Si parlava di distribuzione del freddo, all'interno della cella
L'unico modo per "distribuire" la stessa temperatura all'interno di un volume chiuso è la ventilazione.
Altrimenti l'aria segue sempre il principio fisico per cui quella più fredda tende a scendere e quella più calda a salire.
Va, inoltre, tenuto conto che a quanto sopra va aggiunta la variabile "apertura" del volume (il coperchio del frigorifero) che in questi casi è quasi sempre sul lato superiore.
Quando si apre il frigorifero l'aria più fredda precipita sul fondo del contenitore; quando richiudiamo il frigorifero viene "catturata" l'aria calda esterna, molto carica di umidità (fino a 10 volte superiore di quella contenuta nell'aria fredda rimasta nel frigorifero), umidità che a temperature prossime allo 0°C ghiaccerà .
Maggiori saranno le aperture e più velocemente avverrà questo processo con conseguente accumulo di brina/ghiaccio sul fondo.
L'unico modo, non solo per distribuire la temperatura in modo uniforma, ma anche per limitare al massimo la formazione di brina e ghiaccio, è quello di far circolare l'aria interna (per ovvi motivi, non può essere presa esternamente).
Alcuni frigoriferi, quelli fatti veramente bene, hanno delle intercapedini nelle pareti in cui passa un ricircolo forzato (da delle ventole) dell'aria presente all'interno del volume. Altri, invece, hanno una calotta, spesso inserita nel coperchio, con una ventola; il sistema è meno efficace ma fa il suo porco lavoro.
Tanto per capirci è il principio del sistema "no-frost" domestico.