Sui motori, purtroppo, c'è poco da fare: fintanto che in testa all'Europa ci saranno politici come gli attuali e le strategie continueranno ad essere le stesse, non ne usciremo e le cose potranno, anzi, solo peggiorare.
Non voglio aprire anche qui l'ennesimo dibattito sulla finta spinta ecologica e ambientale mossa con l'ibrido e l'elettrico, ma ce la stanno mettendo davvero tutta per far rottamare tutto il parco veicoli circolante e rimpiazzarlo con uno nuovo e diverso.
Quindi che sia una serie 7 o un Defender o un Ineos Grenadier o un qualsiasi altro veicolo, anche una Ferrari e una Lamborghini, i motori endotermici se la stanno vedendo brutta.
Detto ciò e tornando al tema, non tanto quello sull'Ineos Grenadier, bensì su quel che si diceva della serie 7, motori a parte (ne parlo poi dopo), io trovo che, invece, anche in Europa avrebbe mercato. Basta vedere quanta gente acquista pick-up da lavoro o per svago, dai Ford Ranger agli Hilux (per restare in casa Toyota), dall'Amarok al Mercedes X, per arrivare fino a quelli della cinese Great Wall o della indiana Mahindra: c'è un bel mercato del professionale che oggi viene accontentato con quello che vogliono/possono le case e un altro, quello di chi è stufo e annoiato dalla monotonia e piattume di quello automobilistico, quello consumer.
Il solo mercato dei pick-up è molto ampio e un 79 potrebbe coprirlo tutto; gli altri modelli della serie 7, poi, potrebbero accontentare anche una fetta del mercato consumer.
Un 79 ha la stessa base di un 79 double-cab, di un 78 ed è gemello di un 76, per come la vedo io tutta la serie 7, con due o tre step di allestimento, così da coprire le richieste di una clientela più ampia, avrebbe grandi possibilità di essere venduto e fare qualche numero interessante. E' un fatto, non un'opinione e il marketing, in questo caso, c'entra poco dato che è influenzato/obbligato dai poteri centrali europei.
Non dimentichiamo che la serie 7 ha, in Europa, uno dei soli tre siti di allestimento Land Cruiser ufficiali Toyota, in Portogallo. Gli altri due sono in Giappone, ovviamente, e in Kenya.
Quindi non gli costerebbe proprio niente.
E' solo ed esclusivamente un discorso politico che Toyota, in Europa, ha aggirato con un'attività marketing che, ormai da diversi anni, ha virato sul mercato dell'ibrido e delle utilitarie e medie.
Ma il Land Cruiser c'è, è presente, lo montano nemmeno troppo lontano dall'Italia, e da lì lo spostano in mezzo mondo.
Dai, non serve essere degli economisti o degli ingegneri statistici per capire che, volendo, un serie 7 pick-up, versione base, potrebbe costare meno quanto costa un Amarok, forse anche meno di un Mahindra.
Riguardo ai motori, anche qui, tutto dipende dalla politica: se resta l'attuale casta di imbroglioni farabbutti lo potrebbero dotare del mingherlino 1GD per la scelta di un diesel (attualmente in commercio e arrivato a 204CV) e del 1GR per la versione benzina.
Ah, a proposito di quest'ultima: sono arrivati ufficialmente anche in Italia, sempre attraverso i F.lli Totani, la nuova versione 4x4 permanente, con tre differenziali + altrettanti blocchi di serie. Cosa che è la figata che da tantissimi anni tanti aspettavano e che riporta su un gradino di maggior attualità la stessa serie 7.
Se invece, parlando di motorizzazioni, l'attuale casta dovesse crollare (cosa che mi auguro con tutto me stesso), allora, bingo, Toyota avrebbe solo l'imbarazzo della scelta su quali propulsori endotermici adottare, accontentando qualsiasi velleità.
Infine, dato che la tecnologia ce l'ha e la serie 300 verrà commercializzata così, potrebbe anche la serie 7 essere dotata della propulsione ibrida.
La serie 7 potrebbe essere venduta sul mercato europeo tra i 25.000 e i 75.000 euro a seconda del modello e dell'allestimento, con una buona risposta del consumatore e grandi margini di guadagno per la casa.
Come sempre, in my opinion...
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