Oggetto: Primo viaggio in off-road in Africa
...dubbi? ...perplessità? ...curiosità?

Oggetto:
Provo a stuzzicare la fantasia dei possessori di Toyota parlando di sabbia e non quella delle nostre spiaggie, ma quella delle dune del Murzuk.
La mia prima esperienza in auto dopo innumerevoli viaggi in moto è stata appunto in Libia nel Murzuk, io ero partito con un vecchio 100 a noleggio con alle spalle diverse assistenze al rally dei Faraoni, un 4200, 24 valvole inieme a noi due land Cruiser 3000 5 marce un passo corto e un passo lungo non ricordo le sigle esatte, ma diciamo i penultimi modelli prima che uuscisse il 120 e 125, più un L200.
Le macchine viaggiavano scariche con due persone per auto e pochissimo carico, carburante, acqua, viveri ecc. erano traportati da un camion.
Io forte della differenza di cc nel mio motore pensavo di vivere di prepotenza e invece...................

Il 100 gran macchina poderosa sempre piantata a terra, ma bastava indugiare una frazione di secondo alla base di una duna e vi dico che quelle del Murzuk ti fanno indugiare, che era necessario scalare un marcia.
In quei giorni ho avuto modo di provare tutti i mezzi, L200 poverino accusava la carenza di cavalli, ma la vera sorpresa sono stati i due Land Cruiser, alla base della duna schiacciavi l'aceleratore con il motore che sembrava oramai prossimo allo spegnimento e loro wwwwwrrrrrrrrr ti portavano su, quasi non importava la marcia inserita, loro salivano.
Il passo lungo che avrei detto più stabile per l'interasse fra le ruote non ha mai mostrato vantaggi in questo senso, aveva dalla sua l'indubbia maggior capacità e un leggero svantaggio nel superare le creste, la maggior distanza fra le ruote lo faceva spanciare di più, mai un grosso problema, solo un pò più di attenzione.

Concludo con un monito per chi non è mai stato nel deserto, NON CI ANDATE, e per chi non mi ascolta questo è quello che vi aspetta.

Al ritorno già sulla nave inizierete a pensare quando potrete tornare.
Riempirete la casa di sabbia raccolta in giro per il mondo.
Riempirete il vostro PC di foto di dune.
Dovrete spiegare ai vostri amici e colleghi cosa ha di speciale un posto dove tutti sono convinti non ci sia nulla.
Ogni volta che passerete sull'autostrada vicino a Genova guarderete se in porto c'è l'Habib.
Il simbolo del natale per tutti è neve per voi sarà la sabbia.
Non ci sarà più un cielo stellato in Europa che vi soddisfi.

Io e mia moglie oramai siamo ad uno stadio conclamato di positività verso il deserto, ma voi che siete in tempo RIMANETE QUI, sarà più facile tornare a lavorare dopo le vacanze con i parenti nella casa in montagna.

Saluti Claudio

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Quando ho letto "NON CI ANDATE" mi è preso un colpo, non ci credevo ad un'affermazione simile!!!
Poi sono andato avanti nella lettura...
Quoto, straquoto e riquoto!

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Anch'io ci sono rimasto all'affermazione NON CI ANDATE.... non ci potevo credere!!!!
Mi piacerebbe organizzare al più presto...

Ciao Max

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Fatta una introduzione "leggera" sul deserto, vengo a delle riflessioni un pò più serie.
Non prendete quello che dico come la lezione del professore, non merito tanto, ma dei pensieri sinceri di chi ha iniziato la scoperta del deserto.

Chiama il fuoristrada " non tutti i possessori rientrano in questa categoria" si può dividere in due categorie.
Quelli che sono stati nel deserto
Quelli che sognano il deserto

La prima esperienza nel deserto è fondamentale, forse la più difficile, non ci si può permettere di sbagliare nulla, se no si rischia di non tornarci più soprattutto se ci andiamo con la nostra compagna, deve essere un'iniziazione verso qualcosa che ci potrà dare immense soddisfazioni, ma che pretende rispetto.

La prima esperienza può essere fatta:

Da soli
Appoggiandosi ad un'organizzazione

Da soli
Consiglio vivamente la Tunisia, un'itinerario soft, classico, le oasi di montagna, Matmata, Douz, Tozeur, Ksar Ghilene, Tataouine ecc.
Alternare magiche notti nel deserto a più soft sistemazioni in albergo.
Quest'ultima considerazione è importante, perchè solo il campo la notte in tenda nel deserto lontano da luci e suoni può farvi prendere il mal d'Africa , ma richiede esperienza e attrezzatura, di notte a Natale nel deserto fa freddo, molto freddo, ma dico molto, molto freddo non è raro scendere sotto lo zero, quindi la piccola canadese il sacco a pelo che è andato benissimo in tanti anni di campeggio a Follonica, potrebbero trasformare l'avventura in un incubo.
Le comode notti in albergo, non comportano questi rischi ma non hanno niente di questa magica atmosfera.

Con un viaggio organizzato
Anche se questa è la soluzione migliore, non è per niente la più facile, sbagliare accompagnatore vuol dire rovinarsi tutta la vacanza, non faccio nomi perchè sarebbe pubblicità, ma potete immaginare che nelle centinaia di offerte disponibili potrete troverete di tutto, dai viaggi dei disperati, sette giorni a scatolette, agli stacanovisti dai 780 km al giorno minimo, con il motto se non arrivi sfinito non ti sei divertito, ai viaggi finta avventura con i campi dietro agli Hotel.
Una buona indicazione possono fornirvela gli amici, fatevi raccontare il viaggio, sappiate leggere fra le parole se non trasuderanno entusiasmo anche vi diranno chè stato bellissimo cercate ancora.

Ultimo consiglio, leggete, studiate, documentatevi, in fondo il viaggio inizia proprio così.

Rimango a disposizione, per i consigli che vi posso dare, fatemi pure domande dirette se sarò in grado risponderò volentieri.

Saluti Claudio

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troppo tardi, sono stato colpito dal "morbo" già dal primo viaggio in tunisia.
viaggio organizzato con accompagnatori simpatici, evidentemente sono stato fortunato mi sono trovato bene e sono ripartito con loro anche per il secondo viaggio un po più impegnativo sempre in tunisia. devo dire che anche in primavera con il caldo, dormire in albergo con piscina non è male, certo manca l'atmosfera del campo serale, ma io ho una certa età non riuscirei mai a dormire sei o sette notti consecutive in tenda dopo aver guidato tutto il giorno ciao.

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Sarebbe veramente bello organizzare qualcosa con il RIsK (l'Africa è sempre stata uno dei miei sogni).Per i pernotti però concordo con Eskimo,qualche piccola comodità è a volte indispensabile.

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Esckimo ha scritto: ma io ho una certa età non riuscirei mai a dormire sei o sette notti consecutive in tenda dopo aver guidato tutto il giorno ciao.


Non scrivere queste cose che non hanno senso, conosco la madre di un amico che ha 84 anni un Land superattrezzato "per apprezzare i land devi avere una certa età" che naturalmente non guida più, si fà accompagnare da vari amici e non rinuncia ai suoi 4-5 mesi in Africa sempre e solo in tenda.

Conosco ragazzi di 20 anni che non resisterebbero un giorno senza le comodità di casa.

Certo è anche una questione di attrezzatura, noi utilizziamo con la tenda materassi gonfiabili delle spessore di 20cm oppure la Maggiolina, con tanto di piumone.
Amo fare campo, ma non amo le scomodità, in Egitto e Libia abbiamo sempre avuto al seguito il cuoco, e che piatti ci preparava, badate non è questione di lusso, anzi un gruppo di almeno una decina di partecipanti ammortizza la spesa della cucina e cuoco a noleggio con dei costi irrisori.
Quindi deserto si, ma perchè rinunciare alla birretta fresca bevuta ad un tavolo seduti su di una comoda sedia in attesa che il cuoco prepari la cena?
Certo concordo con te pensando alle cene a base di scatolette seduti sul casco della moto, così non più, anche io dico non ho più l'età.

I viaggi più belli a livello personale sono stati quelli nel deserto deserto, non è un gioco di parole l'Acakus è stupendo, ma in quasi tutto il periodo dell'anno non è per niente deserto, non esiste un centimetro quadrato con abbia tracce di penumatici e o orme di piedi, non si fanno mai più di 10km senza incontrare macchine, di turisti e o di locali, l'Acakus è da vedere, ma se hai provato il Gilf Kebir al sud dell'Egitto 9 giorni con una distanza pari a Torino Palermo e ritorno senza incontrare nessuno e senza che nessuno abbia pestato le tue tracce al ritorno ti danno sensazioni diverse.

Il campo tendato dell'Acakus o l'Hotel Pansea di ksar ghilane possono essere apprezzati solo dali estimatori dei villaggi Valtour, andare li e dire ho dormito nel desero e come dire ho visto il desero dopo aver visto il CD 54 giorni in Libia.

Mentre concordo quando si dorme in albergo a Douz, non avrebbe senso stare in tenda a 50 m dall'Hotel, noi personalmente siamo per una scelta, prendo il meglio che posso, ma senza rincorrere cocktail con l'ombrellino a bordo di una piscina fatta a cuore e palme di plastica.

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Ciao a tutti, sono d'accordo con te NordWest, il tuo, è il modo migliore per vivere luoghi del genere carichi di emozioni... penso che si debba trovare il giusto compromesso per gustare il più possibile la natura senza esagerare con i rischi alle persone e anche ai mezzi...non tutti hanno la possibilità di modificare il proprio toyota dovendolo usare tutti i giorni per lavoro.
Mi piacerebbe tanto approfondire l'argomento per poter organizzare al più presto un breve assaggio d'africa con il RIsK. Personalmente la mia esperienza si ferma ad alcuni viaggi fatti con macchine a noleggio in tunisia e marocco...il problema è come sempre trovare il tempo.
Si potrebbero sfruttare magari il periodo di natale, pasqua o addirittura il mese di agosto, momento ideale per tanti di noi per organizzare la carovana di toyo del RIsK. Parliamone...

Ciao Max

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Miga ha scritto non tutti hanno la possibilità di modificare il proprio toyota dovendolo usare tutti i giorni per lavoro


Nel primo viaggio in auto quello descritto in alto i due Land Cruiser erano assolutamente di serie, senza nessuna modifica.

Sul mio 125 ho fatto questi lavori.

Piastra protezione inferiore della Durabloc "non indispensabile nel deserto"
Montaggio compressore non indispensabile se un amico lo ha disponibile"
Smontato pedane "non indispensabile nel deserto"
Inserito interruttore per escludere/inserire ABS "non indispensabile ma vivamente consigliato"
Stropp da 6 metri due grilli " non indispensabile ma vivamente consigliato"
Costruzione modulo componibile autocostruito da inserire in vado bagagli composto da base inferiore con supporti per 5 taniche e parte superiore con due zone chiuse contenenti casse in plastica. "indispensabile in questo viaggio perchè necessaria autonomia 180 litri carburante" smontabile interamente e utilizzabile intero o solo superiore a secondo dei viaggi.
Smontaggio sedili posteriori "siamo in due"
inserimento tanica acqua da 15 litri con ponpa a immersione e comando estensibile all'esterno.
Ulteriori due taniche acqua da 15 litri per rifornimento principale " l'acqua serve unicamente per lavarsi".

Niente assetti, niente gomme speciali, niente modifiche che alterino estetica e o funzionalità di tutti i giorni.

La spesa più grande è il cmpressore e la piastra inferiore, ma ripeto nel primo viaggio le macchine non avevano nessuna modifica.

Saluti Claudio

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