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Noi ci appogiamo a delle guide e poniamo nelle loro mani la conduzione della carovana sicuri che ci indichino la strada più giusta e sicura e guardacaso è quella marcata sul GPS, prescaricata da casa.
Le guide se devono percorrere in autonomia un tratto da A a B scieglieranno sempre il percorso più semplice, meno problematico e usurante per i mezzi, preferiscono aggirare un Erg che attraversarlo, il Murzuk ad esempio si può attraversare nei cordoni interdunali riducendo in modo drastico il numero di cordoni da scavalcare o andarsi a cercare il massimo numero di scavlcamenti, sono scelte
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In posti come quelli fare il fai da te a mio parere non è consigliabile, le guide ci sono nate.
Quando uno non sà niente di viaggi in terra d'Africa il 100% delle guide vanno bene, poi man mano che siacquista esperienza sicapisce che la percentuale delle guide valide si riduce in modo drastico a livelli di crescita del Pil, infatti quando si trova una guida/agenzia/referente locale valido si tende a cercare sempre quella, considerando che per uno la miglior guida è quella che ti porta sul percorso più semplice per un altro è quella che cerca il percosro più difficle, ma sicuro.
Quando vedi una guida tracciare una diagonale in salita con 10 auto in coda, be non è una buona guida perchè lui salirà ma dietro non salirà nessuno.
Nel 2006 avevo una guida che non biascicava ne una parola di italiano e tantomeno francese, si faceva capire a gesti (era un camelliere) eppure si sapeva orientare benissimo in un mare di dune.
Io viaggio con un gruppo che prende sempre, la guida locale anche in paesi dove non è obbligatoria ( Turchia ad esempio ) lo fà perchè la guida parla la lingua locale e può risolvere un mare di compiti che richiederebbero molto più tempo a non indegeni, come sapere se al distributore x c'è gasolio o un'alternativa ecc. ecc. ma diciamo che praticamente mai fà aprire i tratti su sabbia alle guide, anzi la raccomandazione principale e di non seguirle mai.
L'anno scorso tornando dal wadi Magridet in direzione Gadames dovevamo percorrere una pista che passa molto, ma molto vicino al confine Algerino, già si sapeva che gli Algerini erano particolarmente "caldi " e abbiamo opatato per percorrere una nuova pista che traccia un percorso ad una distanza di sicurezza.
Ombelico del Murzuk 2007
zummando verso Gadames si nota la pista gialla che passa troppo vicino ed in alcuni tratti anche oltre in Algeria.
Qui non è questione di essere furbi o scemi, imprudenti o troppo prudenti, qui si tratta di conoscere la situazione di un paese, essere coscienti di eventuali rischi e decidere se vale la pena di correrli, se ci capitano inprevisti a noi sconosciuti ma altri conosciuti be sono solo problemi nostri e bisognerebbe non incazzarsi con il mondo ma solo con se stessi, alle Maldive si può andare in galera per un giornale con dei nudi ( tipo calendario del gommista).
Putroppo in tutti i viaggi molti viaggiatori non sanno nulla, di quello che andranno a vedere, e ben poco ti sapranno raccontare dopo.