Re: PICCOLE " RISORSE" CRESCONO...
Con la legge italiana che difende i ladri e punisce i derubati bisogna stare attenti alle trappole, solitamente i delinquenti hanno buoni avvocati che ti rovinano....... molto meglio una palla da 33 grammi in testa cal 12 da 750 bar in camera di scoppio e velocità di 650 metri secondo, una bella buca di 2 metri e finita lì senza denunce o scartoffie varie.....
Alla fine anche questa soluzione non è poi così praticabile: se dovessero ritrovare il "corpo del reato", la prima cosa che farebbero una volta estratti i proiettili, è andare a confrontarli con quelli delle armi dello stesso calibro denunciate nella zona.
A un nostro amico, dopo che una donna era stata ferita da un colpo vagante, solo per questa analogia nel calibro e nel tipo di munizione, hanno sequestrato un fucile e a tre anni di distanza (pur essendo emerso che neppure volendo avrebbe potuto essere lui lo sparatore, perchè in quel momento si trovava a decine di chilometri di distanza)ancora il tapino non è riuscito a riaverlo, forse anche per via del fatto che non ha deciso di rivolgersi ad un avvocato per far valere le proprie ragioni. :roll:
Questo atteggiamento vessatorio degno di uno stato borbonico, deriva da una aberrazione originaria: il permesso di detenzione, non è come la patente un attestato (per quello c'è l'abilitazione al maneggio delle armi, che è il primo step), bensì una "concessione", che l'autorità preposta può revocare a sua esclusiva e praticamente insindacabile discrezione. :mad:
Poi, però, in Calabria concedono il porto del fucile da caccia a uno condannato per gravi reati di mafia (anche se è un pregiudicato, dice la motivazione della sentenza, non è giusto privarlo del diritto di praticare il suo sport preferito :shock:
Oppure, caso ancora più assurdo, a un bergamasco ex appartenente alle Brigate Rosse, in passato collaboratore di giustizia (e come tale a piede libero nonostante-sic- avesse confessato svariati omicidi...) viene concesso non solo il permesso di dedenzione ma addirittura il porto d'armi (tant'è che questo circola anche in pubblico con una S&W cal. 38 special in bella vista nella fondina ascellare) perchè , a sentire quel pazzo scatenato del magistrato, " "i suoi ex sodali potrebbero decidere di vendicarsi e lui deve potersi difendere".
Questo a un assassino, a oltre vent'anni dai fatti che potrebbero ipoteticamente portare ad un tentativo di ritorsione nei suoi confronti (che poi ci starebbe pure, perchè l'infame è infame qualunque colore abbia,.) mentre sempre nel bargamasco, un imprenditore pluri-rapinato e in pericolo di vita , si difende e viene condannato per omicidio.
La classe dirigente di questo paese non merita alcuna misericordia. Non hanno scuse o giustificazioni si sorta. Nessuno escluso.