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Non si può parlare sempre di Land Cruiser... - La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
hackenzo [ Giovedì, 11 Gennaio 2007, 16:25 ]
Oggetto: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz ha inviato una lettera a Beppe Grillo e rilasciato due interviste per il suo blog. La prima sulla globalizzazione che riporto di seguito e una in video su lavoro e povertà.
Vi propongo quanto segue in modo totalmente disinteressato, sia sul piano politico sia su quello economico.
"Caro Beppe,
forse bisogna fare RESET, ma prima proviamo a gettare un granello di sabbia nella macchina. Cosi' cerco di fare come economista che si occupa della globalizzazione. Per gran parte dei Paesi del mondo, la globalizzazione - per come è stata gestita - assomiglia a un patto col diavolo. In ogni Paese, c'è qualcuno che si arricchisce; le statistiche sul Pil, per quello che valgono, presentano risultati migliori , ma il tenore di vita generale e i valori fondamentali sono messi in pericolo. In alcune parti del mondo, i guadagni sono ancora più impalpabili, e i costi più evidenti. La maggiore integrazione nell'economia globale ha portato a un aumento della volatilità e dell'insicurezza, e a una maggiore disuguaglianza, arrivando addirittura a minacciare i valori fondamentali. Non è giusto che le cose vadano in questo modo. Noi possiamo fare in modo che la globalizzazione funzioni, non solo per i ricchi e i potenti, ma per tutti, anche coloro che vivono nei Paesi più poveri. Il compito è arduo, e richiederà tempo. Abbiamo già aspettato troppo: è arrivato il momento di darsi da fare. Un abbraccio.
Joe
1. Nel tuo libro suggerisci un approccio alla globalizzazione diverso dal cosiddetto 'Washington consensus'. Come può essere applicato se le istituzioni 'forti' (FMI, WTO, World Bank) sono contrarie a questo approccio?
In primo luogo, i Paesi in via di sviluppo stanno tentando di affrancarsi dal FMI, cercando di non ricadere sotto i suoi dettami. Quasi tutti hanno ripagato quanto dovuto prima del tempo, semplicemente per scrollarsi di dosso il FMI.
Secondo, l'Argentina ha dimostrato che Governi saldi possono tenere testa al FMI. Semplicemente essa ha rifiutato di lasciarsi intimorire, dichiarando sì di volere un accordo con il FMI, ma dichiarando anche che un cattivo accordo sarebbe stato peggio che non accordarsi per niente. Non solo l'Argentina è riuscita a rinegoziare con i propri creditori meglio di quanto avrebbe fatto se avesse ascoltato il FMI, ma è anche riuscita a crescere, e velocemente, per la prima volta dopo diversi anni, pareggiando addirittura il proprio bilancio- amara ironia per il FMI, che avrebbe sottoposto il Paese, al fine di liberarlo dal deficit, ad ogni sorta di politiche errate.
Infine, vi è una spinta a riformare il FMI stesso, con qualche esito positivo. Nel suo meeting di settembre a Singapore, il FMI ha ammesso i difetti nella sua gestione (benché esso abbia pesantemente criticato il modo in cui i Paesi in via di sviluppo vengono governati), e ha concesso un maggior potere di voto a quattro dei Paesi meno rappresentati nell'istituzione. Ma alcuni dei difetti più gravi permangono: gli USA sono gli unici ad avere potere di veto, il modo in cui il suo Capo è scelto non segue quei criteri di democrazia che noi diamo per acquisiti nei nostri Paesi, ed ancora non è conforme ai principi di trasparenza che sono accettati negli Stati Uniti, in Svezia e in altre democrazie.
2. Prevedi un qualche ruolo per associazioni di consumatori (ad esempio strategie di boicottaggio di imprese inquinanti)?
La società civile globale è già riuscita a dimostrare la sua efficacia, per esempio nell'annullamento del debito (nel 2000, col movimento Giubileo 2000) e nel trattato contro le mine antiuomo. Internet è un importante strumento di organizzazione mondiale, e prevedo potenzialmente un ruolo per reti di consumatori via internet, affinché si possano organizzare e mobilitare a favore di argomenti che li riguardano. I consumatori rimangono nella nostra società una voce inascoltata, o almeno non ascoltata abbastanza. Per esempio, in un tipico Governo occidentale, ci sono molti Ministeri preposti alla cura degli interessi dei produttori, ma solo in pochi Paesi esiste un Ministero che tuteli gli interessi dei consumatori.
3. Il Capitalismo è in grado di correggere da solo il suo comportamento? Dopo tutto, il tuo approccio dell'informazione asimmetrica ha screditato l'economia ortodossa (la quale giustifica il Washington consensus), ma quest'ultima è ancora dominante nella professione economica.
Le teorie che io (ed altri) abbiamo contribuito a sviluppare hanno spiegato in che modo il libero mercato spesso, non solo non porta alla giustizia sociale, ma addirittura non porta neanche e dei risultati efficienti. Stranamente, non c'è stata nessuna sfida intellettuale volta a confutare la mano invisibile di Adam Smith: gli individui e le imprese, nel perseguire il loro proprio interesse, non sono necessariamente, o in generale, guidati come da una mano invisibile, alla efficienza economica. L'unica domanda che è stata posta concerne l'abilità del governo a rimediare alle inefficienze del mercato.
All'interno degli ambienti accademici, una parte significante di economisti sono coinvolti nello sviluppare ed espandere le idee sull'informazione imperfetta (e sui mercati imperfetti) che io ho esplorato. Per esempio, Edmund Phelps, il vincitore del Premio Nobel 2006, appartiene a questa scuola di pensiero. Però, in politica, il semplicistico 'fondamentalismo di mercato' continua ad esercitare una influenza enorme.
4. Quando gli Stati Uniti d'America rifiutano di applicare il protocollo di Kyoto, si potrebbe dire che è in atto un aiuto finanziario da parte del Governo?
Nel mio nuovo libro: 'La globalizzazione che funziona', dedico un intero capitolo alla questione del riscaldamento globale. Come con tanti altri aspetti della globalizzazione, sono i poveri, che sono i più vulnerabili, a subire le conseguenze peggiori. Per esempio, un terzo del Bangladesh sarà sommerso dalle acque e il Paese soffrirà da crescenti inondazioni. Un Paese impoverito diventerà ancora più povero. La questione non è se l'economia USA può permettersi di agire... in verità, è sempre più evidente che la questione che il mondo si pone è quella se noi possiamo permetterci di non agire. Non costringendo le imprese degli Stati Uniti d'America a tener conto del proprio inquinamento a livello globale, si sta dando a queste imprese un vantaggio finanziario ai danni delle imprese del resto del mondo. Questo non è giusto, ed io dimostro nel mio libro come il WTO, che dovrebbe metter in campo regole di gioco uguali per tutti, potrebbe essere usata per costringere gli USA a rinunciare a quelli che sono in effetti sussidi sleali alle proprie imprese inquinanti.
5. Che tipo di lavoro immagini ci sarà per i nostri figli: flessibile e precario?
Sempre di più, l'impiego a vita sarà una cosa del passato. La gente dovrà spostarsi da un impiego all'altro durante la propria vita lavorativa. Una delle maggiori sfide del nostro sistema scolastico sarà preparare le nuove generazioni a questa transizione ed una delle sfide del nostro sistema sociale sarà rendere questa transizione il più facile possibile per la gente. Ci sarà più precarietà rispetto al passato, più rischi, ma possiamo ridurre le conseguenze sociali. Per esempio, negli USA, gli individui dipendono dai loro datori di lavoro per quanto riguarda l'assicurazione sulla salute. Se dovessero perdere il lavoro, perderebbero anche la loro assicurazione sanitaria e se si dovessero ammalare nel periodo tra due impieghi ciò potrebbe avere delle conseguenze su tutta la loro vita. Tutto questo non dovrebbe essere tollerato. La globalizzazione è stata usata come una scusa per indebolire la protezione sociale. Piuttosto, il fatto che l'occupazione sta diventando sempre più precaria è un motivo per rafforzare la protezione sociale. Certamente, dobbiamo impegnarci a rendere questa protezione più funzionale e qualche volta, nel passato, non lo è stata, ma questa non può essere una giustificazione per sbarazzarsi della protezione sociale.
E questa è
l'intervista (streaming video), sempre al premio nobel per l'economia Joseph Stiglitz, su lavoro e povertà.
nikland [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 14:44 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
I sondaggi dicono che quest'anno grazie al caro vita il 45% degli italiani rinuncera' alle vacanze ( c'e' da crederci?)..io sono uno di quelli...che si e' rotto i maroni di andare in giro e soprattutto ad agosto..a farmi prendere per i fondelli..da agenzie turistiche..alberghi annessi e connessi..che proprio in quel mese triplicano i prezzi di listino..staro' a casa e continuero' a lavorare..anche se ( voglio essere onesto) non mi mancano i soldi per andare via..lo faccio per protesta contro tutti i maledetti rincari che finiranno per renderci la vita impossibile..quei maledetti rincari di cui tutti si lamentano..ma che nessuna fa nulla per ridimensionare..
domenica sono adanto al lago di arona ( ci andro' una volta all'anno) a mangiare una pizza con un amica..erano le 19..e non so quanti veicoli..ho incontrato...in coda.. alla faccia del caro petrolio..parlando con un ragazzo locale..ho scoperto che e' una liturgia che si ripete ogni week end...ma possibile che la gente non e' capace di stare a casa ogni tanto..a risparmiare 4 lire?..
perche' tutta questa esigenza di dover andare in giro per forza..scusate lo sfogo..ma non ne posso piu' di sentire telegiornali e radiogiornali...che mi parlano di rincari..e di vedere dall'altra parte la gente che se ne infischia..perche' a me..e' quello che mi pare di vedere...voi che fate per combatterlo? a che categoria appartenete? che ne pensate?
makos [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 15:12 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
io appartengo alla categoria
esco raramente la sera e appena posso
o me la batto per il week-end
o per qualche viaggio
week-end soprattutto d'inverno... meno casino in giro...
cmq nik
io lo noto soprattutto:
- a fare gasolio (vabbe' non e' difficile notarlo)
- e al supermercato
la gente comunque spende per le necessita' (week-end e vacanze lo sono diventate)
forse elimina il superfluo
e alla fine non risparmia piu' e si ritrova con meno soldi sul conto (o sotto il cuscino
)
ormai poi ti puoi comprare anche il pane a rate!
andreaPE [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 15:14 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
fondamentalmente siamo un popolo che bleffa in tutto e per tutto pur di apparire come non è. Teoricamente saremmo il 6 paese industrializzato del mondo ma a sentire la realtà siamo veramente il b..o del c..o dei paesi in recessione. Siamo stati abituati bene anni addietro e adesso non vogliamo rassegnarci a rallentare il passo. Abbiamo gli stipendi + bassi del 20% rispetto agli altri paesi europei ma ci ostiniamo ad andare in vacanza e a cena fuori tutte le volte che vogliamo. Da par mio sono sempre stato abituato a fare il passo secondo la mia possibilità ma vedo certe cose in giro davvero da ridere. Non dimentichiamo la grande invenzione della vendita rateale che paghi tra un anno ecc ecc.
Oppure i soldi girano ma tutti si lamentano per moda......boh
nikland [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 15:25 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
i soldi girano Andrea..ma a mio parere per le cazzate...per le cose futili..per l'immagine...per quello che si vuole apparire piu' che essere..
Faccio il fisioterapista da 10 anni suonati ormai..e mai con in quest'anno mi si chiedono sconti..e mi si storce il naso..perche' mi sono permesso di aumentare il tariffario di qualche euro ( 5 al massimo per le terapie piu' impegnative) vai a farti un giro dalle estetiste che viaggiano a prezzi galattici..sino a 100€per trattamento..e non hanno mai un buco vuoto..c'e' chi va a farsi depilare il petto o le gambe per 30€...e poi viene da me a lamentarsi perche' un massaggio alla schiena di mezz'ora gli costa 20€....per la salute no..per l'immagine si..
hai ragione tu..la colpa e' del fatto che ci siamo abituati bene..e che le generazione correnti..tra i 30 e i 45 anni..( in taluni casi e lo so per certo) si formano una famiglia...ma si appoggiano ancora finanziariamente ai genitori..( mangiano da loro, lasciano i figli da loro tutto il giorno) che erano gran lavoratori/risparmiatori..e che in una vita sono riusciti a comprarsi senza sforzi una casa..e che hanno risparmiato anche soldi..per sposare i figli...
io mi chiedo ma le nuove generazioni saranno in grado di fare lo stesso per i loro figli??
andreaPE [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 15:36 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
qua da noi a pescara hanno tolto tutti i semafori ed hanno messo le rotonde per agevolare il traffico...secondo me tra qualche anno rimetteranno i semafori perchè i ragazzini di oggi che non hanno voglia di non fare un cax e stanno a sbafo dei genitori prima o poi si dovranno mettere in competizione con i lavavetri extracomunitari......
K Rider [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 16:13 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Il caro vita c'è ed è anche pesante per determinate famiglie...vivere costa caro davvero e per alcuni è troppo caro.
Tutto un altro discorso è come la gente spende i soldi...c'è una smania di apparire incredibile, la gente non caga più senza un plasma da 42". Sono d'accordo sul fatto di spendere i propri soldi come meglio si crede ( e ci mancherebbe) ma le abitudini di molta gente (e di tanti giovani purtroppo) stanno prendendo una brutta piega...ho conoscenti con il mutuo per la playstation 3, per la settimana in costa smeralda o per una borsetta di Gucci o la serata a champagne...che poi magari tardano a pagare l'affitto, l'assicurazione o sono sempre li a piangere miseria perchè la vita è cara...La vita è cara, sicuramente, ma sarebbe meno cara senza la borsa di Gucci, il cellulare da 700€, il televisore da 2000€ e via dicendo.
La crisi dei valori di oggi per me è proprio qui...la massima aspirazione è somigliare alle veline o al Briatore di turno... sai che bell'esempio...poi certo che a tutti piacerebbe guidare una Lamborghini...sognare non costa nulla...indebitarsi per affittarla un week end invece si...
facchi15 [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 16:18 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Dico la mia: nicola la tua è una protesta giustissima! hai perfettamente ragione di questi rincari non se nè può più, ma nessuno fà poi niente per cercare di far calare un pò i prezzi.
E' incredibile pensare che una volta la mia bis nonna con 9 figli e in tempo di guerra è sempre riuscita a cavarsela, si faceva tutto in casa: il sapone, l'olio, il pane, la pasta, la polenta, insomma tutto ciò che si poteva fare. Con il gran lavoro del bisnonno hanno superato tutte le difficoltà e nessuno si è mai lamentato. Il loro grandissimo pregio non era risparmiare, bensì non spendere . Oggi non sappiamo darci limiti ne tanto meno sappiamo smetterla di lamentarci, tutti oggi vogliono andare in vacanza, avere la bella macchina, avere la bella casa, non si rinuncia a niente! Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!
Conosco personalmente persone che per circolare con fatiscenti BMW 4.4 benzina anche solo per una settimana (poi di solito i venditori vengono a riprenderselo...) spende interi stipendi per farci i pieni e poi però non si può permettere una pizza con gli amici! questo si ripete quasi 4/5 volte all'anno da ormai 5 anni! Altri invece preferiscono aspettare a comprare casa, vivere in un mnonolocale ma fare 5 settimane all'anno di vacanze in giro per il mondo!
Voi dite che le generazioni d'oggi un giorno non potranno sopravvivere, non sanno fare niente, non vogliono fare niente. In parte avete ragione (li vedo anche io i miei coetanei..) ma in parte c'è ancora chi spera e lavora affinchè il mondo cambi direzione! Speriamo...
K Rider [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 16:20 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Citazione:
Faccio il fisioterapista da 10 anni suonati ormai..e mai con in quest'anno mi si chiedono sconti..e mi si storce il naso..perche' mi sono permesso di aumentare il tariffario di qualche euro ( 5 al massimo per le terapie piu' impegnative) vai a farti un giro dalle estetiste che viaggiano a prezzi galattici..sino a 100€per trattamento..e non hanno mai un buco vuoto..c'e' chi va a farsi depilare il petto o le gambe per 30€...e poi viene da me a lamentarsi perche' un massaggio alla schiena di mezz'ora gli costa 20€....per la salute no..per l'immagine si..
Su questo quoto in pieno...la mia fidanzata fa l'estetista...non a prezzi galattici purtroppo...comunque ogni tanto le capita la cliente che deve essere abbronzatissima, depilatissima, firmatissima ed in formissima...ma che non ride mai...non che sia triste...ma ha delle carie nei denti che non vedi più neanche nel terzo mondo...oggi è così...se ci pensi è così anche quando uno poco esperto, o molto appariscente ma con il portafoglio piccolo, va a comprare un auto di seconda mano...l'importante è che non sia rigata, poi se le gomme sono a zero le pastiglie finite e le guarnizioni perdono olio, fa lo stesso, tanto non si vede...
Mattia [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 16:45 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
La vita costa sempre uguale... (gasolio a parte, e chi usa l'auto per lavoro nota la differenza)
...le abitudini sono cambiate: chidete un po' ai vostri genotori quanti viaggi hanno fatto nella loro vita, quanti aperitivi hanno bevuto, quante auto hanno cambiato...? Nn mi stupirei se qualcuno di voi rispondesse che nn sono mai usciti dall'Italia, che gli aperitivi sono solo 4-5 anni che li bevono (e si ricordano ancora il Martini Rosso) e che di auto: 500 a 18 anni (tutti) e poi 3-4 auto. Poi chidete a dei vostri coetanei: Londra da studenti, Amsterdam da universitari, Egitto (ovvio), magari anche Caraibi o Maldive, aperitivo tutte le sere, cena fuori 2-3 volte a settimana, auto? Già cambiate 4 in 6-7 anni (le prime 2 distrutte!), televisore da 42 al plasma,in cucina!!! . Io faccio il commerciante (ristoratore) se la crisi è questa nel mio lavoro speriamo nn passi! Mai fatto così tanti coperti! Però anche io, e anche mio padre!, ne spendiamo più di prima. E ci lamentiamo! Ovvio.
Ormai sono abituati (con le rate) a vivere da ricco anche chi nn lo è, e indietro nessuno vuole tornare!!!
Benvenuti nell'era del consumismo!!!
lucaz [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 16:53 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Citazione:
Oppure i soldi girano ma tutti si lamentano per moda......boh
Eccola la chiave di volta del discorso!
Io la vedo così:
la "gente" si lamenta, ma perché? Perché al Tg non fanno altro che sventolarti sotto al naso che i prezzi raddoppiano, non si può andare in vacanza, il calciatore è al mare con la velina...
Ergo, ti ricordano che siamo a luglio e che non hai neancora prenotato...
Se ci aggiungiamo il fatto che il messaggio pubblicitario delle ferie ti arriva dopo il servizio sulle immondizie, dopo l'omicidio, dopo il furto, la rapina, dopo la vecchietta scippata.
Insomma sei psicologicamente cotto a puntino per rompere il salvadanaio e spendere quei quattro soldi che ti restano.
Dopotutto domani è un'altro giorno...
Insomma, il vero problema non è il costo delle ferie, perché oramai una settimana in posti tipo sharm costa poco più che un weekend all inclusive fatto in patria.
E nessuno pone l'attenzione sulle cose essenziali, per esempio che con il mutuo un appartamento ti costa il doppio!
makos [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 17:25 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
io e' 10 anni che non cambio il TOY ...va che'e' una meraviglia !
pugnali53 [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 20:01 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Io quasi mai hò avuto problemi di soldi, tranne 1 volta nel 1984 quando ho deciso di finire la casa già costruita al grezzo ma dopo 10 anni che frequentavo la mia attuale compagna hò deciso che era venuto il momento di andare a convivere (a sposarmi ci devo ancora pensare è una cosa seria da ben ponderare) e per la prima volta in vita mia di indebitarmi, vabbè che lavorando come un mulo ( e avendo la fortuna di poterlo fare) in un'anno hò pagato tutto e lo sapete che cosa mi son comperato subito dopo ancora prima di tutti i mobili ( quelli indispensabili ovviamente facevano parte dell'indebitamento) una bellissima porsche 911 rsr che ancora hò e mai venderò tutto questo discorso x dire che c'è un segreto semplicissimo x sopravvivere cioè spendere meno di quel che si guadagna, capisco benissimo che ci son famiglie che faticano ad arrivare al 30 del mese ma il sistema di vità è cambiato moltissimo e si fatica a tornare indietro nelle abitudini e in più difficilmente si fanno sacrifici nel senso di lavorar di + x ottenere qualcosa, son + che d'accordo che se non si lavora in 2 magari con un figlio è dura far quadrare i conti ma ai miei tempi si comperava quando si avevano i soldi in tasca ora nessuno vuole rinunciare a niente e ci si lamenta di +, x mè questa non è evoluzione ma involuzione o forse son io che la penso alla vecchia comunque a mio figlio di 13 anni insegno questi valori che mi han fatto sempre galleggiare anche nei momenti difficili perchè i fatti alla fine mi han dato ragione.
giordanojgor [ Giovedì, 03 Luglio 2008, 22:51 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Citazione:
per la salute no..per l'immagine si..
comunque ogni tanto le capita la cliente che deve essere abbronzatissima, depilatissima, firmatissima ed in formissima...ma che non ride mai...non che sia triste...ma ha delle carie nei denti che non vedi più neanche nel terzo mondo...oggi è così...[/quote]
Bè avete colto proprio nel segno...la gente si riduce con delle carie( o danni simili!) da non crederci e mentre stanno sulla poltrona...DRIN squilla il cellulare,ovviamente quello con fotocamera da 5 MPIXEL e super nuovo ... da non crederci,che tristezza!
Comunque da parte mia è da quando ho comprato il primo fuoristrada che ho abbracciato la filosofia delle vacanze non di massa ma di posti solitari magari quelli a cui puoi accedere solo con il fuoristrada(e vaff....lo consumano un sacco ma almeno hai la libertà di andare dove vuoi nei limiti del possibile),poi per quanto riguarda l'abbigliamento cerco di preferire roba di qualità e che duri parecchio(per questo cambio poche marche) e che compro in outlet(vedi castel romano,mcarthur glen o pochi negozi sartoriali a Napoli) e non mi piace uscire tutte le sere o il "venerdì" come si fa da qualche anno in cui questo giorno è diventato più sacro del sabato ma io al sabato lavoroooo!!!!Scusate lo sfogo...
kiko [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 08:25 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Agli italiani negli ultimi anni cosa si è insegnato? Sognare, desiderio, diritti. Perchè? Per poter mantenere il volano dell'economia in crescita e lo sviluppo del paese e per stare al passo con il mondo industrializzato più evoluto. I media, espressione di questo mondo, hanno spinto su questa strada, perché di fatto è quello che gli italiani chiedono, creando delle aspettative che purtroppo non tutti possono permetterselo, Questo riporta a degli piccoli esempi su cui riflettere, sognare di fare le vacanze su spiagge caraibiche, la macchina ultimo modello, i vestiti griffati, orologi di tendenza, ecc.. Sono stati esaltati i nostri diritti individuali, e poco i nostri doveri, portando il nostro pensare a ragionare in modo egoistico e personale per soddisfare quel bisogno, quel desiderio che al momento sembra appagante, ma che dopo poco sfuma e se ne crea un altro e così via. Questo con una velocità impressionante. Ma gli italiani si possono permettere questo modello? Penso che ai più maturi di età sia relativo e razionale a non seguire questo comportamento, ma per i giovani, è divenuto modello di vita per l'apparire, e non venire emarginati, appesantendo la gestione economica famigliare e/o personale pur di adottarlo. Di conseguenza, questo modello di vita, porta a non capitalizzare il proprio futuro, cosa molto preoccupante, a mio avviso, perché non crea quel ponte necessario per le nostre future generazioni. (In molti casi i figli di industriali, commercianti, artigiani, preferiscono vendere o chiudere l'azienda ereditata, e vivere da dipendenti = meno problemi!). I nostri giovani sempre più spesso preferiscono vivere da soli o ancora meglio con i genitori, disponendo più denaro per i propri bisogni personali. E creare una famiglia ci pensano? Rogne, rinunce, mutui, abbandonare gli stili di vita consolidati chi lo fa fare! La vedo dura per un cambiamento più equilibrato, forse un po' di crisi economica serve a far riflettere tutti noi come spendere i nostri soldi in maniera equilibrata.
Personalmente nei tempi passati e ancora adesso cerco di mantenere uno stile di vita normale, poco uscite di cena se non per lavoro, qualche uscita in un ponte festivo, ferie in agosto con roulotte economico e libertario, il minimo indispensabile per uno stile di vita dignitoso che cerco di trasmetterlo anche ai figli, ma che fatica!!!
E per finire questo pensiero, quest'anno vado in Spagna, Costa Brava, senza roulotte, in una casa da 14 posti fronte mare (siamo in quattro famiglie) , cosi do' una spulciatina come vivono gli spagnoli, forse hanno qualcosa da insegnarci.
Ciao
Kiko
nikland [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 08:33 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
in tema di caro vita vi segnalo questo link, dove appare in tempo reale la situazione del greggio...tenete presente che ieri sera alle 18 era un dollaro in meno..la previsione ottimistica tra un anno di 189 dollari al barile..e' gia' ( per me) un utopia...che diavolo succedera' con questo benedetto petrolio? secondo voi qualcuno interverra'...
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=443424
hackenzo [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 12:47 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
E per finire questo pensiero, quest'anno vado in Spagna, Costa Brava, senza roulotte, in una casa da 14 posti fronte mare (siamo in quattro famiglie) , cosi do' una spulciatina come vivono gli spagnoli, forse hanno qualcosa da insegnarci.
Condivido il tuo punto di vista, al 100%
Comunque parti sereno perchè, di sicuro, gli spagnoli hanno davvero tanto da insegnarci e avrai tanto da ammirare.
Non dimentichiamoci che non più di 10 anni fa guardavamo la Spagna con distacco ritenendolo un paese emergente (per non usare termini meno educati)...
La cosa triste che sono solo un popolo in più che ha qualcosa di positivo da trasferirci.
Noi abbiamo esportato in tutto il mondo la nostra
joie de vivre e abbiamo importato dall'estero solo le brutture, i vizi ed una ricerca spasmodica del superfluo.
E poi abbiamo una classe politica disastrosa, una vergogna, un'insulto al buon senso. Secondo la grande responsabile di questo disastro.
Siamo un caso mondiale di totale mal governo.
Dopo la costituente del 1948 alla guida del nostro paese è stata solo un'alternanza di ladri e malfattori e i danni che questi ci risparmiavano sono sempre poi stati compensati dai sindacati, in Italia un'entità a dir poco allucinante.
Oggi, dopo che tutto il patrimonio (immenso) che era il nostro paese è stato dilapidato, siamo in svendita con una classe media sempre più sul lastrico e tutti i lavoratori dipendenti che i ammazzano per tenere in piedi un sistema che fa acqua dappertutto.
Sono davvero triste, sconfortato e molto preoccupato: ho due figli e non stanno crescendo con la serenità e le prospettive che meriterebbero.
Sto meditando sempre più di fare l'emigrante...
pugnali53 [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 15:11 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Di emigrare una decina di persone che ben conoscevo l'hanno già fatto e non si sono pentiti anzi.... in europa comunque, chi è andato in america non è molto contento.
Anonymous [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 15:36 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
il caro vita esiste eccome ... almeno nella mia città ...
in quanto al prezzo del petrolio a marzo 2007, parlando con amici feci la previsione di un aumento fino a 100$/barile entro il 31/12/2007 ... ci siamo arrivati a metà gennaio 2008 ...
a metà gennaio 2008 feci una seconda previsione: il prezzo a fine giugno sarebbe arrivato a 150$/barile ... ormai ci siamo!
se continuo così cambio mestiere e mi metto in concorrenza con Otelma ...
comunque, sempre a parere mio entro la fine dell'anno arriveremo a circa 200$/barile ...
scusate l'intromissione.
potete pure toccarvi dove volete ... ma mi sa che se andiamo avanti così sarà un putiferio ...
kiko [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 16:45 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Siamo sulla stessa linea Lorenzo e sono preoccupato come Alberto, se il costo del carburante arriva a quei valori, non oso pensare alle problematiche che avremo per pagare le bollette di gas e luce e benzina, per tutti dovremmo ridurre le nostre spese diciamo "superflue", ma chi di superfluo l'ha già tolto come si comporterà? Andrà in piazza! Vedremo se i ns. politici sia italiani che europei, se percepiscono per tempo lo sviluppo della situazione e riescono trovare delle soluzioni. Per i politici europei, come la vedo io, stanno creando più danni loro che il caro benzina.
hackenzo [ Venerdì, 04 Luglio 2008, 17:11 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Per i politici europei, come la vedo io, stanno creando più danni loro che il caro benzina.
Io azzarderei che il
caro benzina è proprio
tra i danni causati da politici e trafficanti europei e USA...
Fab68 [ Sabato, 05 Luglio 2008, 13:01 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Sono tornato stanotte da una fantastica settimana (ahime lavorativa) in Spagna.
E' un paese in cui a mio parere la qualità della vita ha livelli veramente elevati, sia dal punto di vista economico che sociale.
Però gli Spagnoli oggi si sentono in crisi. L' economia frena, i tassi dei mutui salgono, le famiglie sono indebitate dai pagamenti rateali, il sistema sociale - a detta di molti - sembra al collasso.
Ma.. allora siamo in italia!
In realtà la percezione del proprio stato economico e sociale non è quasi mai obiettiva ma fortemente e inevitabilmente influenzata dalle "verità rivelate" dei nostri media.
Il livello reale (e quindi comparabile con situazioni di altri paesi) è difficilmente visibile anche dai più attenti.
E' per questo che da anni sogno di andarmene ma purtroppo o per fortuna continuo a svegliarmi in questo paese di merda.
Il trucco è - come già detto più volte qui sopra - il modello di vita dove "se posso, faccio - se non posso, sogno" ergo se sono a bolletta non faccio un mutuo da 150.000 euro perchè voglio una casa da 250.000. Mi accontento di un appartamento molto meno figo da 120.000 e resto in pace col mondo.
Non compro un' auto da 30.000 euro e la pago per anni. COmpro un Toy di 10 anni a 10.000 euro e sono contento lo stesso.Anzi di piu.
Siccome sono anche un po masochista, in merito allo squallore decrepito della nostra classe politica, mi permetto di suggerire delle letture a chi si vuole rodere il fegato e tirarsi mazzate al centro
Oltre il classico 1984 di Orwell
"il mondo nuovo" di Aldus Huxley e "la scuola dei dittatori" di Ignazio Silone... tutti scritti 70 anni fa !!! ( e l' ultimo non lo stampano nemmeno piu... provate a immaginare perche...)
Bene. Scusate lo sfogo non molto coordinato.. ora vado a rodermi il fegato svaccato al fiume.
hackenzo [ Lunedì, 07 Luglio 2008, 19:34 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Scusate lo sfogo non molto coordinato..
Quotatissimo e più coordinato di quanto tu non creda...
al [ Martedì, 08 Luglio 2008, 02:31 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Personalmente credo che in Italia non ci sia una diffusa cultura politica... che, in un paese "democratico", è la chiave di tutto. La nostra società non fa altro che farsi influenzare oltremodo dalla televisione, sia durante la campagna elettorale sia dalle pubblicita' che recitano: "sei pensionato? hai meno di 80 anni? vuoi aiutare tuo figlio?
noi possiamo prestarti fino a 30 mila euro anche se sei nell'elenco dei cattivi pagatori. Questa pubblicità la dice lunga sullo schifo e sulla miseria a cui siamo arrivati.
Gli italiani non imparano mai la lezione e ormai da anni una volta vince il centro sinistra e una volta vince il centro destra (che in entrambi i casi non sono ne carne ne pesce), la vita e i problemi non cambiano e tutti i politici che popolano le trasmissioni tv non fanno altro che sputtanarsi gli uni contro gli altri senza mai dire o fare qualcosa di sensato, ma intanto non appena occupano una poltrona di potere fanno i loro interessi o meglio gli interessi di chi ce li ha mandati su quella poltrona.
Banchieri, petrolieri e assicurazioni hanno in mano il potere e la politica. Forse non tutti ricordano che nella sua precedente legislatura il signor silvio in forza alla solita emergenza inquinamento del mese di novembre ha deciso di aumentare in una botta sola del 30% il gasolio dicendo che con quei denari si sarebbero rinnovati gli ormai vetusti ed inquinanti mezzi pubblici. Tutti noi sappiamo che in Tunisia il costo del gasolio alla pompa è di 0,65 €(
). Comunque sia la controtendenza del dollaro che scende
continua a darci una mano. Anch'io ho 2 figli ed anch'io sono preoccupato più che del costo del carburante mi preoccupano le invasioni barbariche a cui il nostro paese è sottoposto e di cui nessuno si occupa; in Italia si viene in gommone, a piedi, in pulmann senza permessi e senza regole e si fa cio che si vuole. Chi ci governa preferisce essere interegerrimo ed efficiente co gli autovelox, tasse, more, strisce blu, controlli vari ai soliti co****ni che, in quanto persone perbene, ad una targa corrisponde un indirizzo ed un nome vero e farà da bancomat all'istituzione del caso. Concludo il mio pensiero dicendo che , però gli italiani non hanno il dna da imbecilli e presto o tardi si inca77eranno.
Saluti Al
hackenzo [ Martedì, 08 Luglio 2008, 11:25 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Concludo il mio pensiero dicendo che , però gli italiani non hanno il dna da imbecilli e presto o tardi si inca77eranno.
Non tutti, per fortuna, ma molti si purtroppo.
Ad ogni modo condivido il tuo pensiero e le tue preoccupazioni nonchè la speranza che in tanti ci si alzi e si faccia qualcosa.
Palando di caro petrolio e lotta al traffico, nei limiti del possibile, ho tirato fuori il mio
gioiellino di 24 anni fa, ancora perfettamente efficiente:
una Vespa P150E arcobaleno del 1984.
Non consuma nulla, va sempre e non ha praticamente bisogno di manutenzione: in 24 anni ho cambiato 3 candele, le ganasce dei freni (una volta), lampadine (3 in tutto), ammortizzatori (1 anteriore 1 posteriore) e l'olio del cambio (3 volte).
Praticamente smaltimento 0 e impatto ambientale di poco superiore a quello di una bicicletta...
Ma questo sistema malato mi permette di utilizzarla, a Milano, solo dal 30 aprile al 30 di settembre...
Sirio [ Martedì, 08 Luglio 2008, 13:28 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
A guardare le code davanti ai negozi per i saldi, si direbbe che non ci sono poi molti problemi economici. Poi molti si nascondono dietro al fatto che visti i tempi di crisi si può comprare solo più durante i saldi, ma non dicono che stanno parlando di comprare capi firmati...
Pubblicità, e spesso anche i media, oltre a programmi tv, non fanno altro che creare illusioni, oggetti inutili spacciati per indispensabili, mode e stili di vita da imitare per non sentirsi "poveri" o "fuori luogo".
Personalmente odio gli sprechi e, perciò, cerco di limitare al minimo le cene fuori e le uscite in locali, compro capi di abbigliamento solo quando realmente mi servono e non per riempire il guardaroba, giro quasi sempre in scooter (35 km/l), faccio vacanze in agosto perchè sono costretto, ma viaggio in bici e vado in campeggio.
Ma tanto ormai siamo il paese dei calciatori e delle veline, delle vacanze a Formentera o in Costa Smeralda, del cellulare da 500€, delle firme per l'abbigliamento anche sulle mutande...che tristezza...
Fab68 [ Martedì, 08 Luglio 2008, 14:39 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
... e alla fine di tutto sapete cosa resta? che NOI siamo gli "sboroni"... NOI, quelli "col fuoristrada".. NOI quelli che inquinanoconsumanodistruggonononrispettano... e NOI i ladri morti di fame che arrivano in porto con 100 litri di gasolio a prezzo umano. In galera!
Crucifige! Crucifige!
Insomma, per molti noi siamo tra quelli che più rappresentano tutta la merda che altri in realtà ci fanno spalare (e - siccome ce ne tirano addosso tanta - spesso anche saporitamente mangiare).
Quindi...grande Lorenzo col Vespa!
Un sempre più sconclusionato e incazzato Fabrimo.
PS... che va al lavoro con un cadavere di madison scassatissimo (che purtroppo non ce la farà mai e po mai a raggiungere i 24 anni dei mitici Vespazzi)
pugnali53 [ Martedì, 08 Luglio 2008, 17:46 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Quello che comunque è certo è che non si andrà avanti tanto senza sbattere la testa contro il muro della realtà, nel mio settore di commercio pelli rivolto principalmente alle calzature (ma anche l'arreddamento e la pelletteria) il mercato si è praticamente fermato già da giugno e si stanno facendo 3 mesi di ferie, le concerie di s.croce sull'arno in toscana, quelle di arzignano in veneto e anche solofra in campania portano i libri contabili in tribunale una al giorno e si stanno perdendo migliaia di posti lavoro, oramai è questione di mesi e poi la vedo molto molto dura e il nostro capo del governo che fa x cambiare la situazione?
Come sempre si fà gli affari suoi e cerca di star fuori di galera in tutti i modi d'altra parte l'oppozizione non si oppone perchè i vari d'alema, prodi, bersani, fassino, mastella ecc ecc ecc ecc hanno pure loro decine di processi di cui devono rispondere, ma sembra che agli italiani avere un governo di mafiosi, corrotti, delinquenti, pregiudicati, condannati, concussi, complici o mandanti di assassini (dimentico qualcosa?) non gli importi niente.
al [ Martedì, 08 Luglio 2008, 21:50 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
pensate ai volti dei nostri grandi "STATISTI" silvio, prodi, fini, pierferdinando, fassino, mastella, visco, diliberto, bertinotti, bersani, veltroni, rutelli, d'alema, di pietro, bossi, calderoli, pecoraro scanio putroppo abbiamo perso luxuria...... questi son i top manager di cui l'Italia dispone. E' già un miracolo che l'Italia sia ancora in piedi.
kiko [ Mercoledì, 09 Luglio 2008, 06:53 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Da molto tempo agli italiani raccontano favole, la televisione ci ha propinato telenovelas, fiction irreali, calcio, favole, favolette, favolone, di conseguenza i nostri politici hanno cavalcato questa situazione, e hanno raccontato e ci raccontano favole per farci sognare. Poi la realtà quotidiana è tutta un'altra minestra e un po' alla volta ci rendiamo conto che ci stanno fregando un'altra volta e si vorrebbe cambiare.
Cambiare con cosa e con chi?
Abbiamo il coraggio di voltare pagina e mettere al comando persone che sanno fare 2+2= 4!. (sappiamo che fa male)
Probabilmente siamo tutti dei grandi bambini e ci piacciono ancora le favole.......e la storia continua.
Ciao
Kiko
nikland [ Mercoledì, 09 Luglio 2008, 07:23 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
petrolio calato di 10 dollari nelle ultime 48 ore...qualcuno ha sentito qualcosa? i prezzi alle pompe erano aumentati di un ulteriore cent a fine settimana scorsa..quando era arrivato a 146$ al barile..ma non sono scesi...
LoneCruiser [ Mercoledì, 09 Luglio 2008, 21:04 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
..ma non sono scesi...
Calma, per scendere c'è tempo.
Comunque sia, petrolio a parte, la ns. situazione attuale è figlia della nostra storia recente, prima dell'Euro l'Italia aveva due armi che le consentivano di galleggiare anche con la nazione gestita alla c...o: debito pubblico e svalutazioni competitive.
Servivano fondi per dare le pensioni ai trentottenni? Si emetteva un bel pacco di BOT ed il gioco era fatto, chissenefrega se debiti enormi (circa 110% del PIL) poi sarebbero caduti sulle spalle delle generazioni successive.
Le esportazioni languivano? Si svalutava la Lira e vai con le merci italiane comprate all'estero perchè a poco prezzo, e chissenefrega se questo addormentava le aziende che comunque riuscivano a vendere prodotti di bassa qualità.
Ora queste due armi sono completamente spuntate, non si può aumentare il debito pubblico (che è comunque una palla al piede fenomenale, se non ci fosse con il costo del debito potremmo lastricare di marmo di Carrara tutte le statali italiane...) altrimenti ci cacciano dalla UE, l'Euro con cavolo che si svaluta, anzi..., e la nazione rimane gestita comunque alla c...o come e più di prima ed il costo di tutto ciò lo dobbiamo pagare in sonanti Euro tutti noi.
Lasciatemi però esprimere una opinione forse un po' controcorrente...
Daccordo gli strali verso la classe politica, tutto vero, ma è mia convinzione che il marcio italiano non ricada dalla classe politica verso il basso, ma che al contrario salga da sotto in su.
Mi spiego. Dividerei i cittadini in "insider" ed "outsider". Gli outsider dono quelli che ne hanno voce in capitolo, ne godono in alcun modo dei benefici della gestione alla c...o, gli insider invece sono quelli che, magari senza aver gran voce in capitolo, sono comunque attaccati alla GRANDE MAMMELLA statale: pensionati baby, pensionati d'oro, dipendenti pubblici che scroccano lo stipendio, consulenti con misteriosi incarichi ben retribuiti, evasori fiscali piccoli e grandi che si trattengono quello che spetterebbe alla CASSA COMUNE, imprenditori (FIAT, ...) che sopravvivono solo a suon di cassa integrazione, ...
Se facciamo mente locale credo scopriremmo che non poche tra le ns. conoscenze sono "insider", magari non conducono un'esistenza splendida, ma traggono comunque sostentamento dalla GRANDE MAMMELLA, ed ecco la spiegazione della misteriosa provenienza dei voti che eleggono la tanto vituperata classe che ci governa, da tutti pubblicamente bistrattata ma puntualmente confermata ad ogni elezione.
Questa base di insider è talmente vasta (anche perchè il 60% del PIL per dritto o per rovescio transita per le casse statali...) da rendere ardua qualsiasi reale riforma, nel suo piccolo (o grande) l'insider manco dopo morto rinuncia alla sua rendita di posizione, la nostra nazioncella cambierebbe davvero solo se gli insider diventassero improvvisamente dei seguaci di Ghandi, che diceva "Siate voi il cambiamento che vorreste nel mondo", la vedo dura...
Scusatemi la lunghezza.
Mattia [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 14:30 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Volevo chiedervi: ma voi realmente come andate?
Mi spiego: Lavorate meno? Incassate meno? A cosa rinunciate?
Sembra una cosa banale, ma io non ci sto più a capì niente (come direbbero a Roma). Ho una trattoria, e sicuramente il lavoro è calato, ma trovo che i guadagni siano dimezzati! Non mi posso lamentare, per carità, alla fine il mio stipendio lo tiro fuori (magari facendomi più il culo e lasciando a casa qualche dipendente), ma anche così mi sembra che alla fine del mese non mi resti nulla in tasca: gasolio, luce, acqua, gas, Tares (per il ristorante è quadruplicata!!! Avete letto bene: da 600€ annui a 2.700€) ecc. Arrivo a fine mese ed i soldi che una volta mettevo da parte non ci sono più. Ed io faccio sempre le stesse cose, anzi meno. E non sono uno spendaccione: lavoro sempre, quindi spendo poco. Ma vi siete resi conto di quanto costa fare la spesa? Con 100€ compro quello che fino a 5-6 anni fa pagavo 30-35€! Ed io mi sento fortunatissimo che vivo in una casa di proprietà e non ho nessun mutuo, così come non ho nessun finanziamento per pagare l'auto o cose del genere!!! Qualche tempo fa pagavo 600€ al mese per una ristrutturazione e facevo tutto, se non di più di adesso. Ora quei soldi li spendo quasi tutti per aumenti vari dei beni primari! Scusate lo sfogo, non voglio fare quello che si lamenta perché in realtà "Sono un ragazzo fortunato" (come diceva Lorenzo), è solo una constatazione, quattro chiacchiere da bar con gli amici. Il tutto nasce dal fatto che è più di un anno che vorrei comprarmi una piccola utilitaria, ma non mi decido a farlo, perché sono preoccupato per il mio (per il nostro) futuro. Forse sono troppo apprensivo, ma mio padre mi ha sempre insegnato che le cose le compri se i soldi ce l'hai o sei sei sicuro di poterli restituire, ed io in questo momento preferisco metterne un po' da parte perché ho paura che potranno servirmi, e non per dover pagare un'auto. E crederemi che mi pesa, perché io vivo per i motori.
Così, per parlare.
Auguro a tutti tempi migliori, però diamoci da fare per cambiare le cose!!!
spider [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 14:37 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Come fare non quotarti Matty...
beppe [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 14:52 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Il problema è un altro ..... ossia .... abbiamo delegato per l'ennesima volta alla Politica votando non più di 6 mesi fa , per trovare soluzioni alla Crisi Economica, hanno solo cambiato nome alle tasse precedenti
tolto da Sicurezza Sanità e Scuola per tappare altri buchi , ma i loro numeri e stipendi ed agevolazioni continuano ad essere ancora li e noi sempre più nella cacca !!!
Vogliamo fare qualcosa seriamente tutti insieme per fare capire che ne abbiamo piene le palle ?
Iniziamo pacificamente con uno sciopero Nazionale di tutte le attività commerciali ... per esempio !
Beppe
valetoy [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 15:01 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Purtroppo non siamo ancora abbastanza incazzati.Bisogna avere fame per essere veramente incazzati e se va avanti così non ci vorrà molto.
Io,come Matty,mi sento ancora abbastanza fortunato ma sto vivendo di quello messo da parte negli anni passati e non so quanto possa durare se non cambiamo in fretta
enzodipi [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 15:04 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Idem...............
Fa' bene sfogarsi , e sopratutto a seguire il consiglio di tuo padre, anche perche' le cose vanno male proprio per quel motivo, la gente vuole tutto , ma non paga perche' non hanno i soldi e la banca non li da. Ma intanto i lavori vengono fatti ecc ecc . Ne avevamo parlato nel 3d aperto da spider , le situazioni personali/lavorative cambiano tra tutti noi, ma il fulcro e' sempre lo stesso.
Io , mi ero stancato ,e ho chiuso. In tutta tranquillità e senza debiti. Non mi posso lamentare anzi , credo di essere stato fortunato rispetto ad altri e anche bravo grazie alle mie capacità e qualità nel mio lavoro che sicuramente mi portano a non aspettare troppo nella ricerca del lavoro infatti , ora dopo questa vacanza lunga ................. dove mi sono fatto i miei lavori , a breve ricomincio la vita da dipendente contratto INDETERMINATO (difficile in questo periodo, sopratutto avendo un mutuo) , in una ditta che reputo ottima rispetto alle tante che mi cercavano. Speriamo.............. tanto bisogna per forza lavorare quindi cerco di farlo col sorriso
Poi se non sara' in questa sara' in un'altra.
grizzli [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 15:09 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
@spider, intanto metti le foto così vediamo la Sardegna e sognamo un pò,
sì perche solo quello possiamo ormai fare.
Quello che dice Matty è una situazione comune a molti di noi noi ma sarebbe bello sentire qualcuno che questi problemi non ha. Non per fargli i conti in tasca o per morire di invidia ma per analizzare meglio il problema. Certo non siamo noi a risolvere i problemi ma sempre per fare le famose due chiacchiere tr a amici...
nick2 [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:12 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Io speravo che le persone annegassero i propri problemi nell'alcol................
Forse vivevamo al di sopra delle nostre possibilità? Ed ora è il momento di rimetterci in riga?
Questa è una bella provocazione.............................
TOYSABBIA [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:17 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Preferisco usare l'alcol per i momenti di gioia.......
anche se non vivevo al di sopra delle mie possibilità, credo che adesso si siano ridotte le "possibilità" .......per cui qualcosa devi tagliare, ed il superfluo è il primo a saltare.
spider [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:18 ]
Oggetto: Re: La globalizzazione, il lavoro, la crisi e la povertà
Nik...non so se prima della crisi si viveva sopra le proprie possibilità ...quello che so di sicuro e' che hanno cambiato le regole del gioco mentre si stava giocando!
spider [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:20 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
E aggiungo.......che non si capisce più un ca......la prova e' che un premio Nobel per la Pace vuole fare la guerra a tutti i costi.
toy-max [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:23 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
cartelli affittasi e vendesi come ci sono in giro ora non ne ho mai visti,
aumentando l'iva hanno aumentato tutto,
stiamo svendendo le nostre migliori aziende (vedi ducati, la ferrari ci sta pensando... etc), che ancora non abbiamo capito se vengono vendute o.... date in acconto.
il celebroleso ha preso i soldi dell'imu e pari pari li ha dati alle banche.
l'altro mono-neurone di letta prende soldi dalle banche per pagare gli interessi.... ma dove vogliamo andare???
si parla di dar fiducia alle aziende, di assumere (per far fare cosa alle persone non si sa bene)... ok.... belle parole... ma ai fatti emerge che costruire-fare-lavorare qualcosa in italia costa assai di piu' che in altri paesi (non a caso tanti si defilano, e dall'estero fanno concorrenza ad aziende nazionali).
sono stati talmente tanto bravi da distruggere l'artigianato e l'agricoltura, adesso hanno messo in crisi anche il turismo... che basterebbe non far niente e vivremmo di rendita!
non ci scordiamo che fino a pochi-issimi anni fa eravamo maestri per il mondo intero per arte orafa, officine meccaniche, pelletteria, moda, enologia, ... etcc...etc..
ed ora si dura fatica ad arrivare a fine mese, bellissime aziende agricole sommerse da pagamenti e tasse delle piu' imbecilli ed insensate e con concorrenza sleale agli scaffali dei discount sui prodotti e' ovvio che in un momento con meno soldi ti vai a comprare l'olio "confezionato" in italia a 3.50 euro al litro anziche' olio "prodotto" in italia a 9 euro al litro, ed e' cosi su tutto,
raga la bella sicilia (orto nazionale) e' superata
da prodotti plasticofili provenienti da mezzo mondo ... per via ... di....... Leggi Di Mercato (LDM= anche leggi di mer--!!) e le aziende agricole in sicilia che fanno????????????? alla canna del gas!
ma e' solo per fare un esempio.
maddaiii son riusciti a distruggere tutto quello che ruota attorno alle barche! cacchio ma bisogna essere proprio cechi per non vedere che' l'Italia e' circondata dal mare!! ma cmq non hanno assolutamente disturbato i veri yatch che tranquillamente sono andati ad affollare corsica e bosnia.....
wowwww... questi son stupidi, ma parecchio!
saluts
spider [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 16:28 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
Maxi Yacht........ieri a cala Garibaldi, Caprera, ci stava un Mangusta 105, bandiera inglese, con mega festa a bordo.
Sentivo le urla e gli schiamazzi dalla spiaggia e vi assicuro che la sopra di inglesi manco l 'ombra! Tutti italiani!!
A me Befera mi sta attaccato alle palle come un gatto incazzato e di quelli li se ne frega!
valter [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 17:40 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
Siamo ancora i migliori del mondo, solo che abbiamo troppe cozze attaccate addosso
e ci muoviamo come dei bradipi... mangiamo ancora bene perché abbiamo messo da parte
al nostro posto gli americani si sarebbero già venduti la casa e i carroattrezzi neri avrebbero riportato tutti i macchinoni in concessionaria, per mancato pagamento rate
ma è anche vero che, dopo la crisi subprime, sono ripartiti da zero...e forse è meglio perché non hanno avuto niente da perdere
gli italiani invece hanno tanti privilegi da difendere, i giardinetti personali
così le cozze prosperano!
toy-max [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 18:47 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
si spider sono pienamente d'accordo con te, a pltu quatu ci sono andato per anni invitato su un C42 a far vacanza-supporto tecnico ed e' verissimo che ci sono uno sproposito barconi extralusso battenti bandiere piu' impensabili ma con paradisi fiscali e altre trappole di sicuro in italia non versano una beata fava! attraccano e fanno rimessaggio all'estero e qua da noi i cantieri vanno in crisi (la ferretti vuol spostare tutto in bosnia ,... tanto per dirne una, a viareggio giocano a carte .... e tutto l'indotto soffre!
poi se vengon qua nei "loro" ristoranti poco cambia al paese....
riporto un discorso della defxxxxxte di turno 3 o 4 anni fa..... (mi pare la brambilla,... solo il nome ...)
"crisi o non crisi del turismo ??? bisogna considerare che posti come porto cervo, porto ercole, cervinia e tanti altri registrano sempre un buon afflusso quindi alla fine se piccole realta' non registrano tali numeri per il paese non cambia molto"!!!!!
cioe' praticamente chi se ne frega se tante piccole aziende vanno nella cacca tanto dove noi andiamo e tutto ok, ....
atteggiamento partigiano: mi scusi strxxxx... dove si trova lei in questo momento?? bene ... andare sul loco e finirgli un palo di acacia sulla nuca.... e... avanti il prossimo ministro!
e vediamo se ha le stesse idee......
saluts
pugnali53 [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 18:50 ]
Oggetto: Re: La Crisi finanziaria......
Ammiro i frencesi perchè anche se successo tanti anni fà di teste ne hanno tagliate tante, magari anche qualcuna in più ma qualche errore ci stà nei grandi numeri, i popoli del nordafrica hanno in tempi recenti patito, e stanno tuttora morendo a migliaia, per disfarsi delle dittature esistenti, magari un pelino aiutati dagli stati che vogliono mettere le mani nel petrolio che hanno in abbondanza, forse anche più di un pelino, anzi diciamocela tutta, le crisi sono state finanziate da chi voleva il petrolio altro che dittatura, comunque chi ci hà lasciato la pelle in gran parte ci credeva.
Noi invece pur sapendo benissimo il perchè ancora tutti fermi, nessuna palla in mezzo agli occhi a nessun politico.....aspetteremo, credo non manchi molto, certo finchè abbiamo di che sfamarci al massimo con la nostra mentalità le battaglie le facciamo davanti alla tastiera.
andreaturri [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 18:54 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
cartelli affittasi e vendesi come ci sono in giro ora non ne ho mai visti,
aumentando l'iva hanno aumentato tutto,
stiamo svendendo le nostre migliori aziende (vedi ducati, la ferrari ci sta pensando... etc), che ancora non abbiamo capito se vengono vendute o.... date in acconto.
il celebroleso ha preso i soldi dell'imu e pari pari li ha dati alle banche.
l'altro mono-neurone di letta prende soldi dalle banche per pagare gli interessi.... ma dove vogliamo andare???
si parla di dar fiducia alle aziende, di assumere (per far fare cosa alle persone non si sa bene)... ok.... belle parole... ma ai fatti emerge che costruire-fare-lavorare qualcosa in italia costa assai di piu' che in altri paesi
(non a caso tanti si defilano, e dall'estero fanno concorrenza ad aziende nazionali).
sono stati talmente tanto bravi da distruggere l'artigianato e l'agricoltura, adesso hanno messo in crisi anche il turismo... che basterebbe non far niente e vivremmo di rendita!
non ci scordiamo che fino a pochi-issimi anni fa eravamo maestri per il mondo intero per arte orafa, officine meccaniche, pelletteria, moda, enologia, ... etcc...etc..
ed ora si dura fatica ad arrivare a fine mese, bellissime aziende agricole sommerse da pagamenti e tasse delle piu' imbecilli ed insensate e con concorrenza sleale agli scaffali dei discount sui prodotti e' ovvio che in un momento con meno soldi ti vai a comprare l'olio "confezionato" in italia a 3.50 euro al litro anziche' olio "prodotto" in italia a 9 euro al litro, ed e' cosi su tutto,
raga la bella sicilia (orto nazionale) e' superata
da prodotti plasticofili provenienti da mezzo mondo ... per via ... di....... Leggi Di Mercato (LDM= anche leggi di mer--!!) e le aziende agricole in sicilia che fanno????????????? alla canna del gas!
ma e' solo per fare un esempio.
maddaiii son riusciti a distruggere tutto quello che ruota attorno alle barche! cacchio ma bisogna essere proprio cechi per non vedere che' l'Italia e' circondata dal mare!! ma cmq non hanno assolutamente disturbato i veri yatch che tranquillamente sono andati ad affollare corsica e bosnia.....
wowwww... questi son stupidi, ma parecchio!
saluts
e rincaro la dose con un paradosso...: sapevate che le camere di commercio organizzano seminari e incontri per spiegare ed incentivare gli imprenditori italiani ad investire all'estero e a portare la produzione nei paesi emergenti?
già mi chiedevo cosa pagassi x fare l'iscrizione annuale ad un ente che non mi fornisce nessun tipo di servizio...addirittura se voglio una visura la devo pure pagare...!
Ecco spiegato cosa pago a fare la quota...per organizzare seminari con brasiliani..cinesi..ecc che ti spiegano come portare la tua azienda nel loro paese e fare concorrenza sleale ai tuoi colleghi!
enzodipi [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 19:09 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
Sarebbero da quotare tutti i vostri post, perché in ognuno mi identifico .
Credo semplicemente perché sono parole di persone che LAVORANO per mandare avanti tutto ciò a cui tengono.
E non discorsi da politici del caxxo. Sembra che vivano in un'altro paese.
Mattia [ Giovedì, 05 Settembre 2013, 19:10 ]
Oggetto: Re: La Crisi Finanziaria......
Non vorrei farvi girare gli zebedei più del solito, ma questa di oggi ve la devo raccontare: in parole povere hanno bocciato a maggioranza una proposta di un partito di recuperare i 98 miliardi di euro (miliardi, non milioni) di evasione da parte delle società dei videopoker che staccavano il collegamento con il monopolio di stato. Guarda caso gli azionisti di questa società (la Vedrò) sono per lo più politici (tra i quali Letta, Alfano, Polverini e tanti altri) ed hanno patteggiato uno sconto della multa a 2 miliardi. Un cinquantesimo del dovuto (che ricordo essere di 98 miliardi... e ricordo anche che la manovra IMU l'anno scorso ha fatto rientrare 4 miliardi solamente). Divertente: poi parlano di lotta all'evasione e multano i baristi ed i panettieri per mancata omissione di scontrini da un'euro e tutti ad arrabbiarsi. Ci stanno mettendo una categoria contro l'altra ed intanto loro ci rapinano!!!
Bene ma non benissimo.
http://www.youtube.com/watch?v=Zrt7w9b6VHQ