Quello dello Scarfiotti non è molto antipatico...DI PIU'!

Se si organizza mi unisco volentieri a voi.
Ciao

ciao Mario, news dallo scouting?........

dacci solo le buone....quelle cattive non le vogliamo...

robygrat ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ciao Mario, news dallo scouting?........

dacci solo le buone....quelle cattive non le vogliamo...

Ottime news, son tornato distrutto (sono andato a fare il giro con ragazzi con meno di 30 anni e con un manico esagerato), ma GODUTISSIMO.
Orbene il percorso è stato da Pinerolo salita dell'Assietta fino al bivio per Sportinia, da lì discesa a Sauze d'Oulx, risalita al forte del Pramand, galleria dei Saraceni e salita ai 2830 mt dello Jafferau.
Sono poi sceso costeggiando le piste di sci a Bardonecchia.
Notte in campeggio e salita la domenica ai 3333 mt del Sommeiller; quasi in cima ho trovato la neve, ma grazie alla leggerezza delle moto sono passato oltre per bagnare le ruote nel laghetto in cima.
Tutto è perfettamente praticabile, senza problemi anche dai ns. mezzi.  L'unico impedimento è la barra che chiude, da stanotte, la salita da appena più in alto del lago di Rochemolles sino alla punta del Sommeiller.
In tutto sono stati 360 km tra asfalto e sterrato.
Se persiste questo clima, nel mese di settembre non si dovrebbero essere problemi di sorta a ripetere il giro, così come lo fatto o modificandolo, eliminando ad esempio il Sommeiller e sostituendolo con qualche altro itinerario nella zona di Bardonecchia.
Posterò foto, stasera.

Peccato perchè la salita al Sommeiller è fantastica!!

redkaa ha scritto: [Visualizza Messaggio]

.............e salita ai 2830 mt dello Jafferau.
Sono poi sceso costeggiando le piste di sci a Bardonecchia

Ma la discesa su Bardonecchia dallo Jafferau era assolutamente vietata, in quanto privata, il proprietario che gestisce un bar in funzione solo nel periodo invernale, tra l'altro era famoso per aver modificato alcune moto................( con un bastone).

Sono cambiate le cose ?

NordWest ha scritto: [Visualizza Messaggio]

redkaa ha scritto: [Visualizza Messaggio]

.............e salita ai 2830 mt dello Jafferau.
Sono poi sceso costeggiando le piste di sci a Bardonecchia

Ma la discesa su Bardonecchia dallo Jafferau era assolutamente vietata, in quanto privata, il proprietario che gestisce un bar in funzione solo nel periodo invernale, tra l'altro era famoso per aver modificato alcune moto................( con un bastone).

Sono cambiate le cose ?

No, non è cambiato nulla. Un bellissimo cartello che dice divieto di circolazione alle moto fa bella mostra di sè all'inizio della discesa ed ha altri fratelli sparsi lungo il percorso. L'abbiamo fatto alla carbonara, zitti zitti ed erano già passate le otto, quindi in orario non sospetto, sempre nel rispetto dell'ambiente, cioè scendendo lungo il sentiero (che viene percorso dai mezzi di manutenzioneagli impianti sciistici) che penso tu conosci, pietroso all'inverosimile e con pendenze, penso, oltre il 30%, senza azzardare tagli.
Tanto sul brutto si saltava di più e ci si divertiva di +++++++       

Una foto dal forte dello Jafferau, per dare l'idea a chi non conosce le strade militari, di che si sta parlando

redkaa ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Una foto dal forte dello Jafferau, per dare l'idea a chi non conosce le strade militari, di che si sta parlando

Io se fosse possibile rassicurerei i partecipanti che nello spirito di un club che vuole diffondere un'immagine non invasiva e distruttiva del fuoristrada, durante lo svolgimento dell'uscita ufficiale i percorsi saranno solo ed esclusivamente tracciati su strade non vietate.

Tutte le strade militari che ho percorso sabato e domenica scorsi sono strade provinciali, con tanto di numero di strada e in alcuni casi con cartelli segnalanti i limiti di velocità e la distanza chilometrica.
Quindi di liberissima circolazione
Per il pezzo della discesa dallo Jafferau a Bardonecchia, il divieto di circolazione riguarda espressamente e solamente le motociclette, per colpa dei soliti imbecilli (sia a due che a quattro ruote) che usavano, come dico io, arare senza aratro, risalendo le piste da sci non sulla strada tracciata e usata dai mezzi di manutenzione agli impianti, ma direttamente sui prati.