Andrò curioserò e vi farò sapere...
Come annunciato siamo stati, Mariangela ed io alla prova Hummer H3 e come promesso vi racconto la giornata, dividerei il tutto in tre parti, l'accoglienza, il giro su strrada e il giro Off
Accoglienza
Gentili, assolutamente non invadenti, quasi discreti, siamo entrati, dopo le solite formalità scarico di responsabilità, ci hanno "etichettato con un braccialetto, nero per il driver arancione per il passeggero, più una sorta di pass con un colore identificativo per il gruppo di appartenenzae un simpatico gadget (moscettone porta chiavi)
Abbiamo iniziato a curiosare nella concessionaria, che oltre ad Hummer vende Corvette e Cadillac, tutte le auto erano aperte e si poteva libermente salire aprire curiosare, il personale, bastava uno sguardo ed arrivava pronto a rispondere alle domande, poi si allontanava e aspettava con discrezione, ogni tanto un salto al buffet dove un servizio Cuttering offriva una ampia scelta di stuzzichini, all'orario stabilito ci hanno riunito in un angolo della concessionaria dove erano esposte un H2 e un H3 dopo una breve presentazione ci hanno diviso in due gruppi, noi come primo gruppo abbiamo iniziato con la prova su strada.
Prova su strada
Una prova di circa 30km in cui ho sempre guidato io, mi l'assistenza sedeva a fianco mia moglie dietro, il modello della prova aveva il cambio automatico un veloce tratto di superstrada e il rimanente percorso ai piedi della collina, in assolutà libertà, nessuna osservazione per le prove che ho voluto fare, il motore spinge molto in basso è bello pieno, in una guida anche allegra ma senza affondare il gas il cambio ha un comportamento eccellente, discorso diverso quando si affonda il gas con decisione, il cambio scala un rapporto, sale brillantemente e poi quando ti aspetteresti la cambiata, lui stai, stà li sta li, quasi al limite del fastidio se vuoi cambiare prima devi mollare allora lui sale di un rapporto, scelta sicuramente vantaggiosa nell'uso fuoristradistico, insoddisfacente nell'uso stradale, il fantastico tiro sotto diventa un deludente allungo.
Rientro in concessionaria pranzo a buffet, scambio dei gruppi e
Prova off road
Si incomincia con l'istruttore alla guida che effettua un giro di prova dimostrativo, il giro è una sorta di indor con ostacoli artificiali degni di una palestra off-road
Ostacolo numero uno
Rampa tratto in piano con due coppie di rulli folli uno alla posteriore sx e uno all'anteriore dx pulsante blocco centrale e sei fuori, discesa
Ostacolo numero due ( che ai cliente verrà precluso) rampa con pendenza forte e angolo di attacco ottimizzato con due rampe più corte
Ostacolo numero tre pendenza laterale, 35° con attacco e uscita tali da mandare l'auto in twist 35° sono un valore ancora lontano dai 42° di ribaltamento della nostra auto, ovviamente bisogna tenere conto di fattori di sicurezza, ma vi assicuro che nessuna persona sana di mente con le normali percezioni spazio temporali si spingerebbe oltre è una bella pendenza.
Ostacolo numero quattro twist, due rampe sfalsate che provocano un vistoso twist dove l'auto con il blocco inserito procede per quasi un metro piatta, ma con solo due ruote a terra.
Impressioni...il blocco centrale si inserisce e disinserisce con il cambio in N le ridotte si inseriscono e disinseriscono con il cambio in N, pazienza le ridotte, ma il blocco mi pare una follia non poterlo inserire almeno a basse velocità, inoltre su una decina di inserimenti disinserimenti, due volte il blocco centrale, pulsante disattivato, spia spenta non si era tolto e si avvertiva in curva dato il forte attrito, retro, di nuovo N, di nuovo inserito, di nuovo D avanti poco di nuovo N di nuovo disinserito di nuovo D e avanti.
L'inserimento del blocco e delle ridotte fatto sempre e solo rigorosamente in N si accompagnava a dei trock, strack, stuck diciamo non gradevoli.
Conclusioni
Tralascio ogni considerazione sull'estetica che può piacere o non piacere, il senso iniziale di claustrofobia dato dai vetri laterali molto piccoli e dalla cintura del mezzo alta sparisce quasi subito, l'interno dal punto di vista funzionale è quanto di più desiderato può sperare una amante delle preparazioni, tutto squadrato, decine di posti per ogni cosa volessi aggiungere, materiali e finiture non in linea con il prezzo, interno in pelle pregevole, di ottima qualità, dotazione un pò scarsa, sul nostro modello non era presente il climatizzatore ma solo ,l'aria condizionate, bello lo specchietto retrovisore automatico (si piega se colpito da luce abbagliante) e con una finestrella che in un lato riporta delle info come la bussola e la temperatura.
Il mezzo e silenzioso, scomodo salire e scendere nonostante la presenza delle pedane che sono più un ingombro che un'utilità.
Il mezzo di serie ha una sorprendente escursione delle ruote nonostante un'altezza simile al Land Cruiser originale.
Non mi ha colpito, non lo compererei, ma l'esperienza è stata decisamente positiva invidiabile iniziativa, forse troppo lontana dalla mentalità giapponese, ma si sà, i giapponesi sono piccoli, e i piccoli hanno il cuore più vicino al b..o del c..o