la prospettiva futura è molto molto nera, io a 29 anni quasi vorrei farmi una mia famiglia, ma come si ci può avventurare , anzi impelacare nelle sole spese di matrimonio al giorno d'oggi?? Senza pensare a tutte le spese fisse alla quale bisognerà provvedere. I ricorsi della storia ci insegnano che a un periodo di crisi ne corrisponde uno di ripresa, ma credo che la crisi nostra sia peggio, in quanto sono cosi complicate le questioni economiche mondiali, che non sarà immediata l'uscita dalla crisi, con governi che si comportano sempre alla stessa identica maniera.

in sostanza meglio stare a casa a fare il BAMBOCCIONE e godermi Toy

Vorrei aggiungere....pur non essendo dipendente, io sono tre anni che tiro a campare, quello che incasso non mi basta per le spese di gestione aziendale e sono costretto a vivere con quei pochi risparmi che ho messo da parte in 30 anni di lavoro.

Dispiace sempre sentire certe notizie ma soprattutto dette con un "umiltà" mostruosa come la tua. Ti auguro sinceramente di uscirne fuori e alla grande!Ti sono internettamente vicino    !

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"meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita"...GJGOR

leare ha scritto: [Visualizza Messaggio]

la prospettiva futura è molto molto nera, io a 29 anni quasi vorrei farmi una mia famiglia, ma come si ci può avventurare , anzi impelacare nelle sole spese di matrimonio al giorno d'oggi?? Senza pensare a tutte le spese fisse alla quale bisognerà provvedere. I ricorsi della storia ci insegnano che a un periodo di crisi ne corrisponde uno di ripresa, ma credo che la crisi nostra sia peggio, in quanto sono cosi complicate le questioni economiche mondiali, che non sarà immediata l'uscita dalla crisi, con governi che si comportano sempre alla stessa identica maniera.

in sostanza meglio stare a casa a fare il BAMBOCCIONE e godermi Toy

Ecco un post che non vorrei mai leggere, io credo che nonostante tutto ci sia sempre una via di sbocco, certo le nostre abitudini se si perde il posto di lavoro o l'attività x gli imprenditori, dovranno radicalmente cambiare, la priorità è mangiare, poi le spese per la casa o il mutuo x chi ce l'hà, quindi tutte le cose al di fuori di queste vanno se va bene ridotte o tagliate di netto, non vedo altre soluzioni.
Dico questo perchè basta solo che guardi indietro a quando avevo 15 anni, era il 1968 e mio padre morì x infarto, in famiglia rimanemmo io e mia madre casalinga essendo figlio unico, l'unica entrata certa era lo stipendio di mio padre calzolaio che ricordo ammontava a 80.000 lire mensili cioè 41,31 euro anche se non sono paragonabili al tempo odierno.
Io smisi di andare a scuola e mi cercai un posto di lavoro, mi ricordo la prima busta paga da tipografo compositore 2000 lire alla settimana, aumentata dopo il primo mese a 2500, in pratica 5 euro mensili, dopo 2 mesi cambiai nuovamente lavoro per andare a fare il lavoro che hò sempre fatto fino alla pensione, vendere pelli x calzature e pelletteria, prima da commesso poi da titolare.
In famiglia mia madre con lavori di incalmo viti stagionali e cucitura di mocassini a mano, e al nostro campo di terra contribuiva alle entrate, avendo la fortuna di avere una casa di proprietà abbiamo sempre vissuto dignitosamente senza mai farci mancare il necessario Di crisi ne hò viste parecchie nel mio settore, x 3-4 anni le cose andavano bene, poi altri 2 o 3 diventava nera x poi magari con una lenta ripresa ritornare alle belle vendite che magari duravano anche un decennio.
Da queste mie esperienze hò capito che la crisi non è mai uguale per tutti i miei clienti, c'è sempre qualcuno che dotato di intuito, fortuna, competenza o semplicemente bravura và meglio di qualcun altro che è rimasto indietro a capacità organizzativa globale, ma sopratutto nei nuovi sbocchi che il mercato offre, bisogna stare continuamente vigili e capire l'evoluzione delle opportunità che aspettano solo di essere colte, che ovviamente sfuggono a chi stà arroccato sulle sue posizioni.
In tutta questa battaglia io hò sempre speso meno di quel che guadagnavo anche se era pochissimo, con questo piccolo sistema non sono mai stato senza una lira in tasca, l'unica volta che mi sono indebitato è stato nell'occasione di voler finire la casa in cui risiedo attualmente, della sua costruzione al grezzo non ne parlo perchè i soldi li avevo accumulati risparmiando ed anche se hò contribuito alla sua costruzione x quel che potevo non mi è costata praticamente fatica.
Una cosa che hò sempre seriamente pensato è che se avessi perso il lavoro sarei andato anche a pulire cessi ma qualcosa avrei sempre portato a casa, non è nel mio dna stare a guardare, generalmente non subisco, attacco sempre e i risultati li hò sempre visti, certo non tutti hanno vissuto la mia vita, ora i tempi sono totalmente cambiati e non sovrapponibili ai miei passati.
Una cosa però mi è chiarissima cioè mai arrendersi alle difficoltà, x mè sono come i limiti di velocità stradali, sono fatti x essere superati.

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pugnali53

Sono in parte d'accordo con Pugnali
ma non concordo con la teoria della crisi ciclica degli anni passati,
anche nei momenti più poveri e devastanti delle guerre passate,dove magari
i nostri genitori mangiavano pane duro ed avevano le scarpe con i buchi
l'Italia e non solo aveva bisogno di tutto ,dalle case agli elettrodomestici
dalle prime auto agli ospedali ecc ecc ora abbiamo solo necessità superflue
ma i nostri soldi vanno in maggior parte a tenere in piedi un sistema
che chiede sempre di più dando sempre di meno.
Io credo che a breve avremo una resa dei conti molto pesante,abbiamo troppi soldi da tirar fuori
x pensionati ,cassaintegrati,interessi sul debito e via dicendo e sempre meno forza lavorativa
inoltre un tempo non avevamo la concorrenza dei paesi ora emergenti con cui
le nostre aziende non possono competere x i costi esorbitanti che abbiamo
e che dire della burocrazia e della giustizia inefficace e troppo permissiva che ci troviamo
a cominciare dai magistrati che fanno chiudere una delle poche aziende del sud che funzionava  
Se alternativa bisogna trovare a mio parere bisogna cercarla all'estero e spero di avere
il coraggio di andarla a cercare malgrado ami molte cose del mio Paese.

Quoto al 100% pugnali53 !

Il nostro futuro non è costruito da altri ma da noi stessi!

Certo che le condizioni al contorno influiscono nella quantità ma non nella sostanza.

La mia personale esperienza è fatta di lavori in Italia ed all'estero, nelle telecomunicazioni anche abbiamo avuto divrsi momenti di alti e bassi. Pensate a quando la costruzione di una centrale telefonica richiedeva palazzi e mesi se non anni di lavoro.
Oggi una centrale è fatta di un cabinet, si installa in pochi giorni e si collauda da remoto!

Credo dobbiamo andare a lavorare dove il lavoro c'è e non aspettare che aprano l'azienda che abbiamo sempre sognato dietro casa!

Forza e coraggio e non poniamoci limiti ma sfruttiamo tutto quanto abbiamo a disposizione oggi !

Proprio perchè oggi il progresso
fa si che dove prima lavoravano 100 persone adesso ne bastano 2
vedi esempi di grosse industrie che negli anni 60-70 davano da mangiare
a migliaia di persone ed ora con la robotica sono in pochi tecnici
a lavorare,l'incongruenza sta nel fatto che 30 anni fa nel pianeta
eravamo 4 o 5 miliardi ed ora siamo arrivati a 7 ed abbiamo sempre meno bisogno
della mano dell'uomo.
Quando i robot faranno le veci dell'uomo (e non credo manchi molto)
noi tutti che faremo?

citazione di Sumabinciampa
Quando i robot faranno le veci dell'uomo (e non credo manchi molto)
noi tutti che faremo?



Staremo a guardare loro che lavorano ovviamente......

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pugnali53

Il lavoro per ora non sparisce ma si sposta.

Oggi il nostro paese è pieno di persone che lavorano facendo lavori a noi poco graditi.

Al contrario l'EST ed il nord Africa hanno bisogno di figure professionali medio/elevate per guidare la crescita e sviluppo.

Cina e Corea investono nell'istruzione sfornando milioni di laureati per supportare "in casa" lo sviluppo. Presto il loro livello prezzi sarà paragonabile al nostro. Le grandi fabbriche in Polonia hanno già fatto lievitare il costo medio del paese.

Io vedo una situazione macroeconomica molto fluida nel mondo....

Credo anche la via non sia lavorare tutti 13 ore al giorno ma lavorare meno e meglio con attività a più alto valore aggiunto.

Ma la terra sarà sempre bassa  

si va nell'ovvio e di questo mi scuso specialmente con ben;anche se le cause dell'attuale crisi sono molteplici e mondiali in Italia non saremo in grado di porvi alcun rimedio finchè avremo una classe politica che pensa solo a mantenere il posto in parlamento ,tutto il resto non conta.dove andremo a finire?
ben hai tutta la mia solidarietà e tutta la mia stima