tipo psicologico che pratico.
Mi ripeto la scelta di avere il medico al seguito è un elemento che in questi casi offre indubbiamente delle garanzie maggiori.
Conosco molte persone che sfortunatamente hanno avuto dei gravi problemi in vacanza, sono stati superati tutti e le cure prestate in loco sono state nella norma corrette e efficenti in alcuni casi l'attenzione dedicata ai pazienti superiore che in un ospedale nostrano, di sicuro non ci sono nei pronto soccorsi codici gailli, rossi, non avendo un sovraffollamento come nelle nostre corsie, non si rimane di certo 4 ore su di una barella prima di essere guardato.
effetto di tipo psicologico che pratico.
Mi ripeto la scelta di avere il medico al seguito è un elemento che in questi casi offre indubbiamente delle garanzie maggiori.
Conosco molte persone che sfortunatamente hanno avuto dei gravi problemi in vacanza, sono stati superati tutti e le cure prestate in loco sono state nella norma corrette e efficenti in alcuni casi l'attenzione dedicata ai pazienti superiore che in un ospedale nostrano, di sicuro non ci sono nei pronto soccorsi codici gailli, rossi, non avendo un sovraffollamento come nelle nostre corsie, non si rimane di certo 4 ore su di una barella prima di essere guardato.
Oggetto: viaggi con famiglia
io trovo che viqaggiare con i bambini non sia assolutamte un problema, bisogna solo fare un po' di attenzione per non trasformare una vacanza in un incubo. con il mio primo figlio Riccardo di 17 mesi, abbiamo fatto oltre 6.000 km in Turchia senza nessun problema, dormendo ai quasi 2000 metri del Nemrut Dagi ed ai 40 ed oltre gradi di caldo di Harran.....certamente la farmacia da portarsi dietro deve essere fornita, più o meno come a casa, certo si spera che non gli venga una malattia grave proprio in quelle 3 settimane!!!!!!!!!!!! Nel 2003 è arrivata una sorellina ed a maggio 2004, a 15 mesi, ci siamo divertiti sulle dune della Tunisia per 10 giorni senza problemi. http://img168.imageshack.us/img168/2135/gi9ou.jpg
http://img180.imageshack.us/img180/6599/ls3tz.jpg ...il bagnetto a Ksar Ghilane....
http://img180.imageshack.us/img180/6713/hv3ww.jpg pappa bimba....
buon viaggio a tutti.........
http://img180.imageshack.us/img180/6599/ls3tz.jpg ...il bagnetto a Ksar Ghilane....
http://img180.imageshack.us/img180/6713/hv3ww.jpg pappa bimba....
buon viaggio a tutti.........
Oggetto: viaggio con la famiglia
....non ci capisco una fava a mettere le foto, sono riuscito solo così......
:twisted:
:twisted:
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