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Oggetto: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Penso che per molti di noi sia una cosa scontata (anche perchè con molti 4x4 gommati per l' "estremo" è quasi inevitabile anticipare la partenza quando si prevedono lunghe trasferte su asfalto) ma consiglio a quei pochi che ancora non l' avessero provato di fare appena possibile una bella uscita all'alba, in autunno, con il proprio Land Cruiser.

Dopo tanti anni di ruote lisce (il gusto del tassello nella stagione fredda, al massimo lo provavo con le due ruote) mi ero quasi scordato quanto bello fosse svegliare un grosso diesel vecchio stampo, di quelli con la corsa lunga e l'alesaggio generoso perchè poco frazionati rispetto alla cospicua cubatura.

Volendo fare un paragone, il rumore del 3B 35000 mi ricorda quando svegli d'inverno la vecchia Guzzi 500, di quelle col volano ad "affettaprosciutto".
Anche col BJ42 , come col Falcone, il motore infatti starnuta appena un attimo, poi dopo aver emesso un "ruttino" di carburazione "grassa" si desta del tutto ed inizia a ronfare con quel minimo inconfondibile, scandito e baritonale, tanto diverso dal freddo rumore da elettrodomestico dei turbo multivalvole con trenta centraline, sensori , fasature variabili e altri cazzabuboli non sempre indispensabili (a dire il vero, detto da meccanico, lo sono più raramente di quanto si pensi).

KAPUM-PUM-PUM-PUM-PUM (giusto per rendere onomatopeicamente l'idea, tanto quelli coi capelli grigi avranno già capito)

L'aria a quest'ora è frizzante , punge il naso , è perfetta per il nostro pastore maremmano modello "orso polare" , ma può anche stemperare le velleità di tanti bipedi non avvezzi alle levatacce. Ed è un peccato, perchè queste sono le ore migliori del giorno.

A parte qualche cacciatore mattiniero, a quest'ora di tangheri sui sentieri non ne trovi quasi mai, gli ambientalisti radical chic di sicuro hanno fatto le ore piccole nei "salotti buoni" discutendo della minaccia di estinzione per il taqfano dell' Oltrepò oppure- per quelli più acculturati, in qualche caffè lettarario a dissertare sui versi di qualche poetastro, per cui adesso dormono. E lo stesso vale per guardie venatorie e per i vigili che debbono fare cassetto, per cui il fuoristradista giudizioso ha almeno tre, forse persino quattro ore di meritata tranquillità da godersi in mezzo alla natura.

Il cielo è terso, e se come nel nostro caso hai la fortuna di vivere in collina, l'aria trasparente ti permette di vedere a grandi distanze, così da pregustare l'itinerario scelto per vagabondare senza una meta precisa, solo inseguendo il ricordo sbiadito di sterrati percorsi molti anni fà.

Nelle vallette circostanti c'è una leggera foschia che però si sta già alzando, e poi tanto l'andatura resterà moderata anche quando le lancetta di olio e acqua avranno raggiunto valori rassicuranti.
Rispetto alle "moderne " auto da strada, procura un piacere sottile constatare come una "vetusta" 4x4 non turbizzata sia molto restia a salire di temperatura al mattino, come se anche lei volesse godersi quella pigrizia che tu puoi concederti solamente nei fine settimana, gironzolando a velocità degne di un ciclista. Altro "tanghero" che l'alba ti permette di evitare sui sentieri, e lo dico da mountainbiker non di primo pelo). :razz:


Con la petulante saggezza che contraddistingue a volte le donne, la mia signora in questi casi suole ricordare con un sorriso beffardo : "Quando parti così, senza una meta precisa, finisci sempre per catapultarti in tutte le stradine e i sentieri sconosciuti che incontri- e poi, con fare ammiccante, invariabilmente aggiunge - come quella volta in cui alla fine ci siamo capottati su una mulattiera a dorso di mulo, vicino alla ferrovia. Te lo ricordi, eh ?- Certo che me lo ricordo - le rispondo imperturbabile come il sole che sta sorgendo - Anche perchè capita raramente di trovare mulattiere a dorso di castoro o di facocero, e poi in ogni caso quella volta avevamo una Peugeot 105, non una fuoristrada, ed io l'ho rimessa sulle ruote da solo, senza neppure dover chiamare il contadino ! " :mrgreen: :mrgreen: (N.d.r. certo che la 105 in bilico sopra la massicciata del treno non era un gran bel vedere :oops:

Lei annuisce di nuovo, con quello sguardo tipicamente femminile che tutto significa fuorchè assenso: in realtà per molte donne noi uomini . anche quando abbiamo doppiato due o tre volte la soglia degli "anta" , restiamo sempre dei bambinoni intenti a trastullarci coi nostri gicocattoli.
La"jeep" , poi, per loro è potenzialmente uno dei più pericolosi tra i nostri balocchi, e a poco vale spiegare che non tutte le fuoristrada sono jeep e che il pericolo dipende da quello che uno fà , molto più che dalla macchina...il loro atteggiamento non cambia di un millimetro. :wink:

L'unica soluzione, credo, sia fargliela provare e sperare che si appassionino anche loro. :shock:
Nonostante la cosa mi preoccupi un filino (guida piuttosto bene con le auto "umane" , ma il BJ42 alto come una casa e gommato da trattore è una faccenda un pò delicata...) quasi quasi oggi provo a cederle il volante.

Se torno, ci si sente. :roll:






P.S. IL TONO, OVVIAMENTE, E' SCHERZOSO, NON SE LA PRENDANO CACCIATORI, GUARDIACACCIA, CICLISTI E SOPRATUTTO LE SIGNORE.

Ultima modifica di calanna il Domenica, 26 Ottobre 2014, 19:39, modificato 4 volte in totale
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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
buon divertimento ... poeta del 4x4

Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Grande, mi hai fatto nascere un sorriso e donato un pò di gradevole calore!

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Tienici informati sull'esito :mrgreen:

Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Non c'è niente di meglio che la simbiosi con il proprio mezzo, il piacere di partire all'alba è pari ma molto diverso da quello di partire a notte fonda e a me piace anche quello, i due estremi regalano momenti sospesi tra la cruda realtà del giorno pieno, tutto assume valenze diverse per chi sà coglierle

Con un filo di gas, la vettura scivola nella notte austral lasciando una scia luminosa che scompare all'orizzonte poco prima dell'alba

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Questo è vero ammmmore. Quello dei primi incontri, dei primi sguardi incrociati, che durano un attimo e poi via, sfuggono imbarazzati. Devi primi baci rubati, lontano da tutto e da tutti, senza che neppure gli amici sappiano ancora. Delle mani che si cercano sotto il tavolo a cena la sera, della complicità, delle risate per niente, dei primi "ti fermi da me questa sera?". Delle colazioni a letto, dei fiori mandati al lavoro e dei regali prima di uscire. Che bello, mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Poi inevitabilmente con il passare del tempo le cose cambiano, si trasformano, vanno avanti e anche le emozioni sono diverse. Nè peggio nè meglio... non si possono pesare, solo diverse. Goditi questi momenti perché, come tutto il resto, passeranno. La vera gioia sta nel non rimpiangere mai il passato e nel non auspicare mai in un futuro troppo migliore, ma semplicemente godersi il presente! Buona domenica.

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Sei riuscito a farmi immedesimare come se vivessi le emozioni che hai descritto!
Aspettiamo la seconda parte del tuo bellissimo racconto

Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Mattia ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Questo è vero ammmmore. Quello dei primi incontri, dei primi sguardi incrociati, che durano un attimo e poi via, sfuggono imbarazzati. Devi primi baci rubati, lontano da tutto e da tutti, senza che neppure gli amici sappiano ancora. Delle mani che si cercano sotto il tavolo a cena la sera, della complicità, delle risate per niente, dei primi "ti fermi da me questa sera?". Delle colazioni a letto, dei fiori mandati al lavoro e dei regali prima di uscire. Che bello, mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Poi inevitabilmente con il passare del tempo le cose cambiano, si trasformano, vanno avanti e anche le emozioni sono diverse. Nè peggio nè meglio... non si possono pesare, solo diverse. Goditi questi momenti perché, come tutto il resto, passeranno. La vera gioia sta nel non rimpiangere mai il passato e nel non auspicare mai in un futuro troppo migliore, ma semplicemente godersi il presente! Buona domenica.



Certo che se io sono il poeta del 4x4 (si, di Nora Orlandi :smile: ) tu sei il Vate...davvero hai saputo cogliere la struggente fugacità di certi attimi.

Sai una cosa, però ?
Io queste emozioni , col BJ mi sono accorto di riuscire a riprovarle con una intensità simile, se non proprio identica, a quel fervore (allegramente insonne) che mi prendeva alla vigilia di una partenza per un giro impegnativo col vetusto Land Rover 2,2 litres 88 SWB (il mio era già vetusto alla fine degli anni settanta :roll: e la descizione delle ignobili condizioni nelle quali l'avevo trovata, meriterebbe un thread apposito ma in fascia protetta !).

Sarà la stessa, esilarante predisposizione che queste vetture d'antan mostrano ad "andare di bolina", intesa come la spiccata tendenza a deviare dalla traiettoria e cercare di intraversarsi anche quando sull'asfalto , di irregolare ci sono solamente delle foglie, per poi reagire come un ciuco imbizzarrito quando si prende una giunzione dell'asfalto.

Sarà il tremolio che ad ogni scossone sembra mettere a repentaglio l'integrità dei vetri, oltre che dell'intera carrozzeria, che come sappiamo sui fuoristrada "old style" rappresenta una parte tutto sommato "ridondante"rispetto al vero "cuore" del mezzo: lo chassis costituito dal telaio coi suoi granitici longheroni e dal complesivo ruote e sospensioni , altra entità che in determinati frangenti sembra animarsi di una vita propria, non completamente coerente coi movimenti compiuti dal resto del veicolo (i tecnici lo chiamano "twist", ma più che altro quando passi i 90kmh qui sembra una "Rumba" :shock: ).

Sarà quel motorone paciarotto, che in salita ronfa sornione arrampicandosi con i suoi "miseri" 90 accapì senza neppure toccare l'ipertrofico pedale del gas (con lo stesso materiale, a Ingolstadt ci fanno un cofano e a Torino una 500 intera, pardon,i in Polonia... :sad: ) tenendo un règime che a quella marcia, per la mia turbobenzina dalla potenza sulla carta tripla, equivarrebbe quasi certamente a piegare le 20 valvole.

Mi sembra che questo Toyotone sia una specie di macchina del tempo. Il motore sta ancora ticchettando dopo il giro, le ossa sono ancora rimescolate eppure, scemo come e forse anche più che a vent'anni, avrei già voglia di risalire per andare a provare quel tratturo rognoso che passa giusto dieetro casa.

No, credo che questa volta, l'errore fatto venticinque anni fà, di vendere il fuoristrada perchè ci vuole un'auto da famiglia, perchè serve un mezzo intelligente, più veloce , comodo e parco nei consumi, non lo rifarò.

I figli oramai sono grandi e viaggiano da soli- che si comprino loro un'auto intelligente quanto noiosa oppure viaggino col Freccia Rossa o il volo low cost- io e mia moglie di fretta di andare adesso ne abbiamo meno, privilegiamola la qualità alla quantità dei chilometri , alle statali preferiamo le stradecantonali o ancora meglio quelle di campagna, che ti portano senza fretta in luoghi scampati al turismo di massa ed alle vacanze "trendy".


BREVE RESOCONTO DELLA PRIMA VERA ESCURSIONE CON IL BJ42 "QUASI" LX

Il cane (quasi 80 kg. di pastore maremmano) era un pò riottoso a salire: del resto quel macchinario diabolico il nostro Max l'ha guardato con sospetfin dal momento in cui, tre giorni fà ho imboccato la atrada del nostro podere. Il bestione mi abbaiava come se fossi un ladro che cercava di intrufolarsi, invece di quello che gli paga la carne e lo lascia dormire vicino al proprio letto... :roll:
Una scala improvvisata con due pallets comunque ha risolto il problema dell'altezza: mia moglie sale dietro e-miracolo- il quadrupede salta a bordo ! :razz:

Imbocco la discesa sterrata (fate conto di vedere una mulattiera però dal balcone di una casa di due piani...) e con la prima innestata arrivo al cancello.
Max sfoggia tutto ul suo repertorio, che aveva già reso i piccoli spostamenti con l'auto stradale una avventura: abbaia, salta da un finestrino all'altro e, sopratutto, agita la coda come una pagaia...sul viso di mia moglie, appollaiata a sua volta sul passaruota posteriore ...lo so, non sarebbe regolare, ma quin in mezzo alla macchia il CdS conta come il due di picche, e poi stando lì riesce ad evitare che il pachiderma piombi sul sedile anteriore...lo so, ci vorrebbe la rete divisoria, ma idem come sopra, qui siamo a parecchi chilometri in linea d'aria dall'ultimo avamposto della civiltà, e se guardi ai mezzi che circolano, i chilometri assumono una dimensione spazio temporale. Per dirla tutta, sembra di essere ancora nei trasgressivi anni settanta: ragazzini che scorazzano con la moto da cross rigorosamente priva della targa (bontà loro, perlomeno rispetto a quello che facevamo noi, adesso indossano il casco e i più fighi gli stivali), trattori guidati da anziani cultori di Bacco che procedono al tramonto con mezza luce in tutto, tizi in mimetica che trasportano il cinghiale abbattuto sul cofano del Pajero, altro che cera carnauba e vernici anti-graffio ! :twisted:

Per diverse ore- non chiedetemi quante, non ho mai guardato l'orologio e mi ero "addirittura" scordato il cellulare- abbiamo gironzolato come due scemi senza una meta precisa. Da un paio di posti siamo passati perlomeno due volte, ma arrivando sempre da strade diverse (tanto tutte portano a Roma) e parecchie persone ci hanno slautato con un sorriso, anche quando gli siamo arrivati nell'aia, sulla porta di casa.
Mentre passavamo davanti a un paio di graziose fattorie diversi cani hanno provato a fare amicizia con Max, che però preferiva ringhiargli dal finestrino mezzo abbassato. Conoscendo la sua ruvida "esuberanza" , abbiamo evitato di aprirlo del tutto perchè avrebbe quasi sicuramente scatenato la Terza Guerra Mondiale. :smile:

Siamo tornati a casa dopo aver percorso una quarantina di chilometri scarsi- con un consumo di oltre 9km/litro grazie alla media da pedoni: quinbdi lo scherzetto ci è costato meno di un film in prima visione- eppure ci siamo divertiti come se avessimo girato mezza Italia. Il rumore delle gommone, lo scarico diretto, le vibrazioni...e chi le sentiva più, con un maremmano che abbaiava ad ogni uccello, cane, essere umano che vedeva dal finestrino?

Spero di non avervi annoiato.

P.S. Anche Max si è divertito molto e persino mia moglie, nonostante il sedere "cartonato", le leccate sul collo e qualche "emozione" imprevista, inevitabile per una fuoristradista in erba , anche per via del driver arrugginito e anche un pò troppo impegnato ad ammirare il paesaggio..

Ultima modifica di BJ 42 LX il Domenica, 26 Ottobre 2014, 15:58, modificato 1 volta in totale
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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Altro che noia!
Questo si chiama.......vivere e godersela :mrgreen: :mrgreen:

Profilo PM  
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Racconto spettacolare , sembrava di stare con Voi

Profilo PM  
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