Quoto Marko.
E' un viaggio sicuramente affascinante, ma anche impegnativo; sia per i mezzi ma sopratutto per le persone.
E' una vita che sogno IL VIAGGIO, ma non credo che siano così semplice.
3 equipaggi sono già tanti...................facile litigare...............
Preferibilmente ad ovest................marzo-luglio...................mezzo per eccellenza il 78, poco più che di serie, ma anche l'80 va benissimo :P
Certo se devo apettare la pensione sono finito :cry:
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Ultima modifica di Marko il Lunedì, 23 Luglio 2012, 00:09, modificato 1 volta in totale
est ovest...che problemi che vi fate... :mrgreen:
:roll: :shock:
http://www.duksjourney.net/Route.htm
:roll: :shock:
http://www.duksjourney.net/Route.htm
Ultima modifica di Marko il Lunedì, 23 Luglio 2012, 00:09, modificato 1 volta in totale
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
2 anni ed oltre di viaggio :shock:
visto che siamo a sognare facciamolo per bene... :lol:
l'invidia e' tanta, sia per il viaggio che per il tempo che avevano a disposizione; certo che 26 mesi consecutivi di viaggio mi sembrano "pesantucci" sotto tanti aspetti....
visto che siamo a sognare facciamolo per bene... :lol:
l'invidia e' tanta, sia per il viaggio che per il tempo che avevano a disposizione; certo che 26 mesi consecutivi di viaggio mi sembrano "pesantucci" sotto tanti aspetti....
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Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
bel giretto :mrgreen:
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Transafrica: come, quando, perché? Per le prime due domande vi posso portare la mia esperienza mentre per l'ultima ci sarebbe da scrivere un libro..
Con la mia compagna siamo 1 dei 12 equipaggi partecipanti della Transafrica "a tappe".
Sembrava che "la Grande Avventura" la si potesse solo sognare e nell'impossibilità di prenderci l'anno sabbatico, il giorno in cui abbiamo sentito parlare del progetto "Transafrica a tappe" ci siamo buttati a capofitto. I "se" e i "ma" sono ancor oggi tanti, ma non avremmo mai potuto perdonare di esserci lasciati sfuggire l'occasione di vivere il sogno. E poi a volte bisogna anche avere il coraggio di "buttarsi" e seguire l'istinto. Noi l'abbiamo fatto!
Il tutto inizia in nave al ritorno da un viaggio nel deserto dell'Algeria. "E perché non organzziamo una Transafrica a tappe?" 2 settimane consecutive 2 volte all'anno, si lasciano le auto, si tona in aereo e così via per la tappa successiva. E così fu. Il progetto iniziale era "Cairo-CapTown" ma per i noti problemi dell'intero nord Africa si è successivamente deciso di invertire il senso.
Per questa Avventura non avevamo nessuna intenzione di destinare il nostro Toyota. Troppi i soldi investiti su preparazioni varie per questa macchina che utilizziamo regolarmente tutti i giorni. Anche la scelta del noleggio è stata accantonata legata principalmente ai costi e alla reperibilità dei mezzi. Quindi la decisione di prendere un'altra 4x4 investendo il meno possibile. Dopo attente valutazioni e ricerche, abbiamo scelto un Discovery TDi300 del 1996.
Immagino sarete in molti a gridare "Oddio...." ma è giusto che ognuno la pensi come crede. Per noi è più importante realizzare il sogno, sempre con un occhio di riguardo al portafoglio però!
Abbiamo passato tutto l'autunno/inverno a preparere il Disco, sia per gli allestimenti ma soprattutto lavorando sull'affidabilità della meccanica.
A fine Febbraio l'auto era pronta e il 2 Marzo 2012 è stata spedita a Cap Town con altre 11 auto in 6 containers.
Ad inizio Aprile le abbiamo raggiunte in aereo ed è iniziata così la "prima tappa" da CapTown fino a Maun (Botswana) dove tutt'ora si travano le auto.
Siamo risaliti lungo la costa occidentale del Sud Africa per poi entrare in Botswana ed attraversare il deserto del Kalahari.
Ad inizio Novembre avrà luogo la seconda tappa, con partenza da Maun per entrare in Zimbabwe e terminare il viaggio nuovamente a Maun. Lo scopo del gruppo non è quello di attraversare l'Africa da Sud a Nord. Per noi l'importante è il "viaggiare" alla scoperta dei luoghi meno turistici e a contatto con le popolazioni locali. Non importa il tempor che ci metteremo ad effettuare l'intera attraversata o se mai si riuscirà a concluderla. L'importante è vivere le emozioni del momento.
Tecnicamente il Discovery si è comportato benissimo. 4.000Km della prima tappa (di cui quasi 3.000 in off-road di tutti i tipi) e nessun problema. Anzi, ci siamo ricreduti sia sulla robustezza del mezzo che sul piacevole confort di viaggio. L'amaro in bocca invece lo abbiamo avuto dal Sud Africa, dove non si percepisce affatto il sapore del continente Africano. Cap Town sembra una città Americana mentre l'entroterra che abbiamo percorso era disseminato da centinaia di Km di filo spinato e recinzioni a delimitare enormi appezzamenti terrieri. Entrati in Botswana invece il paesaggio cambia e nel Kalahari ci si immerge nella sterminata Savana attraversata da piste di sabbia rossa con alberi d'acacia ovunque. Animali purtroppo ne abbiamo visti pochi, tranne gli springbok (antilope), gnu, tartarughe e vari uccelli. Un vero safari dedicato alla ricerca degli animali lo si potrebbe fare nel delta dell'Okawango, a nord di Maun.
Senza entrare troppo nei particolari, vi posso assicurare che l'investimento è stato ingente, anche se la difficoltà maggiore resta la complessità dell'organizzazione. A tavolino non si riesce ad organizzare tutto perchè le variabili e gli imprevisti sono infiniti e non si avranno mai tutte le risposte alle molteplici domande e ai dubbi. Ma alla fine è così anche nella vista quotidiana: uno fà mille progetti, mille programmi che devono essere puntualmente rivisti.
La nostra testimonianza non vuole però essere solo un breve racconto di viaggio ma anche uno stimolo. Noi siamo convinti che bisogna crederci e anche i sogni "impossibili" a volte si possono realizzare. Le espressioni "se avessi il tempo e i soldi.." per quanto ci riguarda trovano il tempo che trovano. Non viviamo nell'oro, e più volte le scelte fatte sono state dettate dal fattore economico. E nemmeno la disponibilità del tempo è dalla nostra parte considerando che siamo entrambi impegnati full-time in lavori diversi.
Bisogna trovare la "formula" giusta, che concilia gli impegni di ogni giorno con il raggiungimento di un sogno..
Noi crediamo di esserci riusciti, con tanta pazienza, determinazione, sacrifici e perché nò..... con un pizzico di follia.
CINZIA & ENRICO
Con la mia compagna siamo 1 dei 12 equipaggi partecipanti della Transafrica "a tappe".
Sembrava che "la Grande Avventura" la si potesse solo sognare e nell'impossibilità di prenderci l'anno sabbatico, il giorno in cui abbiamo sentito parlare del progetto "Transafrica a tappe" ci siamo buttati a capofitto. I "se" e i "ma" sono ancor oggi tanti, ma non avremmo mai potuto perdonare di esserci lasciati sfuggire l'occasione di vivere il sogno. E poi a volte bisogna anche avere il coraggio di "buttarsi" e seguire l'istinto. Noi l'abbiamo fatto!
Il tutto inizia in nave al ritorno da un viaggio nel deserto dell'Algeria. "E perché non organzziamo una Transafrica a tappe?" 2 settimane consecutive 2 volte all'anno, si lasciano le auto, si tona in aereo e così via per la tappa successiva. E così fu. Il progetto iniziale era "Cairo-CapTown" ma per i noti problemi dell'intero nord Africa si è successivamente deciso di invertire il senso.
Per questa Avventura non avevamo nessuna intenzione di destinare il nostro Toyota. Troppi i soldi investiti su preparazioni varie per questa macchina che utilizziamo regolarmente tutti i giorni. Anche la scelta del noleggio è stata accantonata legata principalmente ai costi e alla reperibilità dei mezzi. Quindi la decisione di prendere un'altra 4x4 investendo il meno possibile. Dopo attente valutazioni e ricerche, abbiamo scelto un Discovery TDi300 del 1996.
Immagino sarete in molti a gridare "Oddio...." ma è giusto che ognuno la pensi come crede. Per noi è più importante realizzare il sogno, sempre con un occhio di riguardo al portafoglio però!
Abbiamo passato tutto l'autunno/inverno a preparere il Disco, sia per gli allestimenti ma soprattutto lavorando sull'affidabilità della meccanica.
A fine Febbraio l'auto era pronta e il 2 Marzo 2012 è stata spedita a Cap Town con altre 11 auto in 6 containers.
Ad inizio Aprile le abbiamo raggiunte in aereo ed è iniziata così la "prima tappa" da CapTown fino a Maun (Botswana) dove tutt'ora si travano le auto.
Siamo risaliti lungo la costa occidentale del Sud Africa per poi entrare in Botswana ed attraversare il deserto del Kalahari.
Ad inizio Novembre avrà luogo la seconda tappa, con partenza da Maun per entrare in Zimbabwe e terminare il viaggio nuovamente a Maun. Lo scopo del gruppo non è quello di attraversare l'Africa da Sud a Nord. Per noi l'importante è il "viaggiare" alla scoperta dei luoghi meno turistici e a contatto con le popolazioni locali. Non importa il tempor che ci metteremo ad effettuare l'intera attraversata o se mai si riuscirà a concluderla. L'importante è vivere le emozioni del momento.
Tecnicamente il Discovery si è comportato benissimo. 4.000Km della prima tappa (di cui quasi 3.000 in off-road di tutti i tipi) e nessun problema. Anzi, ci siamo ricreduti sia sulla robustezza del mezzo che sul piacevole confort di viaggio. L'amaro in bocca invece lo abbiamo avuto dal Sud Africa, dove non si percepisce affatto il sapore del continente Africano. Cap Town sembra una città Americana mentre l'entroterra che abbiamo percorso era disseminato da centinaia di Km di filo spinato e recinzioni a delimitare enormi appezzamenti terrieri. Entrati in Botswana invece il paesaggio cambia e nel Kalahari ci si immerge nella sterminata Savana attraversata da piste di sabbia rossa con alberi d'acacia ovunque. Animali purtroppo ne abbiamo visti pochi, tranne gli springbok (antilope), gnu, tartarughe e vari uccelli. Un vero safari dedicato alla ricerca degli animali lo si potrebbe fare nel delta dell'Okawango, a nord di Maun.
Senza entrare troppo nei particolari, vi posso assicurare che l'investimento è stato ingente, anche se la difficoltà maggiore resta la complessità dell'organizzazione. A tavolino non si riesce ad organizzare tutto perchè le variabili e gli imprevisti sono infiniti e non si avranno mai tutte le risposte alle molteplici domande e ai dubbi. Ma alla fine è così anche nella vista quotidiana: uno fà mille progetti, mille programmi che devono essere puntualmente rivisti.
La nostra testimonianza non vuole però essere solo un breve racconto di viaggio ma anche uno stimolo. Noi siamo convinti che bisogna crederci e anche i sogni "impossibili" a volte si possono realizzare. Le espressioni "se avessi il tempo e i soldi.." per quanto ci riguarda trovano il tempo che trovano. Non viviamo nell'oro, e più volte le scelte fatte sono state dettate dal fattore economico. E nemmeno la disponibilità del tempo è dalla nostra parte considerando che siamo entrambi impegnati full-time in lavori diversi.
Bisogna trovare la "formula" giusta, che concilia gli impegni di ogni giorno con il raggiungimento di un sogno..
Noi crediamo di esserci riusciti, con tanta pazienza, determinazione, sacrifici e perché nò..... con un pizzico di follia.
CINZIA & ENRICO
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Grazie ragazzi, per aver raccontato il vostro sogno e come lo state realizzando.
Molti di noi possiedono un mezzo dedicato ai viaggi, e per quanto mi riguarda questa é l'unica soluzione per un viaggio del genere...la preparazione del mezzo per una transafrica, lo renderebbe troppo specifico per poter poi essere utilizzato anche nella quotidianità.
Aggiungo che, opinione personalissima, dopo aver vissuto una simile esperienza non vorrei certo rischiare che un giorno qualunque, una macchina qualunque saltando uno stop, mi demolisse accidentalmente il mezzo con il quale ho vissuto una simile esperienza...
Che dire...in bocca al lupo per il buon proseguimento del vs. Viaggio! :wink:
Se vi riesce, tra una tappa e l'altra postateci qualche foto, così cominciamo a sognare anche noi...
Molti di noi possiedono un mezzo dedicato ai viaggi, e per quanto mi riguarda questa é l'unica soluzione per un viaggio del genere...la preparazione del mezzo per una transafrica, lo renderebbe troppo specifico per poter poi essere utilizzato anche nella quotidianità.
Aggiungo che, opinione personalissima, dopo aver vissuto una simile esperienza non vorrei certo rischiare che un giorno qualunque, una macchina qualunque saltando uno stop, mi demolisse accidentalmente il mezzo con il quale ho vissuto una simile esperienza...
Che dire...in bocca al lupo per il buon proseguimento del vs. Viaggio! :wink:
Se vi riesce, tra una tappa e l'altra postateci qualche foto, così cominciamo a sognare anche noi...
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Oggetto: Re: Transafrica. Come, Quando, Perché?
Che dire.............. tanta sana invidia! :mrgreen:
Raccontateci anche qualche dettaglio sulla preparazione dei mezzi.
Raccontateci anche qualche dettaglio sulla preparazione dei mezzi.
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