Ragazzi, non usciamo dal seminato...siamo partiti chiedendo informazioni sui permessi per entrare in Libia...e siamo finiti a parlare di altre cose; probabilmente chi come me è stato in Africa si arrabbia vedendo il comportamento "civile" della gente sul posto, così diverso quando arriva da noi; sono arrivato alla conclusione che non è colpa loro, ma del nostro permissivismo che fa loro credere che da noi esistono solo i diritti, non i doveri.
non sarebbe il caso di fare un pò di autocritica?
Silvano
Quoto Silvano.....
Il guaio è che a questo punto il tema si sposta su sabbie mobili....
Il "permissivismo" si dovrebbe tradurre in Democrazia e Senso Civico, confrontato ad ordine e rispetto delle
regole per timore di conseguenze tipiche di stati di polizia, e magari dittatoriali.
Ma il contesto sociale è anche frutto della cultura, e la cultura si sviluppa in base al contesto sociale....
Se per i parametri africani, siamo un popolo inferiore, per quelli occidentali sono inferiori i popoli dei paesi, che non a caso, è luogo comune defire "sottosviluppati".
Ovviamente per tutti noi il problema è di andare a trascorrere qualche giorno di vacanza, magari spendendo per quei giorni, l' equivalente del sostentamento di un anno per una famiglia dei luoghi che attraversiamo....
Diverso sarebbe discutere di adeguarci alle regole di quei paesi, dovendoci andare a vivere (e non da investitori in riserve per stranieri, ma da comuni cittadini) ......
La differenza è che "noi" possiamo permetterci di non farlo.
Il grosso problema dell' occidente resta quindi cosa fare con chi arriva per necessità, ma non ha oggettivi elementi (culturali ed economici) per scegliere di rispettare le regole pittosto che esserne obbligato a farlo......
... e senza ad arrivare ad obbligare chi le regole le rispetta per scelta.
Quindi ritengo che se si sceglie di andare in qualche luogo, solo per godere di aspetti naturalistici che a casa propria non si ha la fortuna di avere, ma risentendo in cuor proprio di chi di quei luoghi è abitante e "padrone", in fondo è come chi viene nella nostra terra per godere di possibilità economiche impensabili a casa propria, ma disprezza col pensiero e coi comportamenti "gli stupidi ricconi".
Anche quando ciò comporta la spiacevole constatazione che di questo passo saranno pochi fazzoletti di terra quelli dove poter sfogare le nostre passioni.
Conseguenza anche coerente con la spiacevole ma necessaria limitazione a pochi eletti fortunati,
di poter da quei luoghi migrare nelle nostre liberali società a condizione di accettarne e rispettarne le regole.
Nel merito del problema ingresso in Libia, credo che molto a breve la soluzione arrivi, tenedo anche conto che sono parecchie le conferme sui vari forum europei, che gruppi con auto entrano comunque, (forse anche in base all' importanza dell' agenzia turistica di riferimento....).
Certamente un respingimento fatto in un aereoporto internazionale, fà molto più clamore...