l'anno scorso,(un po' per scherzo) ho presentato presso un istituto accreditato, il modulo per la richiesta dello Skilled Migration Visa per il continente Australiano.
ebbene, oltre ad aver scoperto delle grandi restrizioni in merito da parte del governo Australiano, ho anche scoperto che laggiu' un orafo e un avvocato (io e mia moglie) non interessano a nessuno.
la risposta e' quindi stata: "le faremo sapere"....

nei paesi dove varrebbe la pena vivere,  non basta avere il desiderio di farlo: ci vogliono i requisiti anagrafici, la padronanza della lingua(richiesta dal governo) e il possesso di una professionalita' desiderabile, che nello specifico caso dell'Australia e' decisamente distante dalla mia e di mia moglie...
dico questo, per sottolineare che le condizioni di vita di un paese, non si creano per magia, ma attraverso leggi e analisi dei territori, che ne tutelano le tradizioni e l'economia.
Nei paesi dove questo non avviene, come il nostro ad esempio, le condizioni sembrano peggiorare in maniera progressiva e costante.

cio' che si dimentica, e' che "il Paese" siamo Noi.
 Tutti corresponsabili dello scempio a cui stiamo assistendo.

Se ve ne andate tutti... qui si starà da Dio! Non ci saranno più code al supermarket e gli "esodi" estivi resteranno solo un brutto ricordo!        

A proposito di Australia: mi ricordo che tempo fà un barcone di immigrati cercò di approdare nelle loro coste, ebbene la flotta australiana  fermò il barcone e non sentirono storie nè critiche arrivate loro da più parti del mondo (specialmente dall'Italia buonista) e respinsero il barcone dando in solo aiuto: carburante ,viveri e medicinali.
Quella è una nazione con le p...e  

Tra il "paradiso tropicale con cena a 4 euro" e un paese che "ci spreme come limoni" esiste la via di mezzo...
è proprio quel posto in cui come dice antonio possiamo recuperare la nostra dignita di cittadini
ma come tutte le "vie di mezzo" non sono facili ne da trovare, ne da raggiungere...

e concordo pienamente con Mardoc, il paese è i suoi abitanti ( e la loro storia).
L' italia sarebbe il paradiso che tutti cerchiamo se - paradossalmente - non ci fossimo "noi".

...io non limiterei i cattivi usi e costumi ai soli immigrati...

Ho un'amico che va a pescare con le bombole in una riserva.....con uno della guardia costiera.....
Ho un'amico che fa impicci con le assicurazioni.....grazie ad uno della finanza.....
e così via....

Siete contagiosi voi eh...

"Vado via da questo paese di merda"

Redbaron

Jippo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

................. il costo della vita e' piu che accettabile, educazione e sanita' sono gratuite e

il costo della vita e' piu che accettabile: Abbiamo gli stipendi più bassi nella UE, al livello di Grecia e Portogallo, e le tasse più alte, al livello di Danimarca e Norvegia.

educazione e sanita' sono gratuite: educazione e sanità non sono gratuite, ticket, libri, tasse di iscrizioni, tempi esagerati di esami e ricoveri.
Es. studente universitario italiano costo iscrizione 1800€ anno, studente universitario austriaco costo iscrizione 400€ anno che comprende un anno di trasporti urbani gratis

In ognuno dei post che ho letto ci sono delle verità, è vero Jippo che spesso si dimentica cosa offre l'Italia e la situazione dell'assistenza sanitaria è la prima, non ci si rende conto che valore abbia fino a quando non ci sei dentro, poi certo non sempre funziona bene , ma è gratis e questo è un valore assoluto.

Però per quanto riguarda me un'altro valore assoluto è la qualità della vita e questo in Italia non è sempre confrontabile, dipende dai redditi e dalle situazioni...poi c'è il futuro sempre più
nebuloso.

I tempi per diventare ricchi all'estero non ci sono più, per vivere meglio forse, dipende da cosa si cerca, da quello che si intende per qualità.

Fab68 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Beh... mi aggiungo anche io alla lista dei sognatori (chi piu chi meno) e fuggitivi.
certo che se tutti riuscissimo a realizzare questa idea, tra un po l 'italia sarà vuota!... un paese bellissimo in cui vivere...

ma... dove andreste a finire?

ve lo chiedo perche la risposta per me non è facile... io vorrei un posto in cui non debba dimenticare le mie origini, la mia identita culturale, dove possa imparare una lingua che ancora mi "appartenga" e comunicare con logiche che sono mie.. che mi  permetta un "downshifting", una scalata di marcia verso una qualita della vita piu umana, ma senza dover essere per forza un finto ricco in un mondo di poveri...
viaggiando tanto per necessita, mi sono accorto che (per me) il "diverso" è sicuramente bello e interessante a patto che non sia "per sempre".. il dover vivere in un ambiente in cui sei sempre uno straniero ... un "gaijin" come i giapponesi definiscono e "escludono "radicalmente chi viene fuori dall' isola, non potrebbe darmi felicita'...

L'unico posto è nel Centro o Sud America, dipende dalle capacità e dalle possibilità di riciclo personali,
stando attenti alla qualità del posto per esempio Guatemala City è peggio di B. Aires.

io ho lavorato e vissuto 6 mesi in guatemala...ne ho un ricordo stupendo. Concordo sulla pericolosità del posto.

Forse non esite un posto ma il posto che più è vicino a quello che cerchiamo.

Per esempio c'è una grandissima comunità di Italiani in Argentina......