La più elaborata delle mie Cooper è stata l'ultima vera Mini (una 1275cc) già con le ruote da 12" aveva due mostruosi Weber DCOE a doppio corpo montati al posto della primitiva iniezione originale, filtro aria a retina, albero a camme con alzate maggiorate, testa lavorata con sedi valvole maggiorate (ricordo che aveva richiesto anche un riporto di saldatura in un punto che altrimenti diventava critico), collettore di scarico 4 in 1 in acciao inox come il resto dell'impianto, diretto e con uscita posteriore centrale. potenza al banco a rulli 90 HP (al cambio era sui 98-100), purtroppo col cambio orginale a quattro marce in velocità massima faceva "solo" 190 già leggermente al limite del fuorigiri (il preparatore mi aveva raccomandato di non superare i 6800 altrimenti il rischio era che si aprissero le bielle...).
In velocità umiliava i Golf GTI anche il primo 1800 , ma il bello era in accelerazione, dove neppure auto sulla carta molto più prestazionali potevano aver ragione di quel mostriciattolo.
L'assetto era con ammortizzatori Spax regolabili, cerchi Minilite e gomme Dunlop racing (gli ultimi tempi Yokohama, che costavano un botto ma davano una tenuta incredibile), il problema era scaricare a terra tutti quei cavalli: sull'asciutto faceva ancora fischiare le gomme nel passaggio seconda-terza ma sul bagnato era davvero difficile ...sembrava quasi di essere in folle !
Alla fine per tutte le modifiche avevo speso quasi otto milioni dell'epoca, leggermente di più di quello che mi era costata la macchina, acquistata a un prezzaccio seminuova, ad un 'asta
La precedente era un Mini De Tomaso, come motore era quasi identico (aveva 68 HP di base se non ricordo male), anche in quel caso ci avevo montato due bei Weber e altre cosette, ma senza modifiche radicali come sull'altra.
La prima era un Cooper "S", quella con i due serbatoi...demolita in un fosso da una parente che pensava di saperla guidare.
Erano piccole grandi macchine, le sfide con i 112 Abarth di un paio di amici su per le valli bergamasche le ho vinte quasi sempre e , cosa più importante, senza mai andare a sbattere, cosa che invece loro, per via dell'assetto "saltellante", avevano fatto in almeno un paio di occasioni.
Uno di loro, il più scatenato, una volta piombò pure su un gregge di pecore che ci trovammo all'improvviso dietro un tornante nel corso di una tirata all'ultimo sangue
Due o tre ovini che volavano in aria, il pastore imbufalito che sferrava legnate sul tetto del pazzoide, chiuso in auto terrorizzato, ma poi, tornati a casa, grandi risate ...
Il Cooper anche quella volta si era fermato in tempo, l' Autobianchi no !
Mi piacerebbe un sacco averne ancora una, ma poi finisce che mi rimetto a fare il matto, eglio di no.