Dopo molti anni di girovagare per deserti nel nord Africa, qualche giro in Europa, medioriente e Islanda avevamo voglia di qualcosa di diverso, non il solito viaggio con partenza e ritorno da casa, ma un viaggio itinerante . Complici le immagini della Dakar in Arabia Saudita, mi ha subito scatenato la voglia di andarci, ci provai nel 2005 dalla Giordania ma fui respinto visto che era ancora chiusa al turismo,
Mi misi subito all'opera e scoprii che non ero il solo con questa voglia. amici ci erano stati e qualcuno è giù ancora per cui decisi di fare il passo e mettere in piedi un giro a tappe lasciando giù il mezzo.
in questi anni ho sempre viaggiato solo, con famiglia e figli piccoli, poi i figli mi hanno fatto conoscere altri viaggiatori con figli cosi da condividere viaggi e itinerari formando un bel gruppo. Ora per questo viaggio ero solo , mia figlia grande ormai vuole la sua indipendenza quindi saremo in 3auto.
L'occasione capitata del GRJ78 mi ha ulteriormente stimolato, una macchina nuova fresca che non mi desse problemi, camperizzata per 3persone; un giretto in Tunisia tra le dune per affinare la camperizzazione e via subito il progetto prese forma.
Amici viaggiatori saputo la mia idea si sono aggregati cosi insieme ad altri 3 inizio la pianificazione. Piano piano il gruppo diventò sempre più folto sino a 6 equipaggi ma diverse vicissitudini nella pianificazione ci ha fatto partire in 4equipaggi
Dapprima avremmo dovuto spedire i mezzi con container , avevamo diverse opzioni in diversi porti, tra cui Aqaba, Jadda, Dubai , ma sempre con tempistiche incerte sull'arrivo in loco dei mezzi, cosi decidemmo per la via terrestre .
Per raggiungere la penisola arabica ci sono diverse possibilità via terra , Siria, Irak, Iran traghetto su Israele, le ho valutate tutte per poi decidere la più sicura visto i feedback positivi di altri viaggiatori, via Iran
Esiste un traghetto nel stretto di Hormuz nel golfo persico con partenza ogni lunedì e giovedì , quindi la decisione fu presa e ci attivammo per la procedura.
Carnet de Passage, patente internazionale, visto per l'Iran e prenotazione traghetto
In rete si trovano diverse testimonianze su questo traghetto e mi incappai in un agenzia Iraniana che faceva al caso nostro , Tap Persia. Trovai un cellulare cosi da iniziare una comunicazione con Rasool, un ragazzo Iraniano dell'agenzia molto preciso e simpatico che ci ha fornito assistenza e i dettagli per l'attraversata
Purtroppo tutti i componenti del viaggio lavorano per cui obbligati al rientro e questo viaggio sarebbe stato solo un trasferimento con lo scopo di raggiungere la penisola arabica
Siamo tutti abbastanza esperti e con esigenze diverse, autonomi , nella maggior parte della tragitto abbiamo viaggiato assieme, ma anche no, incontrandoci qua e la. Anche la partenza è stata sfasata e individuali, tranne per me che sono sempre stato con amico anche lui con GRJ78.
La parte femminile del gruppo se le presa comoda viaggiando in aereo a Istanbul.
Recuperate le donne attraversammo la Turchia con soste in Cappadocia e nemrut daji, lago van ingresso a Barzagan.
In Turchia si viaggia piuttosto bene, quindi in 8g da casa siamo arrivati alla frontiera Turca-Iran.
La peggior dogana mai vista, 3ore per l'uscita dalla Turchia e 3 per l'ingresso in Iran. La cosa sconvolgente è stata proprio l'uscita dalla Turchia, per avere il timbro sul passaporto ci hanno incanalato in una sorta di gabbia imbuto insieme a camionisti, gente a piedi lasciate dai pulman turchi, una ressa mai vista con gente che spinge, scavalca le transenne, altri che si incazzano con chi scavalca per saltare la fila. Addirittura un amico stava per rinunciare dopo 1 ora di lotta, una cosa mai vista. Ci siamo incazzati anche noi con chi scavalcava spiegando le buone maniera in inglese, ma fiato sprecato. Temevo la rissa perchè alcuni erano piuttosto incazzosi. La polizia non fa nulla...Ottenuto il timbro il controllo delle auto è stato piuttosto veloce. La polizia ci ha ha detto che era un giorno particolare, non è sempre cosi e loro non di mettono a discutere. Incontrati Iraniani in dogana ci avvisarono di disfarci di eventuale alcolici in auto e che il ritrovamento sarebbe stato un serio problema. Sapevo del divieto e avevo avvisato tutti.
Io non avevo più nulla, non sono un fanatico e posso tranquillamente farne a meno, mentre i miei amici no, si erano premuniti riempendo bottiglie di plastica con del vino, tranne uno che nascose una bottiglia di Ferrari, viaggia da solo e si è aggregato all'ultimo a questo giro.
Entrati in dogana Iraniana subito il controllo veicoli in maniera minuziosa , hanno controllato ogni anfratto, tra i vestiti, in tutti i cassetti e tra le scorte di cibo, nel frigo e nel motore. solo sul tetto non hanno controllato nulla. Chiaramente trovarono la bottiglia di Ferrari dell'amico , subito la innalzarono come trofeo ed a me cascarono le palle...dopo che avevo avvisato per bene tutti.
Fummo subito divisi dall'amico coinvolto, a noi fecero proseguire con le pratiche doganali insieme ad un tedesco motociclista trovato li.
Provammo a telefonare all'amico prelevato dalla polizia ma mai nessuna risposta,
Ogni volta che chiedevamo sue notizie ai militari ci dicevano che stava bene ed era in stato di fermo dalla polizia. Io pensavo che sarebbe stato espulso.
Sempre tutti gentili e dopo 3ore avevamo finito le procedure, timbrato carnet de passage e liberi di andare in Iran. Ci dissero che l'amico era nella stazione della polizia del paese, quindi andammo per capire la situazione
Arrivati in loco l'amico non c'era ma un poliziotto ci disse che era stato riportato dogana. Decidemmo di dividerci e solo una macchina tornò alla dogana, stabilimmo dove fare campo lungo un lago a 35km. Si risolvò tutto in un colloquio con un giudice, l'amico coinvolto ha spiegato che la bottiglia era per scopo personale e sapeva del fatto che per gli islamici fossero proibiti gli alcolici ma non la sua importazione per scopo personale, si scusò e disse che la bottiglia potevano anche buttarla. La bottiglia fu rotta dai militari in presenza del giudice e dell'amico poi riportato in dogana e completato le procedure cosi da raggiungerci al campo.
Oggetto: Persia E Penisola Arabica
Ultima modifica di Marko il Domenica, 27 Agosto 2023, 15:15, modificato 13 volte in totale
Ultima modifica di Marko il Domenica, 27 Agosto 2023, 15:15, modificato 13 volte in totale
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Ultima modifica di Marko il Domenica, 27 Agosto 2023, 15:20, modificato 2 volte in totale
l'ingresso in Iran per questo fatto è stato piuttosto burrascoso per noi, comunque campo a bordo lago ottimo e buona temperatura, L'indomani fatichiamo un pò per trovare la pista corretta, non abbiamo tracce ma mappe cartacee e digitale, io Garmin e altro amico Osmand entrambi i sistemi si rivelano ottimi per la quantità di piste segnate ma alcune sono chiuse con cancelli e ci sono bandiere militari, evitiamo di fare altre cazzate. Finalmente troviamo una pista che fa al caso nostro e raggiungiamo Tabris, ottima città ma caos totale per le strade.
Purtroppo abbiamo solo 10giorni per attraversare l'Iran e al momento la cosa che ci preme di più è essere sicuri di avere in mano il biglietto traghetto per l'attraversata dello stretto nel golfo persico. All'agenzia avevamo fatto una prenotazione parziale.
Questa zona è un altopiano , si viaggia bene, molti passi anche oltre 2500m e mai scesi sotto i 1300m
Ci accorgiamo subito di quanto costa poco la vita in Iran, Benzina 0.06€, gasolio 0,14. pranzo 1.7 a persona, avevamo cambiato pochi soldi quando abbiamo stipulato l'assicurazione in dogana ( 80€ per veicolo) ed eravamo preoccupati non sapendo il costo reale. Riempiamo tutti i serbatoio di benzina. Per il gasolio invece sapevamo dell'esistenza della tessera, ma ci hanno sconsigliato perchè nel gruppo solo un mezzo era diesel quindi facile fare rifornimento dai camionisti.
Infatti al distributore ci si mette un attimo e subito 100L di gasolio pagati una miseria e qualche regalo in cibo per il gentile camionista.
Decidiamo di dirigerci a Esfahan dove abbiamo appuntamento per il traghetto all'agenzia .
La città è incantevole, ci concediamo un pò di lusso e soggiorniamo in albergo per due notti al Persian Kowsar hotel proprio di fronte al ponte romano. la scelta si rivela vincente, parcheggio interno, pulito e stanze belle grandi.
L'indomani visita della città, recupero biglietto traghetto e facciamo la conoscenza di Rasool di Tap Persia, ci da diverse dritte, sui luoghi da vedere e saldiamo i biglietti passeggeri in prima classe (98€ a testa con pasto per 8-9h di navigazione) . mentre il biglietto auto ci assicura che è prenotato ma andrà pagato in loco.
Nel camminare nella città siamo accolti a festa, una cosa mai vista, le ragazzine Iraniani esultano nel vedere Alice mia figlia di 16anni , è un continuo fare selfie, sono curiosi e chiedono in continuazione . Le nostre donne hanno i capelli coperti con il velo, all'inizio erano molto preoccupate per questo , per il caldo e timore di non essere diligenti in questo, avevamo letto di litigi con la polizia morale, ma le ragazze incontrate ci tranquillizzano molto.
Nel souk faccio la conoscenza con un iraniano che parla bene italiano, ci racconta u pò di cose sull'Iran e sulla gente, marca molto sul fatto che sono poco religiosi , ma è il governo che impone.
ne approfitto per farci dare una mano nel cambio soldi e prendere una SIM. Fatto curioso che tutti i social e alcuni siti non funzionano, sono banditi, ma mi spiegano che basta scaricare una app che istalla la VPN corretta e si raggira la cosa. il Ryal iraniano non vale nulla , per questo si sono inventati il Tuma che è come il Ryal togliendo 4zeri. 1 milione di Ryal vale 2.5€, 1milione di Tuma 25€.
Cambiamo i soldi in un pacchetto pubblico, il tipo che porta i contanti li ha in un sacchetto trasparente...io cambio 250€ per 110milioni di Ryal.
La città è talmente bella che io e altro amico decidiamo di rimanere anche il girno dopo, mentre gli altri proseguono verso sud.
il gruppo si ricompone a Persepoli , capitale della Persia e residenza reale al tempo degli Achemenidi. Da non perdere la visita, ottimo posto fuori le cinta per fare campo.
La visita della cittadella porta via una mattinata intera. Nei pressi altre località degne di visita sono shiraz.
.
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Purtroppo abbiamo solo 10giorni per attraversare l'Iran e al momento la cosa che ci preme di più è essere sicuri di avere in mano il biglietto traghetto per l'attraversata dello stretto nel golfo persico. All'agenzia avevamo fatto una prenotazione parziale.
Questa zona è un altopiano , si viaggia bene, molti passi anche oltre 2500m e mai scesi sotto i 1300m
Ci accorgiamo subito di quanto costa poco la vita in Iran, Benzina 0.06€, gasolio 0,14. pranzo 1.7 a persona, avevamo cambiato pochi soldi quando abbiamo stipulato l'assicurazione in dogana ( 80€ per veicolo) ed eravamo preoccupati non sapendo il costo reale. Riempiamo tutti i serbatoio di benzina. Per il gasolio invece sapevamo dell'esistenza della tessera, ma ci hanno sconsigliato perchè nel gruppo solo un mezzo era diesel quindi facile fare rifornimento dai camionisti.
Infatti al distributore ci si mette un attimo e subito 100L di gasolio pagati una miseria e qualche regalo in cibo per il gentile camionista.
Decidiamo di dirigerci a Esfahan dove abbiamo appuntamento per il traghetto all'agenzia .
La città è incantevole, ci concediamo un pò di lusso e soggiorniamo in albergo per due notti al Persian Kowsar hotel proprio di fronte al ponte romano. la scelta si rivela vincente, parcheggio interno, pulito e stanze belle grandi.
L'indomani visita della città, recupero biglietto traghetto e facciamo la conoscenza di Rasool di Tap Persia, ci da diverse dritte, sui luoghi da vedere e saldiamo i biglietti passeggeri in prima classe (98€ a testa con pasto per 8-9h di navigazione) . mentre il biglietto auto ci assicura che è prenotato ma andrà pagato in loco.
Nel camminare nella città siamo accolti a festa, una cosa mai vista, le ragazzine Iraniani esultano nel vedere Alice mia figlia di 16anni , è un continuo fare selfie, sono curiosi e chiedono in continuazione . Le nostre donne hanno i capelli coperti con il velo, all'inizio erano molto preoccupate per questo , per il caldo e timore di non essere diligenti in questo, avevamo letto di litigi con la polizia morale, ma le ragazze incontrate ci tranquillizzano molto.
Nel souk faccio la conoscenza con un iraniano che parla bene italiano, ci racconta u pò di cose sull'Iran e sulla gente, marca molto sul fatto che sono poco religiosi , ma è il governo che impone.
ne approfitto per farci dare una mano nel cambio soldi e prendere una SIM. Fatto curioso che tutti i social e alcuni siti non funzionano, sono banditi, ma mi spiegano che basta scaricare una app che istalla la VPN corretta e si raggira la cosa. il Ryal iraniano non vale nulla , per questo si sono inventati il Tuma che è come il Ryal togliendo 4zeri. 1 milione di Ryal vale 2.5€, 1milione di Tuma 25€.
Cambiamo i soldi in un pacchetto pubblico, il tipo che porta i contanti li ha in un sacchetto trasparente...io cambio 250€ per 110milioni di Ryal.
La città è talmente bella che io e altro amico decidiamo di rimanere anche il girno dopo, mentre gli altri proseguono verso sud.
il gruppo si ricompone a Persepoli , capitale della Persia e residenza reale al tempo degli Achemenidi. Da non perdere la visita, ottimo posto fuori le cinta per fare campo.
La visita della cittadella porta via una mattinata intera. Nei pressi altre località degne di visita sono shiraz.
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Ultima modifica di Marko il Domenica, 27 Agosto 2023, 15:20, modificato 2 volte in totale
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Bello questo racconto, grazie Marko
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Ciao Marco.
Visto (anche) il filmato con l’imbarco sul traghetto ……. Con il Daily sarei rimasto a terra :lol:
Buona prosecuzione !!
Visto (anche) il filmato con l’imbarco sul traghetto ……. Con il Daily sarei rimasto a terra :lol:
Buona prosecuzione !!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Con il Daily ti imbarcano su nave cargo e tu viaggi o sul traghetto che ho preso io oppure voli , non puoi viaggiare sulla cargo . Alternativa ti armi di pazienza e fai giro dall’ Irak e Kuwait. ora sono a casa . Domani proseguirò nel resoconto
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Ciao Marko
spettacolo. bello leggere di questi viaggi. fa solo aumentare la voglia di continuare e non tornare.
Dario
Marko ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ciao Marko
spettacolo. bello leggere di questi viaggi. fa solo aumentare la voglia di continuare e non tornare.
Dario
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Grazie Marco,
bel reporte bellissimo viaggio!
bel reporte bellissimo viaggio!
Oggetto: Re: Persia E Penisola Arabica
Non ci siamo mai sentiti in pericolo, la gente qui è molto cordiale , curiosa e chiede spesso anche se la comunicazione è difficolta, l'inglese non è fluente e non insegnato a scuola, ma ci provano. Abbiamo già fatto oltre 1000km in questo paese e siamo stati fermati solo una volta in un check point militare, tutto piuttosto sbrigativo e con controllo dei passaporti solo per il primo veicolo. La mattina del risveglio a Persepoli mentre stiamo facendo colazione delle persone ci portano del pane appena fatto, curiosi vogliono vedere le auto.
Il viaggio prosegue verso ovest , direzione Kerman, si viaggia sempre sull'altopiano ma ben presto il paesaggio cambia, sempre più montano, le strade sono ottime, molti camion che vanno a lippa tranne in salita, con il GRJ si viaggia comodi e facile, il 4000 V6 permette una buona andatura e facile superare i camion. Riguardo ai consumi ci assestiamo sui 6,5-6,7kmL, abbiamo autonomia di circa 1500-1600km. Non fa mai troppo caldo , massimo 38° ma sempre secco, la sera riferisca sempre e quando si fa campo oltre i 2000m la felpa serale serve.
Ci dividiamo dal gruppo e noi insieme ad altro proseguiamo per Kerman arrivando in serata, qui fa buoi presto alle 1830.
A Kerman preferiamo andare in albergo camp dove dall'app I-overlader cita la possibilità di campeggiare in campeggiare in auto nel grosso giardino. Arrivati di propone per 20€ una camera 3letti.
Girelliamo a piedi per la città alla ricerca di qualche ristorate, fino ad ora abbiamo sempre mangiato bene e a poco costo. Etriamo in un ristorate deserto , solo due ragazze stanno mangiando, le solite difficoltà a farci capire, qui manco i numeri in inglese sanno...Incredibile ma non riusciamo a magiare, è la prima volta che mi capita una cosa simile, ma le donne del locale propio non si impegnavano. Paghiamo il bere e ce ne andiamo. Fortuna che all'uscita poco dopo troviamo dei ragazzi che qualche parola la capiscono e ci portano in un ristorate caratteristico pieno di locali. Qui è uno spasso, siamo gli unici stranieri, facciamo decidere a loro i piatti e ci portano una sorta di humus, kebab di agnello con verdure. Gli alcolici sono banditi ma si trova una birra analcolica in diverse qualità, alcune pessime, altre bevibili, la migliore è quella Russa, ma non sempre si trova,
Si magia con meno di 2€.
L'indomani il gruppo si ricompone e visitiamo la città vecchia di karman e relativo suok, sempre molta curiosità tra gli Iraniani , il turismo qui è solo locale, incontriamo qualcuno che parla inglese e ci tranquillizza sulla sicurezza, discorsi di rinnegamento nei confronti del governo e dei capi islamici. Abbiamo l'impressione di un popolo in gabbia e sottomesso.
Nel pomeriggio ci spostiamo a est per mettere le ruote nel Desert Lut. Questo è separato da Kerman da montagne, bisogna fare una valico a 2600m poi scendere sino a 300m slm. Le donne temono per le temperature , soprattutto notturne. Gia spostandosi verso est il traffico si azzera, putiamo un oasi, abbiamo qualche wp ero mi ero fatto una traccia a casa sfruttado le cartine sat.
Arrivati a Keschit a 450m slm la temperatura è oltre 40°, il tratto è in sterrato facile, il villaggio vecchio è deserto , fatto tutto di terra, attraversato il palmeto intravediamo qualcuno , i ragazzini che giocano nei canali di irrigazione pieni di acqua. Mi fermo in un unico negozio per prendere qualcosa da magiare, prendo qualche sacchetto patatine del pane, 3pomodori , olive ma il commesso non vuole essere pagato...gli lasco 1milione di Ryal ma me li restituisce, impossibile parlarci, parla solo il farsi.
Proseguiamo sulla pista sterrata, l'idea è fare campo verso le dune, e l'indomani uscire a Bam, ma la pista sul Garmin va troppo a sud lambendo le montagne e stando lontano dalle dune , cosi rapido occhio alla carta sat e punto direzione cap 130° verso sud est in fuoripista. Non ci sono tracce, il terreno all'inizio è facile, un reg veloce e si procede a 80km h, ma poi iniziamo a incontrare Oued scavati e pericolosi, alcuni vanno raggirati puntiamo sempre verso sud cercando appena possibile di spingersi verso est. Spesso si trovano altri Oued con zolle di terra dura, come se ci fosse stata un innodazione , l'andatura è lenta, 2 ridotta, le zolle sono talmente dure che non si rompono sotto il peso dei fuoristrada e la temperatura sale a 43°. Proseguendo troviamo anche dell'acqua con concrezione di sale, tipo del chott, purtroppo non riusciamo a raggiungere le dune, ma troviamo un posto carino tra delle colline di terra e un Oued per fare campo verso le 18.
La sera rinfresca ,impagabile la doccia al campo, non c'è nessuno e passiamo la serata a vedere le stelle cadenti, verso le 10 notiamo in cielo delle luci in sequenza andare in cielo , molto vicine dirette a nord, pensiamo a droni militari o aerei in esercitazioni , ma sono in buon numero , almeno una quindicina.
Sveglia all'alba , oggi vogliamo mettere le ruote sulla sabbia , proseguiamo verso sud est , ora il terreno è più veloce, raggiunte le dune facciamo qualche sdunamento, la temperatura è già oltre i 40° , scrutiamo le cartine sat e ci infiliamo in un cordone tra due complessi dunari in direzione sud , identificato il passaggio tra le dune puntiamo questo a 80km. Procediamo senza intoppi, qualche duna da attraversare ma siamo in sicurezza e non rischiamo mai. Arriviamo a Bam, ci separano ancora 450km dalla nostra meta per prendere il traghetto. Procediamo facendo strade secondarie tra le montagne, evitiamo le grosse autovie facendo campo tra le montagne.
Iniziamo ad avere problemi con gasolio, i camionisti sono d'accordo ma non i gestori delle pompe, ci indicano le telecamere sul tetto e ci avvisano che è vietato, cosi anche per la benzina ci danno solo 60L per auto.Il costo è sempre quello non cambia mai , 3000Ryal per litro di benzina e 6000per 1L gasolio.
all'ennesimo distributore e rifiuto di gasolio troviamo un camionista che ci invita a seguirlo in una piazzale e riempie il toyota 120 di gasolio, non vuole essere pagato, ma lasciamo del grana padano e del miele. Il camionista parla inglese e ci spiega che nel sud il carburante è contingentato perchè viene distribuito per export , il governo non vuole che il carburate venga ceduto, bisognerebbe avere la tessera, ma lui porta 1500L di gasolio e non sono un problema 150L per un turista.
Direzione Bandar Abbas al porto ma facciamo campo in un palmento, oggi Betty ha preso la farina e viole fare la pizza in padella...è un usanza che ha sempre in viaggio, impasta nel pomeriggio e lascia lievitare, poi la sera in padella cuoce le pagnotte che vengono condite a piacere, purtroppo la birra è quello che è...
Siamo in questo palmeto ad allestire il campo e subito veniamo circondati da locali che ci dicono che più avanti c'un hotel, ma non non vogliamo andare in hotel, ci piace campeggiare . Un tizio parlocca in inglese dicendoci che pericoloso stare li, ci dice che ci sono dei serpenti...ci invita a casa sua ,ma siamo in 8persone quindi ringraziamo e rifiutiamo, poi ci propone la scuola dicendo che i serpenti sono pericolosi. Perlustriamo la zona, il terreno è molto duro, non notiamo alcuna tana o buco sospetto, poi ci sono i loro bambini che giocano scalzi mettendo le mani nei cespugli, ci sembra strana la sua insistenza. Ci lascia il cellulare per ogni evenienza. Ci mettiamo a cucinare e iniziamo a notare dei piccoli scorpioni neri, quindi abbiamo dedotto che il ragazzo non sapesse il nome in inglese e gli veniva snake. vabbhe poco male , gli scorpioni neri non sono cosi pericolosi come quelli gialli del sahara, ci infiliamo le scarpe e stiamo attenti dove mettiamo piedi.
In serata veniamo raggiunti da un ragazzo in moto, con alitosi alcolica che ci dona datteri e lime, ci propone dell'alcol, sostiene che li vicino ha sotterrato vodka, wiskie. Accettiamo i datteri ma non l'alcol.
Sveglia all'alba , dobbiamo essere in tarda mattinata in albergo con il nostro contatto, il clima inizia ad essere umido anche se siamo a 200km dal golfo.
Il viaggio prosegue verso ovest , direzione Kerman, si viaggia sempre sull'altopiano ma ben presto il paesaggio cambia, sempre più montano, le strade sono ottime, molti camion che vanno a lippa tranne in salita, con il GRJ si viaggia comodi e facile, il 4000 V6 permette una buona andatura e facile superare i camion. Riguardo ai consumi ci assestiamo sui 6,5-6,7kmL, abbiamo autonomia di circa 1500-1600km. Non fa mai troppo caldo , massimo 38° ma sempre secco, la sera riferisca sempre e quando si fa campo oltre i 2000m la felpa serale serve.
Ci dividiamo dal gruppo e noi insieme ad altro proseguiamo per Kerman arrivando in serata, qui fa buoi presto alle 1830.
A Kerman preferiamo andare in albergo camp dove dall'app I-overlader cita la possibilità di campeggiare in campeggiare in auto nel grosso giardino. Arrivati di propone per 20€ una camera 3letti.
Girelliamo a piedi per la città alla ricerca di qualche ristorate, fino ad ora abbiamo sempre mangiato bene e a poco costo. Etriamo in un ristorate deserto , solo due ragazze stanno mangiando, le solite difficoltà a farci capire, qui manco i numeri in inglese sanno...Incredibile ma non riusciamo a magiare, è la prima volta che mi capita una cosa simile, ma le donne del locale propio non si impegnavano. Paghiamo il bere e ce ne andiamo. Fortuna che all'uscita poco dopo troviamo dei ragazzi che qualche parola la capiscono e ci portano in un ristorate caratteristico pieno di locali. Qui è uno spasso, siamo gli unici stranieri, facciamo decidere a loro i piatti e ci portano una sorta di humus, kebab di agnello con verdure. Gli alcolici sono banditi ma si trova una birra analcolica in diverse qualità, alcune pessime, altre bevibili, la migliore è quella Russa, ma non sempre si trova,
Si magia con meno di 2€.
L'indomani il gruppo si ricompone e visitiamo la città vecchia di karman e relativo suok, sempre molta curiosità tra gli Iraniani , il turismo qui è solo locale, incontriamo qualcuno che parla inglese e ci tranquillizza sulla sicurezza, discorsi di rinnegamento nei confronti del governo e dei capi islamici. Abbiamo l'impressione di un popolo in gabbia e sottomesso.
Nel pomeriggio ci spostiamo a est per mettere le ruote nel Desert Lut. Questo è separato da Kerman da montagne, bisogna fare una valico a 2600m poi scendere sino a 300m slm. Le donne temono per le temperature , soprattutto notturne. Gia spostandosi verso est il traffico si azzera, putiamo un oasi, abbiamo qualche wp ero mi ero fatto una traccia a casa sfruttado le cartine sat.
Arrivati a Keschit a 450m slm la temperatura è oltre 40°, il tratto è in sterrato facile, il villaggio vecchio è deserto , fatto tutto di terra, attraversato il palmeto intravediamo qualcuno , i ragazzini che giocano nei canali di irrigazione pieni di acqua. Mi fermo in un unico negozio per prendere qualcosa da magiare, prendo qualche sacchetto patatine del pane, 3pomodori , olive ma il commesso non vuole essere pagato...gli lasco 1milione di Ryal ma me li restituisce, impossibile parlarci, parla solo il farsi.
Proseguiamo sulla pista sterrata, l'idea è fare campo verso le dune, e l'indomani uscire a Bam, ma la pista sul Garmin va troppo a sud lambendo le montagne e stando lontano dalle dune , cosi rapido occhio alla carta sat e punto direzione cap 130° verso sud est in fuoripista. Non ci sono tracce, il terreno all'inizio è facile, un reg veloce e si procede a 80km h, ma poi iniziamo a incontrare Oued scavati e pericolosi, alcuni vanno raggirati puntiamo sempre verso sud cercando appena possibile di spingersi verso est. Spesso si trovano altri Oued con zolle di terra dura, come se ci fosse stata un innodazione , l'andatura è lenta, 2 ridotta, le zolle sono talmente dure che non si rompono sotto il peso dei fuoristrada e la temperatura sale a 43°. Proseguendo troviamo anche dell'acqua con concrezione di sale, tipo del chott, purtroppo non riusciamo a raggiungere le dune, ma troviamo un posto carino tra delle colline di terra e un Oued per fare campo verso le 18.
La sera rinfresca ,impagabile la doccia al campo, non c'è nessuno e passiamo la serata a vedere le stelle cadenti, verso le 10 notiamo in cielo delle luci in sequenza andare in cielo , molto vicine dirette a nord, pensiamo a droni militari o aerei in esercitazioni , ma sono in buon numero , almeno una quindicina.
Sveglia all'alba , oggi vogliamo mettere le ruote sulla sabbia , proseguiamo verso sud est , ora il terreno è più veloce, raggiunte le dune facciamo qualche sdunamento, la temperatura è già oltre i 40° , scrutiamo le cartine sat e ci infiliamo in un cordone tra due complessi dunari in direzione sud , identificato il passaggio tra le dune puntiamo questo a 80km. Procediamo senza intoppi, qualche duna da attraversare ma siamo in sicurezza e non rischiamo mai. Arriviamo a Bam, ci separano ancora 450km dalla nostra meta per prendere il traghetto. Procediamo facendo strade secondarie tra le montagne, evitiamo le grosse autovie facendo campo tra le montagne.
Iniziamo ad avere problemi con gasolio, i camionisti sono d'accordo ma non i gestori delle pompe, ci indicano le telecamere sul tetto e ci avvisano che è vietato, cosi anche per la benzina ci danno solo 60L per auto.Il costo è sempre quello non cambia mai , 3000Ryal per litro di benzina e 6000per 1L gasolio.
all'ennesimo distributore e rifiuto di gasolio troviamo un camionista che ci invita a seguirlo in una piazzale e riempie il toyota 120 di gasolio, non vuole essere pagato, ma lasciamo del grana padano e del miele. Il camionista parla inglese e ci spiega che nel sud il carburante è contingentato perchè viene distribuito per export , il governo non vuole che il carburate venga ceduto, bisognerebbe avere la tessera, ma lui porta 1500L di gasolio e non sono un problema 150L per un turista.
Direzione Bandar Abbas al porto ma facciamo campo in un palmento, oggi Betty ha preso la farina e viole fare la pizza in padella...è un usanza che ha sempre in viaggio, impasta nel pomeriggio e lascia lievitare, poi la sera in padella cuoce le pagnotte che vengono condite a piacere, purtroppo la birra è quello che è...
Siamo in questo palmeto ad allestire il campo e subito veniamo circondati da locali che ci dicono che più avanti c'un hotel, ma non non vogliamo andare in hotel, ci piace campeggiare . Un tizio parlocca in inglese dicendoci che pericoloso stare li, ci dice che ci sono dei serpenti...ci invita a casa sua ,ma siamo in 8persone quindi ringraziamo e rifiutiamo, poi ci propone la scuola dicendo che i serpenti sono pericolosi. Perlustriamo la zona, il terreno è molto duro, non notiamo alcuna tana o buco sospetto, poi ci sono i loro bambini che giocano scalzi mettendo le mani nei cespugli, ci sembra strana la sua insistenza. Ci lascia il cellulare per ogni evenienza. Ci mettiamo a cucinare e iniziamo a notare dei piccoli scorpioni neri, quindi abbiamo dedotto che il ragazzo non sapesse il nome in inglese e gli veniva snake. vabbhe poco male , gli scorpioni neri non sono cosi pericolosi come quelli gialli del sahara, ci infiliamo le scarpe e stiamo attenti dove mettiamo piedi.
In serata veniamo raggiunti da un ragazzo in moto, con alitosi alcolica che ci dona datteri e lime, ci propone dell'alcol, sostiene che li vicino ha sotterrato vodka, wiskie. Accettiamo i datteri ma non l'alcol.
Sveglia all'alba , dobbiamo essere in tarda mattinata in albergo con il nostro contatto, il clima inizia ad essere umido anche se siamo a 200km dal golfo.
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