Registro Land Cruiser Italia

Ieri a tavola è saltato fuori un argomento e mi incuriosisce sapere come ci si comporta nelle varie parti dello Stivale.
La richiesta non ha il solo scopo di chiarire le abitudini locali e non aspetti di correttezza grammaticale/lessicale.

Almeno nella mia zona il voi è assai più diffuso del lei.
Il lei viene normalmente usato in contesti professionali ed è avvertito come un pronome di cortesia decisamente (molto) formale.
Mentre normalmente come formula di rispetto verso estranei in genere, adulti e soprattutto anziani si usa quasi esclusivamente il voi.

In dialetto si usa pressochè solo il voi.

Dalle vostre parti come si usa? Nei vostri dialetti regionali si usa il lei come pronome di cortesia?

Al nord il "voi", in pratica, non si usa mai.
E' un retaggio del plurale maiestatis o plurale maiestatico (dal latino pluralis maiestatis, plurale di maestà) e si usa, nella lingua parlata o scritta, quando chi scrive o parla si rivolge usando la seconda persona plurale anziché singolare.
Ma, come dicevo, non si usa mai se non, appunto, quando ci si rivolge a più persone, mai a una sola.
Il "lei", invece, è largamente usato quando non si ha sufficiente confidenza con l'interlocutore o quando si desidera mantenere un rapporto formale.

Dalle mie parti, appennino Tosco-Emiliano, in dialetto si usa il Voi come pronome, anche rivolgendosi ad una sola persona, generalmente più anziana, in segno di cortesia e rispetto. Altrimenti si usa il Lei parlando in Italiano (non dialetto) rivolgendosi a persone più anziane o estranei. Mi ha sempre fatto sorridere una coppia di anziani, marito e moglie, recentemente scomparsi a una età comunque prossima ai 90 per entrambi, che parlando tra loro in dialetto si davano del Voi.....praticamente hanno trascorso la vita insieme e non si sono mai dati del "Tu".......se non è rispetto questo!

In Toscana a volte capita di trovare un vecchietto che se gli dai del Lei quasi si offende e vuole tu gli dia del Tu

sicuramente dal profondo Sud il "Voi" la vince su diversi fronti, ma direi che è un espressione oramai sempre meno utilizzata se non in una in forma di rispetto verso i più anziani a retaggio di un livello culturale definiamolo tradizionale, qui in Calabria, nell'entroterra fin a non oltre 20/30 anni fa il "Voi" veniva tranquillamente utilizzato anche tra Padre e figli o tra consanguinei anche di stretta parentela, è determinati rapporti sociali. Oggi direi tranquillamente che nella maggior parte del territorio Calabrese il lei rimane come formalità nei rapporti professionali o di un certo retaggio sociale dove come dice Lorenzo si vuole mantenere un certo distacco.

fotoy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sicuramente dal profondo Sud il "Voi" la vince su diversi fronti, ma direi che è un espressione oramai sempre meno utilizzata se non in una in forma di rispetto verso i più anziani a retaggio di un livello culturale definiamolo tradizionale, qui in Calabria, nell'entroterra fin a non oltre 20/30 anni fa il "Voi" veniva tranquillamente utilizzato anche tra Padre e figli o tra consanguinei anche di stretta parentela, è determinati rapporti sociali. Oggi direi tranquillamente che nella maggior parte del territorio Calabrese il lei rimane come formalità nei rapporti professionali o di un certo retaggio sociale dove come dice Lorenzo si vuole mantenere un certo distacco.

Eh si: il "voi" mi riporta immediatamente al Sud Italia. Qui in Toscana spesso e volentieri è proprio il "tu" che la fa da padrona come dice Polverone, anche a persone del tutto sconosciute.
Io normalmente però uso il "lei" nel caso non abbia confidenza.

Giallo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Eh si: il "voi" mi riporta immediatamente al Sud Italia. Qui in Toscana spesso e volentieri è proprio il "tu" che la fa da padrona come dice Polverone, anche a persone del tutto sconosciute.
Io normalmente però uso il "lei" nel caso non abbia confidenza.

Idem in veneto.

in Romagna, molto più in campagna che in città si usava il VOI anche in famiglia;
se si parlava in dialetto era "VO".

Sardegna si usa molto il voi, in limba... In italiano si usa il lei...
Poi tu/voi - lei/loro (anche se loro è diventato piuttosto difficile da sentire)

E' vero... il loro... poche volte l'ho sentito... ad es. in qualche ristorante.

A Genova, in dialetto, si da del "vu scia"...

l'ho ancora sentito dire quando mia nonna o mia mamma si rivolgevano a mio nonno. Da allora non mi è mai più capitato di sentirlo...

Io uso molto il loro perché sono abituato a parlare "al pubblico".
Non mi piace sbagliare l'uso dei pronomi, quindi se dò del lei ad un individuo , di conseguenza utilizzo il loro quando ho difronte più individui.

Retaggio di un mio vecchio saggio professore di italiano (che ci sgridava in latino :shock:) il quale pretendeva l'uso corretto di grammatica e sintassi, come giusto pretendere da studenti del classico.
Ora lo ringrazio, viste le assurdità che si sentono col congiuntivo, i pronomi, e compagnia cantante

giorgiomario ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Sardegna si usa molto il voi, in limba... In italiano si usa il lei...
Poi tu/voi - lei/loro (anche se loro è diventato piuttosto difficile da sentire)

Verissimo. In lingua sarda si usa il voi (vustetti)
In Italiano si usa il Lei

Concordo che il "Voi" mi riporta al sud, e direi che non è ancora andato perso. Nei riguardi di persone anziane, anche parenti stretti, il voi è ancora molto usato. Ci ho proprio fatto caso nell'ultimo viaggio in Sicilia di questo inverno. Detto questo da noi è usato solo il Lei, quale forma di cortesia e rispetto o distanza professionale.
Intanto il "tu" è diventato quotidianità, però io non lo apprezzo sempre.... Non mi piace essere apostrofato con il "tu" ovunque, nei bar, nei negozi da persone che non conosco neppure o solo appena, e con cui non ho nulla da dividere...
Il colmo è stato quando alcuni anni fà, un pischello mai visto prima, amico di mio figlio, è entrato in casa nostra rivolgendosi a me con il tu e salutandomi manco fossi un ragazzotto suo pari. Per rispetto di mio figlio non l'ho buttato fuori sul momento, però in separata sede mi sono raccomandato con mio figlio di non fare mai altrettanto in casa d'altri, e che i genitori dei suoi amici non sono i suoi amici di riflesso, ma devono essere sempre salutati con rispetto e con il Lei. Il pischello comunque non s'è più visto...

Io credo che il Tu, Il Voi (forma se vogliamo intemedia che è stata riutilizzata dal fascismo che aveva abolito le atre due) e il Lei c'è di mezzo l'educazione, un meglio un delicato "tu" che un rispettoso e asettico "lei"

A parte gli aspetti formali del lavoro o dei ruoli, a me se un giovane mi da del tu non dispiace, se questo avviene in un contesto di rispetto ed educazione, in fondo è come avvicinarsi anche dal punto di vista anagrafico, quindi di idee e di non formalità, questo aiuta anche a comunicare

Un posso darti del tu da parte di un giovane ci sta bene, ma non mi scandalizzo, ci sono molti "Tu" fastidiosi, questo si!

Forse quel ragazzo non ti piaceva e forse il suo "tu" ha peggiorato la situazione?

Rubylove ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Forse quel ragazzo non ti piaceva e forse il suo "tu" ha peggiorato la situazione?

Non lo sò, che mi abbia trovato nel momento sbagliato? Forse qualche volta sono un pò prevenuto. Un'altro ragazzetto, molto tempo prima, mi aveva disegnato un "c+++o" stilizzato sulla agenda telefonica di casa!!! Ma si può! ma dove crescono certi tipi? Nel frattempo si è evoluto e civilizzato (anche grazie a me) e frequenta regolarmente la nostra casa, l'abitudine ce l'ha ancora, ma la cura fuori di casa mia...

Eh purtroppo i ragazzini di adesso non sono proprio un fulgido esempio di buona educazione e rispetto. Forse non solo per colpa loro, a volte i genitori "latitano" un pò. Io ringrazierò sempre i miei che, all'occorrenza, anche con fermezza, mi hanno insegnato il rispetto per il prossimo...io conto di fare lo stesso, anche se la mia bimba è ancora piccola, ma già mi rendo conto che la società contemporanea e i mezzi di comunicazione di massa non aiutano proprio. E' tutto cambiato, in peggio. Quando da piccolo prendevo una bacchettata sulle mani dalla maestra e lo raccontavo a casa, era inevitabile una seconda razione....ora invece i genitori il giorno dopo sono in direzione a lamentarsi degli insegnanti. Comunque, per non andare troppo OT, a volte anche a me piace dare del tu a persone più anziane, chiaro che non sono più un ragazzino, però a volte penso che questo aiuta a farle sentire più giovani, e, in definitiva, a parer mio, al di là del Voi o del Lei, penso siano altrettanto importanti il tono e le maniere con cui ci si rivolge agli interlocutori.

A me hanno sempre insegnato che l'eccessivo distacco non porta a nulla... Però è una questione di rispetto: persona anziana, ovvero sopra gli anta , le dó del lei, persona giovane dipende. In linea di massima comincio con il lei/loro poi chiedo di passare al tu
L'inglese è molto più semplice per queste cose

Rubylove ha scritto: [Visualizza Messaggio]

un meglio un delicato "tu" che un rispettoso e asettico "lei"

Concordo

A parte gli aspetti formali del lavoro o dei ruoli, a me se un giovane mi da del tu non dispiace, se questo avviene in un contesto di rispetto ed educazione, in fondo è come avvicinarsi anche dal punto di vista anagrafico, quindi di idee e di non formalità, questo aiuta anche a comunicare
Un posso darti del tu da parte di un giovane ci sta bene, ma non mi scandalizzo, ci sono molti "Tu" fastidiosi, questo si!

Riconcordo

pugnali53 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Rubylove ha scritto: [Visualizza Messaggio]

un meglio un delicato "tu" che un rispettoso e asettico "lei"

Concordo

A parte gli aspetti formali del lavoro o dei ruoli, a me se un giovane mi da del tu non dispiace, se questo avviene in un contesto di rispetto ed educazione, in fondo è come avvicinarsi anche dal punto di vista anagrafico, quindi di idee e di non formalità, questo aiuta anche a comunicare
Un posso darti del tu da parte di un giovane ci sta bene, ma non mi scandalizzo, ci sono molti "Tu" fastidiosi, questo si!

Riconcordo

Anch'io, ufficiosamente...

fotoy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sicuramente dal profondo Sud il "Voi" la vince su diversi fronti, ma direi che è un espressione oramai sempre meno utilizzata se non in una in forma di rispetto verso i più anziani a retaggio di un livello culturale definiamolo tradizionale, qui in Calabria, nell'entroterra fin a non oltre 20/30 anni fa il "Voi" veniva tranquillamente utilizzato anche tra Padre e figli o tra consanguinei anche di stretta parentela, è determinati rapporti sociali. Oggi direi tranquillamente che nella maggior parte del territorio Calabrese il lei rimane come formalità nei rapporti professionali o di un certo retaggio sociale dove come dice Lorenzo si vuole mantenere un certo distacco.

Quoto in pieno