Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
... io ho prenotato per fine ottobre... :shock:
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
Ultima modifica di Providence il Giovedì, 27 Giugno 2019, 17:35, modificato 1 volta in totale
E va bhe tanto ormai è stato fatto, per un po si è tranquilli
Ultima modifica di Providence il Giovedì, 27 Giugno 2019, 17:35, modificato 1 volta in totale
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
La teoria del fulmine che non cade due volte nello stesso posto :neutral:
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
Ultima modifica di Providence il Giovedì, 27 Giugno 2019, 17:41, modificato 2 volte in totale
Eeeeeh, mettiamola così va.... :wink:
Ultima modifica di Providence il Giovedì, 27 Giugno 2019, 17:41, modificato 2 volte in totale
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
io non mi sono mai fermato davanti a questi fatti! La Tunisia combatte il terrorismo come, e forse più, di noi. I Tunisini chiamano questi soggetti "terroristi" esattamente come noi. Potrebbe succedere qui da noi e in qualunque paese del mondo.
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
Ultima modifica di grayd il Giovedì, 27 Giugno 2019, 20:20, modificato 2 volte in totale
A Tunisi c'eravamo un paio di anni fa quando fecero l'attentato alla guardia nazionale e a parte un Po più di polizia non mi ero accorto di nulla,
A Djerba dove ogni tanto ci passiamo un poco di tempo tentarono l'assalto alla sinagoga, ma la gente girava traquilla e così via.
Questi fatti vengono maggiormente enfatizzati da noi.
Io andrei tranquillo, anzi noi andremo tranquilli verso fine anno
Sono in contatto con amici e amiche che vivono in Tunisia e li sento molto sereni
A Djerba dove ogni tanto ci passiamo un poco di tempo tentarono l'assalto alla sinagoga, ma la gente girava traquilla e così via.
Questi fatti vengono maggiormente enfatizzati da noi.
Io andrei tranquillo, anzi noi andremo tranquilli verso fine anno
Sono in contatto con amici e amiche che vivono in Tunisia e li sento molto sereni
Ultima modifica di grayd il Giovedì, 27 Giugno 2019, 20:20, modificato 2 volte in totale
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
Forse è peggio in altre parti del mondo che viene considerato più civile, vedi i vari attentati nei metro , nei mercati, ecc
Ultima modifica di grayd il Giovedì, 27 Giugno 2019, 20:23, modificato 2 volte in totale
Greenpix ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Forse è peggio in altre parti del mondo che viene considerato più civile, vedi i vari attentati nei metro , nei mercati, ecc
Ultima modifica di grayd il Giovedì, 27 Giugno 2019, 20:23, modificato 2 volte in totale
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
Partite tranquilli.
Oggetto: Re: Tunisia: Viaggio "autogestito"
E l'Italia delle Brigate Rosse e compagnia bella? L'areo della Itavia ad Ustica? In Italia si sarebbe dovuto restare tutti chiusi in casa per dei lustri... invece la vita quotidiana è continuata indisturbata. Stessa cosa in Tunisia ed altri apesi interessati ad azioni terroristiche. Se la nostra ora fosse già decisa, potrebbe anche essere dentro la metro di Londra oppure in una discoteca a Parigi...
Oggetto: Re: Tunisia: viaggio "autogestito"
E' vero quel che dici Gigi.
Però io, negli anni di piombo, a Milano, di casini ne ho visti parecchi. Ero molto giovane e abitavo in periferia, ma nei licei, per le strade, ogni giorno era guerriglia e, ti assicuro, molta gente restava in casa. Di certo non si girava per la città come se nulla fosse.
Nella memoria dei milanesi iè ancora impressa la strage di Piazza Fontana e, ahimè, nella memoria di tutti gli italiani dovrebbe essere sempre vivo il rammarico che di quel episodio, come di quello della strage della stazione di Bologna, di Ustica e altri orrendi crimini, ancora l'opinione pubblica non sa chi furono i mandanti e gli esecutori.
Una vergogna.
Riguardo la Tunisia, invece, è da considerare che la commissione elettorale ha annunciato che il Paese terrà elezioni parlamentari il prossimo 6 ottobre ed elezioni presidenziali il 10 novembre di quest'anno.
E' noto, come molti sanno, che in Tunisia la lotta al terrorismo è sempre stata molto serrata e senza pietà. Mi ricordo ancora il racconto di un soldato della guardia nazionale al quale diedi un passaggio da Tunisi a Qayrawan: "Quando li troviamo (i terroristi) li arrestiamo e li portiamo in carceri speciali, non in mezzo ai delinquenti comuni. Vengono interrogati e poi, non si sa come mai, si suicidano tutti".
E penso che sia proprio per questo, perchè in Tunisia non vige la legge islamica e lo Stato è ancora uno Stato laico, a modo loro democratico e liberale, e perchè ci saranno prossime (doppie) elezioni che potrebbe essere bersaglio di gruppi di terroristi.
Lo stato di emergenza è stato proclamato per la prima volta il 24 novembre 2015 in seguito a una serie di attacchi rivendicati dall’ISIS. Il 18 marzo di quell’anno, due giovani tunisini armati di kalashnikov entrarono nel museo del Bardo, a Tunisi, dove uccisero 24 persone, di cui 20 turisti, 4 dei quali italiani. Successivamente, il 26 giugno, un militante armato dello Stato Islamico fece irruzione presso un resort di Port El Kantaoui, a 10 km da Susa, uccidendo 37 persone. Il 24 novembre 2015, invece, un autobus con a bordo le guardie presidenziali tunisine esplose, causando la morte di 12 ufficiali, sempre per mano dell’ISIS.
Da allora, lo stato di emergenza è stato prolungato diverse volte, di cui la penultima lo scorso 6 novembre scorso. Tale condizione conferisce alle forze di sicurezza poteri eccezionali, come quello di bandire le riunioni, gli scioperi e tutte le altre attività che potrebbero causare disordini. Tra le misure sono incluse alcune direttive che permettono alle forze di sicurezza di prendere il controllo della stampa.
Certo, per chi di noi parte per andare a farsi un viaggio sulla sabbia, una volta usciti dal porto e imboccata l'autostrada, di pericoli non ce ne sono.
Ma io le orecchie tese e gli occhi ben aperti li terrei lo stesso.
Però io, negli anni di piombo, a Milano, di casini ne ho visti parecchi. Ero molto giovane e abitavo in periferia, ma nei licei, per le strade, ogni giorno era guerriglia e, ti assicuro, molta gente restava in casa. Di certo non si girava per la città come se nulla fosse.
Nella memoria dei milanesi iè ancora impressa la strage di Piazza Fontana e, ahimè, nella memoria di tutti gli italiani dovrebbe essere sempre vivo il rammarico che di quel episodio, come di quello della strage della stazione di Bologna, di Ustica e altri orrendi crimini, ancora l'opinione pubblica non sa chi furono i mandanti e gli esecutori.
Una vergogna.
Riguardo la Tunisia, invece, è da considerare che la commissione elettorale ha annunciato che il Paese terrà elezioni parlamentari il prossimo 6 ottobre ed elezioni presidenziali il 10 novembre di quest'anno.
E' noto, come molti sanno, che in Tunisia la lotta al terrorismo è sempre stata molto serrata e senza pietà. Mi ricordo ancora il racconto di un soldato della guardia nazionale al quale diedi un passaggio da Tunisi a Qayrawan: "Quando li troviamo (i terroristi) li arrestiamo e li portiamo in carceri speciali, non in mezzo ai delinquenti comuni. Vengono interrogati e poi, non si sa come mai, si suicidano tutti".
E penso che sia proprio per questo, perchè in Tunisia non vige la legge islamica e lo Stato è ancora uno Stato laico, a modo loro democratico e liberale, e perchè ci saranno prossime (doppie) elezioni che potrebbe essere bersaglio di gruppi di terroristi.
Lo stato di emergenza è stato proclamato per la prima volta il 24 novembre 2015 in seguito a una serie di attacchi rivendicati dall’ISIS. Il 18 marzo di quell’anno, due giovani tunisini armati di kalashnikov entrarono nel museo del Bardo, a Tunisi, dove uccisero 24 persone, di cui 20 turisti, 4 dei quali italiani. Successivamente, il 26 giugno, un militante armato dello Stato Islamico fece irruzione presso un resort di Port El Kantaoui, a 10 km da Susa, uccidendo 37 persone. Il 24 novembre 2015, invece, un autobus con a bordo le guardie presidenziali tunisine esplose, causando la morte di 12 ufficiali, sempre per mano dell’ISIS.
Da allora, lo stato di emergenza è stato prolungato diverse volte, di cui la penultima lo scorso 6 novembre scorso. Tale condizione conferisce alle forze di sicurezza poteri eccezionali, come quello di bandire le riunioni, gli scioperi e tutte le altre attività che potrebbero causare disordini. Tra le misure sono incluse alcune direttive che permettono alle forze di sicurezza di prendere il controllo della stampa.
Certo, per chi di noi parte per andare a farsi un viaggio sulla sabbia, una volta usciti dal porto e imboccata l'autostrada, di pericoli non ce ne sono.
Ma io le orecchie tese e gli occhi ben aperti li terrei lo stesso.
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