Bella domanda....io l'ho acquistato alla fine del 2015....non  so di preciso di quando sia la traccia....appena possibile verifico..

Io sto pensado a questo percorso

1. Casa - Vedronza (udine) o dintorni ~ 500km / 7h
2. Vedronza - Zaga (Slovenien) - Kobarid (passando per passo Stol e sperando nella fattibilià - possibile impraticabilità causa neve) ~100 km / 3 ore guida
3. Kobarid - Trenta - Kranjiska Gora - Lago Bled o lago Bohinjisko (anche li sperando nella pratticabilità della strada, attualmente riapertur aprevista per il 30 aprile.) ~140 km / 3 ore guida

prossime tappe seguono

Il mio viaggio in Slovenia è in pieno svolgimento, ora, dopo tanto viaggiare e aria aperta mi concedo una notte in albergo per visitare Lubiana.

Intanto che aspetto che smetta di piovere ecco un resoconto veloce.

Dalla Svizzera attraverso l’Austria sono arrivato nelle bellissime Dolomiti, da qui ho deciso che non si farà più autostrada ma procederò per strade secondarie alla volta della Slovenia.

La prima tappa è messa in modo di passare a salutare Enrico e Maria, una bellissima conoscenza tramite il forum.
I paesaggi dolomitici si susseguono tra pianure fiorite, laghi e montagne.

 

 

 

La notte la passo in una valletta, molto tranquillo e attorniato da montagne mozzafiato.
Per il prossimo giorno c’è solo un obiettivo, entrare in Slovenia da un valico minuscolo, ai piedi della montagna Stol. Prima mi concedo un allungo su consiglio di Enrico, il passo Sella Carnizza. Strada ripida e stretta che porta direttamente ad Uccea, sul confine sloveno. Però non è da li che voglio entrare, e quindi mi sposto ancora alcuni km a sud, per raggiungere il valico in prossimità di Breginj.

 


Sullo sfondo si vede il m onte Stol, e la strada che si inerpica sul suo fianco.

 

La strada sale in un ripido susseguirsi di curve, molto stretta da dover essere fatta in più manovre.
Durante la salita incrocio un connazionale, anche lui in solitaria, che sta facendo un giro di 3 mesi, le prossime tappe saranno Romania, Montenegro e giù fino alla Turchia. Un bel lancruiser 76, peccato non aver fatto una foto.
Ci incrociamo a stento, se fossimo state più auto per direzione ci avremmo messo del tempo, i punti di incrocio sono pochi.

 
 
 

Arrivato in cima decido che ho trovato il posto perfetto per la notte. Cosi, accompagnato da una pioggerellina constante, posteggio il mio “monolocale” in posizione strategica.

 

Monolocale con vista!

 

Fantastico, bravo Dario.
Belle foto e bel réportage.

L’indomani scendo in valle e mi dirigo prima verso Kobarid (Caporetto). Bella cittadina, molto “sportiva”, con offerte dalla bici al rafting. Li mi godo un buon cappuccino al sole e pianifico la prossima tappa.

Il viaggio mi porta sul Vršič lungo la valle Trenta, in direzione di Kranjiska Gora. La strada sale lungo il fiume attraversa il parco naturale del Triglav. Strada molto turistica, chiusa d’inverno e molto trafficata d’estate.

 

Il traffico è scorrevole, vi sono moltissimi ciclisti che, a causa della limitata larghezza dalla strada, impongono una velocita ridotta e molta attenzione.

 

Sul percorso vengo attratto da un furgoncino Volkswagen, con una targa particolare. Canadese. Non faccio tempo a fermarmi, ma la curiosità è troppa, pochi tornanti più in alto giro e torno indietro. Per fortuna Jenice stava ancora fotografando, cosi mi fermo a fare la loro conoscenza.

Gregor e Jenice, entrambi di Calgary, Canada. In viaggio da tempocon il loro VW van, chiamto Lucky, si sono fatti tutta la panamericana, e ora hanno due anni per girare tutta l’europa.  

Li potete seguire qui: Live. Travel. Play.

Non mi resta che augurargli buon viaggio!

 

Per la seconda parte della giornata mi sono riservato alcuni percorsi sterrati. L’inizio è a Dovje e la strada è marcata come percorso per moutain bikes, però sul primo tratto di percorso non incontro nessuno, malgrado sia sabato. Naturalmente faccio be attenzione che non ci siano divieti per veicoli motorizzati.

La seconda tratta parte da Planina pod Golico, e qui, come arrivo alla fine dell’asfalto incontro decine (nel vero senso matematico) di escursionisti che scendono dalla strada / sentiero.
Troppi per i miei giusti, troppi per muovermi contro corrente con il Land Cruiser anche se non vi è nessun divieto. Non voglio fomentare possibile "odio" nei confronti dei 4x4. E non trovo giusto intossicare gli escursionisti.

Cosi, visto che sono in orario, parcheggio e salgo sul mio rampichino. Vado a cercarmi la mia piazzuola notte in bici.
Facile a dire … non ho fatto i conti con il dislivello e la mia condizione fisica dopo 10 settimane di fermo causa rottura ginocchio.
Arrivo più o meno fino a metà strada, di dove vorrei, le persone diminuiscono, decido allora di ridiscendere e risalire in auto.

200 metri (di dislivello!) sotto la capanna Golica dovrebbe esserci una piazzuola adibita a posteggio, secondo le mie mappe.

Esatto! E qui, verso le 17, sono quasi solo, ideale per mettersi comodi per la sera.

NOTA: in Slovenia è vietato campeggiare al di fuori dei campeggi, io qui non do consigli a nessuno, ogni uno faccia come meglio crede, il rispetto delle regole è naturalmente sempre consigliato! La polizia è molto vigile, come mi è stato confermato da un’altra copia Svizzera conosciuta prima di Kranjiska Gora, e consegna simpatiche cedole di versamento.

La mia posizione è esattamente a cavallo del confine Austro-Sloveno, mi posso tranquillamente sedere sul delimitatore e guardare l’Austria da una parte e la Slovenia dall’altra.
La meteo non è cosi clemente, una pioggerella leggera ma continua mi accompagna per tutta la sera, dandomi anche qualche soddisfazione!

 
 
 

Bello, e anche molto bella Lubiana

Posti bellissimi. Ci stai facendo viaggiare un po' anche a noi. Grazie e bonne route.

quella notte non ho dormito bene. Prima verso le 23 ho avuto la compagnia di uno o forse due cinghiali in vena di discorsi, che non avevano niente di meglio che farli vicino alla mia auto. Non proprio delle "voci" melodiche con le quali addormentarsi.

Poi, alle 04:30 arrivano le prime auto di escursionisti, i quali sentivo facevano commenti su di me, posteggiato di traverso con la tenda aperta. Per fortuna non capisco lo Sloveno nel dettaglio.

Visto che alle 5:30 mi sono decisio ad alzarmi, perchè non approfittarme per fare una passeggiata?

Dal posteggio mi sono avvitato verso la capanna Golico e poi verso la cima soprastante. CHe dire, vista stupenda, aiutata da una mattina di cielo sereno e limpido.

 

 

da li sono poi disceso in sul fondo valle, facendo una tappa al lago Beld, molto famoso. L'ho trovato carino, anzi bello, con un campeggio in riva ad esso. sarebbe stato ideale se fossi venuto con la piccola. PEr il resto è mooolto turistico, anzi quasi troppo.

Dopo caffè e WiFi si riparte, per cime tranquille e meno popolate. Passata Kranj mi invio verso il confine Austriaco. Prima tappa al villaggio di Zgornje Jerezko, per poi entrare brevemente in Austria. Da li mi dirigo subito sul Pavlichevo sedlo (Paulitsch sattel). Passo molto ripito e praticamente deserto. Sempre più si vedono i danni causati da una tempesta, centinaia ( e non esagero) di alberi sradicati di netto. Lo stesso lo noterò durante tutta la giornata sul versante Sloveno.

 

 

 

 

grazie Dario
bellissimo resoconto!
buona continuazione!

ciao
Enrico