Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Vi ringrazio per l'apprezzamento, davvero non pensavo che un giro tanto "normale" potesse risultare interessante anche per gli altri, anche se nel suo piccolo costituiva una escursione anche in un ambito quasi "spirituale", oltre che meramente automobilistico.

Quando tre anni fa, dopo una vita passata sempre di corsa (anche nell'accezione letterale del termine, perchè l'agonismo in genrale e i motori in particolare per un sacco di anni sono stati al tempo stesso la mia passione ed il mio lavoro) io e mia moglie abbiamo deciso di darci un tagli netto, ritirandoci precocemente in campagna e cominciando a dare maggior importanza alle cosidette "piccole cose", potevamo solo sperare che questo nuovo modo di vivere ci riservasse tante soddisfazioni.

Lo stress, gli orari assurdi, le continue trasferte (leggi alberghi , ristoranti,fast food, etc.) la mancanza di spazi per noi stessi almeno in qualcosa di solito pagano (ma forse oggi sarebbe più corretto dire che pagavano fino a pochi anni fà , sopratutto in termini materiali ovverosia economici e di status) per cui adattarsi ad una vita molto semplice e a ruoli orofessionali a loro volta molto meno "d'iimmagine" è stata dura, ma non come uno potrebbe pensare prima di compiere questo genere di scelta.

Ora viviamo , come si è capito, nel bel mezzo di un bosco (a dire il vero quello si trova prevalentemente sul lato nord della casa, sui lati si estende un grande uliveto con piante secolari , mentre a sud il podere si apre in una graziosa valletta circondata su tre lati da colline ricoperte dalla tipica macchia maremmana.
Insomma, come direbbe un nostro amico iper-urbanizzato, viviamo nel bel mezzo del nulla, o in modo più colorito "in culo ai lupi". :grin:

A noi, però, va bene così.
Dopo diverse case grandi ma con giardino piccolo o addirittura inesistente, ora abbiamo affittato una casa piccola con intorno quattro ettari di verde.
Sottlineo "affittato" perchè senza essere tecnicamente "poveri" non siamo certamente (più) benestanti come "prima", inteso quando eravamo due imprenditori super-impegnati e, se vogliamo, pure di un certo successo.
Eppure, diversamente da come stavamo "prima", ora siamo davvero felici, in pace con noi stessi, se non proprio col mondo.

Lasciato il freddo Nord Italia, dove nei mesi invernali spendevamo un patrimonio in gpl , abbiamo scelto il Centro anche per via del suo clima mite.
Invece di mantenere una casa sproporzionata per le esigenze di due sole persone , perdipiù spesso assenti per lavoro, abbiamo trovato una vecchia casa colonica come qui ce ne sono tante (ricordi del "si stava meglio quando si stava peggio", non so se mi spiego... :roll: ) che al pari del terreno circostante erano stati a lungo abbandonati dai proprietari, non interessatii a fare la vita spartana dei loro genitori.

In cambio dei lavori di ripristino che abbiamo svolto personalmente (leggi pavimenti, intonaci, impianti elettrici, etc.) abbiamo ottenuto di poter stare qui "sine die" per una cifra mensile che in una grande città non ci darebbe diritto neppure ad una stanza e nemmeno un monolocale formato loculo.
Per il riscaldamento, oltre al clima temperato, ci pensano legna e pellets....ma quando fà davvero freddo, qui in inverno ci sono 10° C (nelle giornate di sole parecchi di più)

Riguardo alle spese per il cibo, sia per me che per mia moglie, negli ultimi tre anni le uniche fonti di reddito sono derivate da due lavori stagionali, che come tali ti impegnano (e ti fanno guadagnare) per un massimo di cinque-sei mesi a stagione. Ciò nonostante, durante l'autunno e l'inverno siamo riusciti a sopravvivere piuttosto bene non solo grazie ad una "ottimizzazione delle risorse" (certi automatismi da manager sono duri a morire... :wink: ) ma grazie alle risorse della terra, come le verdure del nostro orto, il nostro olio, la frutta delle nostre piante, le uova e le galline del nostro pollaio e senza contare i prodotti del bosco come funghi, more, lamponi, fichi, cachi ed asparagi selvatici , la nostra mensa ha lasciato più volte stupefatti gli amici che venivano a trovarci.

Quello che ci avanza, viene regolarmente barattato con i vicini in cambio di altre derrate o di favori (siamo in pochi, per cui ci si conosce tutti e vige una sorta di scambio, oltre che di mutuo soccorso in caso di necessità: chi ha il trattore, se occorre ara anche il campo di chi non ce l'ha, che avendo buone braccia magari lo aiuta con la vendemmia o la raccolta delle olive) o all'occorrenza venduto a chi apprezza gli alimenti genuini.

Da notare come, dopo il primo anno di prova, la nostra produzione sia progressivamente aumentata, per soddisfare le crescenti richieste di amici e conoscenti.


A QUESTO PUNTO , QUALCUNO SI CHIEDERA', OK MA IL TOYOTA IN TUTTO QUESTO CHE C'AZZECCA?


Beh, siccome a parte quelli delle pubblicità degli amari, i contadini in genere girano con un'auto adatta alle strade sterrate, la ragione principale di questa scelta è pratica.
E' un 4x4 vecchia maniera, semplice e robusta e ci si possono caricarci impunemente dieci sacchi di granturco o di cemento, o persino una o due pecore (altro progetto per i prossimi mesi :razz: )
Last but not least, è storica, ultratrentennale (Renzi & Co.. vi abbiamo fregato un'altra volta !) quindi paga poco di assicurazione, infine rappresenta uno di quei sogni da ragazzo cui magari uno ha dovuto rinunciare per dotarsi di autovetture più d'effetto o veloci.

Ora che , appunto, abbiamo cambiato marcia, il BJ 42 è perfetta: ti da persino il ritmo giusto se per caso ti tornasse la fregola di fare le cose troppo di fretta. :grin:


That's all folks ! :wink:

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
DIMENTICAVO: APPENA POSSIBILE CI SPARIAMO UN BEL GIRO IN NOTTURNA, COME GIUSTAMENTE SUGGERITO ANCHE DA RUBYLOVE

Se nel frattempo non mi avrete bannato per eccessiva prolificità nello scrivere, e se davvero il resoconto vi interessa,.... :smile:
L'inverno , perlomeno, la campagna qualche pausa per cazzeggiare la concede.
E poi devo fare provare il BJ alla mia dolce metà (la vedo perplessa)

Ultima modifica di BJ 42 LX il Domenica, 26 Ottobre 2014, 19:54, modificato 1 volta in totale
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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Bj 42, scrivi davvero come un poeta.... sai far immaginare quel che dici come se si fosse tutti li. Ti nomino "Gran poeta col Toyota" del Registro... :mrgreen: Bravo davvero! Questa è passione!

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Questo tuo racconto arriva giusto a confrontarlo col mio giretto di oggi, io da un pò di tempo alla mattina non mi sveglio presto x niente, tanto non hò niente da fare, diciamo che la mia vita è cambiata drasticamente dal giorno successivo il compimento dei 50 anni, ormai 11 anni fà, quando un'ala del mio aereo hà decoso di non stare al suo posto e di staccarsi col risultato che sono diventato paraplegico, di conseguenza non lavoro più, per cui se si può dormire perchè svegliarsi presto? L'hò fatto x tutta la mia vita fino ai 50 anni, quindi qualcosa hò già dato, eppoi anche volendolo non ne sono più capace.
Quando parlo con qualcuno e mi dice che sono stato fortunato ad essere ancora vivo lo mando al caldo perchè non è normale che succeda un cedimento strutturale ad un aereo con 65 ore quindi praticamente nuovo, e comunque questa non è affatto fortuna....
Tornando a noi stamattina, tardi, verso le 10 dopo aver visto la gara di Valentino in Malesia, vista la bellissima giornata già pensavo a un giro da qualche parte, appena la Marilia hà detto giro in montagna? Risposta ok, dove? Vedi te, intanto si parte, si decide strada facendo,
Da sempre noi molto raramente programmiamo, alla domanda arrivati all'incrocio vicino casa dove bisognava decidere da che parte andare, destra o sinistra, dove sinistra, visto che c'era la voglia di un bel giretto si intende direzione Milano e poi a qualche altezza si gira a nord verso le montagne e sinistra verso Venezia e poi si vede se si và verso Udine, Belluno o fare un giro più ampio verso Trieste, alla decisione di girare a sinistra abbiamo anche deciso di andare verso Trento e forse Bolzano, raggiunta l'autostrada del Brennero si decide di uscire a Bressanone x direzione Brunico, Dobbiaco dove abbiamo pranzato e comperato un pò di prodotti tipici locali, proseguendo sulla statale verso S Candido siamo entrati in Austria direzione Lienz, fatto il pieno di gasolio a 1,25 euro, ma in qualche distributore si trovava anche a 1,24 litro proseguito fino a Mauthen e x il passo di Monte croce Carnico rientrati in Itallia direzione Tolmezzo, a Carnia autostrada fino a S Giorgio di Nogaro dove, magari prestino alle 18, ma ormai è già buio ci siamo fatti una cena a base di spaghetti all'astice super buona, rientrati in autostrada a Latisana direzione Venezia uscita a Dolo con rientro a Stra cioè casa.
In questo "giretto" di poco meno di 700 km abbiamo apprezzato come un fuoristrada possa sostituirsi a una comoda berlina, sono lontani i tempi che con una lada niva eravamo partiti x capo nord o la frontiera con la Siria in Turchia dove siamo arrivati, il comfort e la velocità del kdj 90 unito alle doti fuoristradistiche non daranno le senzazioni che si possono provare col BJ 42 ma sicuramente permettono di goderne il mezzo a 360° gradi in ogni situazione, oggi, complice la giornata splendida, mi sono proprio divertito.

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Ciao Pugnali,
anche il tuo racconto me ne ha fatte venire in mente, di cose, e non solo perchè per molte delle loccalità che hai citato ci sono passato più di una volta.
Erano tra le nostre mete quando vivevamo al Nord, in alta montagna (si potrebbe dire che a tre anni di distanza sento ancora un pò di freddo nelle ossa, eppure sono quasi un orso polare...).
E poi mi hai fatto riflettere sulle due occasioni almeno, nelle quali i medici, dopop una lunga sequenza di incidenti in auto ma sopratutto in moto, mi hanno detto che quella volta le probabilità di recupero eranoi pressoche nulle : in una ad essere secondo loro praticamente "perso" era il braccio sinistro (con una o due operazion- fu il laconico verdetto di un luminare - forse potresti recuperare un trenta per cento) e l'ultima volta quando, a 42 anni suonati, appena ripreso conoscenza mi sentii dire che ben difficilmente avrei camminato ancora sulle mie gambe.
Del tuo incidente, per come è successo tu non avevi la benchè minima responsabilità, mentre io sono ora sono conscio di essermela abbastanza cercata: le gare e più in generale la velocità e il brivido che ti procura, oltre che una passione erano l'unica valvola di sfogo per lo stress ed io le ho sempre vissute senza pensare neppure per un attimo ai rischi che correvo.
In entrambi i casi , con una determinazione quasi fanatica , ho smentito il parere del sanitari, i primi ad essere stupiti di quello che vedevano. Ma riflettendoci a posteriori -anche grazie all'esempio di Persone come Te- ora so che se sono riuscito a farlo, non è tanto per via del fisico da rambo, che aiuta ma fino a un certo punto o della cocciutaggine degna di un mulo , ma semplicemente perchè il destino mi ha voluto dare una ulteriore chance.
Al massimo, quindi, possono vantarmi di averla saputa cogliere. Mi chiedo spesso come avrei reagito se, invece, questa possibilità non l'avessi avuta, se non avessi avuto quell' 1-2% di probabilità di tornare a fare le cose che facevo prima, come avrei reagito.
E' un ragionamento ipotetico, ma onestamente non sono sicuro che avrei reagito col lo stesso tuo Coraggio di fronte a una diagnosi che non lascia spazio a miglioramenti.
Perciò ti ammiro, Pugnali. E invidio la tua , di determinazione.

Tornando al gironzolare con i vari modelli di Toyota, sai perchè pur conoscendo la maggiore versatilità delle versioni più moderne, mi sono portato a casa questa "vecchietta terribile"?
Proprio perchè se ne avessi una più veloce e prestazionale, siccome mi conosco, invece di usare ai fini della sicurezza quel tot di performance in più (motore, freni, tenuta di strada, ecc.) finirei inevitabilmente per sfruttare quel "quid" per andare più forte.
E' automatico: tu dammi più freni ed io inconsciamente comincerò a frenare sempre più tardi, è più forte di me. Dammi un motore con più cavalli e vedrai se non finirò per andare più forte quasi senza accorgermene. Prova a darmi una tenuta di strada migliore e puoi essere certo che, non appena mi scordo di aver promesso a me stesso e alla poveretta che mi siede accanto di "fare la persona seria" , farò le peggio cose, finendo magari per giocarmi anche l'ultimo jolly.

Ho constatato che per eterni scapestrati come me sono meglio dei freni a posto ma dalle prestazioni comunque limitate, piuttosto che quattro complessi disch-pinze a prova di bomba e magari pure l'ABS. Per placare le velleità corsaioile, una tenuta di strada ballerina, che ti avverte con garbo ma senza possibilità di equivoci non appena superati gli ottanta, poi, è meglio di tutti i controlli elettronici del mondo ! :mrgreen:

E infine, più semplice e spartana è l'auto, più divertente diventa lavorarci sopra.

FINCHE' SI AVVITA C' E' SPERANZA

P.S. Un saluto a tutti,e un "grazie" per l'investitura ufficiosa a poeta del forum (anche se secondo me qualcuno è più "aulico" di me... :lol: )
Ora vado dall'amico gommista a cambiare le valvole tubeless: vanno bene le emozioni forti ma quando sono prossime a tagliarsi sarebbe stupido rischiare.
Alzandosi alle quattro e mezza o alle cinque, poi se ne fanno di cose: campagna, cane e galline sono a posto, quindi ora viene anche il mio turno e quello del mio "giocattolone" 4x4. Devo anche recuperare una maniglia per consentire alla mia dolce metà (è proprio la metà :mrgreen: ) di arrampicarsi da sola nell'abitacolo senza bisogno di afferrarla ogni volta per il bavero !

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Vi ringrazio per l'apprezzamento, davvero non pensavo che un giro tanto "normale" potesse risultare interessante anche per gli altri, anche se nel suo piccolo costituiva una escursione anche in un ambito quasi "spirituale", oltre che meramente automobilistico.

Quando tre anni fa, dopo una vita passata sempre di corsa (anche nell'accezione letterale del termine, perchè l'agonismo in genrale e i motori in particolare per un sacco di anni sono stati al tempo stesso la mia passione ed il mio lavoro) io e mia moglie abbiamo deciso di darci un tagli netto, ritirandoci precocemente in campagna e cominciando a dare maggior importanza alle cosidette "piccole cose", potevamo solo sperare che questo nuovo modo di vivere ci riservasse tante soddisfazioni.

Lo stress, gli orari assurdi, le continue trasferte (leggi alberghi , ristoranti,fast food, etc.) la mancanza di spazi per noi stessi almeno in qualcosa di solito pagano (ma forse oggi sarebbe più corretto dire che pagavano fino a pochi anni fà , sopratutto in termini materiali ovverosia economici e di status) per cui adattarsi ad una vita molto semplice e a ruoli orofessionali a loro volta molto meno "d'iimmagine" è stata dura, ma non come uno potrebbe pensare prima di compiere questo genere di scelta.

Ora viviamo , come si è capito, nel bel mezzo di un bosco (a dire il vero quello si trova prevalentemente sul lato nord della casa, sui lati si estende un grande uliveto con piante secolari , mentre a sud il podere si apre in una graziosa valletta circondata su tre lati da colline ricoperte dalla tipica macchia maremmana.
Insomma, come direbbe un nostro amico iper-urbanizzato, viviamo nel bel mezzo del nulla, o in modo più colorito "in culo ai lupi". :grin:

A noi, però, va bene così.
Dopo diverse case grandi ma con giardino piccolo o addirittura inesistente, ora abbiamo affittato una casa piccola con intorno quattro ettari di verde.
Sottlineo "affittato" perchè senza essere tecnicamente "poveri" non siamo certamente (più) benestanti come "prima", inteso quando eravamo due imprenditori super-impegnati e, se vogliamo, pure di un certo successo.
Eppure, diversamente da come stavamo "prima", ora siamo davvero felici, in pace con noi stessi, se non proprio col mondo.

Lasciato il freddo Nord Italia, dove nei mesi invernali spendevamo un patrimonio in gpl , abbiamo scelto il Centro anche per via del suo clima mite.
Invece di mantenere una casa sproporzionata per le esigenze di due sole persone , perdipiù spesso assenti per lavoro, abbiamo trovato una vecchia casa colonica come qui ce ne sono tante (ricordi del "si stava meglio quando si stava peggio", non so se mi spiego... :roll: ) che al pari del terreno circostante erano stati a lungo abbandonati dai proprietari, non interessatii a fare la vita spartana dei loro genitori.

In cambio dei lavori di ripristino che abbiamo svolto personalmente (leggi pavimenti, intonaci, impianti elettrici, etc.) abbiamo ottenuto di poter stare qui "sine die" per una cifra mensile che in una grande città non ci darebbe diritto neppure ad una stanza e nemmeno un monolocale formato loculo.
Per il riscaldamento, oltre al clima temperato, ci pensano legna e pellets....ma quando fà davvero freddo, qui in inverno ci sono 10° C (nelle giornate di sole parecchi di più)

Riguardo alle spese per il cibo, sia per me che per mia moglie, negli ultimi tre anni le uniche fonti di reddito sono derivate da due lavori stagionali, che come tali ti impegnano (e ti fanno guadagnare) per un massimo di cinque-sei mesi a stagione. Ciò nonostante, durante l'autunno e l'inverno siamo riusciti a sopravvivere piuttosto bene non solo grazie ad una "ottimizzazione delle risorse" (certi automatismi da manager sono duri a morire... :wink: ) ma grazie alle risorse della terra, come le verdure del nostro orto, il nostro olio, la frutta delle nostre piante, le uova e le galline del nostro pollaio e senza contare i prodotti del bosco come funghi, more, lamponi, fichi, cachi ed asparagi selvatici , la nostra mensa ha lasciato più volte stupefatti gli amici che venivano a trovarci.

Quello che ci avanza, viene regolarmente barattato con i vicini in cambio di altre derrate o di favori (siamo in pochi, per cui ci si conosce tutti e vige una sorta di scambio, oltre che di mutuo soccorso in caso di necessità: chi ha il trattore, se occorre ara anche il campo di chi non ce l'ha, che avendo buone braccia magari lo aiuta con la vendemmia o la raccolta delle olive) o all'occorrenza venduto a chi apprezza gli alimenti genuini.

Da notare come, dopo il primo anno di prova, la nostra produzione sia progressivamente aumentata, per soddisfare le crescenti richieste di amici e conoscenti.


A QUESTO PUNTO , QUALCUNO SI CHIEDERA', OK MA IL TOYOTA IN TUTTO QUESTO CHE C'AZZECCA?


Beh, siccome a parte quelli delle pubblicità degli amari, i contadini in genere girano con un'auto adatta alle strade sterrate, la ragione principale di questa scelta è pratica.
E' un 4x4 vecchia maniera, semplice e robusta e ci si possono caricarci impunemente dieci sacchi di granturco o di cemento, o persino una o due pecore (altro progetto per i prossimi mesi :razz: )
Last but not least, è storica, ultratrentennale (Renzi & Co.. vi abbiamo fregato un'altra volta !) quindi paga poco di assicurazione, infine rappresenta uno di quei sogni da ragazzo cui magari uno ha dovuto rinunciare per dotarsi di autovetture più d'effetto o veloci.

Ora che , appunto, abbiamo cambiato marcia, il BJ 42 è perfetta: ti da persino il ritmo giusto se per caso ti tornasse la fregola di fare le cose troppo di fretta. :grin:


That's all folks ! :wink:


Ho letto attentamente quanto hai scritto in questo post, e mi trovo del tutto d'accordo, la poesia però non centra nulla qui, questa è realtà se poi qualcuno vuole leggerla in chiave poetica ben venga.

Io e antonella abbiamo in più un piccolo reddito fisso dato dalla mia pensione (lo scorso anno ho chiuso in anticipo e ancora aspetto che mi paghino il TFR) una casa di nostra proprietà che abbiamo ristrutturato mettendoci anche il nostro lavoro (era un rudere) ma per l'orto siamo a soli 300 mq, questi però sono stati sufficienti a darci pomodori, melanzane, cetrioli, zucchine, meloni, fragole, peperoni per tutta l'estate, regalandone anche a qualche amico, ancora raccolgo qualche mora e qualche lampone oltre a qualche fico, ieri forse ho mangiato l'ultimo perchè gli altri non credo che matureranno

I proclami di crescita del nostro governo mi fanno sorridere, forse tutti dovremmo pensare ad una sana decrescita che a mio parere ancora non è in atto e sarebbe un toccasana

Decrescita, per chi è dentro al meccanismo attuale dell'economia mondiale significa fallimento e considera un'utopia una possibile alternativa di ridistribuzione della ricchezza (e te credo..)

Condivido appieno il vostro stile di vita e apprezzo i sacrifici ai quali vi siete sottoposti per andare avanti, c'è chi lascia i terreni perchè poco remunerativi e non più convenienti da coltivare (vedi uliveti) e c'è che come voi pagando anche un affitto se pur piccolo, riesce a vederci il mondo

Doppiamente bravi se eravate inseriti nel mondo del lavoro a livelli di impegno, responsabilità e retribuzione adeguati, perchè si fà più fatica a uscire fuori dall'ingranaggio tritatutto, stress/privilegi, meno stress e meno privilegi (si legge bene anche al contrario)

Non abbiamo una vita sociale molto attiva, io faccio fatica alla mia età a trovare qualcuno che abbia qualcosa da condividere con me, qui al bar al massimo si parla di calcio e si beve vino, niente di male ma io non bevo e il calcio mi piace ma non al punto da pasarci le giornate

La passione Toyota è nata perchè prima c'era quella dei viaggi, la Toyota è il terminale di un'epopea di viaggi fatti in tanti modi diversi ma anche con un'età diversa, lei è il guscio protettivo mobile dotato dell'essenziale e del necessario a soddisfare le mie esigenze di viaggio e quelle di antonella.

I pomodori, le melanzane, le zucchine e i peperoni dell'orto ce li siamo portati in corsica questa estate, una cassetta maturi, una semi maturi e una verdi, la verdura in francia costa e spesso non sà di nulla, siamo tornati dopo 15 giorni di sughi e parmigiane che ci erano bastati giusti giusti.

e spesso ai campeggi ci giravano intorno..

fintanto che potrò fare quello che voglio nei limiti delle mie possibilità anche rinunciando ad altre cose meno importanti per me, sarò felice, quindi adesso aspetto che i medici mi dicano che sono guarito per mettere in marcia il mezzo per avviarmi da qualche parte e senza pomodori stavolta (tra un pò ci saranno i carciofi)

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Rubylove, ho letto d'un fiato il tuo post e penso che, magari anche solo epistolarmente (ma non mettiamo limiti alla divina provvidenza e alla voglia di girare...) di cose da condividere (ho 54 anni e se entro in un bar ci divento matto nel giro di tre minuti esatti) ne potremmo avere più di una.

Quando torno dal gommista ti rispondo come si deve, perchè hai toccato diversi argomenti che ritengo assai interessanti.

A dopo.

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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Io invece stò programmando il mio futuro in viaggi su posti che devo ancora visitare o tornare su posti che in passato mi sono piaciuti, la settimana scorsa hò fatto il bonifico all'iveco x il telaio del camper che intendo costruirmi, è il terzo che mi sono fatto con un'amico allestitore, la meccanica è del nuovo daily con motore 3.0 205 cv 48 kgm da 1400 a 3500 giri velocità max autolimitata 160 kmh, ma intervenendo sulla centralina motore e cambio si possono superare i 180 kmh, modifiche già fatte dall'iveco stessa x dei furgoni destinati alla ferrari, cambio 8 marce automatico, lo stesso della maserati ghibli e della gran cheroche
Purtroppo non sarà un camper puro di piccole dimensioni come gli altri 2 precedenti, ma sono cambiate le mie esigenze, hò bisogno di un mezzo comodo per poterci vivere periodi più lunghi di quelli fatti finchè lavoravo, che sostanzialmente erano i fine settimana e i ponti delle festività, oltre alle ferie solite.
Avevo anch'io pensato ad andarmene dall'italia, hò fato scouting in vari posti, il più valido è stato Fuerte Ventura nelle Canarie ma le mie radici sono quì, se ne deve andare chi l'hà distrutta l'italia non chi hà contribuito col proprio lavoro a farla crescere.
Io hò un tenore di vita abbastanza economico per cui la crisi non hà spostato significativamente le mie abitudini visto che non sprecavo prima come ora, al massimo x avere una seconda cittadinanza potrei comperare un pezzetto di terra in riva al mare in uno stato fuori dalla ue, pensavo all'Albania, e andarci a vivere saltuariamente con la casa mobile, il camper, per periodi di qualche mese, si vedrà.... oltre al quad che ci stà nel garage del camper, un yamaha grizzly 660, mi porterei il gommone x godermi il mare, il gancio traino è già previsto dall'ordine, che sarà montato in fabbrica e avendo l'omologazione a 35 qli mi potrei trainare anche il toyota kdj 90, anche il 95, il carrello già ce l'hò, li ci sono posti stupendi da visitare.

Ultima modifica di pugnali53 il Martedì, 28 Ottobre 2014, 18:25, modificato 1 volta in totale
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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Dall' Italia non me ne vado. Non gliela darò mai vinta .
Non resto perchè ho paura di trovarmi peggio in un altro paese: per lavoro ho soggiornato per mesi in Cina e negli USA. Ho lavorato per tre anni anche in Germania, prima di mettermi in proprio e a Monaco stavo benissimo, ma sono Italiano e da quando tredici anni fa sono tornato a casa, voglio vivere in Italia.

L'Italia era il paese migliore del mondo per vivere. Potenzialmente lo sarebbe ancora oggi, se i nostri infami politici , votati da una discreta percentuale di italioti deficienti (e recentemente neppure dalla maggioranza degli "aventi diritto", o non votati proprio) non stessero rendendo la vita sempre più difficile alla gente normale, quella che non ha santi in paradiso (così come in comune, al ministero, in prefettura, alla regione, alla coop, nel CdA di una banca, negli enti pubblici, nella forerstale, nelle ASL. ecc. ecc.).

Ho rinunciato a un lavoro prestigioso, agli agi e ai vizi che avrei potuto concedermi con i soldi che vi venivano pagati per fare una vita da automa.
Da un certo punto di vista ora potrei essere definito uno spiantato (anche se di piante ne ho svariate centinaia.... :) )
Ma proprio per questo sono orgoglioso di ciò che faccio ogni giorno con le mie mani, con le mie sole forze.
Sono orgoglioso della mia nazionalità, della mia identità, delle tradizioni, della cultura e della civiltà del mio Paese.
Onestamente non lo ritengo a priori superiore ad un altro: non mi pongo neppure il problema, è il mio, lo amo, e tanto basta.

Dell'Europa francamente me ne fotto. Delle sue imposizioni idem.
Dove vivo conta di più un quintale di legna o di patate che tutte le cazzate che ci vorrebbero propinare quei fanatici mentecatti di Bruxelles.

Le mie idee nell'arco di 54 anni mi hanno portato ad avere in più di una occasione degli "scambi d'opinione" assai"vivaci" ma non per questo sono diventato meno determinato a difendere quello in cui credo, anzi casomai il contrario.

Volendo fare un paragone in chiave 4x4" è come per quelli che pensano che andare in giro con una'auto che fa i 120 con un 3500 sia roba da scemi "perchè loro con un 1300 fanno i 210"...e poi si schiantano oppure appena tracima un fossetto o si allaga un sottopasso restano impantanati come dei pirla, con le loro valvole e i loro EBS.

Vado avanti alla mia maniera, con le ridotte quando occorre, ma non mi fermo. E se uno mi si mette di traverso, c'è anche il caso che gli passi sopra, senza pensarci su due volte.
Se un uomo non ha il coraggio di lottare per le proprie idee, o non valgono nulla le sue idee oppure non vale nulla lui. (E. Pound)

Ultima modifica di BJ 42 LX il Martedì, 28 Ottobre 2014, 20:08, modificato 2 volte in totale
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Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io invece stò programmando il mio futuro in viaggi su posti che devo ancora visitare o tornare su posti che in passato mi sono piaciuti, la settimana scorsa hò fatto il bonifico all'iveco x il telaio del camper che intendo costruirmi, è il terzo che mi sono fatto con un'amico allestitore, la meccanica è del nuovo daily con motore 3.0 205 cv 48 kgm da 1400 a 3500 giri velocità max autolimitata 160 kmh, ma intervenendo sulla centralina motore e cambio si possono superare i 180 kmh, modifiche già fatte dall'iveco stessa x dei furgoni destinati alla ferrari, cambio 8 marce automatico, lo stesso della maserati ghibli e della gran cheroche
Purtroppo non sarà un camper puro di piccole dimensioni come gli altri 2 precedenti, ma sono cambiate le mie esigenze, hò bisogno di un mezzo comodo per poterci vivere periodi più lunghi di quelli fatti finchè lavoravo, che sostanzialmente erano i fine settimana e i ponti delle festività, oltre alle ferie solite.
Avevo anch'io pensato ad andarmene dall'italia, hò fato scouting in vari posti, il più valido è stato Fuerte Ventura nelle Canarie ma le mie radici sono quì, se ne deve andare chi l'hà distrutta l'italia non chi hà contribuito col proprio lavoro a farla crescere.
Io hò un tenore di vita abbastanza economico per cui la crisi non hà spostato significativamente le mie abitudini visto che non sprecavo prima come ora, al massimo x avere una seconda cittadinanza potrei comperare un pezzetto di terra in riva al mare in uno stato fuori dalla ue, pensavo all'Albania, e andarci a vivere saltuariamente con la casa mobile, il camper, per periodi di qualche mese, si vedrà.... oltre al quad che ci stà nel garage del camper, un yamaha grizzly 660, mi porterei il gommone x godermi il mare, il gancio traino è già previsto dall'ordine, che sarà montato in fabbrica e avendo l'omologazione a 35 qli mi potrei trainare anche il toyota kdj 90, anche il 95, il carrello già ce l'hò, li ci sono posti stupendi da visitare.


faccio fatica a rispondere internet è lentissimo, ci sarà il solito problema in centrale, ogni tanto le obsolete schede di tim saltano e mi tocca chiamare il 119

Senza trasferirti, puoi cominciare a fare qualche mese come vorrei fare anche io e come ho già fatto, nel 2008/2009 siamo stati un anno alle canarie, ci sono molte agevolazioni, che puoi avere anche solo affitando una casa, ti rilasciano un domicilio e un documento comunitario che allegato al tuo documento italiano ti da la possibilità di avere doppio domicilio anche se quello fiscale rimane in Italia, per un cambio definitivo (che puoi fare quando decidi) devi iscriverti all'Aire (associazione italiani all'estero) e dopo puoi trasferire anche il domicilio fiscale, oltre che prendere la residenza definitiva, alle canarie lo fanno tutti perchè eventuali pensioni ti arrivano al lordo e paghi le tasse canarie che sono molto, molto meno care delle nostre.

fuerte è un pezzo di marocco.. ci sono anche le dune, lanzarote è ancora più bella per via del parco di Timanfaya, 300 coni vulcanici e anche qualche albero.

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