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Area Viaggi & Vacanze - La nostra avventuradisavventura "algerini per caso"



valter [ Lunedì, 18 Febbraio 2008, 14:24 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
front2800 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Hai ragione, ma perchè quando in caserma stavamo mangiando il salame e il prosciutto e ci bevevamo il vino, cerano dei personaggi che ce lo chiedevano lo mangiavano e si bevevano anche il vino ?
Premetto che Noi per correttezza avevamo avvisato che mangiavamo il salame fatto con il MAIALE e il commissario ha detto "pa de problem, vu pouvez manger", detto fatto , pastasciutta e poi salame. Con relativi algerini che prendevano le fette di salame. Ci chiedevano anche se avevamo delle bottiglie di vino da vendere o da scambiare.
BHA che dire ?


Che se non ci diamo un giro finiremo come i dinosauri...senza bisogno di asteroidi che ci diano una mano. Pensa te se ci dobbiamo fare dei problemi x una fetta di salame...


pizzy [ Mercoledì, 27 Febbraio 2008, 13:45 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
Ciao sono Andrea Pizzimbone, presidente della 4Wd Experience,
Il percorso normalmente seguito e quasi obbligatorio, entra per ben 3 Km all'interno del confine algerino. Tutti lo sanno ma trattandosi di pieno deserto nessuno vuole farci caso. In molti periodi dell'anno addirittura c'è un passaggio ormai conosciuto da tutti che viene usato dai contrabbandieri di notte.
Comunque ricordiamoci che attraversiamo paesi che hanno una cultura diversa dalla nostra e siamo noi a doverci abituare alle loro regole.
Nel 2005 ho avuto una avverntura poco piacevole anche io,
Partecipavo alla Tunisi>>Timboucto>>Dakar. L'avventura che durava più di un mese Io ed un Amico ce la siamo programmata al 50% ( ossia io avrei dovuto portare l'auto fino a Tammaraset e con un aereo sarei dovuto rimpatriare, Lui arrivato con un aereo avrebbe dovuto continuare il viaggio).
Tutto Ok, alle 5 del mattino ci siamo incontrati, ci siamo fatti il passaggio di consegne e e via.
Ho passato tutta la giornata li, aspettando le 24 per imbarcarmi sull'aereo, ma alle 22 mi arriva una chiamata sul cellulare, era Mauro (l'amico) intestatario del veicolo, tutto preoccupato perche ad Ain Ghezzam (confine con il Niger) gli avevano sequestrato la macchina. Secondo loro solo io che l'avevo fatta entrare in Algeria potevo farla uscire.
Notare bene ne sul documento della macchina ne sul mio passaporto c'era identicato l'ingresso (era stato tutto preparato ad hoc).
Comunque a bordo di una Land Cruiser 60 carica di benzina ed armi (con 2 contrabbandieri) ho percorso nella notte a fari spenti i 400 Km di deserto che dividono le due località. (non mi sottofermo sulla paura, i particolari e come sono riuscito a trovare questi due).
L'indomani mattina alle 7 ero in dogana sotto gli occhi stupiti della gendarmeria che d'accordo con la guida avevano già fatto i conti del guadagno vendendosi la Ns. 80 strapreparata, mi sono presentato con il passaporto in mano.
Ho fatto passare la riga di confine al veicolo e a piedi mi sono diretto di nuovo in frontiera.
A fucile puntato mi è stato intimidato l'accesso in Angeria perchè a questo punto io non avevo più i permessi di ingresso.
Il problema che non avevo neanche quelli per il Niger. Che cosa avrei dovuto fare restare li nella terra di nessuno vita natural durante? Fortunatamente con abile gioco delle tavolette con i passaporti ed i permessi di tutti gli altri anche il mio passaporto ha avuto il suo bel timbro nigerino e ho continuato il viaggio fino a Niamei.
Fin che si possono raccontare queste avventure è qusi bello farle e rivivere quei momenti.


NIK [ Mercoledì, 27 Febbraio 2008, 15:16 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
salvo strani giri normalmente chi porta dentro un veicolo se lo deve anche riportare fuori ...
Ricordo di casini successi ad una copia perchè il marito aveva il timbro dell'auto sul suo passaporto , a casusa di un malore è stato trasportato in aereo e la moglie ha dovuto fare una trafila per uscire con l'auto ...
Che sia stato preparato tutto ad hoc ho dei seri dubbi altrimenti l'auto sarebbe entrata ed uscita sans problems !
Il discorso è ben differente per chi , come i peougeottari , lo importano per venderlo e poi se ne perde traccia , quindi , hanno la necessità che sul passaporto non vi sia nessun riferimento all'importazione temporanea, al massimo resterà il timbro sui 100 dollari lasciati al doganiere ! C'è traccia però dei paesi in cui entrano ed escono .

Per quel che ne so è sempre stato così . Non avendo il timbro d'entrata , al di la dei casini eventuali con l'assicurazione , potrebbero benissimo e tranquillamente sequestrarti il veicolo .

Mah a volte non vi capisco del perchè cercare sti rischi e inkasinare una vacanza ...


front2800 [ Mercoledì, 27 Febbraio 2008, 18:36 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
In pratica dai la conferma di quanto dettomi dalla polizia (non la frontaliera) che "sconfinare" in certe situazione è "normale".
Ma quando ti ritrovi uno st++++o che vuole fare il saltino di grado all'ora son dolori.


NordWest [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 09:08 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
front2800 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
In pratica dai la conferma di quanto dettomi dalla polizia (non la frontaliera) che "sconfinare" in certe situazione è "normale".
Ma quando ti ritrovi uno st++++o che vuole fare il saltino di grado all'ora son dolori.


Sarà anche una deuzione logica
In ogni caso avrei preferito che di tutto l'intervento di " pizzy" fosse rimasta a tutti in mette questo:

pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Comunque ricordiamoci che attraversiamo paesi che hanno una cultura diversa dalla nostra e siamo noi a doverci abituare alle loro regole.


Se vai negli States e un'auto della polizia ti raggiunge alle spalle e acccende il lampeggiante, ti devi fermare, e fin qui lo sanno tutti, appena fermo devi mettere asolutamente le mani in vista in alto sul volante, non cercare di scendere, aspettare che il polizziotto si avvicini, controlli poi di darà istruzioni, scendere dalla macchina può essere un grosso rischio nella migliore delle ipotesi ti ritrovi per terrra con un ginocchio nella schiena ammanettato.

Quando torni a casa potrai dire che i polizziotti americani hanno delle regole di merda, che sono violenti ecc.


Tubaz [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 11:01 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
NordWest ha scritto: [Visualizza Messaggio]
front2800 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
In pratica dai la conferma di quanto dettomi dalla polizia (non la frontaliera) che "sconfinare" in certe situazione è "normale".
Ma quando ti ritrovi uno st++++o che vuole fare il saltino di grado all'ora son dolori.


Sarà anche una deuzione logica
In ogni caso avrei preferito che di tutto l'intervento di " pizzy" fosse rimasta a tutti in mette questo:

pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Comunque ricordiamoci che attraversiamo paesi che hanno una cultura diversa dalla nostra e siamo noi a doverci abituare alle loro regole.


Se vai negli States e un'auto della polizia ti raggiunge alle spalle e acccende il lampeggiante, ti devi fermare, e fin qui lo sanno tutti, appena fermo devi mettere asolutamente le mani in vista in alto sul volante, non cercare di scendere, aspettare che il polizziotto si avvicini, controlli poi di darà istruzioni, scendere dalla macchina può essere un grosso rischio nella migliore delle ipotesi ti ritrovi per terrra con un ginocchio nella schiena ammanettato.

Quando torni a casa potrai dire che i polizziotti americani hanno delle regole di merda, che sono violenti ecc.


Vero , hai ragione preò mi permetto di riprendere la stessa frase di Pizzy
"Comunque ricordiamoci che attraversiamo paesi che hanno una cultura diversa dalla nostra e siamo noi a doverci abituare alle loro regole."
per dire che mi trovo perfettamente d'accordo con questo principio ma mi sembra che 'loro', e per loro intendo quelli della fetta di salame, quando vengono da noi non lo fanno proprio.
Non vorrei aizzare una polemica politico-religiosa ma constato questo.
Ciao


lucaz [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 11:39 ]
Oggetto: Re: La nostra avventuradisavventura "algerini per caso&
Ci stiamo addentrando un po' troppo in una discussione che non ci compete,
sarei lieto anch'io di discutere con voi, ma in questo ambito stiamo uscendo dal tema che ci siamo posti.
Possiamo confrontare le nostre opinioni sul tema culturale, ci terrei che fosse fatto con delle regole prestabilite.

Io vorrei chiedere perché è consuetudine compiere lo sconfinamento in Algeria: (senza accuse a nessuno, solo per capire)
è impossibile completare il giro senza sconfinare?
si va a percorrere una pista?
oppure si perdono i passaggi migliori?
o è solo un'abitudine delle guide che non vogliono correggere?

Insomma, sono il primo a dire che una striscia sulla sabbia è troppo labile ed inutile per essere definito confine, d'altra parte se c'è un limite è anche il caso di accettarlo, altrimenti passo dopo passo si arriverà ad entrare sempre più nel territorio algerino per mille motivazioni sensate e condivisibili, ma il confine è andato a farsi benedire.

Luca


pizzy [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 13:36 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
Noi siamo un popolo libero loro un po meno.
Queste esperienze però mi fanno pensare, quando vedo viaggi organizzati con i tempi al limite del necessario.
Bisogna sempre calcolare l'imprevisto sia burocratico che meccanico.
Nel maggio 2007 proprio su quel percorso abbiamo avuto:
1 mozzo di un 80 con bulloni tranciati (riparato in 2 ore ma con un rallentamento della carovana di mezza giornata)
1 capottamento di un 70 (tempo perso 1 pomeriggio per riadrizzarlo, smontare un po di cose per svuotare i cilindri dall'olio che era travasato, qualche colpo si martello e via)
1 differenziale posteriore di un 95 rotto (dal momento che è capitato in concomitanza con il cappottamento i tempi di smontaggio sono stati appaiati a quelli del 70, con la differenza che abbiamo dovuto tiracelo dietro per 4 giorni, visto che andava solo con l'anteriore. solo 1 giorno per svalicare una catena) Ma siccome la fortuna è bendata ma la sfiga ha mirato quella 95, di seguito: braccetto dello sterzo piegato, pneumatico bucato con auto a traino nella sabbia????????' non chè il figlioletto di 4 anni è caduto dalla maggiolina e si è fratturato una clavicola)
Se tutto questo non bastasse, durante il ritorno su strada, allì'altezza di Mares la biella di un suzuki ha pensato che il motore per lei era troppo stretto e ha pensato bene bucando il blocco di uscire (400 Km a traino + 6 a Marsiglia di attesa per un carroattrezzi.
Quindi quando viaggiamo mettiamo tutto in conto.


fzj78 [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 13:55 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
lucaz ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io vorrei chiedere perché è consuetudine compiere lo sconfinamento in Algeria: (senza accuse a nessuno, solo per capire)
è impossibile completare il giro senza sconfinare?
si va a percorrere una pista?
oppure si perdono i passaggi migliori?
o è solo un'abitudine delle guide che non vogliono correggere.


In alcune zone è decisamente più conveniente sconfinare in Algeria piuttosto che rimanere in Tunisia: infatti dalla parte Algerina troviamo delle dune più "organizzate" rispetto a quelle caotiche della parte tunisina. Da qui la consuetudine di sforare, complice anche la sensazione che tanto è deserto e non interessa a nessuno. Purtroppo da alcuni anni gli Algerini stanno attuando un piano di controllo dei confini molto poco all'africana come nel passato, e questo a portato ad alcuni spiacevoli episodi come quello di front2800.
In ogni caso non è assolutamente obbligatorio sconfinare, non ci sono passaggi obbligati e quindi basta allontanarsi un po' dal confine per evitare qualsiasi problema, se infatti siamo andati in quei posti è per fare dune, e non per scansarle...


pizzy [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 14:55 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
Sono un po tutte e due le cose,
Noi ci appogiamo a delle guide e poniamo nelle loro mani la conduzione della carovana sicuri che ci indichino la strada più giusta e sicura e guardacaso è quella marcata sul GPS, prescaricata da casa.
In posti come quelli fare il fai da te a mio parere non è consigliabile, le guide ci sono nate.
Nel 2006 avevo una guida che non biascicava ne una parola di italiano e tantomeno francese, si faceva capire a gesti (era un camelliere) eppure si sapeva orientare benissimo in un mare di dune.


fzj78 [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 16:27 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sono un po tutte e due le cose,
Noi ci appogiamo a delle guide e poniamo nelle loro mani la conduzione della carovana sicuri che ci indichino la strada più giusta e sicura e guardacaso è quella marcata sul GPS, prescaricata da casa.
In posti come quelli fare il fai da te a mio parere non è consigliabile, le guide ci sono nate.
Nel 2006 avevo una guida che non biascicava ne una parola di italiano e tantomeno francese, si faceva capire a gesti (era un camelliere) eppure si sapeva orientare benissimo in un mare di dune.


Prova a domandare a front2800 cosa ne pensa delle guide tunisine...chiaramente bisogna evitare di generalizzare, ma il livello di professionalità delle guide tunisine è decisamente basso.
Il principale motivo è che non possiedono la cultura dei grandi carovanieri che puoi trovare nel Ténéré o in Mauritania, principalmente sono dei pastori che conoscono magari benissimo la loro zona, ma poi vanno a naso un po' più a sud. Anche il fatto di essere cammelieri non è che aiuti un gra chè, sono modi di muoversi estremamente diversi rispetto ai nostri fuoristrada, e normalmente è difficile che possano tracciare un buon percorso per le vetture.


NordWest [ Giovedì, 28 Febbraio 2008, 16:42 ]
Oggetto: Re: La Nostra Avventuradisavventura "algerini Per Caso&
pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]
.......
Noi ci appogiamo a delle guide e poniamo nelle loro mani la conduzione della carovana sicuri che ci indichino la strada più giusta e sicura e guardacaso è quella marcata sul GPS, prescaricata da casa.


Le guide se devono percorrere in autonomia un tratto da A a B scieglieranno sempre il percorso più semplice, meno problematico e usurante per i mezzi, preferiscono aggirare un Erg che attraversarlo, il Murzuk ad esempio si può attraversare nei cordoni interdunali riducendo in modo drastico il numero di cordoni da scavalcare o andarsi a cercare il massimo numero di scavlcamenti, sono scelte

pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]
.......
In posti come quelli fare il fai da te a mio parere non è consigliabile, le guide ci sono nate.


Quando uno non sà niente di viaggi in terra d'Africa il 100% delle guide vanno bene, poi man mano che siacquista esperienza sicapisce che la percentuale delle guide valide si riduce in modo drastico a livelli di crescita del Pil, infatti quando si trova una guida/agenzia/referente locale valido si tende a cercare sempre quella, considerando che per uno la miglior guida è quella che ti porta sul percorso più semplice per un altro è quella che cerca il percosro più difficle, ma sicuro.
Quando vedi una guida tracciare una diagonale in salita con 10 auto in coda, be non è una buona guida perchè lui salirà ma dietro non salirà nessuno.

pizzy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Nel 2006 avevo una guida che non biascicava ne una parola di italiano e tantomeno francese, si faceva capire a gesti (era un camelliere) eppure si sapeva orientare benissimo in un mare di dune.


Io viaggio con un gruppo che prende sempre, la guida locale anche in paesi dove non è obbligatoria ( Turchia ad esempio ) lo fà perchè la guida parla la lingua locale e può risolvere un mare di compiti che richiederebbero molto più tempo a non indegeni, come sapere se al distributore x c'è gasolio o un'alternativa ecc. ecc. ma diciamo che praticamente mai fà aprire i tratti su sabbia alle guide, anzi la raccomandazione principale e di non seguirle mai.

L'anno scorso tornando dal wadi Magridet in direzione Gadames dovevamo percorrere una pista che passa molto, ma molto vicino al confine Algerino, già si sapeva che gli Algerini erano particolarmente "caldi " e abbiamo opatato per percorrere una nuova pista che traccia un percorso ad una distanza di sicurezza.

Ombelico del Murzuk 2007
zummando verso Gadames si nota la pista gialla che passa troppo vicino ed in alcuni tratti anche oltre in Algeria.
Qui non è questione di essere furbi o scemi, imprudenti o troppo prudenti, qui si tratta di conoscere la situazione di un paese, essere coscienti di eventuali rischi e decidere se vale la pena di correrli, se ci capitano inprevisti a noi sconosciuti ma altri conosciuti be sono solo problemi nostri e bisognerebbe non incazzarsi con il mondo ma solo con se stessi, alle Maldive si può andare in galera per un giornale con dei nudi ( tipo calendario del gommista).

Putroppo in tutti i viaggi molti viaggiatori non sanno nulla, di quello che andranno a vedere, e ben poco ti sapranno raccontare dopo.




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