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MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Autore Messaggio
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
PER RIPORTARE IL THREAD ALLA SUA ORIGINARIA FUNZIONE, OVVEROSIA STIMOLARE DA PARTE DEGLI UTENTI LA NARRAZIONE DEI PROPRI GIRI IN TOYOTA, PREFERIBILMENTE CARATTERIZZATI DA ORARI, LOGISTICA O ALTRE CARATTERISTICHE SINGOLARI, VI RAGGUAGLIO SUL PRIMO, VERO GIRO IN BJ COL NOSTRO CAGNONE, MAX UN MAREMMANO DI CIRCA 80 CHILOGRAMMI, UN VERO TESORO MA DEL TUTTO ALL'OSCURO DEL GALATEO AUTOMIBILISTICO


Il primo passo, anche questa volta è stato far annusare al bestione la nuova auto, affinchè potesse familiarizzarci.
Familiarizza eccome : alza la zampa e battezza copiosamente la ruota posteriore destra, poi, per par condicio anche quella opposta.

Superato lo shock per i nostri ex cerchioni immacolati, l' entusiasmo si accende quando lui, incuriosito, appoggia di sua sponte le zampe anteriori sul pianale del vano di carico.
E' FATTA ! Esultiamo      Sarebbe troppo bello, difatti non appena provo ad alzarlo da dietro per infilarlo con tutto il suo peso nell'abitacolo, si gira e mi guarda offeso, opponendo una strenua resistenza ai miei sforzi di infilarlo nel BJ.

Allora arriva l'illuminazione, come del resto abbiamo fatto la volta scorsa per il giro inaugurale della "nuova" auto di famiglia, mia moglie sale prima di lui.
Ache questa volta il "cucciolone" abbocca e salta sui due pallet che ho preventivamente impilato sotto al paraurti .
Sfruttando la trazione integrale di cui l'ha provvisto da madre natura, entra con un solo balzo e fa per sedersi accanto alla mia signora...solo che questa volta lei lo beffa, sgusciando tra i due sedili e portandosi nella parte anteriore.

Il beniamino di famiglia cerca allora di imitarla, ma la cassa porta-attrezzi in legno autocostruita (l'ho fissata  dietro i sedili e nel doppiofondo ospita le due batterie montate su un sottotrato in neeprene antiurto) ostacola il passaggio di un cane di taglia enorme come il nostro.
Volendo  ce la farebbe, ma accucciandosi e  scavalcando carponi il grosso contenitore , per cui orgoglioso com'è è preferisce sedersi in attesa di vedere come si mette la faccenda.

Avvio il motore e Max resta stranamente tranquillo.  
Ma come, sia con l'Audi che con il furgone che avevamo , molto più silenziosi e senza le vibrazioni del BJ, appena sentiva il motore partire questo scatenava l'inferno e ora non fà una piega ?
Infilo la prima e si limita a guardare ora da un lato ora all'altro, come se volesse controllare se passiamo nell'angusto varco passaggiolasciato dai rami degli alberi e dai rovi sul sentiero che scende da casa nostra. E' buffissimo, seduto come un essere umano e con quell'espressione seria e concentrata, ricorda tanto uno di quegli amici che trascini, in genere titubanti, nel loro primo giro in 4x4...  

Procediamo lentamente col motore al minimo e le marce basse, anche per attenuare l'effetto "cartavetro" dei cespugli sulle fiancate.
Non ridete, ho il BJ da appena una settimana: mi conosco, poi queste pippe mi passeranno come già accaduto con Munga, Land e Range...  

A passo di lumaca arrivo all'asfalto e allungo con decisione.
La mia signora non si è ancora abituata ai serpeggiamenti del gippone quando tiro le prime tre marce su strada  
Le Maxi di Ziarelli sul terreno smosso aggrappano divinamente, ma sull'asfalto sembra di guidare uno di quei prototipi per slalom in salita col motore di un Porsche strizzato nella carrozzeria di una 112 ... solo che i birilli li vede solo lei, il BJ,  e va dove gli pare!   .
Max dimostra di apprezzare questa andatura a zigzag ma la nostra padrona molto meno, per cui mi dò una calmata e tengo il motore sottocoppia sui sessanta di tachimentro...mi chiedo se lo strumento non sia un pò  "taccagno", perchè a sensazione sembra di andare almeno venti chilometri più veloce, ma forse è per via dall'impegno che richiede per procedere diritto e per il rumore di rotolamento dei gommoni.

Ricorro al vecchio trucco di tenere il volante con una mano sola...anche perchè l'altra mi serve per difendermi dal nostro amico a quattro zampe, che manifesta il prorpio entusiasmo per la macchina nuova  leccandomi accuratamente la nuca e poi il collo.
A nulla valgono gli sforzi per dissuaderlo : mi pettina come Walter Chiari in certe gag con Campanini e poi , soddisfatto, si dedica a "lavare" il vetro laterale. Sono salvo.

Dopo qualche chilometro raggiungiamo un ciclista in sovrappeso che arranca maldestramente su un falsopiano: posso affermarlo con cognizione di causa, perchè circa  venti chili fà ero un discreto agonista nella mountain bike, e lo stile del ciclista della domenica lo riconosco al volo.  

La carreggiata in questo tratto è piuttosto stretta, per cui mi accoda educatamente, sperando che quello , sentendo il rumore del motore, non appena la strada spiana si faccia un pochino di lato, invece di occupare due terzi della sede stradale procedendo a serpentina per alleviare lo sforzo. (N.dA. :Da queste parti, molti ciclisti se ne fregano degli altri utenti e le discussioni,  anche accese, sono all'ordine del giorno...)

Inizio a spazientirmi e dato che dall'altra parte non arriva nessuno e la visibilità è ottima, dopo un chilometro visto che quello non dà proprio segno di voler agevolare il sorpasso, provo ad incunearmi tra la bici e il bordo sinistro della strada.

La manovra  procede senza intoppi, ma il nostro "braciolone", che da qualche minuto sembrava essersi placato,  improvvisamente alza il muso ed  avvistato il tanghero si catapulta dal lato passeggero. Appoggiandosi sul passaruota, complice il finestrino aperto, lo pietrifica con un WOOOF WOOF che per decibel rivaleggia col barrito di un elefante.
Il malcapitato sbanda e poco ci manca che non finisca nel fosso.
Mentre ci allontaniamo rapidi col BJ che ancheggia vezzoso,  lo vedo inveire nello specchietto e-lo confesso- sono tentato di rallentare per vedere se ha il coraggio di berciare "vis a vis " col pachiderma, che nel frattempo sogghigna soddisfatto.

Siccome vogliamo abituare Max progressivamente ai viaggi in auto, dopo un pò prendiamo la direzione di casa.
L'ultima emozione ce la dà il riformimento di gasolio: il benzinaio è restio ad avvicinarsi al Toyota, perchè- dice-  "Quel coso potrebbe sfondare il vetro e mangiarmii" per cui provvedo personalmente all'operazione mentre il nuovo padrone dell'auto manifesta la propria soddisfazione scondinzolando.

A occhio, grazie alle classiche uova sotto il pedale del gas, dovremmo aver superato anche se di poco i 10 chilometri con un litro ma mi riservo di essere più preciso quando mi accenderò un mutuo per riempire tutto il serbatoio !  

A risentirci.


P.S. Per chi volesse venirci a trovare: ricordatevi di avvertire: Max è semplicemente adorabile quanto ti conosce, ma non và matto per le sorprese...
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
"Avevo scritto questo ma poi ho visto che c'era un'altro messaggio nuovo e l'ho prima letto"


Tutto condivisibile, a me però questa discussione mi piaceva per la "poesia del motore" e invece purtroppo sta virando verso argomenti carichi di rancore e rabbia (giustificabilissimi) ma forse più adatti all'argomento "la crisi finanziaria" là si può andare avanti ancora per una ventina di anni a discutere dei nostri malesseri

Visto che chi l'ha iniziata ha avuto giusti consensi, perchè non continuare?  in fondo il motore per un mezzo di trasporto e come il cuore per un uomo, e il cuore non è associato solo alla meccanica umana ma per tutti significa anche emozioni.

altri motori ma sempre motori

https://www.youtube.com/watch?v=5I5175JnemI
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
Alessandro 1983 , ci mancherebbe che qualcuno di noi "vecchi" se la prendesse per le tue parole.
Ritengo, oltre che cortesi nel modo in cui li hai espressi, precisi e ben argomentati i concetti che hai espresso.
In particolare, poi, sono completamente d'accordo con te quando affermi che le famose (oserei dire "famigerate") rivoluzioni degli anni settanta abbiano rivoluzionato poco o nulla. Qualche conquista c'è stata, ma vediamo oggi come si siano fatti dei passi indietro non da poco.

Per quanto mi riguarda posso solo ribadire -casomai non si fosse ancora capito- che coi vari radicalchic, comunisti dei salotti buoni, ruteliiani, dalemiani con yacht e renziani, ho nulla che spartire. Per dirla tutta, li fucilerei seduta stante, e una sorte non diversa vorrei anche per quelli dell'altra parte, che anche loro in quanto ad inciuci e tradimenti delle aspettative non si sono fatti mancare nulla.
Sicuramente il paese va male per colpa dei politici ma anche per colpa dei cittadini che o o votano ad minchiam o spesso non li sorveglianoo perchè troppo presi a farsi i cxxxi propri. Fermo restando che anche se uno poi vuole tenere un comportamento diverso, realisticamente, quante possibilità ha di cambiare le cose?

In quegli anni settanta cui tu ti riferisci (diciamo a partire dal 1975, quando è iniziata, precocemente, la mia militanza politica) insieme ad altri ragazzi come me, a cambiare le cose ci abbiamo provato. Più o meno incosciamente (qualcuno magari perchè aveva letto o capito di più) sapevamo che quelli che stavano guidando verso il presunto "cambiamento", in realtà erano avidi ed interessati come quelli che li avevano preceduti, e che loro dicevano di voler soppiantare per il bene degli Italiani.

Non dico che anche dalla parte opposta alla nostra, non ci fossero dei ragazzi in buona fede: ce ne erano di sicuro, ma il problema è che siamo stati fregati enyrambi.
Destra e sinistra, come fanno oggi in parlamento, se la cantano e se la suonano, ma in realtà hanno un unico scopo: spartirsi la torta.

Mi fà piacere, anche se un poco mi preoccupa, che ci siano ancora in Italia giovani disposti a fare impresa, ma vorrei segnalarti che in realtà, se guardi bene, lo stato, direttamente ed indirettamente, è il tuo socio per una quota parecchio superiore al 50% cui accennavi tu.
Se ancora non l'hai compreso, forse è perchè sei ai primi anni di attività in proprio e i bilanci veri si possono fare dopo almeno quattro o cinque anni ma anche di più in certi casi,, due o tre non bastano.
Pensa solo che per lavorare in genere ti devi spostare, e che il 70% del costo del carburante che usi per muoverti finisce in tasse. Pensa che un sistema fiscale avido ed iniquo massacra anche i tuoi fornitori, costringendoli ad alzare i prezzi dei propri prodotti e/o servizi indispensabili per la tua attività.
Il tempo che un imprenditore o i suoi dipendenti perdono per una ridda di adempimenti complessi, faragginosi e spesso ingiusti, ha un costo: lo metti nel tuo 50% ?

Il discorso si farebbe lungo, per cui mi limito ad aggiungere che andarmene per me non ha significato "sradicarmi", semplicemente era la società in cui vivevo che con il passare del tempo era cambiata, si era disumanizzata, ed io mi sono trasferito dove la gente vive ancora come una volta.

Comunque la vedo male, molto male...
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
Mi hai tolto le parole di bocca, caro Rubylove.  

Difatti, senza nulla togliere alla sacrosanta indignazione perso la malagestione del paese che sono il primo a condividere, ho provveduto a ricondurre il topic nell'alveo  dell'affabulazione di argomento spiritual-toyotesco  


P.S. Domattina altra partenza all'alba con il BJ, ormai è un piccolo rito.  
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
gisologian ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Alessandro1983 condivido ciò che dici,è vero ci sono molti giovani tra i quali ci metto mio figlio che sta finendo l'università (Fisica)e al quale hanno già detto che le prospettive qui sono scarse (in Svizzera al CERN un ricercatore in media prende 3000 euro al mese qui da noi 1000 ma noi dobbiamo comperare gli F35 ,mantenere una classe politica vergognosa a partire dalle provincie regioni stato ecc. ecc.)  che vorrebbero fare,inventare migliorare questo paese,ma ci scontriamo sempre con la massa di privilegiati,burocrati inefficienti,politici corrotti,affaristi che pensano solo al loro tornaconto e che sono il vero cancro di questo paese,non sono ottimista, se guardiamo alla nostra storia più o meno è sempre stato così (il primo scandalo dell'unità d'italia mi pare sia del 1861 e riguardava mazzette ricevute per l'affare della regia fabbrica dei tabacchi di torino)e poi via via la questione del banco di Napoli ,gli affari della fiat nelle due guerre mondiali,gli arricchimenti personali dei gerarchi fascisti,le tangenti eni, l'affare Lockeed ,la Montedison, Mani pulite ecc. ecc. ce n'é una montagna di esempi di malaffare a danno della collettività non ultimo la questione ILVA di taranto che se ci penso mi viene un'incaz..........ma tant'é io continuo a fare il mio dovere e essere a posto con la mia coscienza e impegnarmi per il mio territorio, non so più nemmeno se serva a qualcosa andare a votare........



Condivido (ho due figli, due ragazzi in gamba: uno di loro è deciso ad emigrare, l'altro può darsi che resti ma non ci giurerei).
Comunque quando ho usato le parole "diffusa pigrizia" sapevo che avrei anche potuto suscitare delle polemiche, anche se garbate come è accaduto.
Tuttavia la mia lamentela per la diffusa pigrizia non era assolutamente riferita ai giovani, ma proprio in gererale, una forma di rassegnazione trasversale.

Quando quell'ebete, debosciato e raccomandato scaldasedie arrogante di Michael Martone, ha usato il termine bamboccioni, l'avrei preso a calci nel deretano. per la cronaca, e anche altri della banda di Rigor Monty  
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
hai ragione rubylove,parlare delle proprie uscite è meglio e poi è un bell'argomento,sabato e domenica scorsa ho fatto la via del sale (appena riaperta),partito sabato sera arrivo presso la stazione di arrivo della funivia che sale da limone e trovo un signore che mi chiede aiuto perchè con l'auto sbagliando strada è sceso verso limone 1400 e nel tentativo di risalire si è piantato,allora scendo con la macchina lo aggancio col verro e lo tiro fuori scambiamo due parole e mi dice che è di Diano marina, fa l'olio, e che per sdebitarsi me ne manderà un pò ci salutiamo e si va a nanna non dopo aver letto un pò del libro "un mondo perduto" di Bonatti.La notte passa tranquilla non devo nemmeno accendere il webasto ,al mattino però lo accendo perchè visto che c'é....partiamo presto (le 7.30)  proseguiamo non incrociando nessuno fermandoci dove inizia il sentiero per la capanna morgantini che poi raggiungiamo a piedi.Ripartiti non troviamo nessuno ma proprio nessuno lungo il percorso fino al bosco delle navette dove (ma era intorno a mezzogiorno)ho incrociato un fuoristrada che mi comunicava che lo seguivano una ventina di auto!!!! mi fermo in uno slargo e aspetto che arrivino,nel frattempo arrivano anche dei ciclisti ai quali dico di fermarsi perchè sta arrivando una mandria di fuoristrada,che poi passano a tutta velocità sollevando un polverone indicibile prendendosi tutte le nostre maledizioni......della serie come farci chiudere le strade.......siccome la strada per la brigue è franata vado verso il colle di nava dove prendo la pista per col san bartolomeo dove arrivo in mezzo alla nebbia e al buio e al posto di scendere verso Ormea giro a sinistra per un colle di cui non mi ricordo il nome arrivando in mezzo al nulla cioè prati e rocce senza alcuna traccia... bon,con la moglie che impreca perchè mi caccio sempre nei guai giro i buoi e cerco di tornare indietro ma senza traccia e nella nebbia non così semplice, tribolo un pò poi alla fine riesco a ritrovare la pista ,allora ci fermiamo in una piccola radura e visto che avevo un certo languorino dico :mah...quasi quasi perchè non ceniamo? prepariamo e ci facciamo una bella cenetta in mezzo al nulla (nebbia e buio) con la compagnia di qualche gufo nelle vicinanze la moglie contenta perchè ci siamo fermati in tempo per preparare la cena, poi ripartiamo e scendiamo ad ormea per rientrare a casa contenti come sempre dopo queste uscite.......
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.  
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.  


Avevo scritto quanto segue nell'argomento "distacco della ruota J9" ma poi mi sono accorto che forse era poco tecnico e sopratutto poco attinente e che il posto giusto poteva essere questo

A proposito di distacco della ruota...

Solo una volta nel 1971 o 2 non mi ricordo, avevo una lancia Flavia coupè 1.8 bellissima, grigia, sedili in cuoio chiaro, radica ecc. ecc. l'avevo comprata usata ma era stata tenuta benissimo (300 mila mi era costata) perchè aveva già 10 anni

Ebbene in Campania ho sentito un crack, la ruota anteriore sx si è piegata e messa a 45 gradi, non si era staccata del tutto, ma forse mancava poco, eravano fregati io e il mio amico, avevamo pochi soldi, come sempre, ci trovavamo esattamente in campagna a 10 Km da Vallo della Lucania, ho camminato per qualche  Km, quando c'era da camminare io ero il migliore, lui era il migliore per la... SI quella roba là, comunque ero sempre secondo, ma lui era fuori concorso tanto è vero che tuttora a sessanta anni ha stampata sulla fronte una effe

A piedi raggiunsi un casolare che sembrava a 50 m ma era almeno 200 m più in alto, i tornanti con le tennis Superga le prendevo alla grande, il grip era magnifico, stringevo le curve che era un bellezza, e meno male che avevo carburante, avevamo appena fatto colazione.

Ricordo quello come un momento sospeso dall'evento nefasto quasi in uno stato di allucinazione, se non fosse stato per la disperazione del guaio occorso pensavo di arrivare al casolare e poi ridiscendere a palla da schioppo facendo le curve come fanno i bambini guidando il manubrio e simulando con la bocca il brrrr...brrrr della vespa, ma io avevo 21/22 anni e la macchina era rotta, comunque arrivato in cima, al casolare, c'era uno vestito da meccanico tra fichi, ulivi, uva, polli, galline e porcelli, io volevo solo poter telefonare e invece avevo avuto la grazia che la signora Flavia si era accasciata quasi vicino al miglior concessionario Lancia della provincia

Non ho mai saputo se il signore si fosse appena infilato la tuta e inchiodato il cartello con la scritta "Meccanico Auto" e credo che non lo saprò mai, penso che non saprò mai neanche quale delle due attività  fosse quella principale

Comunque non era il momento di sottilizzare troppo, dopo una breve diagnosi la sentenza fu che si era rotto un braccetto ma si poteva saldare, oramai però era tardi e tutto fu rimandato all'indomani, mi ricordo bene che dormimmo in auto quella notte, auto gentilmente concessaci dal meccanico/contadino perchè la nostra era sul ponte, ehmm.. di mattoni e che il giorno dopo finì il lavoro di saldatura, pagai ben 30 mila, che erano buona parte del nostro tesoretto e che forse ciò ci avrebbe forse costretto a ritornarcene a Roma con la coda tra le gambe, invece che andare a Palinuro a fare gli acchiapponi

Questo fu l'inizio della perdita di dignità nei confronti dei miei genitori, io che avevo sempre fatto di testa mia proclamando indipendenza e libertà.. ho subito l'onta del primo vaglia e poi del secondo e poi del terzo quando si è ri-rotto il braccetto a Napoli durante il ritorno.

Nonostante questi piccoli inconvenienti la vacanza a Palinuro fù magnifica e ancora me la ricordo, dormire sulla spiaggia, farsi mettere la benzina dalle pischelle della Roma bene per accompagnarle ai giretti verso le spiaggette più isolate..  e anche qualche cena, così, noi "der quadraro" eravamo l'attrazione circense di una Palinuro che sembrava la grande bellezza in vacanza
 



 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.
 




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pugnali53
 
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Messaggio Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA 
 
pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.


si era una gran macchina, è stata risaldata bene a napoli ed è rimasta così fino che non l'ho rivenduta per passare alla Citroen DS versione Ginko, soprannominata Islam Qala

Mi ricordo che mio suocero (di allora) aveva una fulvia HF 1600 originale senza modifiche e come tirava

Una volta ho guidato la Montecarlo mi ricordo un 220 sul conta km (stiamo parlando del 1973 circa i divieti ancora non c'erano)
 



 
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