Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
che spettacolo, Marko!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Grazie per questi racconti
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Ultima modifica di Marko il Giovedì, 05 Settembre 2024, 23:19, modificato 3 volte in totale
Partiamo dal mare sul golfo di Aqaba , abbiamo fatto campo sulla spiaggia insieme ad altre famiglie Saudi in viaggio. Sono molto spartane nonostante abbiamo i toyota 300 oppure i potenti nissan 5.5 V8, tappeto, bombola di propano con fornello , niente sedie o tavolo, qualche trolley intorno al suvvone , altri li lasciano nel baule o sul tetto. Dormono per terra sui tappeti e qualche coperta , le donne non si scoprono , sono imbacuccate con l'abaia il tipico vestito Saudi nero che lascia scoperto solo gli occhi, qualcuna indossa i guanti. Gli uomini e bambini invece in costume, belli grassi...crescono a felafel e humus . anche a colazione..noi invece da perfetti europei tavolo e sedie, caffè fatto con la moka, pane e marmellata...Incuriositi vengono a dare un occhiata ai nostri fuoristrada e rimangono stupiti della nostra piccola casa. Masticano poco l'inglese quindi la comunicazione è difficile, ma è gente genuina e ci fanno capire che quando si viaggi la notte al campo e' meglio di qualunque hotel, come non essere d'accordo, infatti utilizziamo gli hotel solo nelle città da visitare. Arriva anche la Security con gli FJ cruiser ma ci saluta senza chiederci nulla
Partiamo verso ovest a Tabuk via asfalto dopo un centinaio di km troviamo la nostra via verso sud , una sorta di deserto del tutto simile al wadi rum. Avevo adocchiato questa zona sulle sat e notai la somiglianza con il wadi rum ma con più dune e montagne più alte , qualche canion cosi a casa preparai una traccia di massima
Facciamo il pieno prima del deserto, 300L di benzina a 0,50€ al litro, l'amico con il 120 riempie il diesel a 0,20 L, Facciamo il pieno di provviste e di qualche birra analcolica tanto per aver qualcosa di diverso della solita acqua
Temperatura ottima, secco e mai oltre i 37gradi, fondo sabbioso , montagne alte diverse tracce che vanno a sud , la navigazione è facile, qualche vecchia auto americana distrutta qua e la, il paesaggio è stupendo ma migliora ancora quando iniziano dei tratti dunari , ben presto abbandono le tracce che avevo fatto a casa per seguire l'istinto, con le sat è piuttosto facile trovare i passaggi, addentrarci nei canyon
Ogni tanto incontriamo qualche locale in solitaria, di solito hanno GRJ71 o FJ cruiser , si ingarellano allora li seguo , certo fatichiamo a stargli dietro con i nostri 78 a pieno carico (3T) ma notiamo che ci aspettano, ci fanno strada. Non sono invasivi, salutano ma non cercano il contatto, forse perchè non riuscirebbero a comunicare .
Provo a distaccarmi e fare una mia rotta, attraversando qualche duna più per piacere nel solcare la sabbia immacolata e bene presto il Saudi con GR71 ci segue e ora siamo noi a fare strada a casa sua, ma non manca di superarci su tratto sabbioso in salita salutandoci .
Qui sono avvezzi ad usare delle gomme Sand , sembrano le vecchie ballon che usava Cirani , hanno solo un battistrada longitudinale, come quelle dell'aereo, le tengono a 1,4bar, certo sono leggeri. io con le Mud KM3 scendo su sabbia a 1.2 , ma se molle e calda le metto a 1.
Passiamo due giorni in questo magnifico ambiente dando palate di gas sino a raggiungere un wadi interessante: il Wadi Al disah posto in una catena montuosa all'interno della Riserva Naturale del Principe Mohammed bin Salman. Questo posto l'ho scoperto casualmente vedendo le foto su Instagram dell'ente del turismo Saudi , facile trovare il wp e notai che si può percorrere tutto.
Arrivati in loco troviamo delle guide con i 79 adibiti al trasporto di turisti ma nessun turista. Appena ci vedono rimettono alla guida e ci ronzano intorno ma senza mai importunarci, salutano e se ne vanno. Alcuni punti sono stretti , troviamo qualche guado, e passaggi tra la vegetazione, purtroppo alla fine del wadi inizia l'asfalto nuovo. Velocemente percorriamo questa nuova strada tra le montagne per arrivare nei pressi di Alula la regione principale dei Nabatei,
Riprendo la mia traccia in fuoristrada per recarci in una zona di pinnacoli e archi ma troviamo diversi tratti circondati da recinzioni, fatichiamo un pò per cercare vie di entrate e vie di uscita, spesso si trovano cancelli chiusi che racchiudono zone con pinnacoli maestosi, ma qualche passaggio si trova sempre, qui la temperatura inizia a salire a 41-43gradi.
Arriviamo la sera ad Alula in un villaggio camp hotel con piscina dove è anche possibile dormire in auto, un bel sollievo la sera dopo cena fare un bagno in piscina
L'indomani vogliamo andare a Hegra una necropoli nabatea, ma scopriamo che non è possibile andarci da soli, serve un biglietto e fare una visita guidata e cosi facciamo, un giro di 3ore 20€ a testa . Ad old Alula non si va in auto, si parcheggia e poi ci sono navette elettriche per i pedoni, stanno ristrutturando molto e preparando per i turisti.
L'Arabia sta puntando molto su questa zona, ma temo che ben presto la ristrutturazione prenda il sopravvento con strutture moderne che snaturano il luogo con costi esorbitanti, ad esempio a Hegra danno la possibilità di fare il giro della necropoli con i LR 110 TD4 a 177€ a testa per 2h di giro...
Partiamo verso ovest a Tabuk via asfalto dopo un centinaio di km troviamo la nostra via verso sud , una sorta di deserto del tutto simile al wadi rum. Avevo adocchiato questa zona sulle sat e notai la somiglianza con il wadi rum ma con più dune e montagne più alte , qualche canion cosi a casa preparai una traccia di massima
Facciamo il pieno prima del deserto, 300L di benzina a 0,50€ al litro, l'amico con il 120 riempie il diesel a 0,20 L, Facciamo il pieno di provviste e di qualche birra analcolica tanto per aver qualcosa di diverso della solita acqua
Temperatura ottima, secco e mai oltre i 37gradi, fondo sabbioso , montagne alte diverse tracce che vanno a sud , la navigazione è facile, qualche vecchia auto americana distrutta qua e la, il paesaggio è stupendo ma migliora ancora quando iniziano dei tratti dunari , ben presto abbandono le tracce che avevo fatto a casa per seguire l'istinto, con le sat è piuttosto facile trovare i passaggi, addentrarci nei canyon
Ogni tanto incontriamo qualche locale in solitaria, di solito hanno GRJ71 o FJ cruiser , si ingarellano allora li seguo , certo fatichiamo a stargli dietro con i nostri 78 a pieno carico (3T) ma notiamo che ci aspettano, ci fanno strada. Non sono invasivi, salutano ma non cercano il contatto, forse perchè non riuscirebbero a comunicare .
Provo a distaccarmi e fare una mia rotta, attraversando qualche duna più per piacere nel solcare la sabbia immacolata e bene presto il Saudi con GR71 ci segue e ora siamo noi a fare strada a casa sua, ma non manca di superarci su tratto sabbioso in salita salutandoci .
Qui sono avvezzi ad usare delle gomme Sand , sembrano le vecchie ballon che usava Cirani , hanno solo un battistrada longitudinale, come quelle dell'aereo, le tengono a 1,4bar, certo sono leggeri. io con le Mud KM3 scendo su sabbia a 1.2 , ma se molle e calda le metto a 1.
Passiamo due giorni in questo magnifico ambiente dando palate di gas sino a raggiungere un wadi interessante: il Wadi Al disah posto in una catena montuosa all'interno della Riserva Naturale del Principe Mohammed bin Salman. Questo posto l'ho scoperto casualmente vedendo le foto su Instagram dell'ente del turismo Saudi , facile trovare il wp e notai che si può percorrere tutto.
Arrivati in loco troviamo delle guide con i 79 adibiti al trasporto di turisti ma nessun turista. Appena ci vedono rimettono alla guida e ci ronzano intorno ma senza mai importunarci, salutano e se ne vanno. Alcuni punti sono stretti , troviamo qualche guado, e passaggi tra la vegetazione, purtroppo alla fine del wadi inizia l'asfalto nuovo. Velocemente percorriamo questa nuova strada tra le montagne per arrivare nei pressi di Alula la regione principale dei Nabatei,
Riprendo la mia traccia in fuoristrada per recarci in una zona di pinnacoli e archi ma troviamo diversi tratti circondati da recinzioni, fatichiamo un pò per cercare vie di entrate e vie di uscita, spesso si trovano cancelli chiusi che racchiudono zone con pinnacoli maestosi, ma qualche passaggio si trova sempre, qui la temperatura inizia a salire a 41-43gradi.
Arriviamo la sera ad Alula in un villaggio camp hotel con piscina dove è anche possibile dormire in auto, un bel sollievo la sera dopo cena fare un bagno in piscina
L'indomani vogliamo andare a Hegra una necropoli nabatea, ma scopriamo che non è possibile andarci da soli, serve un biglietto e fare una visita guidata e cosi facciamo, un giro di 3ore 20€ a testa . Ad old Alula non si va in auto, si parcheggia e poi ci sono navette elettriche per i pedoni, stanno ristrutturando molto e preparando per i turisti.
L'Arabia sta puntando molto su questa zona, ma temo che ben presto la ristrutturazione prenda il sopravvento con strutture moderne che snaturano il luogo con costi esorbitanti, ad esempio a Hegra danno la possibilità di fare il giro della necropoli con i LR 110 TD4 a 177€ a testa per 2h di giro...
Ultima modifica di Marko il Giovedì, 05 Settembre 2024, 23:19, modificato 3 volte in totale
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Dopo la visita di Alula e il deserto nei pressi ci portiamo a sud , l'idea è quella di perlustrare una zona di vulcani, ci sono 2000 vulcani sulla penisola, facile la lo individuazione con le cartine sat cosi mi ero preparato un giro che ci avrebbe occupato due giorni. La temperatura inizia a salire e già la mattina presto ci sono 39gradi seppur secco. Durante la giornata nelle ore centrali tocchiamo i 45 gradi. Piste dure sassose per questi due giorni, spesso lente perchè poco battute e piene di sassi, alcuni tratti sono belli franati dalle piogge torrenziali dei mesi scorsi, si procede lenti in 2, 3 ridotta. Attraversiamo distese di sassi neri, di lava solidificata , in alcuni vulcani è possibile entrare nel cratere con i toyota , in altri è possibile solo a piedi. Il primo giorno è piuttosto lento, la pista è molto accidentata , i vulcani sono tutti vicini, alcuni proprio neri altri più chiari, facciamo diverse escursioni in auto qualche cratere sino a trovarne uno piuttosto aperto e sicuro dove poter fare campo per la notte. In un vulcano troviamo delle ruspe e lavoratori che ci dicono che è una miniera di smeraldi.
L'indomani Raggiungiamo il vulcano più grande : Al Wabah Crater, dove si scende solo a piedi, ma troviamo un custode che ci avverte di esalazioni di gas nel fondale e che in passato sono morte delle persone che hanno piantato la tenda , il fondo è bianco per i cristalli di fosfato di sodio. E' immenso con i suoi 2km di diametro e 250 m di altezza è il più grosso del paese.
Proseguiamo nel nostro percorso nella perlustrazioni di altri crateri minori.
Decidiamo di visitare almeno una città santa, sono Mecca e Medina. Mecca è vietato entrare in città per i non mussulmani, non ci rimane che Medina aperta al turismo e ai non mussulmani dal 2021. Arrivati in serata troviamo un albergo non troppo lontano , solito traffico saudita ma qui guidano meglio.
L'indomani preferiamo prendere dei taxi per la visita della città; ci sono 7 moschee importanti tra cui la più grossa la moschea del profeta.
Giunti nei pressi capiamo che per le donne è meglio coprirsi il capo, siamo circondati da fedeli mussulmani che ci lanciano occhiate. Un tizio mi si avvicina chiedendomi da dove veniamo, gli dico dall'Italia , mi chiede se sono mussulmano ma quando gli rispondo di no mi dice perchè sono venuto a Medina e se ne va....
Non c'è molto da vedere se non i migliaia di fedeli che si recano in moschea, i suok non è granché , sarà perchè è venerdi mattina. Le costruzioni sono sfarzose e tutti alberghi per pellegrini non cè nulla di storico , tutto moderno e ruota tutto intorno alla moschea. Persino i poliziotti in moto hanno il tappetino per la preghiera sulla sella.
In effetti ci sentiamo fuoriluogo ma troviamo un autobus per turisti a due piani che fa fare il giro della città. Decidiamo il giro dopo aver concordato il prezzo , 6€ a testa per 3ore di giro . Siamo gli unici sull'autobus che esegue un percorso stabilito tra le 7 moschee , il giro dura 3h perchè ha difficoltà a procede visto il numero dei pellegrini ovunque a pied, fermo anche 15minuti prima di poter passare negli incroci. Ad un certo punto arriva in un altra mosche e l'equipaggio va a pregare, lascia l'autobus acceso, ci chiude dentro e se ne va....tornano dopo 30minuti come se nulla fosse.
Non ce molto da fare a Medina, quindi ritorniamo in albergo pensando dove andare la sera per cena.
Torniamo la sera in una zona certale, ora il suok è aperto ma è tutto improntato sulla religione. notiamo che ci sono persone che regalano bottigliette di acqua a tutti, ci sono ancora 40 gradi e la gente ancora va in moschea. Troviamo una via pedonale e cerchiamo un posto dove poter mangiare. Non ci sono molti ristoranti, la maggior parte dei pellegrini mangia in albergo , ma troviamo una pizzeria e cosi optiamo per la pizza Saudi. Tuttosommato commestibile, il padrone parla inglese e ci dice che non ha mai visto degli italiani a Medina, ma solo qualche tedesco.
Finito la cena appena alzato mi si avvicina un altro saudita con la barba tinta di rosso con l'henne ( lo fanno i più integralisti per assomigliare a Maometto che era rosso di capelli) e mi chiede se sono mussulmano. stessa scena della mattinata , si stupisce che sia a Medina, parla inglese e gli dico che anche lui può andare al vaticano e nessuno si stupirebbe, esiste il turismo e la curiosità. Mi chiede allora se sono cattolico, gli dico che non credo in nessuna religione e considero solo dei fatti storici i diversi profeti delle religioni. Mi guarda schifato e inizia a parlare in arabo e se ne va.
L'indomani ce ne andiamo molto presto per evitare il caldo e il traffico, direzione verso Riyad , siamo alla fine della vacanza, Lungo la strada andiamo a visitare un villaggio molto antico dal nome Ushaiqer herritage Villagr, . Ci arrivano nel pomeriggio , villaggio deserto , tutto chiuso ma appena ci vedono aprono qualche bottega. Il villaggio è molto bello, fatto tutto di terra e tronchi di palma , ci aprono pure il museo e subito ritroviamo l'ospitalità saudita , ci offrono il caffè saudi, e ci fanno fare il giro del villaggio
Dietro il villaggio cè un piccolo erg quindi quale occasione migliore per fare l'ultimo campo tra le dune , cosi mettiamo le gomme a 1bar visto il calore della sabbia e ci addentriamo nell'erg . qui fa buoi presto e alle 18 sta già tramontando ma con le ultime ore di luce troviamo un ottimo posto tra le dune per passare la notte
L'indomani sempre piuttosto presto navighiamo tra le sabbie , dune facili anche se sabbia molle e calda, individuo un laghetto tra le dune e lo puntiamo direttamente . Arriviamo al lago che ci sono 45gradi, scopriamo che è recintato ma un cancello aperto ci permette di entrare. Troppa vegetazione per poter andare a fare un bagno.
Il caldo è molto quindi preferiamo uscire dall'erg e ritrovare l'asfalto per dirigerci un luogo che viene chiamato Edge Of The World, il confine del mondo. Si tratta del Jebel Fihrayn, è un’altissima formazione rocciosa che domina la pianura desertica circostante. Sono già stato in questo luogo in un viaggio in solitaria ad aprile e vi ho trovato un FJ della polizia a sorveglianza per evitare che incauti visitatori cadessero nel dirupo. Ora arrivano con una pista piuttosto dura non troppo veloce e con una temperatura di 45 gradi e ritroviamo la pattuglia ad aspettarci, si arriva sino ad un certo punto poi si prosegue solo a piedi, Pare che in passato qualcuno sia finito di sotto con l'auto. Sempre suggestivo il luogo . Insieme serata saremo a Riad al nostro hotel dove parcheggiamo le auto, l'indomani mattina un pò di manutenzione ai mezzi , lavaggio e parcheggiamo i mezzi sino al prossimo giro
Questo è stato un giro lungo 6900km e dopo gli altri giri effettuati vorrei cambiare aria, inizia a starmi un pò stretta l'Arabia, anche perchè non c'è altro da vedere in loco se non l'ennesimo attraversamento dunario fine a se stesso, mi stuzzicherebbe solo un attraversamento est ovest del Rub al khaly solo per "impresa" e per la maestosità delle dune, anche se credo non ci siano grosse differenza con il giro di novembre scorso sempre nel RUb al Khaly. L'idea è portare le auto in Oman a dicembre e farci due giretti , magari con qualche escursione sulle isole , poi per quanto mi riguarda vorrei andarmene dalla penisola arabica. Sta diventando difficile girare, rispetto all'anno scorso stanno aumentando i posti recintati, stanno impostando il turismo su un qualcosa che non mi piace, già il solo fatto del progetto Neom la città futuristica la dice lunga su cosa stanno puntando.
Quello che manca nella penisola arabica rispetto ai giri africani è la mancanza di nomadismo, dei villaggetti che spesso nel sahara si incontrano, qui sono tutti ricchi i Saudi, certo ci sono gli expat che sbarcano il lunario ma pensano a lavorare per i Saudi, degli schiavi moderni sottopagati. Tanti indiani, bengalesi e pakistani, stanno tra di loro e solo con qualcuno si riesce a parlare. Un tizio mi ha detto che è facile arrivare li , lavoro ce ne è ma i padroni ti sottopagano, ti sequestrano il passaporto per 3-4 anni e sei loro chiavo. Se fai bene il lavoro allora ti ridanno il passaporto e qualcuno ti assume, altrimenti devi rifare il giro presso altro padrone. I Saudi si considerano superiori e si vede che comandano a bacchetta. E' un paese in via di sviluppo , ci sono cantieri ovunque per costruire grandi opere più o meno deturpanti, comunque dovrò trovare una destinazione per l'estate prossima (accetto consigli). allego il track fatto dal nostro gruppo in questo anno nella penisola arabica.
L'indomani Raggiungiamo il vulcano più grande : Al Wabah Crater, dove si scende solo a piedi, ma troviamo un custode che ci avverte di esalazioni di gas nel fondale e che in passato sono morte delle persone che hanno piantato la tenda , il fondo è bianco per i cristalli di fosfato di sodio. E' immenso con i suoi 2km di diametro e 250 m di altezza è il più grosso del paese.
Proseguiamo nel nostro percorso nella perlustrazioni di altri crateri minori.
Decidiamo di visitare almeno una città santa, sono Mecca e Medina. Mecca è vietato entrare in città per i non mussulmani, non ci rimane che Medina aperta al turismo e ai non mussulmani dal 2021. Arrivati in serata troviamo un albergo non troppo lontano , solito traffico saudita ma qui guidano meglio.
L'indomani preferiamo prendere dei taxi per la visita della città; ci sono 7 moschee importanti tra cui la più grossa la moschea del profeta.
Giunti nei pressi capiamo che per le donne è meglio coprirsi il capo, siamo circondati da fedeli mussulmani che ci lanciano occhiate. Un tizio mi si avvicina chiedendomi da dove veniamo, gli dico dall'Italia , mi chiede se sono mussulmano ma quando gli rispondo di no mi dice perchè sono venuto a Medina e se ne va....
Non c'è molto da vedere se non i migliaia di fedeli che si recano in moschea, i suok non è granché , sarà perchè è venerdi mattina. Le costruzioni sono sfarzose e tutti alberghi per pellegrini non cè nulla di storico , tutto moderno e ruota tutto intorno alla moschea. Persino i poliziotti in moto hanno il tappetino per la preghiera sulla sella.
In effetti ci sentiamo fuoriluogo ma troviamo un autobus per turisti a due piani che fa fare il giro della città. Decidiamo il giro dopo aver concordato il prezzo , 6€ a testa per 3ore di giro . Siamo gli unici sull'autobus che esegue un percorso stabilito tra le 7 moschee , il giro dura 3h perchè ha difficoltà a procede visto il numero dei pellegrini ovunque a pied, fermo anche 15minuti prima di poter passare negli incroci. Ad un certo punto arriva in un altra mosche e l'equipaggio va a pregare, lascia l'autobus acceso, ci chiude dentro e se ne va....tornano dopo 30minuti come se nulla fosse.
Non ce molto da fare a Medina, quindi ritorniamo in albergo pensando dove andare la sera per cena.
Torniamo la sera in una zona certale, ora il suok è aperto ma è tutto improntato sulla religione. notiamo che ci sono persone che regalano bottigliette di acqua a tutti, ci sono ancora 40 gradi e la gente ancora va in moschea. Troviamo una via pedonale e cerchiamo un posto dove poter mangiare. Non ci sono molti ristoranti, la maggior parte dei pellegrini mangia in albergo , ma troviamo una pizzeria e cosi optiamo per la pizza Saudi. Tuttosommato commestibile, il padrone parla inglese e ci dice che non ha mai visto degli italiani a Medina, ma solo qualche tedesco.
Finito la cena appena alzato mi si avvicina un altro saudita con la barba tinta di rosso con l'henne ( lo fanno i più integralisti per assomigliare a Maometto che era rosso di capelli) e mi chiede se sono mussulmano. stessa scena della mattinata , si stupisce che sia a Medina, parla inglese e gli dico che anche lui può andare al vaticano e nessuno si stupirebbe, esiste il turismo e la curiosità. Mi chiede allora se sono cattolico, gli dico che non credo in nessuna religione e considero solo dei fatti storici i diversi profeti delle religioni. Mi guarda schifato e inizia a parlare in arabo e se ne va.
L'indomani ce ne andiamo molto presto per evitare il caldo e il traffico, direzione verso Riyad , siamo alla fine della vacanza, Lungo la strada andiamo a visitare un villaggio molto antico dal nome Ushaiqer herritage Villagr, . Ci arrivano nel pomeriggio , villaggio deserto , tutto chiuso ma appena ci vedono aprono qualche bottega. Il villaggio è molto bello, fatto tutto di terra e tronchi di palma , ci aprono pure il museo e subito ritroviamo l'ospitalità saudita , ci offrono il caffè saudi, e ci fanno fare il giro del villaggio
Dietro il villaggio cè un piccolo erg quindi quale occasione migliore per fare l'ultimo campo tra le dune , cosi mettiamo le gomme a 1bar visto il calore della sabbia e ci addentriamo nell'erg . qui fa buoi presto e alle 18 sta già tramontando ma con le ultime ore di luce troviamo un ottimo posto tra le dune per passare la notte
L'indomani sempre piuttosto presto navighiamo tra le sabbie , dune facili anche se sabbia molle e calda, individuo un laghetto tra le dune e lo puntiamo direttamente . Arriviamo al lago che ci sono 45gradi, scopriamo che è recintato ma un cancello aperto ci permette di entrare. Troppa vegetazione per poter andare a fare un bagno.
Il caldo è molto quindi preferiamo uscire dall'erg e ritrovare l'asfalto per dirigerci un luogo che viene chiamato Edge Of The World, il confine del mondo. Si tratta del Jebel Fihrayn, è un’altissima formazione rocciosa che domina la pianura desertica circostante. Sono già stato in questo luogo in un viaggio in solitaria ad aprile e vi ho trovato un FJ della polizia a sorveglianza per evitare che incauti visitatori cadessero nel dirupo. Ora arrivano con una pista piuttosto dura non troppo veloce e con una temperatura di 45 gradi e ritroviamo la pattuglia ad aspettarci, si arriva sino ad un certo punto poi si prosegue solo a piedi, Pare che in passato qualcuno sia finito di sotto con l'auto. Sempre suggestivo il luogo . Insieme serata saremo a Riad al nostro hotel dove parcheggiamo le auto, l'indomani mattina un pò di manutenzione ai mezzi , lavaggio e parcheggiamo i mezzi sino al prossimo giro
Questo è stato un giro lungo 6900km e dopo gli altri giri effettuati vorrei cambiare aria, inizia a starmi un pò stretta l'Arabia, anche perchè non c'è altro da vedere in loco se non l'ennesimo attraversamento dunario fine a se stesso, mi stuzzicherebbe solo un attraversamento est ovest del Rub al khaly solo per "impresa" e per la maestosità delle dune, anche se credo non ci siano grosse differenza con il giro di novembre scorso sempre nel RUb al Khaly. L'idea è portare le auto in Oman a dicembre e farci due giretti , magari con qualche escursione sulle isole , poi per quanto mi riguarda vorrei andarmene dalla penisola arabica. Sta diventando difficile girare, rispetto all'anno scorso stanno aumentando i posti recintati, stanno impostando il turismo su un qualcosa che non mi piace, già il solo fatto del progetto Neom la città futuristica la dice lunga su cosa stanno puntando.
Quello che manca nella penisola arabica rispetto ai giri africani è la mancanza di nomadismo, dei villaggetti che spesso nel sahara si incontrano, qui sono tutti ricchi i Saudi, certo ci sono gli expat che sbarcano il lunario ma pensano a lavorare per i Saudi, degli schiavi moderni sottopagati. Tanti indiani, bengalesi e pakistani, stanno tra di loro e solo con qualcuno si riesce a parlare. Un tizio mi ha detto che è facile arrivare li , lavoro ce ne è ma i padroni ti sottopagano, ti sequestrano il passaporto per 3-4 anni e sei loro chiavo. Se fai bene il lavoro allora ti ridanno il passaporto e qualcuno ti assume, altrimenti devi rifare il giro presso altro padrone. I Saudi si considerano superiori e si vede che comandano a bacchetta. E' un paese in via di sviluppo , ci sono cantieri ovunque per costruire grandi opere più o meno deturpanti, comunque dovrò trovare una destinazione per l'estate prossima (accetto consigli). allego il track fatto dal nostro gruppo in questo anno nella penisola arabica.
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Complimenti, resoconto, posti e foto davvero spettacolari!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Grazie del racconto di viaggio e delle foto
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
sto facendo un blog con altre foto, appena pronto pubblico il link
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
complimenti con un pizzico di sana invidia ;)!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Complimenti, grazie per i racconti e la condivisione del viaggio!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
buona parte è fatta, mi mancano due viaggi,
https://www.toyotaoverlander.it/
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