MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA »  Mostra messaggi da    a     

Registro Land Cruiser Italia


Non si può parlare sempre di Land Cruiser... - MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA



BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:06 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
PER RIPORTARE IL THREAD ALLA SUA ORIGINARIA FUNZIONE, OVVEROSIA STIMOLARE DA PARTE DEGLI UTENTI LA NARRAZIONE DEI PROPRI GIRI IN TOYOTA, PREFERIBILMENTE CARATTERIZZATI DA ORARI, LOGISTICA O ALTRE CARATTERISTICHE SINGOLARI, VI RAGGUAGLIO SUL PRIMO, VERO GIRO IN BJ COL NOSTRO CAGNONE, MAX UN MAREMMANO DI CIRCA 80 CHILOGRAMMI, UN VERO TESORO MA DEL TUTTO ALL'OSCURO DEL GALATEO AUTOMIBILISTICO


Il primo passo, anche questa volta è stato far annusare al bestione la nuova auto, affinchè potesse familiarizzarci.
Familiarizza eccome : alza la zampa e battezza copiosamente la ruota posteriore destra, poi, per par condicio anche quella opposta.

Superato lo shock per i nostri ex cerchioni immacolati, l' entusiasmo si accende quando lui, incuriosito, appoggia di sua sponte le zampe anteriori sul pianale del vano di carico.
E' FATTA ! Esultiamo Sarebbe troppo bello, difatti non appena provo ad alzarlo da dietro per infilarlo con tutto il suo peso nell'abitacolo, si gira e mi guarda offeso, opponendo una strenua resistenza ai miei sforzi di infilarlo nel BJ.

Allora arriva l'illuminazione, come del resto abbiamo fatto la volta scorsa per il giro inaugurale della "nuova" auto di famiglia, mia moglie sale prima di lui.
Ache questa volta il "cucciolone" abbocca e salta sui due pallet che ho preventivamente impilato sotto al paraurti .
Sfruttando la trazione integrale di cui l'ha provvisto da madre natura, entra con un solo balzo e fa per sedersi accanto alla mia signora...solo che questa volta lei lo beffa, sgusciando tra i due sedili e portandosi nella parte anteriore.

Il beniamino di famiglia cerca allora di imitarla, ma la cassa porta-attrezzi in legno autocostruita (l'ho fissata dietro i sedili e nel doppiofondo ospita le due batterie montate su un sottotrato in neeprene antiurto) ostacola il passaggio di un cane di taglia enorme come il nostro.
Volendo ce la farebbe, ma accucciandosi e scavalcando carponi il grosso contenitore , per cui orgoglioso com'è è preferisce sedersi in attesa di vedere come si mette la faccenda.

Avvio il motore e Max resta stranamente tranquillo.
Ma come, sia con l'Audi che con il furgone che avevamo , molto più silenziosi e senza le vibrazioni del BJ, appena sentiva il motore partire questo scatenava l'inferno e ora non fà una piega ?
Infilo la prima e si limita a guardare ora da un lato ora all'altro, come se volesse controllare se passiamo nell'angusto varco passaggiolasciato dai rami degli alberi e dai rovi sul sentiero che scende da casa nostra. E' buffissimo, seduto come un essere umano e con quell'espressione seria e concentrata, ricorda tanto uno di quegli amici che trascini, in genere titubanti, nel loro primo giro in 4x4...

Procediamo lentamente col motore al minimo e le marce basse, anche per attenuare l'effetto "cartavetro" dei cespugli sulle fiancate.
Non ridete, ho il BJ da appena una settimana: mi conosco, poi queste pippe mi passeranno come già accaduto con Munga, Land e Range...

A passo di lumaca arrivo all'asfalto e allungo con decisione.
La mia signora non si è ancora abituata ai serpeggiamenti del gippone quando tiro le prime tre marce su strada
Le Maxi di Ziarelli sul terreno smosso aggrappano divinamente, ma sull'asfalto sembra di guidare uno di quei prototipi per slalom in salita col motore di un Porsche strizzato nella carrozzeria di una 112 ... solo che i birilli li vede solo lei, il BJ, e va dove gli pare! .
Max dimostra di apprezzare questa andatura a zigzag ma la nostra padrona molto meno, per cui mi dò una calmata e tengo il motore sottocoppia sui sessanta di tachimentro...mi chiedo se lo strumento non sia un pò "taccagno", perchè a sensazione sembra di andare almeno venti chilometri più veloce, ma forse è per via dall'impegno che richiede per procedere diritto e per il rumore di rotolamento dei gommoni.

Ricorro al vecchio trucco di tenere il volante con una mano sola...anche perchè l'altra mi serve per difendermi dal nostro amico a quattro zampe, che manifesta il prorpio entusiasmo per la macchina nuova leccandomi accuratamente la nuca e poi il collo.
A nulla valgono gli sforzi per dissuaderlo : mi pettina come Walter Chiari in certe gag con Campanini e poi , soddisfatto, si dedica a "lavare" il vetro laterale. Sono salvo.

Dopo qualche chilometro raggiungiamo un ciclista in sovrappeso che arranca maldestramente su un falsopiano: posso affermarlo con cognizione di causa, perchè circa venti chili fà ero un discreto agonista nella mountain bike, e lo stile del ciclista della domenica lo riconosco al volo.

La carreggiata in questo tratto è piuttosto stretta, per cui mi accoda educatamente, sperando che quello , sentendo il rumore del motore, non appena la strada spiana si faccia un pochino di lato, invece di occupare due terzi della sede stradale procedendo a serpentina per alleviare lo sforzo. (N.dA. :Da queste parti, molti ciclisti se ne fregano degli altri utenti e le discussioni, anche accese, sono all'ordine del giorno...)

Inizio a spazientirmi e dato che dall'altra parte non arriva nessuno e la visibilità è ottima, dopo un chilometro visto che quello non dà proprio segno di voler agevolare il sorpasso, provo ad incunearmi tra la bici e il bordo sinistro della strada.

La manovra procede senza intoppi, ma il nostro "braciolone", che da qualche minuto sembrava essersi placato, improvvisamente alza il muso ed avvistato il tanghero si catapulta dal lato passeggero. Appoggiandosi sul passaruota, complice il finestrino aperto, lo pietrifica con un WOOOF WOOF che per decibel rivaleggia col barrito di un elefante.
Il malcapitato sbanda e poco ci manca che non finisca nel fosso.
Mentre ci allontaniamo rapidi col BJ che ancheggia vezzoso, lo vedo inveire nello specchietto e-lo confesso- sono tentato di rallentare per vedere se ha il coraggio di berciare "vis a vis " col pachiderma, che nel frattempo sogghigna soddisfatto.

Siccome vogliamo abituare Max progressivamente ai viaggi in auto, dopo un pò prendiamo la direzione di casa.
L'ultima emozione ce la dà il riformimento di gasolio: il benzinaio è restio ad avvicinarsi al Toyota, perchè- dice- "Quel coso potrebbe sfondare il vetro e mangiarmii" per cui provvedo personalmente all'operazione mentre il nuovo padrone dell'auto manifesta la propria soddisfazione scondinzolando.

A occhio, grazie alle classiche uova sotto il pedale del gas, dovremmo aver superato anche se di poco i 10 chilometri con un litro ma mi riservo di essere più preciso quando mi accenderò un mutuo per riempire tutto il serbatoio !

A risentirci.


P.S. Per chi volesse venirci a trovare: ricordatevi di avvertire: Max è semplicemente adorabile quanto ti conosce, ma non và matto per le sorprese...


Rubylove [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:14 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
"Avevo scritto questo ma poi ho visto che c'era un'altro messaggio nuovo e l'ho prima letto"


Tutto condivisibile, a me però questa discussione mi piaceva per la "poesia del motore" e invece purtroppo sta virando verso argomenti carichi di rancore e rabbia (giustificabilissimi) ma forse più adatti all'argomento "la crisi finanziaria" là si può andare avanti ancora per una ventina di anni a discutere dei nostri malesseri

Visto che chi l'ha iniziata ha avuto giusti consensi, perchè non continuare? in fondo il motore per un mezzo di trasporto e come il cuore per un uomo, e il cuore non è associato solo alla meccanica umana ma per tutti significa anche emozioni.

altri motori ma sempre motori

https://www.youtube.com/watch?v=5I5175JnemI


BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:40 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Alessandro 1983 , ci mancherebbe che qualcuno di noi "vecchi" se la prendesse per le tue parole.
Ritengo, oltre che cortesi nel modo in cui li hai espressi, precisi e ben argomentati i concetti che hai espresso.
In particolare, poi, sono completamente d'accordo con te quando affermi che le famose (oserei dire "famigerate") rivoluzioni degli anni settanta abbiano rivoluzionato poco o nulla. Qualche conquista c'è stata, ma vediamo oggi come si siano fatti dei passi indietro non da poco.

Per quanto mi riguarda posso solo ribadire -casomai non si fosse ancora capito- che coi vari radicalchic, comunisti dei salotti buoni, ruteliiani, dalemiani con yacht e renziani, ho nulla che spartire. Per dirla tutta, li fucilerei seduta stante, e una sorte non diversa vorrei anche per quelli dell'altra parte, che anche loro in quanto ad inciuci e tradimenti delle aspettative non si sono fatti mancare nulla.
Sicuramente il paese va male per colpa dei politici ma anche per colpa dei cittadini che o o votano ad minchiam o spesso non li sorveglianoo perchè troppo presi a farsi i cxxxi propri. Fermo restando che anche se uno poi vuole tenere un comportamento diverso, realisticamente, quante possibilità ha di cambiare le cose?

In quegli anni settanta cui tu ti riferisci (diciamo a partire dal 1975, quando è iniziata, precocemente, la mia militanza politica) insieme ad altri ragazzi come me, a cambiare le cose ci abbiamo provato. Più o meno incosciamente (qualcuno magari perchè aveva letto o capito di più) sapevamo che quelli che stavano guidando verso il presunto "cambiamento", in realtà erano avidi ed interessati come quelli che li avevano preceduti, e che loro dicevano di voler soppiantare per il bene degli Italiani.

Non dico che anche dalla parte opposta alla nostra, non ci fossero dei ragazzi in buona fede: ce ne erano di sicuro, ma il problema è che siamo stati fregati enyrambi.
Destra e sinistra, come fanno oggi in parlamento, se la cantano e se la suonano, ma in realtà hanno un unico scopo: spartirsi la torta.

Mi fà piacere, anche se un poco mi preoccupa, che ci siano ancora in Italia giovani disposti a fare impresa, ma vorrei segnalarti che in realtà, se guardi bene, lo stato, direttamente ed indirettamente, è il tuo socio per una quota parecchio superiore al 50% cui accennavi tu.
Se ancora non l'hai compreso, forse è perchè sei ai primi anni di attività in proprio e i bilanci veri si possono fare dopo almeno quattro o cinque anni ma anche di più in certi casi,, due o tre non bastano.
Pensa solo che per lavorare in genere ti devi spostare, e che il 70% del costo del carburante che usi per muoverti finisce in tasse. Pensa che un sistema fiscale avido ed iniquo massacra anche i tuoi fornitori, costringendoli ad alzare i prezzi dei propri prodotti e/o servizi indispensabili per la tua attività.
Il tempo che un imprenditore o i suoi dipendenti perdono per una ridda di adempimenti complessi, faragginosi e spesso ingiusti, ha un costo: lo metti nel tuo 50% ?

Il discorso si farebbe lungo, per cui mi limito ad aggiungere che andarmene per me non ha significato "sradicarmi", semplicemente era la società in cui vivevo che con il passare del tempo era cambiata, si era disumanizzata, ed io mi sono trasferito dove la gente vive ancora come una volta.

Comunque la vedo male, molto male...


BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:44 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Mi hai tolto le parole di bocca, caro Rubylove.

Difatti, senza nulla togliere alla sacrosanta indignazione perso la malagestione del paese che sono il primo a condividere, ho provveduto a ricondurre il topic nell'alveo dell'affabulazione di argomento spiritual-toyotesco


P.S. Domattina altra partenza all'alba con il BJ, ormai è un piccolo rito.


BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:51 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
gisologian ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Alessandro1983 condivido ciò che dici,è vero ci sono molti giovani tra i quali ci metto mio figlio che sta finendo l'università (Fisica)e al quale hanno già detto che le prospettive qui sono scarse (in Svizzera al CERN un ricercatore in media prende 3000 euro al mese qui da noi 1000 ma noi dobbiamo comperare gli F35 ,mantenere una classe politica vergognosa a partire dalle provincie regioni stato ecc. ecc.) che vorrebbero fare,inventare migliorare questo paese,ma ci scontriamo sempre con la massa di privilegiati,burocrati inefficienti,politici corrotti,affaristi che pensano solo al loro tornaconto e che sono il vero cancro di questo paese,non sono ottimista, se guardiamo alla nostra storia più o meno è sempre stato così (il primo scandalo dell'unità d'italia mi pare sia del 1861 e riguardava mazzette ricevute per l'affare della regia fabbrica dei tabacchi di torino)e poi via via la questione del banco di Napoli ,gli affari della fiat nelle due guerre mondiali,gli arricchimenti personali dei gerarchi fascisti,le tangenti eni, l'affare Lockeed ,la Montedison, Mani pulite ecc. ecc. ce n'é una montagna di esempi di malaffare a danno della collettività non ultimo la questione ILVA di taranto che se ci penso mi viene un'incaz..........ma tant'é io continuo a fare il mio dovere e essere a posto con la mia coscienza e impegnarmi per il mio territorio, non so più nemmeno se serva a qualcosa andare a votare........



Condivido (ho due figli, due ragazzi in gamba: uno di loro è deciso ad emigrare, l'altro può darsi che resti ma non ci giurerei).
Comunque quando ho usato le parole "diffusa pigrizia" sapevo che avrei anche potuto suscitare delle polemiche, anche se garbate come è accaduto.
Tuttavia la mia lamentela per la diffusa pigrizia non era assolutamente riferita ai giovani, ma proprio in gererale, una forma di rassegnazione trasversale.

Quando quell'ebete, debosciato e raccomandato scaldasedie arrogante di Michael Martone, ha usato il termine bamboccioni, l'avrei preso a calci nel deretano. per la cronaca, e anche altri della banda di Rigor Monty


gisologian [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 18:35 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
hai ragione rubylove,parlare delle proprie uscite è meglio e poi è un bell'argomento,sabato e domenica scorsa ho fatto la via del sale (appena riaperta),partito sabato sera arrivo presso la stazione di arrivo della funivia che sale da limone e trovo un signore che mi chiede aiuto perchè con l'auto sbagliando strada è sceso verso limone 1400 e nel tentativo di risalire si è piantato,allora scendo con la macchina lo aggancio col verro e lo tiro fuori scambiamo due parole e mi dice che è di Diano marina, fa l'olio, e che per sdebitarsi me ne manderà un pò ci salutiamo e si va a nanna non dopo aver letto un pò del libro "un mondo perduto" di Bonatti.La notte passa tranquilla non devo nemmeno accendere il webasto ,al mattino però lo accendo perchè visto che c'é....partiamo presto (le 7.30) proseguiamo non incrociando nessuno fermandoci dove inizia il sentiero per la capanna morgantini che poi raggiungiamo a piedi.Ripartiti non troviamo nessuno ma proprio nessuno lungo il percorso fino al bosco delle navette dove (ma era intorno a mezzogiorno)ho incrociato un fuoristrada che mi comunicava che lo seguivano una ventina di auto!!!! mi fermo in uno slargo e aspetto che arrivino,nel frattempo arrivano anche dei ciclisti ai quali dico di fermarsi perchè sta arrivando una mandria di fuoristrada,che poi passano a tutta velocità sollevando un polverone indicibile prendendosi tutte le nostre maledizioni......della serie come farci chiudere le strade.......siccome la strada per la brigue è franata vado verso il colle di nava dove prendo la pista per col san bartolomeo dove arrivo in mezzo alla nebbia e al buio e al posto di scendere verso Ormea giro a sinistra per un colle di cui non mi ricordo il nome arrivando in mezzo al nulla cioè prati e rocce senza alcuna traccia... bon,con la moglie che impreca perchè mi caccio sempre nei guai giro i buoi e cerco di tornare indietro ma senza traccia e nella nebbia non così semplice, tribolo un pò poi alla fine riesco a ritrovare la pista ,allora ci fermiamo in una piccola radura e visto che avevo un certo languorino dico :mah...quasi quasi perchè non ceniamo? prepariamo e ci facciamo una bella cenetta in mezzo al nulla (nebbia e buio) con la compagnia di qualche gufo nelle vicinanze la moglie contenta perchè ci siamo fermati in tempo per preparare la cena, poi ripartiamo e scendiamo ad ormea per rientrare a casa contenti come sempre dopo queste uscite.......


BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 18:45 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 10:58 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.


Avevo scritto quanto segue nell'argomento "distacco della ruota J9" ma poi mi sono accorto che forse era poco tecnico e sopratutto poco attinente e che il posto giusto poteva essere questo

A proposito di distacco della ruota...

Solo una volta nel 1971 o 2 non mi ricordo, avevo una lancia Flavia coupè 1.8 bellissima, grigia, sedili in cuoio chiaro, radica ecc. ecc. l'avevo comprata usata ma era stata tenuta benissimo (300 mila mi era costata) perchè aveva già 10 anni

Ebbene in Campania ho sentito un crack, la ruota anteriore sx si è piegata e messa a 45 gradi, non si era staccata del tutto, ma forse mancava poco, eravano fregati io e il mio amico, avevamo pochi soldi, come sempre, ci trovavamo esattamente in campagna a 10 Km da Vallo della Lucania, ho camminato per qualche Km, quando c'era da camminare io ero il migliore, lui era il migliore per la... SI quella roba là, comunque ero sempre secondo, ma lui era fuori concorso tanto è vero che tuttora a sessanta anni ha stampata sulla fronte una effe

A piedi raggiunsi un casolare che sembrava a 50 m ma era almeno 200 m più in alto, i tornanti con le tennis Superga le prendevo alla grande, il grip era magnifico, stringevo le curve che era un bellezza, e meno male che avevo carburante, avevamo appena fatto colazione.

Ricordo quello come un momento sospeso dall'evento nefasto quasi in uno stato di allucinazione, se non fosse stato per la disperazione del guaio occorso pensavo di arrivare al casolare e poi ridiscendere a palla da schioppo facendo le curve come fanno i bambini guidando il manubrio e simulando con la bocca il brrrr...brrrr della vespa, ma io avevo 21/22 anni e la macchina era rotta, comunque arrivato in cima, al casolare, c'era uno vestito da meccanico tra fichi, ulivi, uva, polli, galline e porcelli, io volevo solo poter telefonare e invece avevo avuto la grazia che la signora Flavia si era accasciata quasi vicino al miglior concessionario Lancia della provincia

Non ho mai saputo se il signore si fosse appena infilato la tuta e inchiodato il cartello con la scritta "Meccanico Auto" e credo che non lo saprò mai, penso che non saprò mai neanche quale delle due attività fosse quella principale

Comunque non era il momento di sottilizzare troppo, dopo una breve diagnosi la sentenza fu che si era rotto un braccetto ma si poteva saldare, oramai però era tardi e tutto fu rimandato all'indomani, mi ricordo bene che dormimmo in auto quella notte, auto gentilmente concessaci dal meccanico/contadino perchè la nostra era sul ponte, ehmm.. di mattoni e che il giorno dopo finì il lavoro di saldatura, pagai ben 30 mila, che erano buona parte del nostro tesoretto e che forse ciò ci avrebbe forse costretto a ritornarcene a Roma con la coda tra le gambe, invece che andare a Palinuro a fare gli acchiapponi

Questo fu l'inizio della perdita di dignità nei confronti dei miei genitori, io che avevo sempre fatto di testa mia proclamando indipendenza e libertà.. ho subito l'onta del primo vaglia e poi del secondo e poi del terzo quando si è ri-rotto il braccetto a Napoli durante il ritorno.

Nonostante questi piccoli inconvenienti la vacanza a Palinuro fù magnifica e ancora me la ricordo, dormire sulla spiaggia, farsi mettere la benzina dalle pischelle della Roma bene per accompagnarle ai giretti verso le spiaggette più isolate.. e anche qualche cena, così, noi "der quadraro" eravamo l'attrazione circense di una Palinuro che sembrava la grande bellezza in vacanza


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 11:17 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 11:48 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.


si era una gran macchina, è stata risaldata bene a napoli ed è rimasta così fino che non l'ho rivenduta per passare alla Citroen DS versione Ginko, soprannominata Islam Qala

Mi ricordo che mio suocero (di allora) aveva una fulvia HF 1600 originale senza modifiche e come tirava

Una volta ho guidato la Montecarlo mi ricordo un 220 sul conta km (stiamo parlando del 1973 circa i divieti ancora non c'erano)


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 12:31 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Più che essere noi due o tre (ma forse anche quattro o cinque ) ad essere dei poeti...erano le auto di una volta ad essere pura poesia !

Il Fulvia coupè, magari di quello stupendo giallo ginestra? Ma anche blu, o rossa simil 1600 HF di Munari-Mannucci, col cofano nero opaco...troppo bella, anche se era una trazione anteriore e in certe curve strette, specialmente in discesa, lo sterzo di appesantiva un filo...ma sempre meglio che certe "gelatine" di adesso !

Le Lancia di una volta, avevano tutte una loro precisa e inimitabile personalità: esclusive berlinone le Flaminia, lussuose le Flavia, solide auto da famiglia le Fulvia berlina e sportive e giovanili le Fulvia coupè...adesso un Lancista secondo Marchionne dovrebbe accontentarsi di quel gabinetto (con rispetto parlando) della Y10.

Allora ti sedevi nell'abitacolo e a motore ancora spento venivi già gratificato dall'odore del cuoio grasso, dal profumo del legno, dalla vista di due o più sibaritici strumenti dalle dimensioni di una sveglia della nonna ed altrettanto leggibili, adesso anche su una citycar con la carrozzeria di latta quando parti ti sembra di accendere una di quelle luminarie cinesi da quattro soldi, e se per caso con l'età ti è un pò calata la vista, è meglio se non cerchi di decifrare le indicazioni di un insulso display, perchè finisce che vai a sbattere.

Ora, con la scusa dell'ergonomia, i cruscotti sembrano tratti da un cartone animato dei Transformer, e per interpretarne le funzioni (che poi uno ne usa in media il 30%, come coi telefonini...) devi leggere un manuale da trecento pagine, a volte anche solo per capire come funziona il riscaldamento..

Mi ricordo la'Alfa 1750 GT Veloce (il quadrifoglio) che avevo a 24 anni, appena sposato. Argento metallizato con interni in pelle e vetri azzurrati. Assetto e motore preparati da un ex meccanico dell'Autodelta: di un Golf GTI faceva letteralmente polpette. Il cruscotto aveva due "orologi" grandi quasi una spanna, sulla consolle cperano altri due strumenti: olio e acqua, se non ricordo male, e tanto bastava per tenere sotto controllo tutte le funzioni essenziali del motore. Il tutto avvolto da similpelle nera e legno, altro che la plastica riciclata della mia Audi, che col caldo estivo odora di cipolle peggio di un ristorante etcnico (lo fanno anche certe Opel, mai sentito?).

In tutti gli anni che l'ho avuta, avrò cambiato al massimo una lampadina del cruscotto e un fusibile: per farlo al proprietario bastavano un cacciavite a croce e un minimo di manualità. Adesso, sedisgraziatamente ti salta qualche cazzabubolo nel "cockpit areonautico" di una berlina del segmento B (mica una Bentley) vedi l'elettrauto impallidire al pensiero di metterci le manio , nella migliore delle ipotesi nei suoi occhi passa il jackpot al pensiero delle ore che richiederà la riparazione, pardon sostituzione del pezzo o dell'intera scheda, perchè ormai non si ripara più nulla, si getta tutto..

Auto come il Giulia, il Fulvia, la Mini vera, il maggiolino, non se ne fanno più, forse perchè nel frattempo i fenomeni del marketing sono riusciti anche a confezionare su misura una generazione di autisti che hanno assimilato il dogma "trazione-anteriore-più-facile-e-sicura"...altra palla clamorosa, altrimenti perchè le vere supercar sarebbero tutte a trazione posteriore o, al massimo, integrale?

Si stava meglio quando si stava peggio. E questa volta non mi riferisco alla politica oppure all'economia, ma alla vita in generale.

Buona strada a tutti.


Fra [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 12:55 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
A parte la stima per la piacevole scrittura, non posso che essere d'accordo. Non è che non apprezzi il progresso, è che davvero faccio fatica a trovare un'auto nuova che susciti in me le stesse emozioni di una vecchia. Abitualmente guido solo veicoli d'epoca, auto e moto di almeno trent'anni. Mi piace che si veda che sono fatti da esseri umani, cosa che con alcune macchine moderne non sembra altrettanto vero. Trovo straordinaria la varietà di soluzioni tecniche, appiattitesi nel corso degli anni in ossequio alle economie di scala, ai tempi di assemblaggio, alle concentrazioni, alle normative sull'inquinamento e sulla sicurezza. Che noia.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 14:09 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
non voglio contraddirvi anche perchè la penso anche io più o meno allo stesso modo però con qualche riserva rispetto all'inutilità o del mal fatto nuovo rispetto al vecchio, per me il vecchio o vintage se volete, ha il suo fascino proprio perchè tale, se avesse vantaggi pratici saremmo tutti a cercare auto antiche per andare al lavoro

Mi consola pensare che quello che si afferma ora rispetto al passato verrà sistematicamente smentito tra venti trenta anni, quando una comune auto attuale dal display incomprensibile e piena di plastiche sarà considerata una vecchia solida macchina del passato, ben fatta e dove ci hanno messo le mani anche degli umani e non solo robot, che dallo scavo della materia, al motore, al design, al target, alla manutenzione fino al completo riciclaggio (ahimè oramai inutile a quei tempi) ne sono diventati i padroni


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 14:17 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
X BJ 42 LX come fai a sapere che la mia fulvia coupè montecarlo è di colore giallo?
A una richiesta di chi l'aveva prima di mè comunque il registro storico lancia rispose che il giallo delle lancia fulvia 3 si chiamava bangkok ma non specificava se era destinato al modello montecarlo, mi risulta che la producevano solo in 3 colori il celeste intenso il rosso e il giallo tutte con cofani nero opaco,senza paraurti, con fari carrello, sedili avvolgenti della hf, parafanghi posteriori leggermente allargati, come le hf, accensione elettronica, commutabile con la normale sfilando le spinette e collegandole allo spinterogeno mantenuto, perchè nel 1973, anno di inizio produzione della montecarlo non si fidavano ancora delle diavolerie elettroniche, la mia comunque funziona perfettamente, ultima differenza alla 1,3 S era la coppia conica corta 7/41 al posto della 9/41 della 1.3 S, 970 kg x 90 cv, la mia ovviamente qualcuno in più, circa 100, lavorata la testata, scarico aperto, via filtro aria al suo posto 4 "sileziosi" tromboncini e carburazione rifatta x 180 kmh a oltre 7000 giri. l'unica trazione anteriore delle mie auto, che però si guida benissimo anche grazie ai 4 kony e assetto rivisto.
X Rubylove i 220 tachimetrici della fulvia coupè che hai provato erano decisamente ottimistici sicuramente di più dei 240 kmh del tachimetro della mia alfetta gtv 2000 del 1980 che con sorpresa quando hò crcato di capire cosa non andava hò scoperto che hà un trasmettitore elettronico non il solito cavo, dovrebbe arrivare al massimo a 205 con i giri che raggiunge con i rapporti originali.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 15:33 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
X BJ 42 LX come fai a sapere che la mia fulvia coupè montecarlo è di colore giallo?
A una richiesta di chi l'aveva prima di mè comunque il registro storico lancia rispose che il giallo delle lancia fulvia 3 si chiamava bangkok ma non specificava se era destinato al modello montecarlo, mi risulta che la producevano solo in 3 colori il celeste intenso il rosso e il giallo tutte con cofani nero opaco,senza paraurti, con fari carrello, sedili avvolgenti della hf, parafanghi posteriori leggermente allargati, come le hf, accensione elettronica, commutabile con la normale sfilando le spinette e collegandole allo spinterogeno mantenuto, perchè nel 1973, anno di inizio produzione della montecarlo non si fidavano ancora delle diavolerie elettroniche, la mia comunque funziona perfettamente, ultima differenza alla 1,3 S era la coppia conica corta 7/41 al posto della 9/41 della 1.3 S, 970 kg x 90 cv, la mia ovviamente qualcuno in più, circa 100, lavorata la testata, scarico aperto, via filtro aria al suo posto 4 "sileziosi" tromboncini e carburazione rifatta x 180 kmh a oltre 7000 giri. l'unica trazione anteriore delle mie auto, che però si guida benissimo anche grazie ai 4 kony e assetto rivisto.
X Rubylove i 220 tachimetrici della fulvia coupè che hai provato erano decisamente ottimistici sicuramente di più dei 240 kmh del tachimetro della mia alfetta gtv 2000 del 1980 che con sorpresa quando hò crcato di capire cosa non andava hò scoperto che hà un trasmettitore elettronico non il solito cavo, dovrebbe arrivare al massimo a 205 con i giri che raggiunge con i rapporti originali.


si può darsi che fregassero, però io ho guidato (oltre alla fulvia HF 1600) la montecarlo, ancora me lo ricordo era di un'amico e quando andavi in giro si voltavano tutti a guardarla

centra con la fulvia montecarlo o no? con questa sono arrivato a 220 di conta km (se veri o no non sò)

https://www.google.it/search?q=lanc...ved=0CAYQ_AUoAQ


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 16:53 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Quella di cui parli tù è la beta montecarlo che non hà niente a che vedere con la fulvia coupè montecarlo che tra l'altro sul link che hai postato in alto a sinistra c'è anche una fulvia coupè colore rosso con cofani neri.


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:05 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Pugnali, non ho indovinato, sarei un mago invece ho solo tirato a casaccio ricordando una bellissima Fulvietta gialla (non Montecarlo ma con i paraurti) che ho visto languire temporibus illis nella concessionaria multimarche in cui ho lavorato per un anno.
Era restaurata in maniera splendida ma il suo proprietario chiedeva all'epoca una cifra assurda : ancora diverso tempo dopo ricrodo di essere passato a vedere se fosse ancora lì. Dal salone era passata nel prato ma ancora quello, testardo, oltre al costo del ripristino sommato al valore intrinseco dell'auto, voleva pure guadagnarcisopra una bella cifra, col risultato che diversi anni dopo, nuovamente arrugginita, venne radiata e avviata alla demolizione.
A volte me la sogno di notte . ..

Anche io considero assai ottimistici i 220 del Fulvia coupà: non li facevano quasi le migliori 1600 HF preparate per la pista. che di cavalli arrivavano ad erogarne 158 circa.
Il mio GT 1750 Veloce aveva anche lui testa lavorata, pistoni stampati, albero riequlibrato , alberi a cammes di Colombo & Bariani, su disegno Autodelta, tromboncini , scarico diretto, Koni , cerchi Campagnolo in magnesio del GTA e Pirelli P7. Con 135 HP veri a circa 7000 g/m (non i Sae delle schede tecniche dell'epoca ) contro i 114 originali, rilevati al banco del preparatore, arrivava ai 220 del fondoscala del tachimetro , che dalle nostre prove sul chilometro (di notte in tangenziale) erano 210-212 effettivi mentre l'auto come usciva dalla Casa faceva 187 kmh (prova di Quattroruote), che comunque era già un gran bel viaggiare.

Oggi, per andare così un motore aspirato di pari cilindrata deve girare a quasi 9000 g/m : non è che il progresso non ci sia stato, caro Ruvylove , ma catalizzatori, carburazioni sempre più magre, norme estremamente restrittive sui gasi di scarico e le emissione sonore, nomchè una pletora di accessori e pesi non sempre utili, si mangiano una bella fetta dei cavalli.


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:14 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Come dice Pugnali, il Beta Montecarlo (motore posteriore centrale, equipaggiata da un bialbero progettato dall'Ing. Lampredi e derivato dai coevi propulsori Fiat ,anche se modificati su specifiche Lancia, disposto in posizione posteriore centrale) ,è un coupè due posti "secchi" disegnato da Pininfarina nel 1975e non c'entra nulla con la quasi omonima Fulvia in allestimento "Montecarlo", che è dei primi anni settanta e monta ancora il caratteristico motore "tutto Lancia" a V stretta, che è pure lui un bialbero ma di tutt'altra genealogia..


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:36 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Altra cosa, poi, era la Lancia 037 da rallye, progettata nei primi anni ottanta sulla base della Beta Montecarlo Turbo che correva in pista, e quindi con una parentela assai vaga con la Montecarlo stradale, che non aveva il telaio tubolare.ù
Questa, con un 2000 sovralimentato Volumex da 200 cavalli , i 220 li faceva, veri.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:42 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
A belli ragazzi!

io ho detto montecarlo non fulvia montecarlo, quella intendevo, comunque tutto ok, sono arrivato a 220 che saranno meno ma ho detto solo quello che ho visto adesso ti posso dire che il contakm della mia ruba 6 Km (a 106 va a 100) ma allora? e poi l'ho guidata per 20 Km mica era mia, il mio amico era anche gelosissimo

Io ho avuto anche l'IM3 era sempre rotta altro che affidabili auto vetuste, avrò rotto 5/6 semiassi e 5/6 giunti cardanici in due anni, un massacro, un vero cesso!


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:55 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Tornando alla "libidine della macchine semplici", oggi mi sono deliziato con un bel pò di lavoretti sul nostro BJ.

1) Controllo di tutti i livelli e delle cinghie. Tutto a posto , solo l 'olio motore era a tre quarti ma l'ho lasciato così , tanto a breve penso di cambiarlo, per un puro scrupolo.

2) Applicazione di una fascia fumè nella parte alta del parabrezza : se abbasso le alette parasole per vedere fuori infatti devo chinarmi (non sono un gigante, ho dei sedli più alti ) ma se non le usavo il sole basso dell'alba mi accecava. Ora il problema è stato risolto con una di quelle pellicole che si usano per scurire i vetri, solo alta 20 cm (io l'ho ridotta a 12, altrimenti mi arrivava a metà del parabrezza del BJ ). Costo 14 euro,

3) Montaggio inclinometro e strumento che rileva l'inclinazione laterale. Buget contenuto ma strumenti bellini (per ora ho evitato di collegare l'illuminazione, meno roba c'è meno roba si rompe...) Costo 22 euro ma spesi bene, anche perchè oltre alla funzionalità, ho coperto una magagna del criscotto.

4) Perfezionamento del cassone costruito nei giorni scorsi e fissato dietro i sedili : Nella parte bassa come dicevo in n altro post cela le due potenti batterie da 12 V collegate in serie. Ora sul coperchio spicca una presa per il GPS, che va a fissarsi sul parabrezza, mentre nel lato posteriore del contenitore ho fissato una borsa multi-tasche per thermos, borraccia, piccoli attrezzi, ecc. Manca solo di dotarlo di un supporto per l'estintore che ho già e poi in questo reparto direi siamo a posto. Altra dotazione ottenuta con un budget assai contenuto: 14 euro la serie di tasconi e 4 euro la presa, (i cavi e i faston me li ha regalati il rivenditore, senza doverlo neppure chiedere).

5) Montaggio della rete che dovrà contenere l'esuberanza del nostro cagnone. Costo 8,90 Euro.

6) Fissaggio definitivo della maniglia sul cruscotto grazie alla quale mia moglie riesce a salire agevolmente nonostante il BJ super-alto e anche, all'occorrenza, ad aggrapparsi nei passaggi sconnessi. Maniglia di derivazione Fiat Panda regalatami da un gentilissimo carrozziere che l'aveva già messa nel bidone dei rifiuti speciali. Costo euro zero !

Difficile fare tutte queste cose in tre ore scarse , lavorando senza fretta e con una attrezzatura ridotta al minimo su un'auto più complessa.


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 18:07 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Su questo ti do ragione, amico mio.
Effettivamente l'IM3 aveva un avantreno di cristallo: a un mio zio, che pure faceva il meccanico, senza preavviso si è aperto l'avantreno in autostrada a novanta all'ora e sono finiti in un fosso, restando vivi per miracolo.

Tuttavia ci sono auto vetuste quanto indistruttibili: ad esempio il Maggiolino e le sue discendenti ma potrei citarneal volo almeno altre cinque o sei.

Vogliamo parlare di certe ciofeche moderne che fanno la gioia dei meccanici o dei carrozzieri in caso di banali guasti o di piccoli urti?
O delle lampadine che per cambiarle ci vuole un chirurgo?
O di quelle auto "moderne" alle quali per cambiare qualche componente da poco devi smontare il muso o mezzo motore?

Sai quanto ci si mette a levare il motore dal Maggiolino del '68 ?
Mezz'ora , lo stesso tempo in cui se sei bravo cambi una lampadina di certe auto attuali (che poi costa come tutte le lampadine messe insieme del sopracitato Maggiolino....)


Senza polemica, naturalmente, ma le auto di una volta erano fatte per durare una vita (un concetto sacrilego per i moderni esperti di marketing) e per essere riparate da qualsiasi meccanico decente con una attrezzatura basilare.
Molti pezzi, poi, erano revisionabili quasi all'infinitop, oggi si buttano.


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 18:26 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Leggere di queste fantastiche auto mi ha fatto tornare indietro negli anni, e ricordare l'auto con cui imparai a guidare quando avevo 11 anni. C'e' qualcun'altro che l'ha guidata ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Glas_Goggomobil

marzio


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 18:33 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
marzio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Leggere di queste fantastiche auto mi ha fatto tornare indietro negli anni, e ricordare l'auto con cui imparai a guidare quando avevo 11 anni. C'e' qualcun'altro che l'ha guidata ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Glas_Goggomobil

marzio


no non me la ricordo, mi ricordo che c'era qualcosa di italiano molto simile almeno come dimensioni, si chiamava Isetta

https://www.google.it/search?q=iset...958%3B400%3B308

p.s. ho visto che era tedesca io ho sempre creduto che fosse italiana!


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 18:45 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
La Goggomobil l'ho vista solo nei musei e sulle riviste, insieme all'Isetta (prodotta anche su licenza dalla BMW con motori propri. ma a 4T) faceva parte delle categoria delle vetturette, tra le quali ricordo la Lloyd e che si concluse con la popolare Trabant, giunta quasi ai nostri giorni.

Sempre a proposito di vecchie auto, io ho imparato guidando questa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Auto_Union_DKW_Munga

Eccola in azione:

https://www.youtube.com/watch?v=1bVlWBdRajI


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:11 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Per quei tempi era un' auto innovativa col cambio elettrico a preselezione, in seguito, nei primi anni '60, ne venne costruita una versione col motore anteriore 4 tempi quattro cilindri di 1000cc. con distribuzione ad albero a cammes in testa, cinghia dentata e scatola guida a cremagliera.

marzio


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:13 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
La Goggomobil l'ho vista solo nei musei e sulle riviste, insieme all'Isetta (prodotta anche su licenza dalla BMW con motori propri. ma a 4T) faceva parte delle categoria delle vetturette, tra le quali ricordo la Lloyd e che si concluse con la popolare Trabant, giunta quasi ai nostri giorni.

Sempre a proposito di vecchie auto, io ho imparato guidando questa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Auto_Union_DKW_Munga

Eccola in azione:

https://www.youtube.com/watch?v=1bVlWBdRajI





Appassionato di off road da sempre. Invece le mie prime esperienze di guida in off road sono state con questi :

https://www.youtube.com/watch?v=6p6aEEwpLXk

https://www.youtube.com/watch?v=-wzQmYVzn2w

https://www.youtube.com/watch?v=AShJwTKD_1Y

https://www.youtube.com/watch?v=dyrTc9Vi-pA


marzio


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:19 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Quante analogie con voi 2, la prima mia auto nel 71, anno dei miei 18 anni è stata una mini cooper mk2 che hò parecchio eleborato, magari in qualche altro post l'hò già scritto, contemporaneamente al lavoro c'era una innocenti i4 sorella della im3 che hò guidato x diverse migliaia di km, mai nessuna rottura del robustissimo motore, solo qualche perdita delle sospensioni hidrolastic, come nella mia mini cooper, successivamente sempre nella ditta dove lavoravo un rappresentante aveva un maggiolino 1,3 che neanche farlo apposta hò guidato più io che lui.
Di storiche oltre all'alfetta gtv 2000 del 1980 seconda serie con 4 cerchi campagnolo in elektron 6x15 gommata 195/60/15, tutto il resto è originale, hò anche un'altra alfa la gtv 2000 del 1972 ovviamente entrambe rosso 501 alfa, molto simile alla 1750 gt di BJ 42 LX che stò finendo di restaurare completamente, è mia da quasi vent'anni, ovviamente non hò potuto lasciarla originale, il motore con gli interventi fatti dovrebbe arrivare dai 170 ai 185 cv din dai 150 sae dichiarati, quando la finisco una rullata la faccio e vedremo i risultati, all'autobloccante posteriore di serie son riuscito a mettere un disco in acciaio in più, chi l'hà già fatto dice che la percentuale dal 25% originale passa al 44% circa, gli ammortizzatori già montati sono 4 kony i trapezi dell'avantreno da fissi sono diventati regolabili, dai 1000 kg spero di avvicinarmi molto ai 900 kg, paraurti eliminati e tutto quello che ritengo superfluo non lo monto o lo sostituisco con materiali leggeri, anche se non c'è poi molto da eliminare, è un'auto di una volta parecchio semplice ed essenziale, di serie raggiungeva i 200 kmh spero di riuscire a farle superare i 215 e forse toccare i 220 comunque avere sopratutto una gran accelerazione visto che oramai le velocità di punta su strada è difficile raggiungerle col traffico attuale, i cerchi in lega 6x15 sono quelli di una peugeot 205 gti 1,9 che hanno gli stessi fori delle colonnine dell'alfa gommata 205/55/15 al posto degli originali 165-14 oppure 185/70/14
Spero salti fuori un bel mostriciattolo, da giovane la sognavo, e quando l'ho comperata non hò avuto, causa lavoro, molto tempo x godermela, conosco molto bene il suo comportamento avendo avuto trent'anni fà una giulia 1,6 serpentone, che hà lo stesso pianale, con la quale hò percorso quasi 400K KM.


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:20 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Ricordo vagamente che la Glas Isaria (il nome deriva dal fiume che traversa Monaco, lo so perchè quando stavo là il mio abbaino si affacciava proprio sulla riva ) produsse una'auto modernissima per l'epoca di 1700 cc , il cui sviluppo venne malauguratamente interrotto quando la casa venne assorbita dalla divisione automobilistica della BMW che, presumo si sarà comunque avvalsa di quanto appreso per sviluppare i suoi primo modelli moderni come la 1700 (che alla fine con l'ultima Glas mi sembra avesse dversi punti in comune) e poi la 1800-2000 e l'ammiraglia 3200.

http://www.glasclub.org/index.php/d...00/beschreibung


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:23 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Pugnali53, certo cheil rombo dei vecchi Alfa metteva i brividi a qualsiasi appassionato.
Pensa che quando hanno sviluppato la MX5, un gruppo di ingegneri maza si è dedicato a copiare quel rumore, mentre altri due team si occupavano rispettivamente di imitare il criscotto delle ultime Duetto e, sopratutto, il favoloso "handling" delle auto di Arese.

Altro motivo per detestare Romiti, considerare gli Agnelli dei volgari rapinatori e Marchionne un pistola sopravvalutato....

(per non parlare di quellì oscena Jeep con la faccia da 500 al testosterone)


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:28 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
marzio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Leggere di queste fantastiche auto mi ha fatto tornare indietro negli anni, e ricordare l'auto con cui imparai a guidare quando avevo 11 anni. C'e' qualcun'altro che l'ha guidata ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Glas_Goggomobil

marzio


Se non la postavi neanche sapevo della sua esistenza, la mia prima auto che hò guidato, x tratturi dei campi avrò avuto 8-9 anni, è stata una giulia 1300 ti, è una cosa che non si dimentica come il primo bacio o la prima donna....


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:33 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
A proposito di Alfa Romeo, non l'ho potuta guidare (avevo solo 14 anni), ma il giro che feci, pur se solo da passeggero, su questa non lo dimentichero mai.

marzio


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:36 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quante analogie con voi 2,



Forse perche' siamo dei dinosauri.

marzio


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:42 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Ecco, forse sta qui , oltre che nella semplicità che ne agevola la manutenzione anche da parte di un semplice appassionato, il fascino delle auto degli anni d'oro.
Sapevano emozionare anche senza troppi cavalli

Oggi mi è capitato di guidare auto con prestazioni assolute eccezionali che mi lasciavano del tutto indifferente rispetto alla gioia che può darmi , ad esempio, intraversare una Triumph Spitfire da 75 hp, o ancora meglio un' Alfa con il suo sovrasterzo progressivo e sincero che ha insegnato a guidare a tanti di noi.

Non credo proprio che tra venti o trent'anni venereremo una Grande Punto solo perchè gli hanno appiccicato quattro scudetti con lo scorpione...e penso proprio che la buonanima del Rag. Carlo (Abarth), se la vedesse si rivolterebbe nella tomba.


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:43 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Io non sono un dinosauro, al massimo un brontosauro (perchè brontolo) o un tirannosauro (perchè mi incazzo...)


marzio [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:46 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ecco, forse sta qui , oltre che nella semplicità che ne agevola la manutenzione anche da parte di un semplice appassionato, il fascino delle auto degli anni d'oro.
Sapevano emozionare anche senza troppi cavalli




Senza servofreno, ABS, controllo stabilita', controllo trazione etc. etc.

marzio


pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 19:48 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Come dice Pugnali, il Beta Montecarlo (motore posteriore centrale, equipaggiata da un bialbero progettato dall'Ing. Lampredi e derivato dai coevi propulsori Fiat ,anche se modificati su specifiche Lancia, disposto in posizione posteriore centrale) ,è un coupè due posti "secchi" disegnato da Pininfarina nel 1975e non c'entra nulla con la quasi omonima Fulvia in allestimento "Montecarlo", che è dei primi anni settanta e monta ancora il caratteristico motore "tutto Lancia" a V stretta, che è pure lui un bialbero ma di tutt'altra genealogia..



Pensa che il progetto della lancia fulvia è del 1963, aveva già il piantone dello sterzo colassabile, 4 freni a disco ed era rivoluzionaria x le soluzioni tecniche del tempo, la coupè è del 1965, io ne sono innamorato perchè il mio primo titolare, ultrasettantenne, quando si andava a clienti la guidavo sempre io, sicuramente l'hò guidata dal 1971 per oltre 100K era una prima serie del 1967 grigio medio con leva lunga 4 marce, un'auto fantastica x il tempo, quando morì la moglie non me la volette vendere perchè diceva che vedendola gli avrei ricordato il marito e così mi comperai la mini cooper.


Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 20:06 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Su questo ti do ragione, amico mio.
Effettivamente l'IM3 aveva un avantreno di cristallo: a un mio zio, che pure faceva il meccanico, senza preavviso si è aperto l'avantreno in autostrada a novanta all'ora e sono finiti in un fosso, restando vivi per miracolo.

Tuttavia ci sono auto vetuste quanto indistruttibili: ad esempio il Maggiolino e le sue discendenti ma potrei citarneal volo almeno altre cinque o sei.

Vogliamo parlare di certe ciofeche moderne che fanno la gioia dei meccanici o dei carrozzieri in caso di banali guasti o di piccoli urti?
O delle lampadine che per cambiarle ci vuole un chirurgo?
O di quelle auto "moderne" alle quali per cambiare qualche componente da poco devi smontare il muso o mezzo motore?

Sai quanto ci si mette a levare il motore dal Maggiolino del '68 ?
Mezz'ora , lo stesso tempo in cui se sei bravo cambi una lampadina di certe auto attuali (che poi costa come tutte le lampadine messe insieme del sopracitato Maggiolino....)


Senza polemica, naturalmente, ma le auto di una volta erano fatte per durare una vita (un concetto sacrilego per i moderni esperti di marketing) e per essere riparate da qualsiasi meccanico decente con una attrezzatura basilare.
Molti pezzi, poi, erano revisionabili quasi all'infinitop, oggi si buttano.


A mio parere ci sono delle contraddizioni, le auto erano fatte per durare una vita ma la tecnologia non lo permetteva, i motori a 80 mila andavano rifatti adesso un qualsiasi motore ne fà almeno 200 mila, che poi per sostituire una lampadina ti tocca comprare una fanale e pur vero ma sono solo scelte di questi dei marketing

Io mi vanto di riuscire a fare tutto quanto serve al mio mezzo (mi riferisco alle modifiche sopratutto elettriche e alla camperizzazione) cercando di spendere il meno possibile, con materiali riciclati e non necessariamente tecnologici, proprio ieri ho realizzato un pannellino con due voltmetri digitali pagati 3 euro e 50 l'uno (come faranno sti cinesi, me li hanno anche spediti gratis dalla cina) il pannellino in plastica grigia scura è un pezzo di una stampante HP che uso da cannibalizzare, qui non si butta nulla, antonella con le vecchie tapparelle in legno ha fatto un rivestimento per i muri esterni che oltre che utile è anche bello stile rubbish tanto per intenderci

una volta ci si arrangiava adesso no, vai a vedere nell'immondezzaio cosa trovi, nonostante la crisi trovi una marea di roba buona, e/o Vintage, ho in casa l'insegna del totocalcio (quella gialla e verde) raccolta al monnezzaro, ci ho riparato una decina di computer con la cannibalizzazione dei computer della discarica

il fatto che non si revisioni ma si cambi è parte integrante della nostra civiltà dei consumi

Io e te e quelli come noi inquiniamo meno di uno che cambia auto ogni due anni prendendo fap e altre diavolerie perchè la facciamo durare non siamo grandi sparpagliatori di rifiuti meccanici


BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 20:34 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA


BJ 42 LX [ Sabato, 01 Novembre 2014, 12:16 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
PRIMO VERO GIRO IN FUORISTRADA CON LA MIA DOLCE' META'.

Essendo lei totalmente digiuna di escursioni off-road, ho preferito procedere per gradi, per evitare che, beccandosi magari uno spavento al debutto, poi non volesse più venirci.
Questa mattina, con la scusa di andare a prendere il pane, ho fatto guidare lei. L'esperienza è stata un filino traumatica per via delle tassellate estreme e dell'assetto, ma poi ha cominciato a capire che l'auto non è poi così incontrollabile come sembra sulle prime.

Più tardi, seguendo le indicazioni di un amico ex -suzukista che fino a qualche anno fà era solito gironzolare per boschi e vallate (da quando è passato al Range super-lusso, non credo abbia più visto uno sterrato ) le ho proposto di fare un giretto a due passi da casa, promettendo che nel momento in cui avesse avuto paura, avrei girato senza indugio il BJ e saremmo tornati indietro.

Lo sterrato è risultato essere un favoloso giro nei boschi con fondo in discrete condizioni :a parte alcuni tratti davvero dissestati, un paio di guadi e due o tre "strappi" da un centinaio di metri o poco più, ho dovuto inestare la trazione integrale e le ridotte solo due volte, ma solo per salire in aderenza invece che sfruttare lo slancio, che avrebbe traumatizzato la passeggera.

Col 3B che ronfava appena sopraal minimo, il BJ è salito dappertutto in scioltezza, risultando a velocità così basse persino confortevole (molto fanno i sedili anatomici, di derivazione Smart) e col passare dei chilometri la mia signora, all'iniizio visibilmente preoccupata, mostrava di gradire sempre di più, chiedendomi di fermarmi per scattare foto e persino di ripetere un passaggio in un punto davvero molto bello.

Per un'ora e mezza abbiamo scorrazzato su una strada osterrata caratterizzata da piacevoli saliscendi ed iimmersa in panorami particolarmente suggestivi, (un piccolo lago, boschi incontaminati, antichi ruderi e, sullo sfondo, magnifici poggi con piccole torri di avvistamento e un paio di case coloniche fortificate, simili a piccoli castelli) ed il tutto senza incontrare anima viva, solo un tizio icon un vecchio Pajero che incrociandoci ci ha salutato, facendoci il segno di "OK" alla vista del Toyota.
A dispetto dei timori di mia moglie (invero sempre minori) anche quando ci siamo incrociati il BJ è ripartito in souplesse nonostante il fondo smosso e la notevole pendenza , superando poco dopo i due guadi come se niente fosse.

Ad un certo punto, l'altezza del mezzo ci ha persino agevolato nella raccolta di gustosi lampascioni, di cui erano piene le piante che costeggiavano la strada.

Giunti all'asfalto, lei mi ha chiesto addirittura di tornare indietro per la stessa strada.
Ovviamente ho acconsentito, e giunti a casa, invece di fare manovra sulla strada, ho addirittura girato su una rampa nel bosco, con una pendenza da seconda ridotta bella "tirata"..invece di arrabbiarsi, ha riso divertita !

AMO QUESTO LAND CRUISER !



P.S. UN PAIO DI COMUNICAZIONI DI SERVIZIO:

1) QUESTI POSTI DISTANO 10 MIN. DA CASA NOSTRA (Da anni passavo con l'Audi davanti all'imbocco di questa stradina, ma solo ora ho scoperto il Parco Giochi)
2) IN QUESTO MOMENTO QUI CI SONO 29° C ...SE VENITE VI PORTO A FARE LO STESSO GIRO E TUTTE LE NUMEROSE VARIANTI!


front2800 [ Domenica, 02 Novembre 2014, 22:39 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Un sogno, ma la distanza è troppa, però mai dire mai, non si sa mai. Che giochi di parole.




Powered by Icy Phoenix based on phpBB