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La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Autore Messaggio
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
kiko ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Per i politici europei, come la vedo io, stanno creando più danni loro che il caro benzina.

Io azzarderei che il caro benzina è proprio tra i danni causati da politici e trafficanti europei e USA...
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
Sono tornato stanotte da una fantastica settimana (ahime lavorativa) in Spagna.
E' un paese in cui a mio parere la qualità della vita ha livelli veramente elevati, sia dal punto di vista economico che sociale.
Però gli Spagnoli oggi si sentono in crisi. L' economia frena, i tassi dei mutui salgono, le famiglie sono indebitate dai pagamenti rateali, il sistema sociale - a detta di molti - sembra al collasso.
Ma.. allora siamo in italia!

In realtà la percezione del proprio stato economico e sociale non è quasi mai obiettiva ma fortemente e inevitabilmente influenzata dalle "verità rivelate" dei nostri media.
Il livello reale (e quindi comparabile con situazioni di altri paesi) è difficilmente visibile anche dai più attenti.
E' per questo che da anni sogno di andarmene ma purtroppo o per fortuna continuo a svegliarmi in questo paese di merda.

Il trucco è - come già detto più volte qui sopra - il modello di vita dove "se posso, faccio - se non posso, sogno" ergo se sono a bolletta non faccio un mutuo da 150.000 euro perchè voglio una casa da 250.000. Mi accontento di un appartamento molto meno figo da 120.000 e resto in pace col mondo.
Non compro un' auto da 30.000 euro e la pago per anni. COmpro un Toy di 10 anni a 10.000 euro e sono contento lo stesso.Anzi di piu.


Siccome sono anche un po masochista, in merito allo squallore decrepito della nostra classe politica, mi permetto di suggerire delle letture a chi si vuole rodere il fegato e tirarsi mazzate al centro
Oltre il classico 1984 di Orwell
"il mondo nuovo" di Aldus Huxley e "la scuola dei dittatori" di Ignazio Silone... tutti scritti 70 anni fa !!! ( e l' ultimo non lo stampano nemmeno piu... provate a immaginare perche...)

Bene. Scusate lo sfogo non molto coordinato.. ora vado a rodermi il fegato svaccato al fiume.
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
Fabrimo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Scusate lo sfogo non molto coordinato..

Quotatissimo e più coordinato di quanto tu non creda...
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
Personalmente credo che in Italia non ci sia una diffusa cultura politica... che, in un paese "democratico",  è la chiave di tutto. La nostra società non fa altro che farsi influenzare oltremodo dalla televisione, sia durante la campagna elettorale sia dalle pubblicita' che recitano: "sei pensionato? hai meno di 80 anni? vuoi aiutare tuo figlio?
noi possiamo prestarti fino a 30 mila euro anche se sei nell'elenco dei cattivi pagatori. Questa pubblicità la dice lunga sullo schifo e sulla miseria a cui siamo arrivati.
Gli italiani non imparano mai la lezione e ormai da anni una volta vince il centro sinistra e una volta vince il centro destra (che in entrambi i casi non sono ne carne ne pesce), la vita e i problemi non cambiano e tutti i politici che popolano le trasmissioni tv non fanno altro che sputtanarsi gli uni contro gli altri senza mai dire o fare qualcosa di sensato, ma intanto non appena occupano una poltrona di potere fanno i loro interessi o meglio gli interessi di chi ce li ha mandati su quella poltrona.
Banchieri, petrolieri e assicurazioni hanno in mano il potere e la politica. Forse non tutti ricordano che nella sua precedente legislatura il signor silvio in forza alla solita emergenza inquinamento del mese di novembre ha deciso di aumentare in una botta sola del 30% il gasolio dicendo che con quei denari si sarebbero rinnovati gli ormai vetusti ed inquinanti mezzi pubblici. Tutti noi sappiamo che in Tunisia il costo del gasolio alla pompa è di 0,65 €( ). Comunque sia la controtendenza del dollaro che scende
continua a darci una mano. Anch'io ho 2 figli ed anch'io sono preoccupato più che del costo del carburante mi preoccupano le invasioni barbariche a cui il nostro paese è sottoposto e di cui nessuno si occupa; in Italia si viene in gommone, a piedi, in pulmann senza permessi e senza regole e si fa cio che si vuole. Chi ci governa preferisce essere interegerrimo ed efficiente co gli autovelox, tasse, more, strisce blu, controlli vari ai soliti co****ni che, in quanto persone perbene, ad una targa corrisponde un indirizzo ed un nome vero e farà da bancomat all'istituzione del caso.  Concludo il mio pensiero dicendo che , però gli italiani non hanno il dna da imbecilli e presto o tardi si inca77eranno.
Saluti Al
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
al ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Concludo il mio pensiero dicendo che , però gli italiani non hanno il dna da imbecilli e presto o tardi si inca77eranno.

Non tutti, per fortuna, ma molti si purtroppo.
Ad ogni modo condivido il tuo pensiero e le tue preoccupazioni nonchè la speranza che in tanti ci si alzi e si faccia qualcosa.
Palando di caro petrolio e lotta al traffico, nei limiti del possibile, ho tirato fuori il mio gioiellino di 24 anni fa, ancora perfettamente efficiente: una Vespa P150E arcobaleno del 1984.
Non consuma nulla, va sempre e non ha praticamente bisogno di manutenzione: in 24 anni ho cambiato 3 candele, le ganasce dei freni (una volta),  lampadine (3 in tutto), ammortizzatori (1 anteriore 1 posteriore) e l'olio del cambio (3 volte).
Praticamente smaltimento 0 e impatto ambientale di poco superiore a quello di una bicicletta...
Ma questo sistema malato mi permette di utilizzarla, a Milano, solo dal 30 aprile al 30 di settembre...
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
A guardare le code davanti ai negozi per i saldi, si direbbe che non ci sono poi molti problemi economici. Poi molti si nascondono dietro al fatto che visti i tempi di crisi si può comprare solo più durante i saldi, ma non dicono che stanno parlando di comprare capi firmati...
Pubblicità, e spesso anche i media, oltre a programmi tv, non fanno altro che creare illusioni, oggetti inutili spacciati per indispensabili, mode e stili di vita da imitare per non sentirsi "poveri" o "fuori luogo".
Personalmente odio gli sprechi e, perciò, cerco di limitare al minimo le cene fuori e le uscite in locali, compro capi di abbigliamento solo quando realmente mi servono e non per riempire il guardaroba, giro quasi sempre in scooter (35 km/l), faccio vacanze in agosto perchè sono costretto, ma viaggio in bici e vado in campeggio.
Ma tanto ormai siamo il paese dei calciatori e delle veline, delle vacanze a Formentera o in Costa Smeralda, del cellulare da 500€, delle firme per l'abbigliamento anche sulle mutande...che tristezza...
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
... e alla fine di tutto sapete cosa resta? che NOI siamo gli "sboroni"... NOI, quelli "col fuoristrada".. NOI quelli che inquinanoconsumanodistruggonononrispettano... e NOI i ladri morti di fame che arrivano in porto con 100 litri di gasolio a prezzo umano. In galera!
Crucifige! Crucifige!

Insomma, per molti noi siamo tra quelli che più rappresentano tutta la merda che altri in realtà ci fanno spalare (e - siccome ce ne tirano addosso tanta - spesso anche saporitamente mangiare).

Quindi...grande Lorenzo col Vespa!

Un sempre più sconclusionato e incazzato Fabrimo.
PS... che va al lavoro con un cadavere di madison scassatissimo (che purtroppo non ce la farà mai e po mai a raggiungere i 24 anni dei mitici Vespazzi)
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
Quello che comunque è certo è che non si andrà avanti tanto senza sbattere la testa contro il muro della realtà, nel mio settore di commercio pelli rivolto principalmente alle calzature (ma anche l'arreddamento e la pelletteria) il mercato si è praticamente fermato già da giugno e si stanno facendo  3 mesi di ferie, le concerie di s.croce sull'arno in toscana, quelle di arzignano in veneto e anche solofra in campania portano i libri contabili in tribunale una al giorno e si stanno perdendo migliaia di posti lavoro, oramai è questione di mesi e poi la vedo molto molto dura e il nostro capo del governo che fa x cambiare la situazione?
Come sempre si fà gli affari suoi e cerca di star fuori di galera in tutti i modi d'altra parte l'oppozizione non si oppone perchè i vari d'alema, prodi, bersani, fassino, mastella ecc ecc ecc ecc hanno pure loro decine di processi di cui devono rispondere, ma sembra che agli italiani avere un governo di mafiosi, corrotti, delinquenti, pregiudicati, condannati, concussi, complici o mandanti di assassini (dimentico qualcosa?) non gli importi niente.
 




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pugnali53
 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
pensate ai volti dei nostri grandi "STATISTI" silvio, prodi, fini, pierferdinando, fassino, mastella, visco, diliberto, bertinotti, bersani, veltroni, rutelli, d'alema, di pietro, bossi, calderoli, pecoraro scanio putroppo abbiamo perso luxuria...... questi son i top manager di cui l'Italia dispone. E' già  un miracolo che l'Italia sia ancora in piedi.
 



 
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Messaggio Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà 
 
Da molto tempo agli italiani  raccontano favole, la televisione ci ha propinato telenovelas, fiction irreali, calcio,  favole, favolette, favolone, di conseguenza i nostri politici hanno cavalcato questa situazione, e hanno raccontato e ci raccontano favole per farci sognare. Poi la realtà quotidiana è tutta un'altra minestra e un po' alla volta ci rendiamo conto che ci stanno fregando un'altra volta e si vorrebbe cambiare.

Cambiare con cosa e con chi?

Abbiamo il coraggio di voltare pagina e mettere al comando persone che sanno fare 2+2= 4!. (sappiamo che fa male)

Probabilmente siamo tutti dei grandi bambini e ci piacciono ancora le favole.......e la storia continua.


Ciao
Kiko
 



 
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