Registro Land Cruiser Italia
Non si può parlare sempre di Land Cruiser... - MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
BJ 42 LX [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 07:00 ]
Oggetto: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Penso che per molti di noi sia una cosa scontata (anche perchè con molti 4x4 gommati per l' "estremo" è quasi inevitabile anticipare la partenza quando si prevedono lunghe trasferte su asfalto) ma consiglio a quei pochi che ancora non l' avessero provato di fare appena possibile una bella uscita all'alba, in autunno, con il proprio Land Cruiser.
Dopo tanti anni di ruote lisce (il gusto del tassello nella stagione fredda, al massimo lo provavo con le due ruote) mi ero quasi scordato quanto bello fosse svegliare un grosso diesel vecchio stampo, di quelli con la corsa lunga e l'alesaggio generoso perchè poco frazionati rispetto alla cospicua cubatura.
Volendo fare un paragone, il rumore del 3B 35000 mi ricorda quando svegli d'inverno la vecchia Guzzi 500, di quelle col volano ad "affettaprosciutto".
Anche col BJ42 , come col Falcone, il motore infatti starnuta appena un attimo, poi dopo aver emesso un "ruttino" di carburazione "grassa" si desta del tutto ed inizia a ronfare con quel minimo inconfondibile, scandito e baritonale, tanto diverso dal freddo rumore da elettrodomestico dei turbo multivalvole con trenta centraline, sensori , fasature variabili e altri cazzabuboli non sempre indispensabili (a dire il vero, detto da meccanico, lo sono più raramente di quanto si pensi).
KAPUM-PUM-PUM-PUM-PUM (giusto per rendere onomatopeicamente l'idea, tanto quelli coi capelli grigi avranno già capito)
L'aria a quest'ora è frizzante , punge il naso , è perfetta per il nostro pastore maremmano modello "orso polare" , ma può anche stemperare le velleità di tanti bipedi non avvezzi alle levatacce. Ed è un peccato, perchè queste sono le ore migliori del giorno.
A parte qualche cacciatore mattiniero, a quest'ora di tangheri sui sentieri non ne trovi quasi mai, gli ambientalisti radical chic di sicuro hanno fatto le ore piccole nei "salotti buoni" discutendo della minaccia di estinzione per il taqfano dell' Oltrepò oppure- per quelli più acculturati, in qualche caffè lettarario a dissertare sui versi di qualche poetastro, per cui adesso dormono. E lo stesso vale per guardie venatorie e per i vigili che debbono fare cassetto, per cui il fuoristradista giudizioso ha almeno tre, forse persino quattro ore di meritata tranquillità da godersi in mezzo alla natura.
Il cielo è terso, e se come nel nostro caso hai la fortuna di vivere in collina, l'aria trasparente ti permette di vedere a grandi distanze, così da pregustare l'itinerario scelto per vagabondare senza una meta precisa, solo inseguendo il ricordo sbiadito di sterrati percorsi molti anni fà.
Nelle vallette circostanti c'è una leggera foschia che però si sta già alzando, e poi tanto l'andatura resterà moderata anche quando le lancetta di olio e acqua avranno raggiunto valori rassicuranti.
Rispetto alle "moderne " auto da strada, procura un piacere sottile constatare come una "vetusta" 4x4 non turbizzata sia molto restia a salire di temperatura al mattino, come se anche lei volesse godersi quella pigrizia che tu puoi concederti solamente nei fine settimana, gironzolando a velocità degne di un ciclista. Altro "tanghero" che l'alba ti permette di evitare sui sentieri, e lo dico da mountainbiker non di primo pelo).
Con la petulante saggezza che contraddistingue a volte le donne, la mia signora in questi casi suole ricordare con un sorriso beffardo : "Quando parti così, senza una meta precisa, finisci sempre per catapultarti in tutte le stradine e i sentieri sconosciuti che incontri- e poi, con fare ammiccante, invariabilmente aggiunge - come quella volta in cui alla fine ci siamo capottati su una mulattiera a dorso di mulo, vicino alla ferrovia. Te lo ricordi, eh ?- Certo che me lo ricordo - le rispondo imperturbabile come il sole che sta sorgendo - Anche perchè capita raramente di trovare mulattiere a dorso di castoro o di facocero, e poi in ogni caso quella volta avevamo una Peugeot 105, non una fuoristrada, ed io l'ho rimessa sulle ruote da solo, senza neppure dover chiamare il contadino ! "
(N.d.r. certo che la 105 in bilico sopra la massicciata del treno non era un gran bel vedere
Lei annuisce di nuovo, con quello sguardo tipicamente femminile che tutto significa fuorchè assenso: in realtà per molte donne noi uomini . anche quando abbiamo doppiato due o tre volte la soglia degli "anta" , restiamo sempre dei bambinoni intenti a trastullarci coi nostri gicocattoli.
La"jeep" , poi, per loro è potenzialmente uno dei più pericolosi tra i nostri balocchi, e a poco vale spiegare che non tutte le fuoristrada sono jeep e che il pericolo dipende da quello che uno fà , molto più che dalla macchina...il loro atteggiamento non cambia di un millimetro.
L'unica soluzione, credo, sia fargliela provare e sperare che si appassionino anche loro.
Nonostante la cosa mi preoccupi un filino (guida piuttosto bene con le auto "umane" , ma il BJ42 alto come una casa e gommato da trattore è una faccenda un pò delicata...) quasi quasi oggi provo a cederle il volante.
Se torno, ci si sente.
P.S. IL TONO, OVVIAMENTE, E' SCHERZOSO, NON SE LA PRENDANO CACCIATORI, GUARDIACACCIA, CICLISTI E SOPRATUTTO LE SIGNORE.
lordreef [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 07:46 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
buon divertimento ... poeta del 4x4
Gigitoyota [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 07:55 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Grande, mi hai fatto nascere un sorriso e donato un pò di gradevole calore!
nick2 [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 08:20 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Tienici informati sull'esito
Rubylove [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 09:06 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Non c'è niente di meglio che la simbiosi con il proprio mezzo, il piacere di partire all'alba è pari ma molto diverso da quello di partire a notte fonda e a me piace anche quello, i due estremi regalano momenti sospesi tra la cruda realtà del giorno pieno, tutto assume valenze diverse per chi sà coglierle
Con un filo di gas, la vettura scivola nella notte austral lasciando una scia luminosa che scompare all'orizzonte poco prima dell'alba
Mattia [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 10:19 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Questo è vero ammmmore. Quello dei primi incontri, dei primi sguardi incrociati, che durano un attimo e poi via, sfuggono imbarazzati. Devi primi baci rubati, lontano da tutto e da tutti, senza che neppure gli amici sappiano ancora. Delle mani che si cercano sotto il tavolo a cena la sera, della complicità, delle risate per niente, dei primi "ti fermi da me questa sera?". Delle colazioni a letto, dei fiori mandati al lavoro e dei regali prima di uscire. Che bello, mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Poi inevitabilmente con il passare del tempo le cose cambiano, si trasformano, vanno avanti e anche le emozioni sono diverse. Nè peggio nè meglio... non si possono pesare, solo diverse. Goditi questi momenti perché, come tutto il resto, passeranno. La vera gioia sta nel non rimpiangere mai il passato e nel non auspicare mai in un futuro troppo migliore, ma semplicemente godersi il presente! Buona domenica.
Max72 [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 12:42 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Sei riuscito a farmi immedesimare come se vivessi le emozioni che hai descritto!
Aspettiamo la seconda parte del tuo bellissimo racconto
BJ 42 LX [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 15:57 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ABA COL TOYOTA
Questo è vero ammmmore. Quello dei primi incontri, dei primi sguardi incrociati, che durano un attimo e poi via, sfuggono imbarazzati. Devi primi baci rubati, lontano da tutto e da tutti, senza che neppure gli amici sappiano ancora. Delle mani che si cercano sotto il tavolo a cena la sera, della complicità, delle risate per niente, dei primi "ti fermi da me questa sera?". Delle colazioni a letto, dei fiori mandati al lavoro e dei regali prima di uscire. Che bello, mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Poi inevitabilmente con il passare del tempo le cose cambiano, si trasformano, vanno avanti e anche le emozioni sono diverse. Nè peggio nè meglio... non si possono pesare, solo diverse. Goditi questi momenti perché, come tutto il resto, passeranno. La vera gioia sta nel non rimpiangere mai il passato e nel non auspicare mai in un futuro troppo migliore, ma semplicemente godersi il presente! Buona domenica.
Certo che se io sono il poeta del 4x4 (si, di Nora Orlandi
) tu sei il Vate...davvero hai saputo cogliere la struggente fugacità di certi attimi.
Sai una cosa, però ?
Io queste emozioni , col BJ mi sono accorto di riuscire a riprovarle con una intensità simile, se non proprio identica, a quel fervore (allegramente insonne) che mi prendeva alla vigilia di una partenza per un giro impegnativo col vetusto Land Rover 2,2 litres 88 SWB (il mio era già vetusto alla fine degli anni settanta
e la descizione delle ignobili condizioni nelle quali l'avevo trovata, meriterebbe un thread apposito ma in fascia protetta !).
Sarà la stessa, esilarante predisposizione che queste vetture d'antan mostrano ad "andare di bolina", intesa come la spiccata tendenza a deviare dalla traiettoria e cercare di intraversarsi anche quando sull'asfalto , di irregolare ci sono solamente delle foglie, per poi reagire come un ciuco imbizzarrito quando si prende una giunzione dell'asfalto.
Sarà il tremolio che ad ogni scossone sembra mettere a repentaglio l'integrità dei vetri, oltre che dell'intera carrozzeria, che come sappiamo sui fuoristrada "old style" rappresenta una parte tutto sommato "ridondante"rispetto al vero "cuore" del mezzo: lo chassis costituito dal telaio coi suoi granitici longheroni e dal complesivo ruote e sospensioni , altra entità che in determinati frangenti sembra animarsi di una vita propria, non completamente coerente coi movimenti compiuti dal resto del veicolo (i tecnici lo chiamano "twist", ma più che altro quando passi i 90kmh qui sembra una "Rumba"
).
Sarà quel motorone paciarotto, che in salita ronfa sornione arrampicandosi con i suoi "miseri" 90 accapì senza neppure toccare l'ipertrofico pedale del gas (con lo stesso materiale, a Ingolstadt ci fanno un cofano e a Torino una 500 intera, pardon,i in Polonia...
) tenendo un règime che a quella marcia, per la mia turbobenzina dalla potenza sulla carta tripla, equivarrebbe quasi certamente a piegare le 20 valvole.
Mi sembra che questo Toyotone sia una specie di macchina del tempo. Il motore sta ancora ticchettando dopo il giro, le ossa sono ancora rimescolate eppure, scemo come e forse anche più che a vent'anni, avrei già voglia di risalire per andare a provare quel tratturo rognoso che passa giusto dieetro casa.
No, credo che questa volta, l'errore fatto venticinque anni fà, di vendere il fuoristrada perchè ci vuole un'auto da famiglia, perchè serve un mezzo intelligente, più veloce , comodo e parco nei consumi, non lo rifarò.
I figli oramai sono grandi e viaggiano da soli- che si comprino loro un'auto intelligente quanto noiosa oppure viaggino col Freccia Rossa o il volo low cost- io e mia moglie di fretta di andare adesso ne abbiamo meno, privilegiamola la qualità alla quantità dei chilometri , alle statali preferiamo le stradecantonali o ancora meglio quelle di campagna, che ti portano senza fretta in luoghi scampati al turismo di massa ed alle vacanze "trendy".
BREVE RESOCONTO DELLA PRIMA VERA ESCURSIONE CON IL BJ42 "QUASI" LX
Il cane (quasi 80 kg. di pastore maremmano) era un pò riottoso a salire: del resto quel macchinario diabolico il nostro Max l'ha guardato con sospetfin dal momento in cui, tre giorni fà ho imboccato la atrada del nostro podere. Il bestione mi abbaiava come se fossi un ladro che cercava di intrufolarsi, invece di quello che gli paga la carne e lo lascia dormire vicino al proprio letto...
Una scala improvvisata con due pallets comunque ha risolto il problema dell'altezza: mia moglie sale dietro e-miracolo- il quadrupede salta a bordo !
Imbocco la discesa sterrata (fate conto di vedere una mulattiera però dal balcone di una casa di due piani...) e con la prima innestata arrivo al cancello.
Max sfoggia tutto ul suo repertorio, che aveva già reso i piccoli spostamenti con l'auto stradale una avventura: abbaia, salta da un finestrino all'altro e, sopratutto, agita la coda come una pagaia...sul viso di mia moglie, appollaiata a sua volta sul passaruota posteriore ...lo so, non sarebbe regolare, ma quin in mezzo alla macchia il CdS conta come il due di picche, e poi stando lì riesce ad evitare che il pachiderma piombi sul sedile anteriore...lo so, ci vorrebbe la rete divisoria, ma idem come sopra, qui siamo a parecchi chilometri in linea d'aria dall'ultimo avamposto della civiltà, e se guardi ai mezzi che circolano, i chilometri assumono una dimensione spazio temporale. Per dirla tutta, sembra di essere ancora nei trasgressivi anni settanta: ragazzini che scorazzano con la moto da cross rigorosamente priva della targa (bontà loro, perlomeno rispetto a quello che facevamo noi, adesso indossano il casco e i più fighi gli stivali), trattori guidati da anziani cultori di Bacco che procedono al tramonto con mezza luce in tutto, tizi in mimetica che trasportano il cinghiale abbattuto sul cofano del Pajero, altro che cera carnauba e vernici anti-graffio !
Per diverse ore- non chiedetemi quante, non ho mai guardato l'orologio e mi ero "addirittura" scordato il cellulare- abbiamo gironzolato come due scemi senza una meta precisa. Da un paio di posti siamo passati perlomeno due volte, ma arrivando sempre da strade diverse (tanto tutte portano a Roma) e parecchie persone ci hanno slautato con un sorriso, anche quando gli siamo arrivati nell'aia, sulla porta di casa.
Mentre passavamo davanti a un paio di graziose fattorie diversi cani hanno provato a fare amicizia con Max, che però preferiva ringhiargli dal finestrino mezzo abbassato. Conoscendo la sua ruvida "esuberanza" , abbiamo evitato di aprirlo del tutto perchè avrebbe quasi sicuramente scatenato la Terza Guerra Mondiale.
Siamo tornati a casa dopo aver percorso una quarantina di chilometri scarsi- con un consumo di oltre 9km/litro grazie alla media da pedoni: quinbdi lo scherzetto ci è costato meno di un film in prima visione- eppure ci siamo divertiti come se avessimo girato mezza Italia. Il rumore delle gommone, lo scarico diretto, le vibrazioni...e chi le sentiva più, con un maremmano che abbaiava ad ogni uccello, cane, essere umano che vedeva dal finestrino?
Spero di non avervi annoiato.
P.S. Anche Max si è divertito molto e persino mia moglie, nonostante il sedere "cartonato", le leccate sul collo e qualche "emozione" imprevista, inevitabile per una fuoristradista in erba , anche per via del driver arrugginito e anche un pò troppo impegnato ad ammirare il paesaggio..
giorap [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 17:56 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Altro che noia!
Questo si chiama.......vivere e godersela
Anselmo70 [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 18:07 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Racconto spettacolare , sembrava di stare con Voi
BJ 42 LX [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 19:47 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Vi ringrazio per l'apprezzamento, davvero non pensavo che un giro tanto "normale" potesse risultare interessante anche per gli altri, anche se nel suo piccolo costituiva una escursione anche in un ambito quasi "spirituale", oltre che meramente automobilistico.
Quando tre anni fa, dopo una vita passata sempre di corsa (anche nell'accezione letterale del termine, perchè l'agonismo in genrale e i motori in particolare per un sacco di anni sono stati al tempo stesso la mia passione ed il mio lavoro) io e mia moglie abbiamo deciso di darci un tagli netto, ritirandoci precocemente in campagna e cominciando a dare maggior importanza alle cosidette "piccole cose", potevamo solo sperare che questo nuovo modo di vivere ci riservasse tante soddisfazioni.
Lo stress, gli orari assurdi, le continue trasferte (leggi alberghi , ristoranti,fast food, etc.) la mancanza di spazi per noi stessi almeno in qualcosa di solito pagano (ma forse oggi sarebbe più corretto dire che pagavano fino a pochi anni fà , sopratutto in termini materiali ovverosia economici e di status) per cui adattarsi ad una vita molto semplice e a ruoli orofessionali a loro volta molto meno "d'iimmagine" è stata dura, ma non come uno potrebbe pensare prima di compiere questo genere di scelta.
Ora viviamo , come si è capito, nel bel mezzo di un bosco (a dire il vero quello si trova prevalentemente sul lato nord della casa, sui lati si estende un grande uliveto con piante secolari , mentre a sud il podere si apre in una graziosa valletta circondata su tre lati da colline ricoperte dalla tipica macchia maremmana.
Insomma, come direbbe un nostro amico iper-urbanizzato, viviamo nel bel mezzo del nulla, o in modo più colorito "in culo ai lupi".
A noi, però, va bene così.
Dopo diverse case grandi ma con giardino piccolo o addirittura inesistente, ora abbiamo affittato una casa piccola con intorno quattro ettari di verde.
Sottlineo "affittato" perchè senza essere tecnicamente "poveri" non siamo certamente (più) benestanti come "prima", inteso quando eravamo due imprenditori super-impegnati e, se vogliamo, pure di un certo successo.
Eppure, diversamente da come stavamo "prima", ora siamo davvero felici, in pace con noi stessi, se non proprio col mondo.
Lasciato il freddo Nord Italia, dove nei mesi invernali spendevamo un patrimonio in gpl , abbiamo scelto il Centro anche per via del suo clima mite.
Invece di mantenere una casa sproporzionata per le esigenze di due sole persone , perdipiù spesso assenti per lavoro, abbiamo trovato una vecchia casa colonica come qui ce ne sono tante (ricordi del "si stava meglio quando si stava peggio", non so se mi spiego...
) che al pari del terreno circostante erano stati a lungo abbandonati dai proprietari, non interessatii a fare la vita spartana dei loro genitori.
In cambio dei lavori di ripristino che abbiamo svolto personalmente (leggi pavimenti, intonaci, impianti elettrici, etc.) abbiamo ottenuto di poter stare qui "sine die" per una cifra mensile che in una grande città non ci darebbe diritto neppure ad una stanza e nemmeno un monolocale formato loculo.
Per il riscaldamento, oltre al clima temperato, ci pensano legna e pellets....ma quando fà davvero freddo, qui in inverno ci sono 10° C (nelle giornate di sole parecchi di più)
Riguardo alle spese per il cibo, sia per me che per mia moglie, negli ultimi tre anni le uniche fonti di reddito sono derivate da due lavori stagionali, che come tali ti impegnano (e ti fanno guadagnare) per un massimo di cinque-sei mesi a stagione. Ciò nonostante, durante l'autunno e l'inverno siamo riusciti a sopravvivere piuttosto bene non solo grazie ad una "ottimizzazione delle risorse" (certi automatismi da manager sono duri a morire...
) ma grazie alle risorse della terra, come le verdure del nostro orto, il nostro olio, la frutta delle nostre piante, le uova e le galline del nostro pollaio e senza contare i prodotti del bosco come funghi, more, lamponi, fichi, cachi ed asparagi selvatici , la nostra mensa ha lasciato più volte stupefatti gli amici che venivano a trovarci.
Quello che ci avanza, viene regolarmente barattato con i vicini in cambio di altre derrate o di favori (siamo in pochi, per cui ci si conosce tutti e vige una sorta di scambio, oltre che di mutuo soccorso in caso di necessità: chi ha il trattore, se occorre ara anche il campo di chi non ce l'ha, che avendo buone braccia magari lo aiuta con la vendemmia o la raccolta delle olive) o all'occorrenza venduto a chi apprezza gli alimenti genuini.
Da notare come, dopo il primo anno di prova, la nostra produzione sia progressivamente aumentata, per soddisfare le crescenti richieste di amici e conoscenti.
A QUESTO PUNTO , QUALCUNO SI CHIEDERA', OK MA IL TOYOTA IN TUTTO QUESTO CHE C'AZZECCA?
Beh, siccome a parte quelli delle pubblicità degli amari, i contadini in genere girano con un'auto adatta alle strade sterrate, la ragione principale di questa scelta è pratica.
E' un 4x4 vecchia maniera, semplice e robusta e ci si possono caricarci impunemente dieci sacchi di granturco o di cemento, o persino una o due pecore (altro progetto per i prossimi mesi
)
Last but not least, è storica, ultratrentennale
(Renzi & Co.. vi abbiamo fregato un'altra volta !) quindi paga poco di assicurazione, infine rappresenta uno di quei sogni da ragazzo cui magari uno ha dovuto rinunciare per dotarsi di autovetture più d'effetto o veloci.
Ora che , appunto, abbiamo cambiato marcia, il BJ 42 è perfetta: ti da persino il ritmo giusto se per caso ti tornasse la fregola di fare le cose troppo di fretta.
That's all folks !
BJ 42 LX [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 19:51 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
DIMENTICAVO: APPENA POSSIBILE CI SPARIAMO UN BEL GIRO IN NOTTURNA, COME GIUSTAMENTE SUGGERITO ANCHE DA RUBYLOVE
Se nel frattempo non mi avrete bannato per eccessiva prolificità nello scrivere, e se davvero il resoconto vi interessa,....
L'inverno , perlomeno, la campagna qualche pausa per cazzeggiare la concede.
E poi devo fare provare il BJ alla mia dolce metà (la vedo perplessa)
Francesco Toy [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 20:30 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Bj 42, scrivi davvero come un poeta.... sai far immaginare quel che dici come se si fosse tutti li. Ti nomino "Gran poeta col Toyota" del Registro...
Bravo davvero! Questa è passione!
pugnali53 [ Domenica, 26 Ottobre 2014, 22:48 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Questo tuo racconto arriva giusto a confrontarlo col mio giretto di oggi, io da un pò di tempo alla mattina non mi sveglio presto x niente, tanto non hò niente da fare, diciamo che la mia vita è cambiata drasticamente dal giorno successivo il compimento dei 50 anni, ormai 11 anni fà, quando un'ala del mio aereo hà decoso di non stare al suo posto e di staccarsi col risultato che sono diventato paraplegico, di conseguenza non lavoro più, per cui se si può dormire perchè svegliarsi presto? L'hò fatto x tutta la mia vita fino ai 50 anni, quindi qualcosa hò già dato, eppoi anche volendolo non ne sono più capace.
Quando parlo con qualcuno e mi dice che sono stato fortunato ad essere ancora vivo lo mando al caldo perchè non è normale che succeda un cedimento strutturale ad un aereo con 65 ore quindi praticamente nuovo, e comunque questa non è affatto fortuna....
Tornando a noi stamattina, tardi, verso le 10 dopo aver visto la gara di Valentino in Malesia, vista la bellissima giornata già pensavo a un giro da qualche parte, appena la Marilia hà detto giro in montagna? Risposta ok, dove? Vedi te, intanto si parte, si decide strada facendo,
Da sempre noi molto raramente programmiamo, alla domanda arrivati all'incrocio vicino casa dove bisognava decidere da che parte andare, destra o sinistra, dove sinistra, visto che c'era la voglia di un bel giretto si intende direzione Milano e poi a qualche altezza si gira a nord verso le montagne e sinistra verso Venezia e poi si vede se si và verso Udine, Belluno o fare un giro più ampio verso Trieste, alla decisione di girare a sinistra abbiamo anche deciso di andare verso Trento e forse Bolzano, raggiunta l'autostrada del Brennero si decide di uscire a Bressanone x direzione Brunico, Dobbiaco dove abbiamo pranzato e comperato un pò di prodotti tipici locali, proseguendo sulla statale verso S Candido siamo entrati in Austria direzione Lienz, fatto il pieno di gasolio a 1,25 euro, ma in qualche distributore si trovava anche a 1,24 litro proseguito fino a Mauthen e x il passo di Monte croce Carnico rientrati in Itallia direzione Tolmezzo, a Carnia autostrada fino a S Giorgio di Nogaro dove, magari prestino alle 18, ma ormai è già buio ci siamo fatti una cena a base di spaghetti all'astice super buona, rientrati in autostrada a Latisana direzione Venezia uscita a Dolo con rientro a Stra cioè casa.
In questo "giretto" di poco meno di 700 km abbiamo apprezzato come un fuoristrada possa sostituirsi a una comoda berlina, sono lontani i tempi che con una lada niva eravamo partiti x capo nord o la frontiera con la Siria in Turchia dove siamo arrivati, il comfort e la velocità del kdj 90 unito alle doti fuoristradistiche non daranno le senzazioni che si possono provare col BJ 42 ma sicuramente permettono di goderne il mezzo a 360° gradi in ogni situazione, oggi, complice la giornata splendida, mi sono proprio divertito.
BJ 42 LX [ Lunedì, 27 Ottobre 2014, 08:19 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Ciao Pugnali,
anche il tuo racconto me ne ha fatte venire in mente, di cose, e non solo perchè per molte delle loccalità che hai citato ci sono passato più di una volta.
Erano tra le nostre mete quando vivevamo al Nord, in alta montagna (si potrebbe dire che a tre anni di distanza sento ancora un pò di freddo nelle ossa, eppure sono quasi un orso polare...).
E poi mi hai fatto riflettere sulle due occasioni almeno, nelle quali i medici, dopop una lunga sequenza di incidenti in auto ma sopratutto in moto, mi hanno detto che quella volta le probabilità di recupero eranoi pressoche nulle : in una ad essere secondo loro praticamente "perso" era il braccio sinistro (con una o due operazion- fu il laconico verdetto di un luminare - forse potresti recuperare un trenta per cento) e l'ultima volta quando, a 42 anni suonati, appena ripreso conoscenza mi sentii dire che ben difficilmente avrei camminato ancora sulle mie gambe.
Del tuo incidente, per come è successo tu non avevi la benchè minima responsabilità, mentre io sono ora sono conscio di essermela abbastanza cercata: le gare e più in generale la velocità e il brivido che ti procura, oltre che una passione erano l'unica valvola di sfogo per lo stress ed io le ho sempre vissute senza pensare neppure per un attimo ai rischi che correvo.
In entrambi i casi , con una determinazione quasi fanatica , ho smentito il parere del sanitari, i primi ad essere stupiti di quello che vedevano. Ma riflettendoci a posteriori -anche grazie all'esempio di Persone come Te- ora so che se sono riuscito a farlo, non è tanto per via del fisico da rambo, che aiuta ma fino a un certo punto o della cocciutaggine degna di un mulo , ma semplicemente perchè il destino mi ha voluto dare una ulteriore chance.
Al massimo, quindi, possono vantarmi di averla saputa cogliere. Mi chiedo spesso come avrei reagito se, invece, questa possibilità non l'avessi avuta, se non avessi avuto quell' 1-2% di probabilità di tornare a fare le cose che facevo prima, come avrei reagito.
E' un ragionamento ipotetico, ma onestamente non sono sicuro che avrei reagito col lo stesso tuo Coraggio di fronte a una diagnosi che non lascia spazio a miglioramenti.
Perciò ti ammiro, Pugnali. E invidio la tua , di determinazione.
Tornando al gironzolare con i vari modelli di Toyota, sai perchè pur conoscendo la maggiore versatilità delle versioni più moderne, mi sono portato a casa questa "vecchietta terribile"?
Proprio perchè se ne avessi una più veloce e prestazionale, siccome mi conosco, invece di usare ai fini della sicurezza quel tot di performance in più (motore, freni, tenuta di strada, ecc.) finirei inevitabilmente per sfruttare quel "quid" per andare più forte.
E' automatico: tu dammi più freni ed io inconsciamente comincerò a frenare sempre più tardi, è più forte di me. Dammi un motore con più cavalli e vedrai se non finirò per andare più forte quasi senza accorgermene. Prova a darmi una tenuta di strada migliore e puoi essere certo che, non appena mi scordo di aver promesso a me stesso e alla poveretta che mi siede accanto di "fare la persona seria" , farò le peggio cose, finendo magari per giocarmi anche l'ultimo jolly.
Ho constatato che per eterni scapestrati come me sono meglio dei freni a posto ma dalle prestazioni comunque limitate, piuttosto che quattro complessi disch-pinze a prova di bomba e magari pure l'ABS. Per placare le velleità corsaioile, una tenuta di strada ballerina, che ti avverte con garbo ma senza possibilità di equivoci non appena superati gli ottanta, poi, è meglio di tutti i controlli elettronici del mondo !
E infine, più semplice e spartana è l'auto, più divertente diventa lavorarci sopra.
FINCHE' SI AVVITA C' E' SPERANZA
P.S. Un saluto a tutti,e un "grazie" per l'investitura ufficiosa a poeta del forum (anche se secondo me qualcuno è più "aulico" di me...
)
Ora vado dall'amico gommista a cambiare le valvole tubeless: vanno bene le emozioni forti ma quando sono prossime a tagliarsi sarebbe stupido rischiare.
Alzandosi alle quattro e mezza o alle cinque, poi se ne fanno di cose: campagna, cane e galline sono a posto, quindi ora viene anche il mio turno e quello del mio "giocattolone" 4x4. Devo anche recuperare una maniglia per consentire alla mia dolce metà (è proprio la metà
) di arrampicarsi da sola nell'abitacolo senza bisogno di afferrarla ogni volta per il bavero !
Rubylove [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 15:23 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Vi ringrazio per l'apprezzamento, davvero non pensavo che un giro tanto "normale" potesse risultare interessante anche per gli altri, anche se nel suo piccolo costituiva una escursione anche in un ambito quasi "spirituale", oltre che meramente automobilistico.
Quando tre anni fa, dopo una vita passata sempre di corsa (anche nell'accezione letterale del termine, perchè l'agonismo in genrale e i motori in particolare per un sacco di anni sono stati al tempo stesso la mia passione ed il mio lavoro) io e mia moglie abbiamo deciso di darci un tagli netto, ritirandoci precocemente in campagna e cominciando a dare maggior importanza alle cosidette "piccole cose", potevamo solo sperare che questo nuovo modo di vivere ci riservasse tante soddisfazioni.
Lo stress, gli orari assurdi, le continue trasferte (leggi alberghi , ristoranti,fast food, etc.) la mancanza di spazi per noi stessi almeno in qualcosa di solito pagano (ma forse oggi sarebbe più corretto dire che pagavano fino a pochi anni fà , sopratutto in termini materiali ovverosia economici e di status) per cui adattarsi ad una vita molto semplice e a ruoli orofessionali a loro volta molto meno "d'iimmagine" è stata dura, ma non come uno potrebbe pensare prima di compiere questo genere di scelta.
Ora viviamo , come si è capito, nel bel mezzo di un bosco (a dire il vero quello si trova prevalentemente sul lato nord della casa, sui lati si estende un grande uliveto con piante secolari , mentre a sud il podere si apre in una graziosa valletta circondata su tre lati da colline ricoperte dalla tipica macchia maremmana.
Insomma, come direbbe un nostro amico iper-urbanizzato, viviamo nel bel mezzo del nulla, o in modo più colorito "in culo ai lupi".
A noi, però, va bene così.
Dopo diverse case grandi ma con giardino piccolo o addirittura inesistente, ora abbiamo affittato una casa piccola con intorno quattro ettari di verde.
Sottlineo "affittato" perchè senza essere tecnicamente "poveri" non siamo certamente (più) benestanti come "prima", inteso quando eravamo due imprenditori super-impegnati e, se vogliamo, pure di un certo successo.
Eppure, diversamente da come stavamo "prima", ora siamo davvero felici, in pace con noi stessi, se non proprio col mondo.
Lasciato il freddo Nord Italia, dove nei mesi invernali spendevamo un patrimonio in gpl , abbiamo scelto il Centro anche per via del suo clima mite.
Invece di mantenere una casa sproporzionata per le esigenze di due sole persone , perdipiù spesso assenti per lavoro, abbiamo trovato una vecchia casa colonica come qui ce ne sono tante (ricordi del "si stava meglio quando si stava peggio", non so se mi spiego...
) che al pari del terreno circostante erano stati a lungo abbandonati dai proprietari, non interessatii a fare la vita spartana dei loro genitori.
In cambio dei lavori di ripristino che abbiamo svolto personalmente (leggi pavimenti, intonaci, impianti elettrici, etc.) abbiamo ottenuto di poter stare qui "sine die" per una cifra mensile che in una grande città non ci darebbe diritto neppure ad una stanza e nemmeno un monolocale formato loculo.
Per il riscaldamento, oltre al clima temperato, ci pensano legna e pellets....ma quando fà davvero freddo, qui in inverno ci sono 10° C (nelle giornate di sole parecchi di più)
Riguardo alle spese per il cibo, sia per me che per mia moglie, negli ultimi tre anni le uniche fonti di reddito sono derivate da due lavori stagionali, che come tali ti impegnano (e ti fanno guadagnare) per un massimo di cinque-sei mesi a stagione. Ciò nonostante, durante l'autunno e l'inverno siamo riusciti a sopravvivere piuttosto bene non solo grazie ad una "ottimizzazione delle risorse" (certi automatismi da manager sono duri a morire...
) ma grazie alle risorse della terra, come le verdure del nostro orto, il nostro olio, la frutta delle nostre piante, le uova e le galline del nostro pollaio e senza contare i prodotti del bosco come funghi, more, lamponi, fichi, cachi ed asparagi selvatici , la nostra mensa ha lasciato più volte stupefatti gli amici che venivano a trovarci.
Quello che ci avanza, viene regolarmente barattato con i vicini in cambio di altre derrate o di favori (siamo in pochi, per cui ci si conosce tutti e vige una sorta di scambio, oltre che di mutuo soccorso in caso di necessità: chi ha il trattore, se occorre ara anche il campo di chi non ce l'ha, che avendo buone braccia magari lo aiuta con la vendemmia o la raccolta delle olive) o all'occorrenza venduto a chi apprezza gli alimenti genuini.
Da notare come, dopo il primo anno di prova, la nostra produzione sia progressivamente aumentata, per soddisfare le crescenti richieste di amici e conoscenti.
A QUESTO PUNTO , QUALCUNO SI CHIEDERA', OK MA IL TOYOTA IN TUTTO QUESTO CHE C'AZZECCA?
Beh, siccome a parte quelli delle pubblicità degli amari, i contadini in genere girano con un'auto adatta alle strade sterrate, la ragione principale di questa scelta è pratica.
E' un 4x4 vecchia maniera, semplice e robusta e ci si possono caricarci impunemente dieci sacchi di granturco o di cemento, o persino una o due pecore (altro progetto per i prossimi mesi
)
Last but not least, è storica, ultratrentennale
(Renzi & Co.. vi abbiamo fregato un'altra volta !) quindi paga poco di assicurazione, infine rappresenta uno di quei sogni da ragazzo cui magari uno ha dovuto rinunciare per dotarsi di autovetture più d'effetto o veloci.
Ora che , appunto, abbiamo cambiato marcia, il BJ 42 è perfetta: ti da persino il ritmo giusto se per caso ti tornasse la fregola di fare le cose troppo di fretta.
That's all folks !
Ho letto attentamente quanto hai scritto in questo post, e mi trovo del tutto d'accordo, la poesia però non centra nulla qui, questa è realtà se poi qualcuno vuole leggerla in chiave poetica ben venga.
Io e antonella abbiamo in più un piccolo reddito fisso dato dalla mia pensione (lo scorso anno ho chiuso in anticipo e ancora aspetto che mi paghino il TFR) una casa di nostra proprietà che abbiamo ristrutturato mettendoci anche il nostro lavoro (era un rudere) ma per l'orto siamo a soli 300 mq, questi però sono stati sufficienti a darci pomodori, melanzane, cetrioli, zucchine, meloni, fragole, peperoni per tutta l'estate, regalandone anche a qualche amico, ancora raccolgo qualche mora e qualche lampone oltre a qualche fico, ieri forse ho mangiato l'ultimo perchè gli altri non credo che matureranno
I proclami di crescita del nostro governo mi fanno sorridere, forse tutti dovremmo pensare ad una sana decrescita che a mio parere ancora non è in atto e sarebbe un toccasana
Decrescita, per chi è dentro al meccanismo attuale dell'economia mondiale significa fallimento e considera un'utopia una possibile alternativa di ridistribuzione della ricchezza (e te credo..)
Condivido appieno il vostro stile di vita e apprezzo i sacrifici ai quali vi siete sottoposti per andare avanti, c'è chi lascia i terreni perchè poco remunerativi e non più convenienti da coltivare (vedi uliveti) e c'è che come voi pagando anche un affitto se pur piccolo, riesce a vederci il mondo
Doppiamente bravi se eravate inseriti nel mondo del lavoro a livelli di impegno, responsabilità e retribuzione adeguati, perchè si fà più fatica a uscire fuori dall'ingranaggio tritatutto, stress/privilegi, meno stress e meno privilegi (si legge bene anche al contrario)
Non abbiamo una vita sociale molto attiva, io faccio fatica alla mia età a trovare qualcuno che abbia qualcosa da condividere con me, qui al bar al massimo si parla di calcio e si beve vino, niente di male ma io non bevo e il calcio mi piace ma non al punto da pasarci le giornate
La passione Toyota è nata perchè prima c'era quella dei viaggi, la Toyota è il terminale di un'epopea di viaggi fatti in tanti modi diversi ma anche con un'età diversa, lei è il guscio protettivo mobile dotato dell'essenziale e del necessario a soddisfare le mie esigenze di viaggio e quelle di antonella.
I pomodori, le melanzane, le zucchine e i peperoni dell'orto ce li siamo portati in corsica questa estate, una cassetta maturi, una semi maturi e una verdi, la verdura in francia costa e spesso non sà di nulla, siamo tornati dopo 15 giorni di sughi e parmigiane che ci erano bastati giusti giusti.
e spesso ai campeggi ci giravano intorno..
fintanto che potrò fare quello che voglio nei limiti delle mie possibilità anche rinunciando ad altre cose meno importanti per me, sarò felice, quindi adesso aspetto che i medici mi dicano che sono guarito per mettere in marcia il mezzo per avviarmi da qualche parte e senza pomodori stavolta (tra un pò ci saranno i carciofi)
BJ 42 LX [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 17:36 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Rubylove, ho letto d'un fiato il tuo post e penso che, magari anche solo epistolarmente (ma non mettiamo limiti alla divina provvidenza e alla voglia di girare...) di cose da condividere (ho 54 anni e se entro in un bar ci divento matto nel giro di tre minuti esatti) ne potremmo avere più di una.
Quando torno dal gommista ti rispondo come si deve, perchè hai toccato diversi argomenti che ritengo assai interessanti.
A dopo.
pugnali53 [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 18:22 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Io invece stò programmando il mio futuro in viaggi su posti che devo ancora visitare o tornare su posti che in passato mi sono piaciuti, la settimana scorsa hò fatto il bonifico all'iveco x il telaio del camper che intendo costruirmi, è il terzo che mi sono fatto con un'amico allestitore, la meccanica è del nuovo daily con motore 3.0 205 cv 48 kgm da 1400 a 3500 giri velocità max autolimitata 160 kmh, ma intervenendo sulla centralina motore e cambio si possono superare i 180 kmh, modifiche già fatte dall'iveco stessa x dei furgoni destinati alla ferrari, cambio 8 marce automatico, lo stesso della maserati ghibli e della gran cheroche
Purtroppo non sarà un camper puro di piccole dimensioni come gli altri 2 precedenti, ma sono cambiate le mie esigenze, hò bisogno di un mezzo comodo per poterci vivere periodi più lunghi di quelli fatti finchè lavoravo, che sostanzialmente erano i fine settimana e i ponti delle festività, oltre alle ferie solite.
Avevo anch'io pensato ad andarmene dall'italia, hò fato scouting in vari posti, il più valido è stato Fuerte Ventura nelle Canarie ma le mie radici sono quì, se ne deve andare chi l'hà distrutta l'italia non chi hà contribuito col proprio lavoro a farla crescere.
Io hò un tenore di vita abbastanza economico per cui la crisi non hà spostato significativamente le mie abitudini visto che non sprecavo prima come ora, al massimo x avere una seconda cittadinanza potrei comperare un pezzetto di terra in riva al mare in uno stato fuori dalla ue, pensavo all'Albania, e andarci a vivere saltuariamente con la casa mobile, il camper, per periodi di qualche mese, si vedrà.... oltre al quad che ci stà nel garage del camper, un yamaha grizzly 660, mi porterei il gommone x godermi il mare, il gancio traino è già previsto dall'ordine, che sarà montato in fabbrica e avendo l'omologazione a 35 qli mi potrei trainare anche il toyota kdj 90, anche il 95, il carrello già ce l'hò, li ci sono posti stupendi da visitare.
BJ 42 LX [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 20:02 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Dall' Italia non me ne vado. Non gliela darò mai vinta .
Non resto perchè ho paura di trovarmi peggio in un altro paese: per lavoro ho soggiornato per mesi in Cina e negli USA. Ho lavorato per tre anni anche in Germania, prima di mettermi in proprio e a Monaco stavo benissimo, ma sono Italiano e da quando tredici anni fa sono tornato a casa, voglio vivere in Italia.
L'Italia era il paese migliore del mondo per vivere. Potenzialmente lo sarebbe ancora oggi, se i nostri infami politici , votati da una discreta percentuale di italioti deficienti (e recentemente neppure dalla maggioranza degli "aventi diritto", o non votati proprio) non stessero rendendo la vita sempre più difficile alla gente normale, quella che non ha santi in paradiso (così come in comune, al ministero, in prefettura, alla regione, alla coop, nel CdA di una banca, negli enti pubblici, nella forerstale, nelle ASL. ecc. ecc.).
Ho rinunciato a un lavoro prestigioso, agli agi e ai vizi che avrei potuto concedermi con i soldi che vi venivano pagati per fare una vita da automa.
Da un certo punto di vista ora potrei essere definito uno spiantato (anche se di piante ne ho svariate centinaia....
)
Ma proprio per questo sono orgoglioso di ciò che faccio ogni giorno con le mie mani, con le mie sole forze.
Sono orgoglioso della mia nazionalità, della mia identità, delle tradizioni, della cultura e della civiltà del mio Paese.
Onestamente non lo ritengo a priori superiore ad un altro: non mi pongo neppure il problema, è il mio, lo amo, e tanto basta.
Dell'Europa francamente me ne fotto. Delle sue imposizioni idem.
Dove vivo conta di più un quintale di legna o di patate che tutte le cazzate che ci vorrebbero propinare quei fanatici mentecatti di Bruxelles.
Le mie idee nell'arco di 54 anni mi hanno portato ad avere in più di una occasione degli "scambi d'opinione" assai"vivaci" ma non per questo sono diventato meno determinato a difendere quello in cui credo, anzi casomai il contrario.
Volendo fare un paragone in chiave 4x4" è come per quelli che pensano che andare in giro con una'auto che fa i 120 con un 3500 sia roba da scemi "perchè loro con un 1300 fanno i 210"...e poi si schiantano oppure appena tracima un fossetto o si allaga un sottopasso restano impantanati come dei pirla, con le loro valvole e i loro EBS.
Vado avanti alla mia maniera, con le ridotte quando occorre, ma non mi fermo. E se uno mi si mette di traverso, c'è anche il caso che gli passi sopra, senza pensarci su due volte.
Se un uomo non ha il coraggio di lottare per le proprie idee, o non valgono nulla le sue idee oppure non vale nulla lui. (E. Pound)
Rubylove [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 21:15 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Io invece stò programmando il mio futuro in viaggi su posti che devo ancora visitare o tornare su posti che in passato mi sono piaciuti, la settimana scorsa hò fatto il bonifico all'iveco x il telaio del camper che intendo costruirmi, è il terzo che mi sono fatto con un'amico allestitore, la meccanica è del nuovo daily con motore 3.0 205 cv 48 kgm da 1400 a 3500 giri velocità max autolimitata 160 kmh, ma intervenendo sulla centralina motore e cambio si possono superare i 180 kmh, modifiche già fatte dall'iveco stessa x dei furgoni destinati alla ferrari, cambio 8 marce automatico, lo stesso della maserati ghibli e della gran cheroche
Purtroppo non sarà un camper puro di piccole dimensioni come gli altri 2 precedenti, ma sono cambiate le mie esigenze, hò bisogno di un mezzo comodo per poterci vivere periodi più lunghi di quelli fatti finchè lavoravo, che sostanzialmente erano i fine settimana e i ponti delle festività, oltre alle ferie solite.
Avevo anch'io pensato ad andarmene dall'italia, hò fato scouting in vari posti, il più valido è stato Fuerte Ventura nelle Canarie ma le mie radici sono quì, se ne deve andare chi l'hà distrutta l'italia non chi hà contribuito col proprio lavoro a farla crescere.
Io hò un tenore di vita abbastanza economico per cui la crisi non hà spostato significativamente le mie abitudini visto che non sprecavo prima come ora, al massimo x avere una seconda cittadinanza potrei comperare un pezzetto di terra in riva al mare in uno stato fuori dalla ue, pensavo all'Albania, e andarci a vivere saltuariamente con la casa mobile, il camper, per periodi di qualche mese, si vedrà.... oltre al quad che ci stà nel garage del camper, un yamaha grizzly 660, mi porterei il gommone x godermi il mare, il gancio traino è già previsto dall'ordine, che sarà montato in fabbrica e avendo l'omologazione a 35 qli mi potrei trainare anche il toyota kdj 90, anche il 95, il carrello già ce l'hò, li ci sono posti stupendi da visitare.
faccio fatica a rispondere internet è lentissimo, ci sarà il solito problema in centrale, ogni tanto le obsolete schede di tim saltano e mi tocca chiamare il 119
Senza trasferirti, puoi cominciare a fare qualche mese come vorrei fare anche io e come ho già fatto, nel 2008/2009 siamo stati un anno alle canarie, ci sono molte agevolazioni, che puoi avere anche solo affitando una casa, ti rilasciano un domicilio e un documento comunitario che allegato al tuo documento italiano ti da la possibilità di avere doppio domicilio anche se quello fiscale rimane in Italia, per un cambio definitivo (che puoi fare quando decidi) devi iscriverti all'Aire (associazione italiani all'estero) e dopo puoi trasferire anche il domicilio fiscale, oltre che prendere la residenza definitiva, alle canarie lo fanno tutti perchè eventuali pensioni ti arrivano al lordo e paghi le tasse canarie che sono molto, molto meno care delle nostre.
fuerte è un pezzo di marocco.. ci sono anche le dune, lanzarote è ancora più bella per via del parco di Timanfaya, 300 coni vulcanici e anche qualche albero.
Rubylove [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 21:54 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Dall' Italia non me ne vado. Non gliela darò mai vinta .
Non resto perchè ho paura di trovarmi peggio in un altro paese: per lavoro ho soggiornato per mesi in Cina e negli USA. Ho lavorato per tre anni anche in Germania, prima di mettermi in proprio e a Monaco stavo benissimo, ma sono Italiano e da quando tredici anni fa sono tornato a casa, voglio vivere in Italia.
L'Italia era il paese migliore del mondo per vivere. Potenzialmente lo sarebbe ancora oggi, se i nostri infami politici , votati da una discreta percentuale di italioti deficienti (e recentemente neppure dalla maggioranza degli "aventi diritto", o non votati proprio) non stessero rendendo la vita sempre più difficile alla gente normale, quella che non ha santi in paradiso (così come in comune, al ministero, in prefettura, alla regione, alla coop, nel CdA di una banca, negli enti pubblici, nella forerstale, nelle ASL. ecc. ecc.).
Ho rinunciato a un lavoro prestigioso, agli agi e ai vizi che avrei potuto concedermi con i soldi che vi venivano pagati per fare una vita da automa.
Da un certo punto di vista ora potrei essere definito uno spiantato (anche se di piante ne ho svariate centinaia....
)
Ma proprio per questo sono orgoglioso di ciò che faccio ogni giorno con le mie mani, con le mie sole forze.
Sono orgoglioso della mia nazionalità, della mia identità, delle tradizioni, della cultura e della civiltà del mio Paese.
Onestamente non lo ritengo a priori superiore ad un altro: non mi pongo neppure il problema, è il mio, lo amo, e tanto basta.
Dell'Europa francamente me ne fotto. Delle sue imposizioni idem.
Dove vivo conta di più un quintale di legna o di patate che tutte le cazzate che ci vorrebbero propinare quei fanatici mentecatti di Bruxelles.
Le mie idee nell'arco di 54 anni mi hanno portato ad avere in più di una occasione degli "scambi d'opinione" assai"vivaci" ma non per questo sono diventato meno determinato a difendere quello in cui credo, anzi casomai il contrario.
Volendo fare un paragone in chiave 4x4" è come per quelli che pensano che andare in giro con una'auto che fa i 120 con un 3500 sia roba da scemi "perchè loro con un 1300 fanno i 210"...e poi si schiantano oppure appena tracima un fossetto o si allaga un sottopasso restano impantanati come dei pirla, con le loro valvole e i loro EBS.
Vado avanti alla mia maniera, con le ridotte quando occorre, ma non mi fermo. E se uno mi si mette di traverso, c'è anche il caso che gli passi sopra, senza pensarci su due volte.
Se un uomo non ha il coraggio di lottare per le proprie idee, o non valgono nulla le sue idee oppure non vale nulla lui. (E. Pound)
Io sono tornato dalle canarie per due motivi, l'azienda dove lavoravo mi aveva fatto un'offerta imperdibile e perchè le isole sono isole, a me piacciono gli spazi ampi, pensare che con il mio mezzo per andare in spagna avrei dovuto fare 36 ore di traghetto a costi esorbitanti (anche con lo sconto residenti) quando il marocco è a 50 miglia da fuerteventura, ma il traghetto è affondato e dal 2007 non c'è, adesso sembra che lo rimettano ma lo dicono da anni
Se dovessi decidere di andarmene non lo farei con il piglio della disperazione ma solo per trovare un posto dove si può stare meglio, in queste cose vanno fatte considerazioni importanti, la prima è l'assistenza sanitaria, se hai problemi di salute mica puoi andare a vivere in marocco, e le canarie sono un pezzo di europa in africa (come ceuta e melilla) però in spagna se non hai la residenza e un lavoro o una pensione con il cavolo che ti danno il medico e l'assistenza sanitaria, hai solo le emergenze come un turista ma non il tuo medico
Sono d'accordo anche su: "non è tutto oro quello che riluce" nella maggior parte dei paesi europei più ricchi la vita costa il quadruplo e i generi alimentari in italia e anche in spagna sono quasi regalati in confronto a germania francia e sopratutto UK, dove le mele se le vendono al pezzo
L'andare via con disperazione come fanno tanti è l'anticamera del fallimento e del ritorno senza neanche più quel poco che hai investito
Fai bene ad essere orgoglioso, ci vuole molto più coraggio a fare come stai facendo tu che a proseguire sulla strada dell'attorcigliamento forzato, più guadagni e più spendi, fino ad accorgerti che se fai solo quello che ti serve avrai le spese per quello che ti serve (nonostante tutto)
nella mia scelta di lasciare prima, ci stavano dentro tutte queste valutazioni ma la leva forte era, poter decidere quando, e quanto tempo dedicare a me e ai viaggi, la coincidenza strana ma che si verifica spesso è stata che appena ho smesso mi sono ammalato (mi è andata anche bene perchè di solito ZAC...) e ora dopo un anno sono ancora vivo, dopo che mi avevano diagnosticato il peggiore dei mali, praticamente pochi mesi
E invece "se so sbajati" non sapevo se ammazzarli o essere felice, ho scelto la seconda strada,
detto questo secondo voi "menepofregademeno" di rincorrere falsi miti e carriere improbabili? tanto a 64 anni ero arrivato professionalmente molto molto più in alto di quanto ragionevolmente avrei immaginato, visto che sono stato un gran ribelle, somaro e irriducibile sognatore, al punto che tutti gli istituti religiosi Salesiani o Suore mi cacciavano via dicendo a mio padre, se lo riporti a casa che ci rovina anche gli altri!
pugnali53 [ Martedì, 28 Ottobre 2014, 23:13 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Leggendo questi racconti delle nostre esperienze di vita vedo che fra Toy max, Rubylove, BJ 42 LX e il sottoscritto non ci sono grosse differenze, tutti abbiamo valutato l'idea di andarcene, ma tutti siamo arrivati alla stessa conclusione, nonostante tutto l'italia resta il più bel paese x viverci, magari non lo sò per quanto ancora se continua così.
Comunque di andarmene definitivamente non l'hò mai pensato, certo adesso che di tempo ne hò parecchio e Marilia dal primo di settembre è in pensione, io lo sono da 11 anni, le nostre priorità cambiano, per quel che ci resta da vivere meglio cercare di viverlo al meglio facendo quel che ci piace di più, e viaggiare è una delle cose che mi sono sempre piaciute
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 06:55 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Noi siamo quelli che tengono duro...il problema casomai deriva da quelli appecorati e , purtroppo, il peggio è per quelli che, invece, non reggono e si ammazzano o li lasciano andare.
Bisogna organizzarsi per resistere , un passo che solo in certi aspetti (di rilevanza etica non trascendentale) può anche siginficare desistere: meglio sarebbe darsi semplicemente altre priorità, più concrete rispetto a quelle, perlopiù effimere del cosidetto lifestyle, del glamour, del modaiolo. .
Poi sta ad ognuno di noi interpretare nel modo che più gli si addice come opporsi al Moloch che , alternando l'immagine bonaria dell'imbonitore di turno o quella severa dell'istitutrice tedesca, nel medio e lungo termine cerca solo di triturarci.
Rubylove [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 10:43 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Lucio, si è vero, non c'è niente di meglio che provarle le cose per rendersi conto, dopo decidi o smetti di piangere perchè hai capito che tutto sommato qui si vive bene, oppure sei stato così bene e persegui, la convinzione arriva un pò alla volta
quando si prende una decisione di quel tipo la cosa migliore e farla passo dopo passo senza rompere il giocattolo italiano, occorre lasciare un ponte per un eventuale ritorno, molte persone si sono trasferite a Santo Domingo o posti simili, "sembrava un paradiso" ma con il tempo potrebbe rivelarsi tuttaltro come è successo a molti che sono ritornati senza niente e senza lavoro e casa e con la coda tra le gambe
Appecorato rende bene l'idea, a riguardo dell'effimero e modaiolo, sono proprio questi soggetti che più degli altri hanno bisogno di circondarsi di cose non sempre utili o indispensabili, insomma sono nella macchina tritatutto e sopratutto sono inglobati (appecorati) nelle convenzioni molto molto di più di certi vecchietti che hanno oramai superato l'apparire per ricercare l'essere.
Uscirei dall'euro domani ma non perchè staremmo meglio (almeno non subito) ma perchè veramente si potrebbe ricominciare da zero, inoculare nuovi stimoli e gli italiani a ricominciare da zero sono i più forti
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 11:50 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Sono d'accodo, Rubylove, quello che finora ha impedito alla gente di ribellarsi (oltre ad una diffusa pigrizia che ha infiacchito le ultime generazioni) è che in questo paese molto non sono ancora arrivati al "punto zero", hanno ancora qualcosa che temono di perdere , oppure si illudono di averlo, come quelli che ormai sono pieni di debiti ma fino a quando il "magico " rettangolino di plastica continuerà a dargli soldi , penseranno di essere ricchi anzichè poveri.
Rubylove [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 13:14 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
e continueremo a credere all'imbonitore di turno.. se gli imbonitori di turno pagassero personalmente per le promesse non mantenute, il parlamento, i ministeri, e tutta la ruota sarebbe fuorigioco
ho sempre detto che i privilegi che hanno i politici non sono l'aspetto peggiore, in fondo li hanno dappertutto, (magari noi siamo più generosi) ma se vi dò 15.000 euro al mese, pagate il caffe in parlamento come negli anni 70, mangiate al ristorante gratis, avete l'auto blu, e vi do gratis anche la f. e la cocaina.
Ma se non mi portate i risultati che promettete faccio, riaprire Alcatraz e vi ci mando a vita!
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 15:09 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Alcatraz? Sei troppo buono, io sarei per pece & piume nei casi lievi e corda & sapone in quelli più esecrabili.
gisologian [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 15:17 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Ciao a tutti,molto bella questa discussione e mi trovo d'accordo con quasi tutto ciò che avete fin qui detto e faccio i complimenti a bj42 per la sua scelta di vita ma vorrei se mi permettete dire la mia su qualche punto.
La mia famiglia vive più o meno nello stesso posto da circa 600 anni e anche io ho spesso avuto( e continuo ad averla)voglia di andarmene e mandare tutti a cag.......ma poi ogni volta che torno a casa da viaggi o semplici soggiorni in altri paesi mi sento meglio qui dove ho le mie radici, i miei amici, il mio patois e dove conosco si può dire ogni pietra delle mie montagne.Io penso che o si va via giovani costruendosi la propria famiglia e vita altrove oppure secondo me dopo diventa difficile abituarsi ad altre culture anche solo all'interno dell'europa.Certo questo paese é spesso fonte di incazzature megagalattiche ma si sa ogni paese ha le sue magagne (un vecchio detto diceva mogli e buoi dei paesi tuoi)poi sempre per stare nei proverbi "ogni paese ha il governo che si merita"e noi ci meritiamo questa situazione in cui ci troviamo perché è colpa un pò di tutti noi e dei nostri comportamenti individuali, intendo dire che secondo me la corruzione, il voler mantenere i privilegi,il menefreghismo, il pressapochismo,lo scarso rispetto delle regole ecc.ecc.cioè gran parte dei nostri mali derivano molto probabilmente dalla nostra caratteristica culturale di anteporre sempre e comunque i nostri interessi personali a quelli della collettività,cosa che in altri paesi è meno presente.Faccio due piccoli esempi :prendete i paesini francesi con tutte le aiuole fiorite all'ingresso,l'ufficio turistico,il campeggio l'area di sosta camper la caserma dei pompieri ecc.sono gestiti il più delle volte anche da volontari del paese che nel tempo libero si dedicano a queste attività per il bene di tutti,qui da noi succede la stessa cosa?In germania i pompieri volontari sono 1000000 qui da noi siamo in 6000..... si..si un milione contro 6000 perché? tra parentesi, a proposito di privilegi, lo sapete che in caso di calamità naturali non fanno intervenire i pompieri volontari dicendo che non sono preparati ma in realtà così facendo i permanenti (cioè i pompieri a tempo pieno) ricevono le indennità aggiuntive?non è una vergogna? Poi non mi fraintendete mi rincuora che ci siano persone come voi che la pensano nel modo giusto ma temo che siamo ormai una minoranza........
Comunque tornando al tema iniziale del post si è vero è bello partire all'alba,io che vado quasi ogni domenica in montagna parto spesso anche molto prima dell'alba per godermela in vetta.......invece quando parto con il fuoristrada preferisco partire la sera per guadagnare un pò di tempo nel viaggio dato che col lavoro purtroppo ho i giorni contati.......
Alessandro1983 [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 15:54 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Scusate se introduco un punto di dissenso in questo piacevolissimo scambio di sensazioni romantiche, che condivido e che vivo in pieno quasi ogni domenica. Leggere questo post (quasi fiabesco), mi fa sentire parte di un gruppo di persone che non hanno ancora perso la sensibilità per inebriarsi della bellezza di semplici sensazioni e con cui condivido molto più di un mezzo di trasporto pazzesco.
Ma sulla frase " diffusa pigrizia che ha infiacchito le ultime generazioni" sento una irrefrenabile necessità di dire la mia. Infatti faccio parte della nuova generazione, quella che paga le conseguenze dei favoritismi politici, della parentopoli e della corruzione. Quella che deve sorbirsi una generazione di dirigenti pubblici (immortali/immorali) laureati con il 18 politico, quella che ha creato il buco economico e finanziario e quella che ha vissuto mangiando e strafogandosi nel boom economico ed edilizio degli anni 90 fottendosene in pieno delle "ultime generazioni".
Parlo a nome di tutti quelli della mia età che lavorano duro, che fanno impresa, che hanno un socio al 50% (lo stato) che deve dare la pappa a tutta la generazione "rivoluzionaria" degli anni 70 con i nostri soldi (sindacati compresi). Parlo a nome di chi, come me, ha avuto esperienze di vita fuori dall'Italia per poi tornare nella propria città e il perché lo avete già detto voi.
Credo che la mia generazione meriti piena ammirazione, fiducia e stima perché nonostante tutto non molla e tira avanti con le proprie forze, con grinta da vendere, in piena crisi, senza crediti delle banche (perché a noi non li danno), senza raccomandazioni (perché non siamo parenti di nessuno), con decine di fatture non saldate dagli enti pubblici e senza tutto quello a cui i radical di oggi hanno avuto pieno accesso, abusandone a dismisura.
Credo ci sia bisogno di un atteggiamento diverso da chi ha più esperienza di noi, da chi avendo visto che certe cose non hanno funzionato, dovrebbe impegnarsi affinché nascano nuove idee, nuovi programmi. Sentirmi propinare tra le righe la vetusta "rivoluzione" mi pare un concetto sterile.
A conti fatti, le famose "rivoluzioni" (che non hanno rivoluzionato proprio nulla anzi....) le capitanavano i benestanti (Bertinotti, Rutelli &co evoluti oggi nella pietosa kermesse cattocomunista di cui Renzi è il capofila) che non hanno mai lavorato in vita loro e che oggi stanno li in politica, mentre tutti gli altri poveracci lavoravano e lavorano ancora oggi per campare le famiglie onestamente.
E' chiaro, e ci tengo molto a sottolinearlo, che non mi rivolgo a nessuno in particolare, tanto meno a chi ha fatto delle scelte di vita coraggiose e degne di rispetto. Mi è sembrato però opportuno sollevare una voce per difendere un concetto: i "bamboccioni" (renzianamente parlando) sono quelli che hanno fallito pur avendo il culo parato e non quelli che devono sopravvivere sgomitando per colpa di chi se ne è fregato del futuro.
Forse ho un po' sforato l'argomento e spero anche che nessuno la prenda sul personale, ma credo ci sia molto bisogno di fiducia nel futuro, nelle proprie capacità, nella novità e nel cambiamento.
gisologian [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 16:43 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Alessandro1983 condivido ciò che dici,è vero ci sono molti giovani tra i quali ci metto mio figlio che sta finendo l'università (Fisica)e al quale hanno già detto che le prospettive qui sono scarse (in Svizzera al CERN un ricercatore in media prende 3000 euro al mese qui da noi 1000 ma noi dobbiamo comperare gli F35 ,mantenere una classe politica vergognosa a partire dalle provincie regioni stato ecc. ecc.) che vorrebbero fare,inventare migliorare questo paese,ma ci scontriamo sempre con la massa di privilegiati,burocrati inefficienti,politici corrotti,affaristi che pensano solo al loro tornaconto e che sono il vero cancro di questo paese,non sono ottimista, se guardiamo alla nostra storia più o meno è sempre stato così (il primo scandalo dell'unità d'italia mi pare sia del 1861 e riguardava mazzette ricevute per l'affare della regia fabbrica dei tabacchi di torino)e poi via via la questione del banco di Napoli ,gli affari della fiat nelle due guerre mondiali,gli arricchimenti personali dei gerarchi fascisti,le tangenti eni, l'affare Lockeed ,la Montedison, Mani pulite ecc. ecc. ce n'é una montagna di esempi di malaffare a danno della collettività non ultimo la questione ILVA di taranto che se ci penso mi viene un'incaz..........ma tant'é io continuo a fare il mio dovere e essere a posto con la mia coscienza e impegnarmi per il mio territorio, non so più nemmeno se serva a qualcosa andare a votare........
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:06 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
PER RIPORTARE IL THREAD ALLA SUA ORIGINARIA FUNZIONE, OVVEROSIA STIMOLARE DA PARTE DEGLI UTENTI LA NARRAZIONE DEI PROPRI GIRI IN TOYOTA, PREFERIBILMENTE CARATTERIZZATI DA ORARI, LOGISTICA O ALTRE CARATTERISTICHE SINGOLARI, VI RAGGUAGLIO SUL PRIMO, VERO GIRO IN BJ COL NOSTRO CAGNONE, MAX UN MAREMMANO DI CIRCA 80 CHILOGRAMMI, UN VERO TESORO MA DEL TUTTO ALL'OSCURO DEL GALATEO AUTOMIBILISTICO
Il primo passo, anche questa volta è stato far annusare al bestione la nuova auto, affinchè potesse familiarizzarci.
Familiarizza eccome : alza la zampa e battezza copiosamente la ruota posteriore destra, poi, per par condicio anche quella opposta.
Superato lo shock per i nostri ex cerchioni immacolati, l' entusiasmo si accende quando lui, incuriosito, appoggia di sua sponte le zampe anteriori sul pianale del vano di carico.
E' FATTA ! Esultiamo
Sarebbe troppo bello, difatti non appena provo ad alzarlo da dietro per infilarlo con tutto il suo peso nell'abitacolo, si gira e mi guarda offeso, opponendo una strenua resistenza ai miei sforzi di infilarlo nel BJ.
Allora arriva l'illuminazione, come del resto abbiamo fatto la volta scorsa per il giro inaugurale della "nuova" auto di famiglia, mia moglie sale prima di lui.
Ache questa volta il "cucciolone" abbocca e salta sui due pallet che ho preventivamente impilato sotto al paraurti .
Sfruttando la trazione integrale di cui l'ha provvisto da madre natura, entra con un solo balzo e fa per sedersi accanto alla mia signora...solo che questa volta lei lo beffa, sgusciando tra i due sedili e portandosi nella parte anteriore.
Il beniamino di famiglia cerca allora di imitarla, ma la cassa porta-attrezzi in legno autocostruita (l'ho fissata dietro i sedili e nel doppiofondo ospita le due batterie montate su un sottotrato in neeprene antiurto) ostacola il passaggio di un cane di taglia enorme come il nostro.
Volendo ce la farebbe, ma accucciandosi e scavalcando carponi il grosso contenitore , per cui orgoglioso com'è è preferisce sedersi in attesa di vedere come si mette la faccenda.
Avvio il motore e Max resta stranamente tranquillo.
Ma come, sia con l'Audi che con il furgone che avevamo , molto più silenziosi e senza le vibrazioni del BJ, appena sentiva il motore partire questo scatenava l'inferno e ora non fà una piega ?
Infilo la prima e si limita a guardare ora da un lato ora all'altro, come se volesse controllare se passiamo nell'angusto varco passaggiolasciato dai rami degli alberi e dai rovi sul sentiero che scende da casa nostra. E' buffissimo, seduto come un essere umano e con quell'espressione seria e concentrata, ricorda tanto uno di quegli amici che trascini, in genere titubanti, nel loro primo giro in 4x4...
Procediamo lentamente col motore al minimo e le marce basse, anche per attenuare l'effetto "cartavetro" dei cespugli sulle fiancate.
Non ridete, ho il BJ da appena una settimana: mi conosco, poi queste pippe mi passeranno come già accaduto con Munga, Land e Range...
A passo di lumaca arrivo all'asfalto e allungo con decisione.
La mia signora non si è ancora abituata ai serpeggiamenti del gippone quando tiro le prime tre marce su strada
Le Maxi di Ziarelli sul terreno smosso aggrappano divinamente, ma sull'asfalto sembra di guidare uno di quei prototipi per slalom in salita col motore di un Porsche strizzato nella carrozzeria di una 112 ... solo che i birilli li vede solo lei, il BJ, e va dove gli pare!
.
Max dimostra di apprezzare questa andatura a zigzag ma la nostra padrona molto meno, per cui mi dò una calmata e tengo il motore sottocoppia sui sessanta di tachimentro...mi chiedo se lo strumento non sia un pò "taccagno", perchè a sensazione sembra di andare almeno venti chilometri più veloce, ma forse è per via dall'impegno che richiede per procedere diritto e per il rumore di rotolamento dei gommoni.
Ricorro al vecchio trucco di tenere il volante con una mano sola...anche perchè l'altra mi serve per difendermi dal nostro amico a quattro zampe, che manifesta il prorpio entusiasmo per la macchina nuova leccandomi accuratamente la nuca e poi il collo.
A nulla valgono gli sforzi per dissuaderlo : mi pettina come Walter Chiari in certe gag con Campanini e poi , soddisfatto, si dedica a "lavare" il vetro laterale. Sono salvo.
Dopo qualche chilometro raggiungiamo un ciclista in sovrappeso che arranca maldestramente su un falsopiano: posso affermarlo con cognizione di causa, perchè circa venti chili fà ero un discreto agonista nella mountain bike, e lo stile del ciclista della domenica lo riconosco al volo.
La carreggiata in questo tratto è piuttosto stretta, per cui mi accoda educatamente, sperando che quello , sentendo il rumore del motore, non appena la strada spiana si faccia un pochino di lato, invece di occupare due terzi della sede stradale procedendo a serpentina per alleviare lo sforzo. (N.dA. :Da queste parti, molti ciclisti se ne fregano degli altri utenti e le discussioni, anche accese, sono all'ordine del giorno...)
Inizio a spazientirmi e dato che dall'altra parte non arriva nessuno e la visibilità è ottima, dopo un chilometro visto che quello non dà proprio segno di voler agevolare il sorpasso, provo ad incunearmi tra la bici e il bordo sinistro della strada.
La manovra procede senza intoppi, ma il nostro "braciolone", che da qualche minuto sembrava essersi placato, improvvisamente alza il muso ed avvistato il tanghero si catapulta dal lato passeggero. Appoggiandosi sul passaruota, complice il finestrino aperto, lo pietrifica con un WOOOF WOOF che per decibel rivaleggia col barrito di un elefante.
Il malcapitato sbanda e poco ci manca che non finisca nel fosso.
Mentre ci allontaniamo rapidi col BJ che ancheggia vezzoso, lo vedo inveire nello specchietto e-lo confesso- sono tentato di rallentare per vedere se ha il coraggio di berciare "vis a vis " col pachiderma, che nel frattempo sogghigna soddisfatto.
Siccome vogliamo abituare Max progressivamente ai viaggi in auto, dopo un pò prendiamo la direzione di casa.
L'ultima emozione ce la dà il riformimento di gasolio: il benzinaio è restio ad avvicinarsi al Toyota, perchè- dice- "Quel coso potrebbe sfondare il vetro e mangiarmii" per cui provvedo personalmente all'operazione mentre il nuovo padrone dell'auto manifesta la propria soddisfazione scondinzolando.
A occhio, grazie alle classiche uova sotto il pedale del gas, dovremmo aver superato anche se di poco i 10 chilometri con un litro ma mi riservo di essere più preciso quando mi accenderò un mutuo per riempire tutto il serbatoio !
A risentirci.
P.S. Per chi volesse venirci a trovare: ricordatevi di avvertire: Max è semplicemente adorabile quanto ti conosce, ma non và matto per le sorprese...
Rubylove [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:14 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
"Avevo scritto questo ma poi ho visto che c'era un'altro messaggio nuovo e l'ho prima letto"
Tutto condivisibile, a me però questa discussione mi piaceva per la "poesia del motore" e invece purtroppo sta virando verso argomenti carichi di rancore e rabbia (giustificabilissimi) ma forse più adatti all'argomento "la crisi finanziaria" là si può andare avanti ancora per una ventina di anni a discutere dei nostri malesseri
Visto che chi l'ha iniziata ha avuto giusti consensi, perchè non continuare? in fondo il motore per un mezzo di trasporto e come il cuore per un uomo, e il cuore non è associato solo alla meccanica umana ma per tutti significa anche emozioni.
altri motori ma sempre motori
https://www.youtube.com/watch?v=5I5175JnemI
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:40 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Alessandro 1983 , ci mancherebbe che qualcuno di noi "vecchi" se la prendesse per le tue parole.
Ritengo, oltre che cortesi nel modo in cui li hai espressi, precisi e ben argomentati i concetti che hai espresso.
In particolare, poi, sono completamente d'accordo con te quando affermi che le famose (oserei dire "famigerate") rivoluzioni degli anni settanta abbiano rivoluzionato poco o nulla. Qualche conquista c'è stata, ma vediamo oggi come si siano fatti dei passi indietro non da poco.
Per quanto mi riguarda posso solo ribadire -casomai non si fosse ancora capito- che coi vari radicalchic, comunisti dei salotti buoni, ruteliiani, dalemiani con yacht e renziani, ho nulla che spartire. Per dirla tutta, li fucilerei seduta stante, e una sorte non diversa vorrei anche per quelli dell'altra parte, che anche loro in quanto ad inciuci e tradimenti delle aspettative non si sono fatti mancare nulla.
Sicuramente il paese va male per colpa dei politici ma anche per colpa dei cittadini che o o votano ad minchiam o spesso non li sorveglianoo perchè troppo presi a farsi i cxxxi propri. Fermo restando che anche se uno poi vuole tenere un comportamento diverso, realisticamente, quante possibilità ha di cambiare le cose?
In quegli anni settanta cui tu ti riferisci (diciamo a partire dal 1975, quando è iniziata, precocemente, la mia militanza politica) insieme ad altri ragazzi come me, a cambiare le cose ci abbiamo provato. Più o meno incosciamente (qualcuno magari perchè aveva letto o capito di più) sapevamo che quelli che stavano guidando verso il presunto "cambiamento", in realtà erano avidi ed interessati come quelli che li avevano preceduti, e che loro dicevano di voler soppiantare per il bene degli Italiani.
Non dico che anche dalla parte opposta alla nostra, non ci fossero dei ragazzi in buona fede: ce ne erano di sicuro, ma il problema è che siamo stati fregati enyrambi.
Destra e sinistra, come fanno oggi in parlamento, se la cantano e se la suonano, ma in realtà hanno un unico scopo: spartirsi la torta.
Mi fà piacere, anche se un poco mi preoccupa, che ci siano ancora in Italia giovani disposti a fare impresa, ma vorrei segnalarti che in realtà, se guardi bene, lo stato, direttamente ed indirettamente, è il tuo socio per una quota parecchio superiore al 50% cui accennavi tu.
Se ancora non l'hai compreso, forse è perchè sei ai primi anni di attività in proprio e i bilanci veri si possono fare dopo almeno quattro o cinque anni ma anche di più in certi casi,, due o tre non bastano.
Pensa solo che per lavorare in genere ti devi spostare, e che il 70% del costo del carburante che usi per muoverti finisce in tasse. Pensa che un sistema fiscale avido ed iniquo massacra anche i tuoi fornitori, costringendoli ad alzare i prezzi dei propri prodotti e/o servizi indispensabili per la tua attività.
Il tempo che un imprenditore o i suoi dipendenti perdono per una ridda di adempimenti complessi, faragginosi e spesso ingiusti, ha un costo: lo metti nel tuo 50% ?
Il discorso si farebbe lungo, per cui mi limito ad aggiungere che andarmene per me non ha significato "sradicarmi", semplicemente era la società in cui vivevo che con il passare del tempo era cambiata, si era disumanizzata, ed io mi sono trasferito dove la gente vive ancora come una volta.
Comunque la vedo male, molto male...
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:44 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Mi hai tolto le parole di bocca, caro Rubylove.
Difatti, senza nulla togliere alla sacrosanta indignazione perso la malagestione del paese che sono il primo a condividere, ho provveduto a ricondurre il topic nell'alveo dell'affabulazione di argomento spiritual-toyotesco
P.S. Domattina altra partenza all'alba con il BJ, ormai è un piccolo rito.
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 17:51 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Alessandro1983 condivido ciò che dici,è vero ci sono molti giovani tra i quali ci metto mio figlio che sta finendo l'università (Fisica)e al quale hanno già detto che le prospettive qui sono scarse (in Svizzera al CERN un ricercatore in media prende 3000 euro al mese qui da noi 1000 ma noi dobbiamo comperare gli F35 ,mantenere una classe politica vergognosa a partire dalle provincie regioni stato ecc. ecc.) che vorrebbero fare,inventare migliorare questo paese,ma ci scontriamo sempre con la massa di privilegiati,burocrati inefficienti,politici corrotti,affaristi che pensano solo al loro tornaconto e che sono il vero cancro di questo paese,non sono ottimista, se guardiamo alla nostra storia più o meno è sempre stato così (il primo scandalo dell'unità d'italia mi pare sia del 1861 e riguardava mazzette ricevute per l'affare della regia fabbrica dei tabacchi di torino)e poi via via la questione del banco di Napoli ,gli affari della fiat nelle due guerre mondiali,gli arricchimenti personali dei gerarchi fascisti,le tangenti eni, l'affare Lockeed ,la Montedison, Mani pulite ecc. ecc. ce n'é una montagna di esempi di malaffare a danno della collettività non ultimo la questione ILVA di taranto che se ci penso mi viene un'incaz..........ma tant'é io continuo a fare il mio dovere e essere a posto con la mia coscienza e impegnarmi per il mio territorio, non so più nemmeno se serva a qualcosa andare a votare........
Condivido (ho due figli, due ragazzi in gamba: uno di loro è deciso ad emigrare, l'altro può darsi che resti ma non ci giurerei).
Comunque quando ho usato le parole "diffusa pigrizia" sapevo che avrei anche potuto suscitare delle polemiche, anche se garbate come è accaduto.
Tuttavia la mia lamentela per la diffusa pigrizia non era assolutamente riferita ai giovani, ma proprio in gererale, una forma di rassegnazione trasversale.
Quando quell'ebete, debosciato e raccomandato scaldasedie arrogante di Michael Martone, ha usato il termine bamboccioni, l'avrei preso a calci nel deretano. per la cronaca, e anche altri della banda di Rigor Monty
gisologian [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 18:35 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
hai ragione rubylove,parlare delle proprie uscite è meglio e poi è un bell'argomento,sabato e domenica scorsa ho fatto la via del sale (appena riaperta),partito sabato sera arrivo presso la stazione di arrivo della funivia che sale da limone e trovo un signore che mi chiede aiuto perchè con l'auto sbagliando strada è sceso verso limone 1400 e nel tentativo di risalire si è piantato,allora scendo con la macchina lo aggancio col verro e lo tiro fuori scambiamo due parole e mi dice che è di Diano marina, fa l'olio, e che per sdebitarsi me ne manderà un pò ci salutiamo e si va a nanna non dopo aver letto un pò del libro "un mondo perduto" di Bonatti.La notte passa tranquilla non devo nemmeno accendere il webasto ,al mattino però lo accendo perchè visto che c'é....partiamo presto (le 7.30) proseguiamo non incrociando nessuno fermandoci dove inizia il sentiero per la capanna morgantini che poi raggiungiamo a piedi.Ripartiti non troviamo nessuno ma proprio nessuno lungo il percorso fino al bosco delle navette dove (ma era intorno a mezzogiorno)ho incrociato un fuoristrada che mi comunicava che lo seguivano una ventina di auto!!!!
mi fermo in uno slargo e aspetto che arrivino,nel frattempo arrivano anche dei ciclisti ai quali dico di fermarsi perchè sta arrivando una mandria di fuoristrada,che poi passano a tutta velocità sollevando un polverone indicibile prendendosi tutte le nostre maledizioni......della serie come farci chiudere le strade.......siccome la strada per la brigue è franata vado verso il colle di nava dove prendo la pista per col san bartolomeo dove arrivo in mezzo alla nebbia e al buio e al posto di scendere verso Ormea giro a sinistra per un colle di cui non mi ricordo il nome arrivando in mezzo al nulla cioè prati e rocce senza alcuna traccia... bon,con la moglie che impreca perchè mi caccio sempre nei guai giro i buoi e cerco di tornare indietro ma senza traccia e nella nebbia non così semplice, tribolo un pò poi alla fine riesco a ritrovare la pista ,allora ci fermiamo in una piccola radura e visto che avevo un certo languorino dico :mah...quasi quasi perchè non ceniamo? prepariamo e ci facciamo una bella cenetta in mezzo al nulla (nebbia e buio) con la compagnia di qualche gufo nelle vicinanze la moglie contenta perchè ci siamo fermati in tempo per preparare la cena, poi ripartiamo e scendiamo ad ormea per rientrare a casa contenti come sempre dopo queste uscite.......
BJ 42 LX [ Mercoledì, 29 Ottobre 2014, 18:45 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.
Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 10:58 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Questi sono i racconti che mi scaldano il cuore. Anche leggendo della moglie che brontola, mi sono rivisto.
Avevo scritto quanto segue nell'argomento "distacco della ruota J9" ma poi mi sono accorto che forse era poco tecnico e sopratutto poco attinente e che il posto giusto poteva essere questo
A proposito di distacco della ruota...
Solo una volta nel 1971 o 2 non mi ricordo, avevo una lancia Flavia coupè 1.8 bellissima, grigia, sedili in cuoio chiaro, radica ecc. ecc. l'avevo comprata usata ma era stata tenuta benissimo (300 mila mi era costata) perchè aveva già 10 anni
Ebbene in Campania ho sentito un crack, la ruota anteriore sx si è piegata e messa a 45 gradi, non si era staccata del tutto, ma forse mancava poco, eravano fregati io e il mio amico, avevamo pochi soldi, come sempre, ci trovavamo esattamente in campagna a 10 Km da Vallo della Lucania, ho camminato per qualche Km, quando c'era da camminare io ero il migliore, lui era il migliore per la... SI quella roba là, comunque ero sempre secondo, ma lui era fuori concorso tanto è vero che tuttora a sessanta anni ha stampata sulla fronte una effe
A piedi raggiunsi un casolare che sembrava a 50 m ma era almeno 200 m più in alto, i tornanti con le tennis Superga le prendevo alla grande, il grip era magnifico, stringevo le curve che era un bellezza, e meno male che avevo carburante, avevamo appena fatto colazione.
Ricordo quello come un momento sospeso dall'evento nefasto quasi in uno stato di allucinazione, se non fosse stato per la disperazione del guaio occorso pensavo di arrivare al casolare e poi ridiscendere a palla da schioppo facendo le curve come fanno i bambini guidando il manubrio e simulando con la bocca il brrrr...brrrr della vespa, ma io avevo 21/22 anni e la macchina era rotta, comunque arrivato in cima, al casolare, c'era uno vestito da meccanico tra fichi, ulivi, uva, polli, galline e porcelli, io volevo solo poter telefonare e invece avevo avuto la grazia che la signora Flavia si era accasciata quasi vicino al miglior concessionario Lancia della provincia
Non ho mai saputo se il signore si fosse appena infilato la tuta e inchiodato il cartello con la scritta "Meccanico Auto" e credo che non lo saprò mai, penso che non saprò mai neanche quale delle due attività fosse quella principale
Comunque non era il momento di sottilizzare troppo, dopo una breve diagnosi la sentenza fu che si era rotto un braccetto ma si poteva saldare, oramai però era tardi e tutto fu rimandato all'indomani, mi ricordo bene che dormimmo in auto quella notte, auto gentilmente concessaci dal meccanico/contadino perchè la nostra era sul ponte, ehmm.. di mattoni e che il giorno dopo finì il lavoro di saldatura, pagai ben 30 mila, che erano buona parte del nostro tesoretto e che forse ciò ci avrebbe forse costretto a ritornarcene a Roma con la coda tra le gambe, invece che andare a Palinuro a fare gli acchiapponi
Questo fu l'inizio della perdita di dignità nei confronti dei miei genitori, io che avevo sempre fatto di testa mia proclamando indipendenza e libertà.. ho subito l'onta del primo vaglia e poi del secondo e poi del terzo quando si è ri-rotto il braccetto a Napoli durante il ritorno.
Nonostante questi piccoli inconvenienti la vacanza a Palinuro fù magnifica e ancora me la ricordo, dormire sulla spiaggia, farsi mettere la benzina dalle pischelle della Roma bene per accompagnarle ai giretti verso le spiaggette più isolate.. e anche qualche cena, così, noi "der quadraro" eravamo l'attrazione circense di una Palinuro che sembrava la grande bellezza in vacanza
pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 11:17 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.
Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 11:48 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Bene, abbiamo 2 poeti.....lancia flavia coupè 1.8, bellissima auto anche oggi, se il trapezio fosse stato saldato bene non si sarebbe rotto nuovamente, di ferro da saldare x bene ce n'è sulla flavia, son mica fatte di lamierino come le auto di oggi.... io hò una fulvia coupè montecarlo del 1975 auto veramente ben fatta.
si era una gran macchina, è stata risaldata bene a napoli ed è rimasta così fino che non l'ho rivenduta per passare alla Citroen DS versione Ginko, soprannominata Islam Qala
Mi ricordo che mio suocero (di allora) aveva una fulvia HF 1600 originale senza modifiche e come tirava
Una volta ho guidato la Montecarlo mi ricordo un 220 sul conta km (stiamo parlando del 1973 circa i divieti ancora non c'erano)
BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 12:31 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Più che essere noi due o tre (ma forse anche quattro o cinque
) ad essere dei poeti...erano le auto di una volta ad essere pura poesia !
Il Fulvia coupè, magari di quello stupendo giallo ginestra? Ma anche blu, o rossa simil 1600 HF di Munari-Mannucci, col cofano nero opaco...troppo bella, anche se era una trazione anteriore e in certe curve strette, specialmente in discesa, lo sterzo di appesantiva un filo...ma sempre meglio che certe "gelatine" di adesso !
Le Lancia di una volta, avevano tutte una loro precisa e inimitabile personalità: esclusive berlinone le Flaminia, lussuose le Flavia, solide auto da famiglia le Fulvia berlina e sportive e giovanili le Fulvia coupè...adesso un Lancista secondo Marchionne dovrebbe accontentarsi di quel gabinetto (con rispetto parlando) della Y10.
Allora ti sedevi nell'abitacolo e a motore ancora spento venivi già gratificato dall'odore del cuoio grasso, dal profumo del legno, dalla vista di due o più sibaritici strumenti dalle dimensioni di una sveglia della nonna ed altrettanto leggibili, adesso anche su una citycar con la carrozzeria di latta quando parti ti sembra di accendere una di quelle luminarie cinesi da quattro soldi, e se per caso con l'età ti è un pò calata la vista, è meglio se non cerchi di decifrare le indicazioni di un insulso display, perchè finisce che vai a sbattere.
Ora, con la scusa dell'ergonomia, i cruscotti sembrano tratti da un cartone animato dei Transformer, e per interpretarne le funzioni (che poi uno ne usa in media il 30%, come coi telefonini...) devi leggere un manuale da trecento pagine, a volte anche solo per capire come funziona il riscaldamento..
Mi ricordo la'Alfa 1750 GT Veloce (il quadrifoglio) che avevo a 24 anni, appena sposato. Argento metallizato con interni in pelle e vetri azzurrati. Assetto e motore preparati da un ex meccanico dell'Autodelta: di un Golf GTI faceva letteralmente polpette. Il cruscotto aveva due "orologi" grandi quasi una spanna, sulla consolle cperano altri due strumenti: olio e acqua, se non ricordo male, e tanto bastava per tenere sotto controllo tutte le funzioni essenziali del motore. Il tutto avvolto da similpelle nera e legno, altro che la plastica riciclata della mia Audi, che col caldo estivo odora di cipolle peggio di un ristorante etcnico (lo fanno anche certe Opel, mai sentito?).
In tutti gli anni che l'ho avuta, avrò cambiato al massimo una lampadina del cruscotto e un fusibile: per farlo al proprietario bastavano un cacciavite a croce e un minimo di manualità. Adesso, sedisgraziatamente ti salta qualche cazzabubolo nel "cockpit areonautico" di una berlina del segmento B (mica una Bentley) vedi l'elettrauto impallidire al pensiero di metterci le manio , nella migliore delle ipotesi nei suoi occhi passa il jackpot al pensiero delle ore che richiederà la riparazione, pardon sostituzione del pezzo o dell'intera scheda, perchè ormai non si ripara più nulla, si getta tutto..
Auto come il Giulia, il Fulvia, la Mini vera, il maggiolino, non se ne fanno più, forse perchè nel frattempo i fenomeni del marketing sono riusciti anche a confezionare su misura una generazione di autisti che hanno assimilato il dogma "trazione-anteriore-più-facile-e-sicura"...altra palla clamorosa, altrimenti perchè le vere supercar sarebbero tutte a trazione posteriore o, al massimo, integrale?
Si stava meglio quando si stava peggio. E questa volta non mi riferisco alla politica oppure all'economia, ma alla vita in generale.
Buona strada a tutti.
Fra [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 12:55 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
A parte la stima per la piacevole scrittura, non posso che essere d'accordo. Non è che non apprezzi il progresso, è che davvero faccio fatica a trovare un'auto nuova che susciti in me le stesse emozioni di una vecchia. Abitualmente guido solo veicoli d'epoca, auto e moto di almeno trent'anni. Mi piace che si veda che sono fatti da esseri umani, cosa che con alcune macchine moderne non sembra altrettanto vero. Trovo straordinaria la varietà di soluzioni tecniche, appiattitesi nel corso degli anni in ossequio alle economie di scala, ai tempi di assemblaggio, alle concentrazioni, alle normative sull'inquinamento e sulla sicurezza. Che noia.
Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 14:09 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
non voglio contraddirvi anche perchè la penso anche io più o meno allo stesso modo però con qualche riserva rispetto all'inutilità o del mal fatto nuovo rispetto al vecchio, per me il vecchio o vintage se volete, ha il suo fascino proprio perchè tale, se avesse vantaggi pratici saremmo tutti a cercare auto antiche per andare al lavoro
Mi consola pensare che quello che si afferma ora rispetto al passato verrà sistematicamente smentito tra venti trenta anni, quando una comune auto attuale dal display incomprensibile e piena di plastiche sarà considerata una vecchia solida macchina del passato, ben fatta e dove ci hanno messo le mani anche degli umani e non solo robot, che dallo scavo della materia, al motore, al design, al target, alla manutenzione fino al completo riciclaggio (ahimè oramai inutile a quei tempi) ne sono diventati i padroni
pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 14:17 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
X BJ 42 LX come fai a sapere che la mia fulvia coupè montecarlo è di colore giallo?
A una richiesta di chi l'aveva prima di mè comunque il registro storico lancia rispose che il giallo delle lancia fulvia 3 si chiamava bangkok ma non specificava se era destinato al modello montecarlo, mi risulta che la producevano solo in 3 colori il celeste intenso il rosso e il giallo tutte con cofani nero opaco,senza paraurti, con fari carrello, sedili avvolgenti della hf, parafanghi posteriori leggermente allargati, come le hf, accensione elettronica, commutabile con la normale sfilando le spinette e collegandole allo spinterogeno mantenuto, perchè nel 1973, anno di inizio produzione della montecarlo non si fidavano ancora delle diavolerie elettroniche, la mia comunque funziona perfettamente, ultima differenza alla 1,3 S era la coppia conica corta 7/41 al posto della 9/41 della 1.3 S, 970 kg x 90 cv, la mia ovviamente qualcuno in più, circa 100, lavorata la testata, scarico aperto, via filtro aria al suo posto 4 "sileziosi" tromboncini e carburazione rifatta x 180 kmh a oltre 7000 giri. l'unica trazione anteriore delle mie auto, che però si guida benissimo anche grazie ai 4 kony e assetto rivisto.
X Rubylove i 220 tachimetrici della fulvia coupè che hai provato erano decisamente ottimistici sicuramente di più dei 240 kmh del tachimetro della mia alfetta gtv 2000 del 1980 che con sorpresa quando hò crcato di capire cosa non andava hò scoperto che hà un trasmettitore elettronico non il solito cavo, dovrebbe arrivare al massimo a 205 con i giri che raggiunge con i rapporti originali.
Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 15:33 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
X BJ 42 LX come fai a sapere che la mia fulvia coupè montecarlo è di colore giallo?
A una richiesta di chi l'aveva prima di mè comunque il registro storico lancia rispose che il giallo delle lancia fulvia 3 si chiamava bangkok ma non specificava se era destinato al modello montecarlo, mi risulta che la producevano solo in 3 colori il celeste intenso il rosso e il giallo tutte con cofani nero opaco,senza paraurti, con fari carrello, sedili avvolgenti della hf, parafanghi posteriori leggermente allargati, come le hf, accensione elettronica, commutabile con la normale sfilando le spinette e collegandole allo spinterogeno mantenuto, perchè nel 1973, anno di inizio produzione della montecarlo non si fidavano ancora delle diavolerie elettroniche, la mia comunque funziona perfettamente, ultima differenza alla 1,3 S era la coppia conica corta 7/41 al posto della 9/41 della 1.3 S, 970 kg x 90 cv, la mia ovviamente qualcuno in più, circa 100, lavorata la testata, scarico aperto, via filtro aria al suo posto 4 "sileziosi" tromboncini e carburazione rifatta x 180 kmh a oltre 7000 giri. l'unica trazione anteriore delle mie auto, che però si guida benissimo anche grazie ai 4 kony e assetto rivisto.
X Rubylove i 220 tachimetrici della fulvia coupè che hai provato erano decisamente ottimistici sicuramente di più dei 240 kmh del tachimetro della mia alfetta gtv 2000 del 1980 che con sorpresa quando hò crcato di capire cosa non andava hò scoperto che hà un trasmettitore elettronico non il solito cavo, dovrebbe arrivare al massimo a 205 con i giri che raggiunge con i rapporti originali.
si può darsi che fregassero, però io ho guidato (oltre alla fulvia HF 1600) la montecarlo, ancora me lo ricordo era di un'amico e quando andavi in giro si voltavano tutti a guardarla
centra con la fulvia montecarlo o no? con questa sono arrivato a 220 di conta km (se veri o no non sò)
https://www.google.it/search?q=lanc...ved=0CAYQ_AUoAQ
pugnali53 [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 16:53 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Quella di cui parli tù è la beta montecarlo che non hà niente a che vedere con la fulvia coupè montecarlo che tra l'altro sul link che hai postato in alto a sinistra c'è anche una fulvia coupè colore rosso con cofani neri.
BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:05 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Pugnali, non ho indovinato, sarei un mago invece ho solo tirato a casaccio ricordando una bellissima Fulvietta gialla (non Montecarlo ma con i paraurti) che ho visto languire temporibus illis nella concessionaria multimarche in cui ho lavorato per un anno.
Era restaurata in maniera splendida ma il suo proprietario chiedeva all'epoca una cifra assurda : ancora diverso tempo dopo ricrodo di essere passato a vedere se fosse ancora lì. Dal salone era passata nel prato ma ancora quello, testardo, oltre al costo del ripristino sommato al valore intrinseco dell'auto, voleva pure guadagnarcisopra una bella cifra, col risultato che diversi anni dopo, nuovamente arrugginita, venne radiata e avviata alla demolizione.
A volte me la sogno di notte .
..
Anche io considero assai ottimistici i 220 del Fulvia coupà: non li facevano quasi le migliori 1600 HF preparate per la pista. che di cavalli arrivavano ad erogarne 158 circa.
Il mio GT 1750 Veloce aveva anche lui testa lavorata, pistoni stampati, albero riequlibrato , alberi a cammes di Colombo & Bariani, su disegno Autodelta, tromboncini , scarico diretto, Koni , cerchi Campagnolo in magnesio del GTA e Pirelli P7. Con 135 HP veri a circa 7000 g/m (non i Sae delle schede tecniche dell'epoca ) contro i 114 originali, rilevati al banco del preparatore, arrivava ai 220 del fondoscala del tachimetro , che dalle nostre prove sul chilometro (di notte in tangenziale) erano 210-212 effettivi mentre l'auto come usciva dalla Casa faceva 187 kmh (prova di Quattroruote), che comunque era già un gran bel viaggiare.
Oggi, per andare così un motore aspirato di pari cilindrata deve girare a quasi 9000 g/m : non è che il progresso non ci sia stato, caro Ruvylove
, ma catalizzatori, carburazioni sempre più magre, norme estremamente restrittive sui gasi di scarico e le emissione sonore, nomchè una pletora di accessori e pesi non sempre utili, si mangiano una bella fetta dei cavalli.
BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:14 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Come dice Pugnali, il Beta Montecarlo (motore posteriore centrale, equipaggiata da un bialbero progettato dall'Ing. Lampredi e derivato dai coevi propulsori Fiat ,anche se modificati su specifiche Lancia, disposto in posizione posteriore centrale) ,è un coupè due posti "secchi" disegnato da Pininfarina nel 1975e non c'entra nulla con la quasi omonima Fulvia in allestimento "Montecarlo", che è dei primi anni settanta e monta ancora il caratteristico motore "tutto Lancia" a V stretta, che è pure lui un bialbero ma di tutt'altra genealogia..
BJ 42 LX [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:36 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
Altra cosa, poi, era la Lancia 037 da rallye, progettata nei primi anni ottanta sulla base della Beta Montecarlo Turbo che correva in pista, e quindi con una parentela assai vaga con la Montecarlo stradale, che non aveva il telaio tubolare.ù
Questa, con un 2000 sovralimentato Volumex da 200 cavalli , i 220 li faceva, veri.
Rubylove [ Venerdì, 31 Ottobre 2014, 17:42 ]
Oggetto: Re: MA CHE FIGATA PARTIRE ALL'ALBA COL TOYOTA
A belli ragazzi!
io ho detto montecarlo non fulvia montecarlo, quella intendevo, comunque tutto ok, sono arrivato a 220 che saranno meno ma ho detto solo quello che ho visto adesso ti posso dire che il contakm della mia ruba 6 Km (a 106 va a 100) ma allora? e poi l'ho guidata per 20 Km mica era mia, il mio amico era anche gelosissimo
Io ho avuto anche l'IM3 era sempre rotta altro che affidabili auto vetuste, avrò rotto 5/6 semiassi e 5/6 giunti cardanici in due anni, un massacro, un vero cesso!