Dario la "piccola" sarà sempre la piccola, così come il mio "Filippo" (venti anni compiuti) sarà sempre il "piccolo".
Al momento riesco a viaggiare con i ragazzi solo perchè Francesco "il più grande" è Toyota munito, ma devo ammettere che tutti i lori amici sono per andare al mare, movida, discoteca etc.  Al momento mi sono salvato anche facendo alcuni viaggi con gruppi con altri loro coetani.

Bellissimo il tuo viaggio, e ti ammiro anche solo perchè viaggiare con tre donne non deve essere semplice  

____________________
http://www.youtube.com/watch?v=kRbP2QgW7Io&feature=related

Eccomi qua dopo una lunga latitanza.

Ma tra impegni professionali, pianificazione viaggio e soprattutto famiglia non ho mai trovato il tempo.

dall'ultimo rapporto ne sono stati fatti di chilometri, ora siamo in Namibia, ma torniamo al Kenya, dove eravamo rimasti.

Il viaggio è proseguito verso sud.


Già il primo giorno passiamo (o almeno cerchiamo) di passare la dogana con la Tanzania.
Purtroppo i doganieri Kenyoti non sono molto contenti, apparentemente la nostra auto è rimasta troppo a lungo sul suolo del Kenya e le tasse pagate all'arrivo in dogana non coprono tutto questo tempo. Lunghe discussioni, interrotte da pause senza motivo e poi con ulteriori discussioni.
Alla fine restiamo quasi 6 ore in dogana, devono decidere quanto farci pagare. ci vuole un ufficiale.
Di mazzette non ne vogliono sentir parlare, eh beh, non si fà!!

Allora aspettiamo.

Finalmente liberi. Riprendiamo la strada verso l'albergo previsto. Doveva essere bello, sul mare, per permetterci di goderci ancora una sera le spiagge meravigliose, ma purtroppo di arriviamo a notte fonda. Dovendo procedere a tratti a velocità molto basse, strade in pessimo stato, fango, cantieri con buche e cunette quasi insormontabili ci rallentano.

Morale della favola, sempre prevedere tappe corte quando di mezzo c'è la burocrazia della frontiera.

Il giorno dopo partenza tardi, per poterci godere un pezzo di paradiso sul mare.
Lasciamo la costa e ci portiamo all'interno della tanzania, obiettivo Mikumi National Park.

Ci arriviamo dopo 1 giorno e mezzo, abbiamo la possibilità di vedere diversi animali, il clima momto arido li porta verso le poche pozze d'acqua presenti nel parco. Notte bivacco nel parco.

Nei prossimi giorni rotta verso il Malawi, molti chilometri, tappa di trasferta. I panorami della Tanzania si alternano tra aridi e verdi, pianure e colline con salite ripide. Molto traffico sulle salite, con Camion stracarichi con viaggiano a 15-20 km orari, corve dietro curve, quasi impossibile sorpassare. Una tortura.

poi di nuovo pianure, con limiti di velocità a tratti molto stretti. Vi sono più polizziotti che alberi. Facciamo conoscenza di diverse forze dell'ordine avendo anche l'onore di pagargli la settimana. Alcune volte la scampiamo salutando e sorridendo energicamente, altre ci tocca fermarci, e pagare.

E qui era ancora giorno, alcune ore dopo e diversi km, la strada restava sempre la stessa, ma di notte. Notte fonda.

 

Il risveglio però ...

 

Il Malawi risulta essere uno stato molto povero, uno dei più poveri dell'africa.

La scarsità di risorse naturali (diamanti / petrolio, ...) fa si che non vi sia una grande economia, ma ha garantito alla nazione una lunga stabilità e assenza da conflitti.
La povertà si vede fin da subito, pochissimi veicoli sulle strade. Molte biciclette e ancora di più persone a piedi.

Il viaggio prosegue cosi tranquillo senza lo stress delle strade della tanzania.

Arriviamo lungo il lago Malawi, uno dei nove laghi più grandi al mondo. Sembra di essere sul mare, all'orizzonte nulla.
Spiaggie bellissime, e delle località di una natura immacolata. Niente turismo di massa, nessuna infrastruttura, pura natura e semplice vita locale.
Spettacolo!

Ci fermiamo in alcuni villaggi di pescatori. Veniamo ben accolti, accolti da molti sguardi curiosi. Non si vedono molte persone come noi da queste parti.

 

 

 

 

 

Il Malawi mi ha lasciato il segno nel cuore, paesaggi che sembrano di un altra era, gente estremamente cordiale e semplice.
Molto pulito e non caotico. Attraversiamo anche zone montuose fermandoci a mangiare presso una casa. Veniamo accolti a braccia aperte e possiamo visitare la loro casa.

 

 

 

 

Peccato che nel lago Malawi vi siano regioni (quali non lo so) che hanno un grande rischio di Bilharzia.
Una forma di battere che infetta chi viene a contatto con l'acqua. Colpisce soprattutto turisti e persone non locali.

Qundi ci limitiamo a guardare senza toccare (il lago).

Proseguiamo in direzione dello Zambia. CI vorrebbe una settimana solo per visitare il Malawi con calma, ma non abbiamo tempo.

Entriamo in Zambia e veniamo accolti da una realtà molto diversa. Improvvisamente si notano molte più auto, vi sono supermercati, il cellulare finalmente riprende un po di rete. è incredibile, per noi abituati ad attraversare confini in europa, come i confini in africa nascondano e separino situazioni geopolitiche molto diverse tra loro.

Raggiungiamo Lusaka, capitale dello Zambia dove possiamo fare un servizio all'80, cambio oli e piccole cose.
Ci godiamo un po di ritrovata modernità con un bicchiere di vino a bordo piscina in albergo.