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Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
AndreaFra ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bellissime! Bel viaggio!


Terlago? ci son venuto un paio di volte quest'estate! :-)

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Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
Grande e fantastico Gigi. Parlare attraverso un forum non rende giustizia alla bontà, gentilezza e simpatia che una persona ha realmente. Come stai, ho già tanta nostalgia di quei giorni, se mi permetti carico un paio di foto che ti riguardano

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Ultima modifica di Fabio4 il Venerdì, 25 Novembre 2016, 16:50, modificato 1 volta in totale
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Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
Ciao Fabio,

come hai scritto tu è sempre dura riprendere la routine di casa/lavoro con ancora negli occhi e nella mente i paesaggi, lo stato di grazia e la spensieratezza di un viaggio simile. Questo è il lato più duro di tutta la faccenda! Personalmente riduco il malessere pensando già al viaggio prossimo venturo... non c'è cura migliore al magone che ogni tanto sale.

le foto sono graditissime.
Salutoni a Rosa!

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Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
Grazie Gigi, un abbraccio da parte di entrambi.

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Oggetto: Re: Algeria 2016
Grazie per aver condiviso le foto.

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Oggetto: Re: Algeria 2016
Belle foto, spero di farne presto anche io :mrgreen:

Oggetto: Re: Algeria 2016
Gigitoyota ha scritto: [Visualizza Messaggio]
AndreaFra ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bellissime! Bel viaggio!


Terlago? ci son venuto un paio di volte quest'estate! :-)

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Yes, proprio il mio lago! :-)

Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
dai raccontate un po'....come è stata la discesa su asfalto? scorta, convoglio, nulla? in che zona avete girato?

Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
Il viaggio è durato 16 giorni in tutto. Il grosso del gruppo si è imbarcato a Genova, mentre Bruno e Fabio con i relativi passeggeri si sono imbarcati a Paòlermo con un giorno di anticipo.
Destinazione Tunisi da dove, dopo aver gustato un buon piatto di pesce non distante da La Goulette, ci siamo spostati velocemente a Kairuan dove in Hotel ci siamo ritrovati con Bruno e Fabio.
Il giorno dopo siamo partiti, finalmente tutti assieme, in direzione Nefta e quindi il confine con l'Algeria.
Giunti al confine, dopo diverse ore di attesa necessarie ai controlli passaporti ed auto, siamo partiti con una scorta di tre auto della polizia (oppure esercito) in direzione sud con destinazione Djanet.
ca. 1700 km, percorsi in tre giorni alla media di 80/85 kmh, con cambio scorta ogni ca. 150 km. Oltre alle autorità avevamo come d'obbligo una guida con autista (su hilux).
La lunga trasferta ci ha portato attraverso diverse città e paesi ricche di attività, sopratutto cantieri edili, lavori stradali oppure posa di tubazioni per oleodotti o acquedotti. I paesaggi cambiavano spesso durante il percorso regaòlandoci comunque bellissimi panorami e scorci interessanti.

La nostra meta era la regione del Tadrart caratterizzata da catene montuose e rocce particolarmente erose dagli elementi ed avvolte dalla sabbia del sahara. Una regione molto simile all'acacus libico, anzi credo sia proprio la continuazione della medesima formazione geologica in territorio algerino. Allo stesso modo le grotte e le pareti di molte rocce sono caratterizzate da antiche pitture rupestri e graffiti risalenti a ca. 10000 anni fà, quando l'area era ancora coperta da vegetazione, percorsa da fiumi e laghi e abitata da animali africani quali zebre, giraffe, elefanti, gazzelle ed altri ancora. Le pitture ed i graffiti infatti riproducevano proprio questi animali e molte figure umane durante le normali attività giornaliere, ma anche non...

Abbiamo percorso queste aree finalmente senza la scorta. Eugenio di Desartica ci ha guidato lungo bellissimi uadi, in cima a dune sinuose per poi scendere lungo ripidi costoni sabbiosi per raggiungere i gassi costellati di formazioni rocciose, caverne, gole etc. La sera abbiamo fatto campi memorabili tra le dune, con la luna crescente ed un cielo stellato che solo nel deserto si può ammirare. Il gruppo molto affiatato ha funzionato molto bene, le cene sono sempre state momenti speciali di aggregazione accompagnate da ottime pietanze e bevute di prima scelta. ce la siamo proprio spassata.

Io ero partito da solo e senza conoscere nessuno. Non ci è voluto molto però (subito dopo i primi brindisi) per sentirmi a mio perfetto agio ed in mezzo a persone che mi pareva di conoscere da sempre!
Il percorso era di media difficoltà, comunque percorribile da chiunque avesse un mezzo adatto ai luoghi ed amasse guidare. Nella sabbia pressione 1.0 bar evvai...

Nel viaggio di ritorno abbiamo ritrovatop le scorte militari che ci hanno riaccompagnato al confine di partenza.
Avremmo avuto l'autorizzazione (rilasciata in fase di programmazione del viaggio) per percorrere delle piste alternative a Nord di Illisi, che ci avrebbero dato l'opportunità di accorciare la strada del ritorno ma godere di altri giorni di Off road. Purtroppo i militari hanno deciso che sarebbe stato troppo pericoloso ed hanno revocato il permesso. Questo, in Algeria succede spesso e volentieri in mi dicono e comunque è un classico africano. Quindi buon viso a cattivo gioco e via di corsa verso la Tunisia dove abbiamo fatto ancora un campo presso il chott al Gharsa a nord della strada tra Nefta e Tozeur.

Non ero mai stato in Algeria e l'occasione è capitata a puntino, avevo una gran voglia repressa di rimettere le ruote sulla sabbia, ed in questo viaggio ho trovato quello che andavo cercando.

Devo aggiungere che mai, in nessun momento, sia in Algeria come in Tunisia abbiamo avuto la sensazione di trovarci fuori luogo oppure in pericolo. Abbiamo passeggiato nei mercati e nei souq incontrando lo stesso clima di sempre: molti rompipalle che ti vogliono vendere qualcosa ma anche disponibilità e gentilezza.

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Oggetto: Re: Algeria: viaggio off-road "autogestisto"
conosco molto bene l'algeria, ci sono stato molte volte, dalle foto che vedo, avete visitato lo splendito oued In Djeran e l'erg Ad'Mer
posti magnifici, si sono la continuazione dell'acacus libico. se sei curioso di letteratura, ti passo titoli di libri che spiegano la zona, sono un patito dell'arte rupestre sahariana.
la zona a nord di Illizi è sempre stata vietata da anni...peccato perché è strepitosa e per me gli erg Issuane, thiodaine e tifernine sono posti magnifici, forse i migliori di tutta l'algeria ma che purtroppo non visiteremo più.
non so se sopporterei i 1700km di scorta militare

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