Messaggi: 1770 Residenza: Buttigliera Alta (TO)
Martedì, 29 Maggio 2012, 11:24
Le esagerazioni in un senso o nell'altro secondo me non hanno senso, certo che molto dipende dalla destinazione, dal fatto se si fanno campi o si dorme in albergo, tantissime sono le variabili.
Mi sono quotato da solo, perchè stavo per riscrivere un concetto espresso, sono le esagerazioni lucculiane o minimaliste che non vanno bene, in quanto appunto esagerazioni.
Poi ci sarebbe da discutere profondamente le differenze tra quanto scritto e realtà
C'è chi scrive di portarsi dietro quantità incredibile di cibo, poi magari mangia insalatissime per 15 giorni, c'è chi si presenta scrivendo di andare alla ricerca di sapori locali, di immergersi nel quotidiano delle etnie, poi in tutto il viaggio non prende nemmeno una coca cola se toccata dai "negri".
Altri poi che veramente si allineano con gli usi e costumi locali, solo per avere la scusa di non lavarsi e cambiarsi per 15 giorni e che a casa non riportano solo, il sorriso dei bambini o un pò di sabbia nelle scarpe, c'è chi ad ogni viaggio stà male, ma solo perchè è ...............sfortunato.
Ci sono destinazioni che consentono di mangiare locale per tutto il viaggio, altri posti, dove fare ciò è quasi impossibile, non esiste la ricetta assoluta che và bene per tutto e per tutti.
Amo documentarmi il più possibile in funzione delle zone attraversate dai viaggi che faccio, e spessissimo il risultato è una vera e propria guida, una raccolta tratta da da tante fonti e poi messa insieme, tra le ricerche uno degli argomenti è proprio la cucina, spesso inserendo delle ricette locali, per il viaggio della Mongolia, abbiamo, mia moglie ed io raccolto 250 pagine di informazioni, in olltre 700 ore di lavoro, posso dire di essermi documentato molto anche sulla cucina, e credo ad esempio che pochi siano i piatti appetibili, ma quando possibile assaggerò, non conto però di affidarmi al 100% ai rifornimenti locali.
Qui di seguito un piatto tipico definito "pesante" dagli stessi Mongoli
umori
Per cortesia non esagerate ne con le descrizioni di improponibili cambuse, ne con moralismi, veri o falsi che siano.